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Autore: Kikiletoway    07/05/2023    2 recensioni
Chiunque, dal Principe di Pentos al semplice contadino nell’Altopiano, sapeva che Re Viserys aveva fatto sposare il suo secondogenito maschio col suo secondo nipote in un ultimo tentativo di ricucire la vociferata frattura tra le due fazioni in conflitto della sua famiglia.
 
I pettegolezzi suggerirebbero che i due principi si odino a vicenda e che il matrimonio non avesse fatto nulla per cambiare tale circostanza.
 
È esattamente per quel motivo che uno dei misteri più inafferrabili nell’intero mondo conosciuto rimane il come abbia fatto un’unione così volubile a generare così tanti figli.
 

 
Costretti in un matrimonio che nessuno dei due voleva o si aspettava, Aemond e Lucerys dovranno esplorare i dolori del crescere, dell’innamorarsi, del matrimonio e del diventare genitori — anche se non necessariamente in quell’ordine.
 
Aemond/Lucerys.
Tags: Kid Fic, Molteplici POV, Matrimonio Combinato, mpreg, incesto zio/nipote, il canon è un misto: ha parti sia dello show HOTD sia del libro Fire and Blood, Nessuna Danza dei Draghi tra Aegon II e Rhaenyra!
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Aemond Targaryen, Alicent Hightower, Jacaerys Velaryon, Lucerys Velaryon, Rhaenyra Targaryen
Note: Traduzione | Avvertimenti: Incest, Mpreg
Capitoli:
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Avviso della traduttrice: noterete che molto spesso in questa storia si usano per Lucerys parole e termini femminili.

 
 
POV di Rhaenyra + Viserys
 
Sto traducendo questa storia in contemporanea anche su AO3: https://archiveofourown.org/works/46878028/chapters/118083211
 


 
 
 
 
 
 

Una grande tempesta infuria per tutta Approdo del Re quando il Principe Lucerys, nipote di Re Viserys e futuro Lord di Summerhall, entra in travaglio per la prima volta. 
 
 
Rhaenyra non spreca neanche un singolo istante tra il ricevere il corvo dalla Fortezza Rossa che la informava della gravidanza di suo figlio, e il volare nel suo castello d’infanzia in modo da occuparsi del suo prezioso ragazzo durante la sua condizione delicata.
 
 
Suo padre accoglie Rhaenyra a braccia aperte al suo arrivo in sella a Syrax, ma la Regina rende piuttosto ovvia la sua quieta apprensione. In seguito al suo matrimonio col fratello di Rhaenyra, a Luke era stato ordinato di rimanere nella Fortezza Rossa mentre Summerhall stava ancora venendo costruita, e poi gli era stato prontamente proibito di ritornare a Roccia del Drago in sella ad Arrax, quando i maestri avevano confermato che lui aspettava un bambino. Nonostante la sua ansia e il suo sincero desiderio di stare al fianco di suo figlio, Rhaenyra non aveva avuto altra opzione se non quella di tornare nella sua residenza ancestrale, dopo le nozze, per prepararsi alla nascita di sua figlia. Si erano scambiati lettere, ovviamente, ma il pensiero di lasciare da solo il suo figlio dal cuore più tenero la riempiva di terrore. Dal matrimonio dei loro figli, sia lei che Alicent erano entrate in una sorta di stallo; un tacito accordo tra entrambe di dare priorità ai loro futuri nipoti in comune, e non alle politiche di corte, per il momento. 
 
 
Per questo stesso motivo, non è inaspettato che quando Luke – appena nove mesi dopo il suo matrimonio – mostra segni di stare per iniziare a partorire, sua madre, sua suocera e sua nonna sono tutte al suo fianco. 
 
 
Insieme al resto della loro famiglia allargata, in trepida attesa. 
 
 
Le grida piene di dolore di Lucerys riecheggiano per le mura della Fortezza Rossa, e Rhaenyra non riesce più a sopportare di stare ad ascoltare la sofferenza del suo dolce ragazzo, alzandosi immediatamente in piedi e precipitandosi verso la porta del salottino in cui tutti si sono ammassati. Alicent e Rhaenys la seguono a ruota entrambe, e non aspetta di avere il permesso, aprendo subito le porte delle camere di suo figlio, quando risuona un altro grido afflitto. 
 
