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Autore: GladiaDelmarre    04/05/2023    5 recensioni
Joel ed Ellie stanno compiendo un viaggio difficile, dove rischiano la vita quotidianamente, ma allo stesso tempo possono anche succedere cose sorprendentemente belle. Ogni capitolo rappresenta uno di questi momenti.
Se questa storia vi piace, fatemelo sapere!
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Queste piccole OS partono da un'iniziativa con la mia amica Martina, con 10 prompt+1 a Maggio e altri 6 a Giugno.
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Cenni di underage - linguaggio volgare - age gap - violenza tipica del canon
Genere: Avventura, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Altri, Ellie, Joel
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'Not all those who wander are lost'
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Stando alla mappa, il confine del South Dakota ormai era poco distante. Le vecchie autostrade erano posti da evitare (troppi banditi, troppa visibilità) ma avevano tenuto la Interstatale 80 come riferimento verso sud e il giorno precedente avevano visto un cartello ormai scrostato con le indicazioni per Sioux City - 100 km. 

 

Un tempo qui era pieno di campi coltivati.

 

Gli alberi avevano cominciato a reclamare la terra ormai da vent’anni, e boschetti di pini e abeti si trovavano un po’ ovunque in quella zona. 

 

Avevano iniziato a camminare da un paio di ore. Ellie era di poco avanti a lui e stava canticchiando qualcosa tra sé e sé. Joel non riusciva davvero a capire come lei potesse essere sempre così piena di energia. 

 

Ha 38 anni meno di te, vecchio.

 

Sarah adesso ne avrebbe avuti 32. 

 

Joel scrollò la testa. Non doveva pensare al passato. Il passato non serve ad altro che a tenere le persone legate a cose e a persone che non esistono più. Fa male. Joel aveva imparato la lezione nel modo più duro. Se solo Ellie non gli facesse continuamente domande sulla sua vita. Se solo non gli ricordasse così tanto Sarah, per certi versi. Se solo non fosse così diversa da lei per altri. Se solo Ellie non fosse così dannatamente giovane. O non abbastanza.

 

Qualcosa doveva aver attirato la sua attenzione, perché aveva lanciato una sorta di trillo eccitato ed era corsa in avanti, zigzagando tra gli alberi, violando per l’ennesima volta la regola restare-sempre-in-vista.

 

“Ellie, torna qui!” sibilò Joel. Non erano così distanti dalla strada, non abbastanza almeno. Potevano esserci infetti. Potevano esserci altre persone.


Joel le corse dietro, quasi andandole a sbattere addosso nel punto in cui si era fermata, appena fuori dalla linea degli alberi. 

 

“Joel, guarda!” aveva detto, indicando eccitata la piana che si stendeva loro davanti.

 

C’era un enorme campo di girasoli. Era ormai autunno, eppure erano lì, rivolti verso di loro, un mare giallo luminoso appena a poche decine di metri più avanti. 

 

“È bellissimo…” aveva sussurrato Ellie, muovendosi verso il campo. Joel l’aveva trattenuta, mettendole una mano sulla spalla.

 

“Non possiamo attraversare qui, ragazzina. I fiori sono più alti di te”

“Che cazzo Joel, non mi mangeranno mica!” esclamò lei, piccata.

“Non i fiori, no. Ma nemmeno io posso vedere bene lì in mezzo, ed è pericoloso. Non possiamo sapere cosa ci sia nascosto”.

“Non ci avevo pensato…” aveva risposto, sottovoce.

 

Gli occhi le si erano rattristati, per un attimo. Joel l’aveva notato, anche se lei si era ripresa quasi subito. Era davvero un mondo terribile, quello che non permetteva a una bambina di correre in un campo pieno di girasoli. Di ridere ad alta voce, di giocare con altri ragazzini della sua età. Quello che metteva sulle spalle di Ellie il futuro dell’umanità.

 

“Aspetta qui” le disse Joel. Aveva preso in mano il revolver, per buona misura, ed era sceso verso la piana coperta di fiori. Poteva sentire lo sguardo di lei sulla sua nuca. Poteva immaginarla allungare il collo sottile, preoccupata, mentre lui si allontanava verso il campo.

 

Tornò poco dopo, con un grosso girasole in mano. 

 

“Per te, ragazzina”.

 

Gli occhi di lei brillarono di nuovo, più caldi dello stesso sole. 






Note: sbirciate sempre instagram di Martina, che per questa storia ha dipinto lo zaino di Ellie con il suo girasole <3

   
 
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