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Autore: Risa_chan    01/05/2023    0 recensioni
Cosa sarebbe successo se a dormire su quella panchina, per fermare Sasuke, o partire con lui, non ci fosse stata Sakura, ma Naruto? [Fanfiction partecipante alla Challenge è nato prima l'uovo o il titoletto? indetto dal gruppo fb "Non Solo Sherlock] [SasuNaru] [What if?]
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Shisui Uchiha
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie
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#vieneprimaluovooiltitoletto #furoichallenge

FANDOM: Naruto
TITOLO: Partenza
PERSONAGGI: SasuNaru
GENERE: what if, angst, romantico
AVVERTIMENTI: nessuno
TRAMA/PROMPT:Cosa sarebbe successo se a dormire su quella panchina, per fermare Sasuke, o partire con lui, non ci fosse stata Sakura, ma Naruto?

Premessa doverosa: Non credo che se al posto di Sakura ci fosse stato Naruto, qualcosa sarebbe potuto cambiare nella testa di Sasuke, al momento né Naruto né Sasuke era davvero in grado di comprendersi. Non credo neanche che Naruto avrebbe abbandonato il villaggio o che Sasuke glielo avrebbe permesso, ma siccome odio dover scrivere un finale triste per loro, questa è la versione alternativa che vedo possibile. La differenza sostanziale tra il primo scontro della valle e della fine, e lo scontro finale del manga sta nella scelta delle parole di Naruto, Imho. La prima volta Naruto cerca di far leva anche  sul senso di un unione e di amicizia del villaggio, senza rendersi conto che per Sasuke non è importante avere il riconoscimento come lo è per lui ( Sasuke ha avuto le sue radici a differenza di Naruto), ma quello che smuove Sasuke è davvero soltanto lui; ecco perché al secondo scontro Sasuke si convince, proprio perché Naruto si concentra esclusivamente sul loro legame, dopo essersele dare di santa ragione, è maturo abbastanza da capire la differenza. Ho provato a riscrivere il loro dialogo mentendo queste differenze.
Abbiate pazienza, ho coretto velocemente e potrebbero esserci delle sviste, fatemeli notare che non mi offendo. Questo vale per ogni consiglio che vorrete darmi.
 
 