 
Il suo dolce ragazzo è piegato in due dal dolore, le sue mani stanno stringendo le spalle di una levatrice, mentre piagnucola e trema dall’agonia. In fretta e furia, lei spinge via la donna, avvolgendo le braccia intorno alla figura tremante di suo figlio. “Madre?” La voce di Luke è debole, e il suo corpo spossato continua a tremare mentre lui si aggrappa a lei. Rhaenyra gli accarezza i capelli, premendo il viso sudato di suo figlio più vicino al proprio collo. “Sei tu?” 
 
 
Rhaenys si avvicina a loro, poggiando una mano ferma sulla schiena di Luke. “Siamo tutti qui, Nipote. Aiutaci a farti tornare a letto.” Rhaenyra e la sua ex suocera guidano Luke sul suo letto, aiutando il ragazzo a stendersi sui cuscini di piume. Lei schiocca le dita e un panno asciutto le viene prontamente messo sulla mano, permettendole di asciugare gentilmente il sudore dalla fronte di suo figlio. “Perché il bambino non è ancora nato? Nessuno dei miei travagli è mai durato così a lungo.” Lei guarda Rhaenys, ma è Alicent che si avvicina al lato apposto del letto per sedersi accanto a Luke. 
 
 
Suo figlio geme dal dolore. “Lo taglierò il cazzo di quell’uomo,” Lui graffia il materasso spoglio. “E lo darò in pasto ad Arrax!” Rhaenys ridacchia, ma Alicent sembra leggermente preoccupata dal modo in cui Luke si sta contorcendo dal dolore. Le lettere di Luke le avevano fatto sapere che la Regina non è né affettuosa né crudele verso il proprio genero, cosa che Rhaenyra suppone sia più che cortese da parte di Alicent. 
 
 
Alicent indossa un vestito verde a maniche larghe, ma si alza il tessuto fino ai gomiti lasciando gli avambracci spogli, con un’espressione concentrata sul viso. “I bambini devono venire alla luce adesso. Il suo corpo è a malapena abbastanza maturo da portare in grembo un figlio solo – figuriamoci due.” 
 
 
“Gemelli?” Rhaenyra annaspa. “Come puoi esserne così certa?” Rhaenys annuisce, comprendendo, voltandosi verso le levatrici e le balie per riferire degli ordini. Alicent si muove per alzare Luke, aiutandolo a mettersi a sedere. “La sua pancia è grande quasi quanto quella di Helaena quando lei era in attesa di Jaehaerys e Jaehaera.” I servi che Rhaenys ha mandato a chiamare portano scodelle di acqua calda e altri stracci. “Deve spingere – è stato in travaglio troppo a lungo. Se non…” Rhaenyra lancia un’occhiata al viso pallido e sudato di suo figlio. Per la prima volta nella sua vita, lei si sente insicura. Rhaenyra aveva partorito numerosi figli con facilità, ma adesso lei è completamente impotente, e ha davvero paura. 
 
 
Una mano leggermente rugosa afferra la sua. “Non puoi partorire questi bambini al posto suo, Rhaenyra.” Rhaenys sembra aver sentito i suoi pensieri. La vecchia principessa ha cambiato posto intorno al letto, per aiutare Alicent e le balie. “Ho perso la mia Laena in modo simile – non perderò anche Lucerys.” 
 
 
Luke piagnucola dal terrore. “Non voglio morire.” 
 
 
“Tu non morirai!” Tutte e tre le donne urlano, alzando lo sguardo l’una sull’altra con sorpresa.  
 
 
Alicent soffia attraverso il naso, prima di voltarsi di nuovo verso Luke. “È ora di spingere, Principe Lucerys. È tuo dovere come madre dei figli di mio figlio partorire questi bambini.” 
 
 
Suo figlio preme il viso contro un cuscino, con un lamento. “Voglio Aemond.” Luke singhiozza, con gran sorpresa delle donne. La nuova coppia passa poco tempo insieme, e Luke parla raramente del fratello di Rhaenyra nelle lettere che le scrive. Onestamente, è stata una benedizione che Lucerys sia rimasto in dolce attesa con solo la notte della consumazione del loro matrimonio, perché ciò significava che il suo dolce ragazzo non avrebbe dovuto sopportare gli abusi del fratellastro di Rhaenyra nel letto coniugale.
 
 
La Regina appoggia una mano sul braccio di Luke. “Vedrai mio figlio quando gli presenterai i suoi bambini.” 
 
 
Gemendo dal dolore, Luke annuisce, guardando Rhaenyra per trovare la forza. Lei prende la mano di suo figlio tra le sue. 
 
 
“Sii coraggioso, mio dolce ragazzo.” Posandogli un bacio sulla testa, lei gli sorride. “Facci conoscere i tuoi figli.” 
 
