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Autore: Giorgia06    29/04/2023    0 recensioni
E se Harry Potter avesse una sorella? E se la guerra fosse finita e gli unici problemi da risolvere fossero le divergenze tra case?
***
“Più sorrideva, più avrei voluto detestarlo, eppure quel sorriso mi rendeva impossibile farlo”
Genere: Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Daphne Greengrass, Draco Malfoy, Harry Potter, Pansy Parkinson | Coppie: Harry/Ginny, James/Lily, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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CAPITOLO 1

I Potter erano una famiglia apparentemente normale, vivevano in una cittadina chiamata Godric’s Hollow, la loro casa era come tante altre, con un cancello dove si leggeva “Villa Potter”, con un bel giardino curato dove vi era un orto e anche la piscina, e persino uno zerbino davanti alla porta.

Quello che però in pochi sapevano era che la famiglia Potter in realtà fosse una famiglia di maghi, esattamente come quelli che vengono descritti nelle grandi leggende, ad esempio mago Merlino fu davvero il più grande mago di tutti i tempi.

All'interno della casa quel giorno Lily Evans in Potter in tutta la sua magnificenza stava cercando di preparare tutti in orario.

Ebbene sì era il primo settembre e come ogni anno centinaia di ragazzi prendevano il treno e raggiungevano la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.

Tra quei ragazzi vi erano anche i suoi due adorati figli che in quel momento le stavano facendo perdere la pazienza
“HARRY JAMES POTTER, SARÀ MEGLIO CHE TI SBRIGHI A SCENDERE ALTRIMENTI QUEST’ANNO RESTI QUI”
“Lily tranquilla arriveremo in tempo” cercò di calmarla James, suo marito
“No non arriveremo in tempo se i tuoi figli non si sbrigano”

In quel preciso momento un ragazzino di 12 anni scese le scale entrando così in salotto, era praticamente la fotocopia del padre accanto a lui, magro con i capelli neri scompigliati, che gli andavano ovunque, e persino gli stessi occhiali.
L’unica differenza erano gli occhi uguale a quelli della madre verdi smeraldo, bellissimi, e anche una cicatrice a forma di saetta sulla fronte.
Frequentava il secondo anno ad Hogwarts ed era un fiero Grifondoro, aveva ereditato anche il carattere del padre: burlone, coraggioso, istintivo, nobile d’animo, una vera testa calda, insomma un malandrino con i fiocchi.

“Eccomi, eccomi, sono pronto. Ma dov’è Ems?”
“Sono qui da almeno dieci minuti che ti aspetto” gli rispose la sorellina.

Davanti alla porta vi era una ragazzina di 11 anni Emma Eileen Potter, che, al contrario del fratello, assomigliava moltissimo alla madre, capelli mossi rosso fiamma, magrolina, le cui forme si stavano piano piano formando. Al contrario della madre però i suoi occhi erano verdi ma scuri come fossero verdi bosco, i quali li aveva ereditati dalla nonna paterna.
Doveva frequentare il primo anno ad Hogwarts, suo zio Sirius per prenderla in giro la chiamava testolina perché era una ragazzina molto intelligente, curiosa, astuta e soprattutto molto furba, come al fratello le piaceva fare gli scherzi, soprattutto per vendicarsi di esso, al contrario di lui però non si faceva mai beccare, altrimenti erano guai.

Tutti insieme si smaterializzarono a King's Cross per poi raggiungere il binario 9 e 3/4 dove sarebbe partito l’Hogwarts Express.

Emma era particolarmente agitata per il suo primo anno e soprattutto perché aveva paura di non riuscire a rendere orgogliosa la sua famiglia, fortunatamente ad attenuare un po’ la sua ansia c’era Ginevra Weasley, la più piccola della famiglia Weasley, era una vera amica per lei, si conoscevano fin da quando erano bambine e avevano sempre avuto un bellissimo rapporto, si precipitò quindi, appena la vide, a salutare l'amica abbracciandola forte.

Insieme a loro vi era anche la migliore amica di suo fratello, una certa Hermione Granger, Emma l'aveva vista solo una volta quell'estate, era una ragazzina simpatica forse un po' troppo sapientona per lei ma non era male.

Davanti a lei poi comparvero anche il suo padrino e il padrino di suo fratello, rispettivamente Remus John Lupin e Sirius Orion Black, erano i migliori amici dei suoi genitori, due malandrini ai tempi di Hogwarts e due malandrini anche in quel momento, salutò calorosamente il suo amatissimo padrino e anche il suo amato zio e poi si rivolse a sua mamma
“Tesoro, Non devi essere agitata andrà benissimo ne sono sicura, Hogwarts è fantastica, troverai una casa che ti aspetta. Mi raccomando studia, divertiti, sii responsabile, non vendicarti troppo e soprattutto dai un'occhiata a tuo fratello, sia mai che si metta nei guai. Mi raccomando ragazzi! Ora salutate papà e poi andate che sennò il treno vi lascia qui.” Detto quello salutò i due figli con un abbraccio e un bacio e finalmente i ragazzi salirono a bordo.
 