Naruto si mosse furtivo per i tetti, cercando di essere più veloce possibile. Non era scoccata la mezzanotte ma sentiva di doversi sbrigare, la sensazione era simile ad un groviglio nelle interiora che lo tormentava da tutto il giorno.
Si posizione in un punto nascosto da cui poteva vedere le finestre il protone di casa di Sasuke; cercò di nascondere il suo chakra come meglio poteva, anche se non era bravo in quello; tuttavia, non voleva che il suo compagno potesse sentirlo prima del necessario.
Si fidava cecamente del Teme, non avrebbe mai tradito lui, Sakura-chan e Kakashi. Tuttavia, quel litigio tremendo che avevano avuto all’ospedale, lo aveva spaventato da morire. La rabbia aveva reso Sasuke irriconoscibile, pieno di un odio profondo che non era rivolto davvero verso di lui.  Era da quanto avevano combattuto da bambini, che non vedeva quei sentimenti distruttivi nel espressione di Sasuke.
Era un brutto presagio.
Sasuke si rifiutava di conoscerlo come suo pari, come se non fosse stato lui il primo, a dire di voler combattere con lui per mettere alla prova ognuno le proprie capacità. Naruto si era convito di averlo finalmente raggiunto, quando all’improvviso, senza nessuna ragione, era tornati indietro di cento passi.
La porta si aprì: Sasuke usci e si incamminò vero la porta del villaggio; aveva uno zaino sulle spalle, voleva andare da casa, da loro, da lui.
Il cuore di Naruto si spezzò.
Prese a seguirlo dall’alto fino a quando Sasuke non si fermò di fronte ad una vecchia panchina. " Tra tutti non avrei mai pensato di essere seguito da te, Usuratonkachi.”
 Naruto uscì allo scoperto. “Dove stai andando?”
“Il tempo con voi della foglia e finito, vado da Orochimaru.”
Naruto gli si gelò il sangue nelle vene. Orochimaru era l’uomo provato a distruggere il villaggio e ucciso il terzo Hokage; non aveva buone intenzioni non avrebbe mai aiutato Sasuke nella sua vedetta.
“Non puoi andare! Non lo capisci che vuole soltanto il tuo corpo? Quando lo avrà ottenuto ti ucciderà!”
Sasuke fu sprezzante e tagliente quanto un kunai. “Non m’importa, quello che voglio è il potere che solo lui può darmi, sono disposto a tutto per uccidere Itachi.”
Naruto scosse la testa: “non riesco a capire…perché?”
“Non c’è nulla che devi capire, non ti riguarda! Ho un obbiettivo e non permetterò a nessuno di intralciarmi!”
“Userò la forza se necessario ma non permetterò mai ad Orochimaru di averti!” Naruto si scagliò addosso a Sasuke, il quale cadde a terra sotto il penso del suo amico.
Naruto gli diede, un pungo, Sasuke ricambiò il favore assetandogli un calcio ben posizionato. Uchiha riuscì a divincolarsi a stento, tanto era forte la presa di Naruto.
Di nuovo in piedi, Sasuke disse: “Torna a casa.”
 Naruto si alzò a sua volta, e si pulì la bocca dal sangue: “Non se ne parla!”
“Perché ti dai da fare così tanto per me?”
“Perché…” Naruto cercò le parole dentro di sé ma più scava più quelle parole sembravano sempre troppo poco per dare voce a quello che sentiva. “perché se soffri tu soffro anche io, ed è un dolore tanto lacerante che non posso ignorare!”
Poteva leggere l’incredulità nei gli occhi neri di Sasuke; si era creata una breccia nel muro, il suo viso sembrava di nuovo quello di qualche mese prima. “Cosa diavolo stai dicendo?”
“Non lo so spiegare ma… sono sempre stato solo, Sasuke. Non so cosa vuol dire avere una famiglia, come avere degli amici. Però quando sono con te sento di avere il legame che ho sempre cercato.”
Sasuke, sporco di terra lo ascoltava in silenzio, così continuò:” Sapevo che eri sempre solo come me, mi sono sentito felice, volevo avvicinarti, parlare con te. Però eri così distante da me, potevi fare qualsiasi cosa volessi, avere chiunque… per questo ho deciso di fare di te il mio rivale… ho continuato a mentire ma in realtà Io volevo da sempre essere come te. Aspiravo a te. Capisci Sasuke?”
 La voce gli tremava, le mani gli sudavano, non per lo sforzo di trovare le parole ma per la loro intensità. A mano a mano le parole uscivano dalla sua bocca come l’acqua che esce dalla sorgente in alta montagna. Naruto annullò la distanza che c’era tra loro. “Non ti abbondonerò lasciandoti da solo a soffrire, non lo farei in ogni caso. Ti inseguirò anche senza braccia, anche senza gambe, qualsiasi cosa per riportarti indietro insieme a me.”
A quel punto avvenne una sorta di miracolo: in silenzio, Sasuke cominciò a piangere.
La meraviglia in vestì Naruto incapace di credere che, l’impossibile, divenisse possibile. Sasuke, per la prima volta, stava mostrando il suo dolore, la fragilità che teneva nascosta dentro.
Naruto stregato allungò una mano per asciugargli le lacrime trasparenti dal viso. “Vendicheremo la tua famiglia insieme, te lo prometto.”
“Sta zitto, Usuratonkachi.”

N/N

Questa fanfiction è stata scritta per la Challnege Viene prima l'uovo o il titoletto? indetta dal gruppo fb "Non solo Sherlock": in cui gli utenti ti assegnavano una trama e dovevi sviluppalra. 
Sono circa 802 palrole non ho messo flashfic perchè sul sito il limite delle flash è 500.






 
   
 
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