 
— 
 
 
“Lei assomiglia a tua madre,” È quello che suo Padre dice a suo figlio quando lui ed Aemond presentano i loro neonati al re. La famiglia si è riunita per conoscere i suoi due nuovi membri, e suo padre tiene in braccio la piccola neonata intenta a fare capricci, mentre Lord Corlys culla tra le sue braccia il maschio dei gemelli. Lucerys sembra ancora un po’ pallido dalla stanchezza, eppure riesce a far apparire sul suo volto un sorriso per il re. Rhaenyra resta focalizzata su suo figlio, e osserva mentre lui appoggia il proprio peso su Aemond, che tiene su il corpo esausto di Luke senza alcuna protesta. 
 
 
Viserys sorride. “Avete già deciso dei nomi?” Lucerys fa un verso d’assenso, col sonno che inizia in modo ovvio ad offuscargli la mente, dando un colpetto ad Aemond. “Saera e Aenys. Nomi che onorano la storia della nostra grande casata, e che creeranno un nuovo retaggio per entrambi.” 
 
 
Suo padre ride, abbassando lo sguardo sulla neonata che continua a fare capricci. “Saera – un nome ardito per una tale creaturina così adorabile.” Lui passa di nuovo la piccola a Luke, che è veloce nel tornare a preoccuparsi della sua figlia appena nata. “Preghiamo che non abbia lo stesso spirito della sua omonima.” 
 
 
Le loro preghiere non vengono ascoltate, ovviamente. 
 
 
Saera cresce diventando bella quanto la Principessa Viserra, ma anche difficile da gestire quanto la sua omonima. Al suo quinto compleanno, Aemond piazza la sua figlia maggiore su una nave che porta da Summerhall a Roccia del Drago, per la stagione del raccolto, con la precisa istruzione per Rhaenyra di occuparsi della bambina per i mesi successivi.
 
 
 Lucerys aspetta nuovamente un bambino, e non ha bisogno di questo tipo di stress a pesargli in egual modo su mente e corpo. ’ Così diceva la lettera che lei aveva ricevuto con un corvo. Con Jacaerys a Nord ad incontrare il Giovane Lupo e Joffrey nella Valle sotto la custodia della cugina di Rhaenyra, sono i suoi tre figli più piccoli ad accogliere la Principessa di Summerhall, durante una serata nebbiosa. 
 
 
La piccola Saera di certo somiglia a Rhaenyra da ragazzina. 
 
 
La bambina ha lo sguardo tagliente e il colore di capelli e occhi di Aemond, ma ha il naso all’insù e le labbra piene di suo figlio – anche se a parte quello, ben poco di Lucerys è visibile nella fanciulla. Quando la Principessa Saera scende dalla Regina Alicent, i suoi mossi capelli biondo-argentati sono disordinati e spettinati a causa del vento, e lei stringe la gonna del suo soffice vestito viola con un’espressione corrucciata e contrariata sul viso. Il cavaliere della bambina, Ser Torrhen Manderly, la aiuta a scendere dalla trave fino alla banchina delle loro spiagge rocciose, e lei si guarda intorno confusa. In vista del suo arrivo, Rhaenyra ha richiamato Aegon e Viserys dalle loro stanze per fare in modo che diano il benvenuto alla loro nipotina, mentre Visenya rimbalza sui propri talloni con entusiasmo, contenta di avere sull’isola una nuova bambina con cui giocare. 
 
 
Un piccolo drago blu chiaro è avvolto intorno al collo di sua nipote come una stola – la piccola testa del draghetto fa capolino da sotto i lunghi ricci della piccola. 
 
 
Saera strizza gli occhi, per tentare di vedere attraverso la nebbia di Roccia del Drago, e un sorriso luminoso le esplode sul viso quando finalmente scorge Rhaenyra. A quel punto, la maggiore delle sue nipoti corre verso di lei, prima di incespicare in un brusco arresto proprio di fronte a lei. “Grazie per avermi” Saera si morde il labbro, cercando la giusta parola. “Accolta, Principessa di Roccia del Drago e dei Sette Regni.” Sua nipote si abbassa per farle una riverenza maldestra, e Rhaenyra non riesce a nascondere il suo tubare affettuoso. 
 