Il viaggio in treno proseguì tranquillamente, lei e Ginny si erano sedute in uno scompartimento con Harry, Hermione e Ron, il fratello di Ginny, e passarono tutto il tempo a chiacchierare su quello che avrebbero imparato e in quali case sarebbero finite.

Quando finalmente raggiunsero Hogwarts era ormai sera, scesero dal treno, abbracciarono i loro compagni che gli augurano Buona fortuna e si incamminarono verso Hagrid che chiamava quelli del primo anno
“Primo anno, per di qua le barche non aspettano” era un mezzo gigante un uomo alto, grosso, barbuto, sembrava praticamente un armadio.

Si incamminarono dunque verso il lago e salirono su delle barche, appena varcarono lo scoglio si trovarono dinnanzi un qualcosa di maestoso, indescrivibile, Hogwarts si stagliava davanti ai loro occhi, dire che era enorme era un eufemismo, era bellissima, con alcune torri, il campo da Quidditch sulla destra, la foresta proibita dall'altra parte, non c'erano parole per descriverla.

Finito il viaggio in barca salirono le scale e si fermarono davanti al portone della sala Grande, dove una signora con un abito verde smeraldo, un cappello a punta e i capelli neri raccolti in una crocchia, era lì in piedi ad aspettare il loro arrivo
“Benvenuti alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, Io sono la vostra insegnante di Trasfigurazione nonché vicepreside: la professoressa Minerva McGranitt, questa sera ci sarà lo smistamento, le quattro case che sono: Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde. Fino a quando vi troverete qui il vostro comportamento influenzerà sulla vostra casa d'appartenenza, potrete farle perdere o acquistare punti. Aspettate un attimo qua e poi potete entrare.” Disse prima di varcare il portone.

Dopo pochi minuti fu il loro turno quello di entrare, Emma e Ginny rimasero incantate a guardare la sala Grande, era come i loro fratelli l’avevano descritta, ma vederla dal vivo faceva un altro effetto.

Il soffitto era incantato così da riflettere il cielo all’esterno, ad illuminare il tutto c’erano delle candele fluttuanti sopra ai quattro tavoli delle cascate, a destra Grifondoro e Tassorosso, a sinistra invece Corvonero e Serpeverde.

Arrivarono così in fondo alla sala dove vi era la tavola dei professori e davanti ad essa la professoressa McGranitt stava per cominciare lo smistamento.

“Tranquilla Ems, andrà tutto bene” Ginny intuendo l’agitazione della ragazza le prese la mano cercando di tranquillizzarla.

Emma era molto agitata, aveva paura di deludere tutti se non fosse entrata nella casa giusta, certo probabilmente sua madre e il suo padrino non avrebbero avuto problemi riguardo alla scelta del cappello, ma suo padre e Sirius contavano parecchio sulle sue doti da Grifondoro.

La McGranitt chiamò parecchi ragazzi ma Emma non la stava ascoltando, intenta com’era a cercare di rilassarsi fino a quando chiamò
“Ginevra Weasley”
A quel punto la ragazza si riscosse, augurò buona fortuna alla sua migliore amica e guardò lo smistamento che durò solo pochi secondi e Ginny fu mandata in Grifondoro, come giusto che fosse pensò Emma, d’altronde la rossa era una ragazza coraggiosa che teneva testa a sette fratelli senza avere un minimo di paura, era ovvio che finisse in quella casa.

È a quel punto che la McGranitt esclamò “Emma Potter”

La sala si zitti improvvisamente, insomma era pur sempre la sorella del bambino-sopravvissuto, infatti era stato proprio suo fratello quando era ancora in fasce a uccidere voi-sapete-chi, nessuno ha mai saputo cosa fosse successo quella notte, come né suo fratello, né i suoi genitori, né tantomeno lei stessa,  fossero morti, però la pressione sotto a quel nome era sempre parecchia, quindi decise di prendere un profondo respiro e si sedette sullo sgabello

“Mmmh, un’altra Potter, però più difficile di tuo fratello. Vediamo trovo caratteristiche per tutte le case… forse però no, di certo non Tassorosso non hai i requisiti… vediamo coraggio, nobiltà d’animo ci sono ma credo che neanche Grifondoro sia la casa giusta per te. Sei molto intelligente però anche molto furba e astuta, piuttosto creativa e aperta di mente e di certo non ti ferma nessuno davanti a qualcosa. Difficile… difficile”
“Senti non mi interessa basta che ti sbrighi, altrimenti stiamo qui tutta sera” pensò Emma

“Si Si ora ci sono… SERPEVERDE"



 
   
 
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