02/05/2023
4 recensioniTITOLO: L’arte è in tutte le cose (tranne nella spazzatura)
PERSONAGGI: KageHina
GENERE: Comico
AVVERTIMENTI: Spoiler! Post time skip
L’arte è in tutte le cose (tranne la spazzatura)
Erano quattro sacchetti di plastica, ben chiusi, appoggiati su un basso tavolino bianco defilato in un angolo. Hinata e Kageyama lo fissavano concentrati e meditabondi.
“Secondo te cosa significa?” chiese Shoyo al suo ragazzo, il quale più perplesso di lui rispose: “Che vuoi che ne sappia?”
Non capiva un granché di tutta quella che, secondo lui, era cianfrusaglia incomprensibile. Quadri con figure colorate sovrapposte o su cui erano dipinti semplici schizzi di vernice, enormi istallazioni fatte di gabbie, strani oggetti appesi ai muri.
Era rimasto particolarmente impressionato da una scultura gigantesca fatto di blocchi dalla forma ovoidale molto simili a palloncini. Non poteva metterci la mano sul fuoco ma assomigliava ad un cane. Un’altra ancora era un insieme di funghi giganti fatti di metallo piantati in grosso blocco di cemento.
Quando l’opera aveva sembianze di oggetti conosciuti non era malaccio, per il resto, gli sembrava di camminare a vuoto, ma non avevano avuto alternative.
Sarebbero tornati a vivere in Giappone ad anno nuovo, ormai stanchi di vivere sperarti; avevano fatto abbastanza esperienza all’estero, si erano fronteggiati ai più altri livelli, ed era il momento di pensare al loro futuro. Prima però Shoyo aveva chiesto di poter visitare l’Italia, così si era fermato da Kageyama per una settima dopo il campionato mondiale per club. Il programma era di vistare la città il più possibile, però quel giovedì mattina, si era scatenato un grosso temporale. La mostra era sembrata una scelta intelligente per evitare di rimanere chiusi in casa ad annoiarsi.
“Qualcosa dovrà pure significare, no?” insistette Shoyo. Si avvicinò sporgendosi un poco per vedere dall’alto l’opera. Kageyama per non essere da meno, iniziò a fissare la composizione di lato.
“Sembra un fiore…”
Gli occhi di Hinata si illuminarono: “o forse sono uova!”
“Non assomigliano a delle uova, scemo.”
Hinata si imbronciò: “Meglio della tua idea lo è di certo!”
“E che significato dovrebbe avere?”
“Hmm vediamo,” rifletté Shoyo, “qualcosa con la nascita forse?”, Tobio non era troppo convinto, “la nascita di cosa?” chiese. Shoyo non seppe trovare una risposta: “Non lo so, non me ne intendo di certe cose.”
Tornarono fissare l’istallazione cercando di trovare la risposta osservandola o sperando che lei stessa lo spiegasse loro.
“Forse c’è una pannello* con il nome…” disse Kageyama cominciando a lcercare indicazioni da qualche parte lì vicino. Sopra il tavolino non c’era scritto nulla, sulla parete neanche, né titolo né il nome dell'autore, niente.
“Cerchiamo su internet?” propose Shoyo.
In quel momento sopraggiunse un addetto delle pulizie trascinandosi dietro un bidone della spazzatura: prese i sacchetti e li buttò dentro e senza dire nulla se ne andò.
“Kageyama…” disse Shoyo tirandogli la maglietta, “non era un opera d’arte!”
* di solito vicino alle opere esposte ci sono dei "pannelli" con scritto il titolo, l'autore e l'anno di produzione.