 
Si abbassa così da essere all’altezza degli occhi della bambina. “Sei la benvenuta, Principessa di Summerhall.” Premendo un bacio sulla guancia di Saera, lei si rialza. “Sono sicura che ti ricordi i tuoi zii e tua zia – Aegon, Viserys, Visenya, ripresentatevi a vostra nipote.” Aegon fa un lieve cenno col capo, mentre sua figlia si getta in avanti per abbracciare Saera in modo stretto. La povera Visenya ha pochi amici della sua stessa età, e implora frequentemente Daemon o Maestro Gerardys di aiutarla a scrivere delle lettere per la sua nipote coetanea. Quando Viserys fa un passo avanti per inchinarsi a sua nipote, Saera diventa tutta rossa, scavando con la punta della sua scarpetta nelle rocce della spiaggia. 
 
 
Daemon rivolge a Rhaenyra un sorriso sornione, a cui lei restituisce un’occhiataccia affilata. 
 
 
“Entriamo dentro, bambini. Ho fatto preparare un pasto con tutti i tuoi cibi preferiti.” Rhaenyra prende la mano di Saera tra le sue per guidarla dentro il castello. “Maiale all’aglio fatto arrosto con fagiolini e per dolce una torta alla crema.” Sua nipote sorride, affrettandosi a trovare sua zia, e le due bambine si perdono nel loro mondo, scoppiando a ridere insieme. 
 
 
 

 
 
 
Rhaenyra sta esaminando una missiva da Pentos nel suo studio, quando un membro del suo presidio corre nella stanza gridando qualcosa riguardo ‘i bambini’ e ‘Monte del Drago’ e lei si alza immediatamente, correndo fuori. Aegon e Viserys sono entrambi in piedi davanti a un Daemon furioso, con le teste abbassate dalla vergogna, mentre Visenya si aggrappa al mantello di suo padre con una faccia bagnata dalle lacrime e un nasino sporco di muco. Saera, in netto contrasto, se ne sta in disparte con un’espressione annoiata, mentre gioca col suo giovane draghetto, Rainweaver. 
 
 
I bordi del suo abito azzurro pastello sono bruciacchiati, e Rhaenyra quasi sviene sul posto.
 
 
“Per gli Dèi, che sta succedendo qui?” Visenya si volta verso di lei con occhi pieni di lacrime, correndo per buttarsi tra le sue braccia. “Perché i vestiti di Saera sono bruciati?” I suoi figli maschi non incontrano il suo sguardo, così si volta verso Daemon per avere delle risposte. L’uomo più grande sta stringendo la mascella dalla furia. “Questi stupidi hanno deciso di portare le bambine al Monte del Drago.” Rhaenyra annaspa, il fuoco le ribolle nello stomaco. “Avete entrambi perso il cervello?” Lei grida, Visenya le piagnucola sul collo, tirando su col naso. “Non dovete mai entrare nel Monte del Drago – soprattutto con vostra sorella, e di conseguenza nemmeno con vostra nipote!” Aegon ha la decenza di apparire pieno di vergogna, ma Viserys si morde l’interno guancia. 
 
 
Saera rimane persa nel suo piccolo mondo, completamente imperturbata dalle sferzate verbali che i suoi zii stanno ricevendo. “È stata Saera a chiederlo.” Viserys dice, fissandola con uno sguardo insolente. “Lei passa tutte le sue giornate rintanata in quel palazzo dell’estate e voleva vedere qualcosa di diverso dalle noiose terre basse di Dorne.” 
 
 
“Saera è una bambina, Viserys.” Rhaenyra lo aveva sempre saputo che il suo figlio maschio più giovane sarebbe stato il più difficile dei suoi ragazzi, ma lei non riesce davvero a credere alle proprie orecchie. “E come suo zio, è tua responsabilità proteggerla mentre è sotto la nostra supervisione.” 
 
 
In disparte, Saera dà un calcio a un sassolino. “Mio padre mi avrebbe permesso di esplorare il monte.” Lei borbotta. 
 
 
Quella è una bugia. L’unica cosa di cui il fratello di Rhaenyra è più protettivo dopo la sua dannata spada d’acciaio di Valyria, sono le sue figlie femmine. A detta di Luke, c’era voluto uno sforzo significativo per convincere Aemond a dare il suo permesso per mandare qui Saera. Rhaenyra in genere non teme il suo irascibile fratello minore, ma teme le fiamme infernali che lui potrebbe far imperversare su di loro se dovesse accadere qualcosa alla sua adorata figliola. 
 
 
“Tuo padre non è qui, riñnykeā (piccola).” Daemon guarda la bambina con un’espressione contrariata. “Spetta a noi proteggerti e ciò significa che è a noi che devi rispondere delle tue azioni.”
 
 
Saera si acciglia, affilando gli occhi. 
 
 
Luke spesso le scrive dei suoi figli nei minimi dettagli. La maggior parte delle sue lettere sono piene di nient’altro che divagazioni su quanto sia dolce la sua tenera Naerys, o di quanto Aenys stia migliorando ogni giorno nelle sue lezioni di spada e di Valyriano antico. Lui elogia i suoi figli nel modo in cui solo una madre accecata dall’amore per i propri piccoli potrebbe fare, rendendo noti solo raramente dei drammi. Le uniche preoccupazioni che le scriveva con una certa frequenza erano quelle riguardanti la sua figlia maggiore. 
 
 
 Lei è splendida quanto la brezza estiva che abbiamo qui a Summerhall, ma, oh, con quanta velocità quella dolcezza può svanire.’ Lui le ha raccontato. ‘ Mi rammarico del fatto che lei abbia gli occhi di Aemond e anche il suo caratteraccio. ’ 
 
 
‘È perché mio nipote vizia quella bambina a non finire.’ Daemon le aveva detto una notte. ‘Quale fanciulla ha bisogno di una dozzina di vestiti di Myr quando le andranno stretti già il prossimo mese?’ È ironico, detto da suo marito, che ricopre di regali in maniera analoga la loro unica figlia femmina condivisa. 
 
 
Le parole lasciano la bocca di Daemon e lei riesce a vedere la tempesta di cui Luke l’aveva avvertita annuvolare il bel faccino di Saera. Con le sopracciglia corrugate, la bambina praticamente ringhia, “Tu non sei mio padre,” Sua nipote diventa rossa quanto la fiamma di un drago. “E io ti odio!” Lei urla, voltandosi e schizzando via con una velocità notevole. Daemon si muove per inseguire la bambina, ma Rhaenyra gli poggia una mano sul petto – spostando Visenya tra le braccia di lui. 
 
 
“Lascia che ci pensi io, amore mio.” È tutto ciò che dice, prima di tirarsi su le gonne, correndo dietro sua nipote. 
 
 
Summerhall è stata costruita nel fianco delle Montagne Rosse a nord delle terre basse di Dorne, circondata da un vasto lago e da un’estesa foresta. Essendo un nuovo insediamento, le terre intorno al castello sono scarsamente popolate e Luke le aveva spiegato che i bambini spesso giocavano nella natura circostante per divertirsi. ‘Amano arrampicarsi.’ Le aveva detto una volta. ‘Il cuore di Aemond per poco non aveva smesso di battere quando una mattina aveva guardato fuori dalla finestra del suo studio notando Saera sul parapetto, a circa venticinque metri dal suolo!’ 
 
 
Con attenzione, Rhaenyra sale sopra le rocce frastagliate della costa dell’isola, fino a quando non scorge la serpeggiante coda blu di Rainweaver sbucare da un angolino scavato nel lato del muro di pietra, lungo il bordo della montagna. Il drago sta crescendo con molta velocità da quando è arrivato a Roccia del Drago, ma Saera insiste nel portarselo dietro come se fosse un gatto enorme. 
 
 
“Saera,” La chiama. “Per favore scendi giù, non è sicuro stare così in alto.” 
 
 
Il rumore di qualcuno che tira su col naso arriva dalla cima della roccia. “Vattene via! Ti odio! Odio questo posto!” Rhaenyra sospira, afferrando la sporgenza e tentando di tirarsi su. “Il mio corpo si fa sempre più vecchio e stanco, mia cara.” Lei solleva il proprio peso fino a quando non riesce a sedersi sulla sporgenza accanto a sua nipote. È davvero un bel punto panoramico quello che la bimba si è trovata – calmo e pacifico, che affaccia sugli scogli e sulle acque che si infrangono lungo la costa. “Adesso dimmi, cos’è che ti turba davvero?” 
 
 
Il viso di Saera è bagnato dalle lacrime e i suoi occhi sono rossi e gonfi. Rainweaver ha la testa appoggiata sul suo bacino, cinguettando quietamente in un tentativo di far calmare la sua padroncina. La piccola tira su col naso, singhiozzando. “Stanno per avere un altro bambino,” Le lacrime le scendono sul viso. “E si dimenticheranno di me ancora di più.” Rhaenyra sospira, stringendo tra le braccia la sua nipote in lacrime. La sua nipote più grande le singhiozza sul vestito fino a quando il tessuto non è bagnato dalle lacrime.
 
 
“I tuoi genitori non si dimenticheranno di te, mia piccola cara. I tuoi genitori ti vogliono bene.” 
 
 
Saera scuote la testa. “E allora perché hanno mandato me qui e non Naerys o Aenys?” La sua voce è ovattata. “Perché hanno cacciato via solo me?” Rhaenyra accarezza la sommità delle ciocche argentate di Saera.
 
 
“Aenys adesso è uno scudiero con delle sue responsabilità, e Naerys,” Lei fa un profondo respiro. “Naerys è delicata, quello lo sai bene.” 
 
 
Le sue parole sembrano solo far arrabbiare di più la bambina, facendo in modo che il suo piccolo corpicino si irrigidisca. “ Naerys questo, Naerys quest’altro – tutto gira sempre intorno a Naerys!” Lei strilla, con delle nuove lacrime che le scendono sul viso. “A Naerys è permesso volare con nostro Padre su Vhagar. Naerys è quella che decide quello che facciamo durante il giorno. E tutto solo perché è cieca! ” 
 
 
Ah , Rhaenyra pensa. Quindi è di questo che si tratta, in realtà.
 
 
“Naerys ottiene sempre ciò che vuole, e col nuovo bambino, ci sarà ancora di meno per me.” 
 
 
Rhaenyra era cresciuta con l’amore incondizionato e la totale attenzione di suo padre. I suoi fratellastri sono nati solo quando lei era già più grande, e a quel tempo lei si stava ormai già creando una propria famiglia. 
 
 
Lei e Saera potranno anche somigliarsi, ma sono comunque davvero parecchio diverse. 
 
 
Abbracciando la sua nipotina arrabbiata, Rhaenyra abbassa la propria voce, facendola diventare un sussurro, “Vorresti conoscere un segreto su tuo padre, mia dolce bambina?” Saera resta tesa tra le sue braccia, ma annuisce. “In tutta la mia vita, non riesco a ricordare di aver mai visto mio fratello – tuo padre – sorridere.” Anche dopo tutti questi anni, Luke parla raramente di Aemond nelle sue lettere. Quando lo fa, le sue parole sono brevi e generalmente anonime.
 
 
 Aemond è tornato dal suo viaggio ad ovest. Mi è mancato terribilmente. ’
 
 
 Oggi Aemond ha portato i bambini a volare. Credo che mi unirò a loro la prossima volta. ’ 
 
 
Lei non può attestare quale amore potrebbe esserci o non esserci tra suo figlio e suo fratello, ma il loro amore in comune per loro figlia è ampiamente conosciuto.
 
 
“Sai quand’è stata la prima volta che l’ho mai visto sorridere?” Saera scuote la testa contro il suo petto. “È stato quando mio figlio – tua madre – ti ha messo tra le sue braccia per la primissima volta.” Saera si allontana leggermente, spalancando gli occhi dall’incredulità. In quel momento, lei è identica al suo dolce Lucerys. “Non dubitare mai della grandezza dell’amore che i tuoi genitori provano per te, mia piccola cara. Tuo padre,” Lei deglutisce, stupita dal fatto di essere disposta a fare complimenti al suo austero fratello minore. “andrebbe in capo al mondo per te.” 
 
 
Quella non è una bugia. Rhaenyra ha sentito di uomini tagliati in due come maiali maciullati dalle fauci di un drago, solo per essersi azzardati ad immaginare di fare del male ai nipoti di Rhaenyra. 
 
 
Il piccolo drago di sua nipote le cinguetta sul bacino, una fredda brezza le sferza entrambe.
 
 
“Mi dispiace, Nonna.” Saera accarezza la testolina squamosa di Rainweaver per del conforto. “Io non ti odio. Non odio nessuno.” I figli di Lucerys potranno anche non avere il suo colore di capelli e occhi, ma hanno il suo cuore. 
 
 
Rhaenyra scende lentamente dal muro su cui entrambe sono state sedute e allunga una mano. “So che non ci odi, mia dolce bambina. Adesso vieni, scappiamo via da questo freddo, così potrai scusarti col resto della nostra famiglia.” Saera scende dopo di lei, e Rhaenyra non resiste quando sua nipote le si aggrappa al fianco. Saera affonda il viso contro il fianco di Rhaenyra, calmandosi gradualmente sotto le carezze gentili della mano della nonna sulla sua piccola testolina. 
 
 
Alla principessa dagli occhi pieni di lacrime ci vuole solo un semplice chiedere scusa, singhiozzando, per fare in modo che Daemon e i suoi figli si lascino tutto quel calvario alle spalle, e Saera torna velocemente a correre per i cortili del Giardino di Aegon insieme a Visenya. 
 
 
La mattina dopo, Rhaenyra spedisce un corvo, e in meno di una settimana, Vhagar atterra sulle spiagge nebbiose della loro isola.
 
 
Rhaenyra non vede spesso suo fratello, visto che non ha molti motivi per farlo. Loro Padre, anche se sta invecchiando, è ancora relativamente in buona salute, e l’incoronazione di Rhaenyra rimane un evento del lontano futuro. Il suo fratello minore se ne sta in piedi dritto e stoico, vestito in abiti di cuoio da volo tutti neri, con la sua benda allacciata attorno ai lunghi capelli agitati dal vento. Viserys e Visenya stanno guardando entrambi Aemond come se lui sia lo Sconosciuto in persona in piedi nella Sala Grande di Roccia del Drago, ma Saera corre immediatamente verso suo padre in un turbinio di stoffa rossa e gridolini di gioia, non appena lo vede.
 
 
Aemond solleva sua figlia tra le sue braccia, e Saera gli si aggrappa addosso come se lui sia l’unica persona nella stanza – il faccino di lei è quasi schiacciato nel collo dell’uomo, mentre lui la fa oscillare gentilmente. Rhaenyra vede il proprio fratello rivolgere un piccolo sorriso privato a sua figlia, prima di premere un bacio sui soffici capelli di Saera. 
 
 
“Torniamo a casa, issa rūklon (fiorellino).” 
 
 
 

 
 
 
Viserys è piacevolmente sorpreso quando il suo secondogenito maschio appare nel cortile della Fortezza Rossa, durante un pomeriggio fortuito. Il vecchio re se ne sta seduto sui bastioni insieme alla sua dolce Helaena e alla sua ancora più dolce Jaehaera, guardando il suo nipote più grande avuto da Aegon allenarsi nel piazzale, quando nota Aemond e la sua figlia maggiore avvicinarsi a loro.
 
 
Saera diventa sempre più bella ogni volta che Viserys vede la sua bisnipote. La piccola bimba sembra una vera e propria principessa di Valyria nel suo vestito e nel suo cerchietto per capelli entrambi rosso Targaryen, e lei sorride in modo radioso, salutando con la mano gioiosamente da dove sta seguendo suo figlio. Aemond si inchina, facendo segno delicatamente a sua figlia di copiarlo – la piccola bimba si abbassa facendo un’impressionante riverenza degna di una giovane lady. Con la coda dell’occhio, riesce a vedere Jaehaera osservare nervosamente la sua giovane cugina, ma sorridere a suo zio. 
 
 
È un vero peccato che i suoi nipoti non siano uniti come aveva sperato. Da quando Summerhal era stata ultimata, Aemond si era tenuto i suoi pargoli nascosti, tranquilli e al sicuro, dietro le mura fortificate della sua Fortezza, come un drago che custodisce il proprio tesoro, visitando raramente, a meno che non fosse assolutamente necessario.
 
 
Ed è per questo che lo sorprende così tanto vedere il suo figlio solitamente recluso essere qui di sua spontanea volontà – specialmente con uno dei suoi figli. 
 
 
“Salve, Vostra Grazia!” Saera grida con entusiasmo, salutando con la mano in modo rapido. Viserys le sorride, salutando Aemond con un cenno della testa. Viserys spalanca le braccia. “Vieni, bambina mia – vieni a dare un bacio al tuo vecchio nonno.” Saera guarda suo figlio per avere la sua approvazione e quando la riceve, Saera sgambetta verso di lui, premendogli un bacio sulla guancia con un ampio sorriso. “Dimmi, come stai?” 
 
 
“Sto bene, Nonno. Ho imparato quasi tutte le lettere e sono migliorata tantissimo a suonare l’arpa! Un giorno, tornerò qui e suonerò per te.” Saera nota Helaena accanto a lui, e la saluta con la mano con entusiasmo. “Salve, Principessa Helaena! Grazie per il fazzoletto ricamato di farfalle che mi hai regalato per il mio scorso compleanno!” 
 
 
Helaena posa il suo telaio da ricamo. “Non c’è di che, Principessa Saera. Presto casa tua sarà invasa da farfalle, a bizzeffe.” Saera piega la testa di lato, confusa, guardando sia lui sia suo figlio. Aemond si è spostato per lasciare un bacio sulle guance di Helaena e Jaehaera, per poi prontamente strappare Saera via da Viserys, tenendosela stretta al proprio fianco.
 
 
“Perdonaci, Vostra Grazia, ma mia figlia ed io non resteremo a lungo.” Le formalità sono solo peggiorate da quando Aemond aveva ricevuto il suo titolo di lord. “Eravamo nel mezzo del nostro viaggio di ritorno a casa da Roccia del Drago, ma mio marito mi ha chiesto di estendere prima un messaggio da parte sua.” Viserys si mette a sedere dritto a sentir menzionare il suo nipote più dolce di tutti. Proprio come per i suoi figli, Aemond sembra deciso a tenere Lucerys ben nascosto nella loro nuova casa. L’ultima volta che aveva visto suo nipote era stato quando la famiglia si era riunita a Driftmark quasi tre anni prima, e anche allora il ragazzo era stato più distratto ad occuparsi dei suoi giovani figli rispetto al socializzare con gli altri membri della corte. 
 
 
Si appoggia allo schienale della sua sedia. “Come sta il Principe Lucerys? Fagli sapere che a corte tutti noi sentiamo la sua mancanza.”
 
 
Saera solleva di scatto la testa. “Mūna sta per avere un bambino!” Questo fa in modo che Viserys alzi le sopracciglia dalla sorpresa. Suo figlio era stato molto convinto nella sua decisione che la loro figlia minore sarebbe stata l’ultima. Aemond rimprovera la bambina in modo sommesso, prima di alzare lo sguardo su suo padre con un’espressione contenuta. “Lucerys aspetta un bambino e partorirà presto – mi ha chiesto di estendere un invito per il banchetto celebrativo che organizzeremo per il piccolo.” Lui annuisce.
 
 
“Un maschio? Ne sembri così certo.” Suo figlio fa un verso d’assenso, Saera gli afferra una mano per giocare con le dita del padre. Sua nipote fa per muoversi per afferrare One-Eye, e Aemond le pizzica il nasino, facendo scoppiare la bimba in un attacco di risatine. “Lucerys è convinto che avremo un altro figlio maschio. Qualcosa riguardo la posizione del bambino nel suo ventre.” 
 
 
Anche Alicent faceva così – lei era stata corretta in ogni previsione sui loro stessi figli. 
 
 
“Questo è tutto. Adesso dovremmo congedarci col tuo permesso, Vostra Grazia.” Aemond si inchina. “Ho avuto il preciso ordine di far tornare nostra figlia a casa prima di cena, oppure resterà sveglia oltre l’ora del lupo.” Nel momento in cui Viserys annuisce, Aemond si volta, portando via con sé velocemente la sua nipotina. 
 
 
Saera, prima che possa sparire dalla vista, si volta verso Viserys e lo saluta con la mano un’ultima volta. “Arrivederci, Nonno! Adesso volerò insieme a Vhagar!” A quel punto, Aemond si abbassa per prendere la bimba in braccio, sparendo oltre le porte ben sorvegliate.
 
 
Viserys sorride, affondando di più sulla sua sedia. Quattro è un buon numero di figli.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Note della traduttrice:
 
- In questo capitolo Luke ha espresso a Rhaenyra, nelle sue lettere, sentimenti positivi per Aemond, cioè di aver sentito molto la mancanza di suo marito quando Aemond era via, di voler volare con lui e i loro figli tutti insieme (mostrando quindi dell’affetto). Il fatto che Rhaenyra abbia letto in quelle parole solo delle dichiarazioni anonime, che non mostravano davvero il legame tra i due è solo perché Rhaenyra è di parte…(come del resto altri personaggi…ma capirete ancora meglio nei capitoli futuri.)
 
Vi scrivo ciò perché questo riferimento vi servirà per comprendere alcune cose che accadranno in futuro, nello specifico nel decimo capitolo.
 
Diciamo solo che in quelle lettere Rhaenyra ci vedeva solo quello che ci voleva vedere, e non quello che Luke le stava effettivamente scrivendo.
 


- Corviids ha creato delle splendide fanart basate sulle sue storie. Ve le lascerò man mano sotto i capitoli, ma vi lascio anche il link dove trovare quelle che ha pubblicato su AO3: https://archiveofourown.org/works/43194363/chapters/108562902
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Luke a 15 anni e Luke a 18 anni.
 
 
Aemond e la sua dolce principessa (Saera)

 
  
 
- Spero che la storia vi stia piacendo. Man mano che andremo avanti, tutto diventerà più chiaro, ve lo prometto.
Vi ringrazio per il supporto! Se avete curiosità, domande da pormi, fate pure senza problemi!
Se vi va, potete lasciare commenti, ecc. Mi farebbe tanto felice! <3
 
 
 
   
 
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