Anime & Manga > Le bizzarre avventure di Jojo
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Autore: Giuly_2_21    28/05/2023    1 recensioni
PREQUEL/SPIN-OFF DI LOST IN THE ANIME MULTIVERSE E SEQUEL DI JJBA VENTO AUREO
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Dopo lo scontro con Diavolo a Roma Giorno riesce finalmente a salire ai vertici di Passione e diventarne il Boss.
Ma la strada per coronare il suo sogno è ancora lunga e irta di ostacoli.
Affiancato da vecchi e nuovi alleati e pronto a tutto pur di non venir meno alle promesse fatte, il ragazzo dovrà affrontare l'ombra che attanaglia l'Italia da decenni e regolare i conti con il suo passato e le conseguenze delle sue scelte.
Ma non sempre tutto va secondo i piani…
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NUOVO CAPITOLO OGNI LUNEDI (FINO A ESAURIMENTO SCORTE)
Genere: Avventura, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Giorno Giovanna, Guido Mista, Nuovo personaggio, Pannacotta Fugo, Trish Una
Note: Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Anime Multiverse Series'
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Napoli, 8 giugno 2001

-E anche quest'anno niente debiti!! Daje!!- esclamò trionfante Max uscendo da scuola insieme a Giorno, Elena e Trish.

-Con matematica però l'hai rischiata grossa- lo rimproverò la cugina.

-Madoi!! Come sei pesante, Ely- si lamentò lui -Tanto per diventare un poliziotto mica servono le equazioni di 2° grado…-

-Non si sa mai, Corrà. Metti caso che dovrai indagare su un serial killer amante della matematica- disse una voce alle sue spalle che lo fece trasalire e nascondere dietro Giorno. Ma a parlare era stato solo il professor Ferrù in compagnia del figlio Federico.

-Se questo è il livello di coraggio dei nuovi poliziotti siamo messi bene- commentò sarcastico quest'ultimo.

-Ehi!! Non sono un codardo!! Volevo solo… ehm… mostrare a Gio quanto fosse bella la cravatta del prof...- cercò di difendersi il moro indicando l'accessorio violetto decorato con pi greco dorati -...e quanto fossero brutti i tuoi capelli- aggiunse vedendo l'amico continuare a sghignazzare.

-Ha parlato quello con la siepe in testa- ribatté il brizzolato -Ci credo che Leopardi non riusciva a guardarci attraverso-

-Eh?!- esclamò Max confuso.

-"Sempre caro mi fu quest'ermo colle e la siepe che all'ultimo orizzonte lo sguardo esclude…". L'Infinito di Leopardi. La Zarini ce l'ha fatto studiare in terza media- intervenne Elena.

-Ma se manco mi ricordo cosa ho mangiato stamattina!!- protestò Max -Stupidi sapientoni!!-

-Leopardi è argomento del 5° anno. Per un po' puoi stare tranquillo- lo rassicurò il professore.

-Bene, io vi lascio. Mi raccomando, sfruttate questo pomeriggio e i prossimi mesi per divertirvi e rilassarvi- disse e soffermò lo sguardo su Giorno. 

Tiziano Ferrù si era accorto, infatti, di quanto ultimamente quest'ultimo sembrasse stanco e provato. Giorno sosteneva che fosse solo insonnia, ma l'istinto gli suggeriva che nascondesse qualcosa a partire dal vero motivo della sua prolungata assenza di marzo-aprile. Purtroppo il professore aveva le mani legate: Giorno non voleva essere aiutato; ai suoi genitori non gliene fregava nulla e così come ai servizi sociali. Perciò non poteva fare altro se non mettersi da parte e salvaguardare se stesso e quel poco di famiglia che gli era rimasta.

-Ah. Federico- disse rivolto al figlio -Ti voglio a casa entro mezzanotte. Non un minuto di più-

-Okay- accettò lui, ma appena il padre sparì dalla visuale aggiunse: -Tanto si addormenterà davanti alla TV e non si sveglierà fino alle 2...-

-Hai capito il figlioletto modello...- ridacchiò Max mettendogli un braccio intorno alle spalle -Dai!! Che stiamo aspettando?! Tutti al mare!!-

Così si precipitarono alla spiaggia, affollata da centinaia di studenti con la loro stessa idea. Max, tuttavia, non si lasciò scoraggiare  e facendosi largo a spallate, riuscì a a tuffarsi in acqua… completamente vestito.

-I vestiti!! Si impregnano di sale!!- gli urlò dietro Elena.

-Sì, mamma. Adesso li tolgo- e così iniziò a spogliarsi in acqua e a lanciare gli indumenti sulla battigia.

-Certo che Max è un personaggio- commentò Trish mentre raccattava una scarpa.

-Già- sospirò Elena -Quanta pazienza ci vuole…-

-Non sarebbe Max- disse Fede mentre strizzava l'uniforme.

-É una persona molto diversa da voi- osservò Trish -Eppure siete molto legati- 

Giorno annuì.
-Quando ero piccolo non ero ben visto a scuola. Ero il classico ragazzino emarginato perchè troppo silenzioso e "diverso". Max è stato il primo a rivolgermi la parola, a insistere per essere mio amico. Se non fosse stato per lui, non credo che sarei dove sono ora- spiegò.

-Lui è fatto così- aggiunse Ely -Non è capace di lasciare qualcuno solo o triste. È una cosa che non è mai cambiata, nemmeno quando la zia l'ha abbandonato o mio padre e il suo sono morti-

-Chissà, forse è proprio per questo che non vuole abbandonare nessuno- intervenne Fede -Sa cosa vuol dire, perciò cerca di non farlo provare a nessun altro-

-Allora sono sicura che diventerà un bravo poliziotto- sentenziò Trish.

-Sì- confermò Giorno -Il migliore di tutti-

***

-E mo' che facciamo??- chiese Max sdraiato sull'asciugamano dopo un lungo e rifrescante bagno.

-Voi volete andare da qualche parte??- domandò rivolto alle ragazze.

-Be'... ci sarebbe una boutique di vestiti sul lungomare che...- propose Elena.

-No. Ti prego. Ci metti troppo a fare shopping e io non voglio morire di vecchiaia- la bloccò subito -Perchè invece non andiamo alla sala giochi??-

-Uffa! Per una volta che propongo qualcosa tu la bocci in tronco. Sei crudele- protestò lei.

-E se ci dividessimo??- propose allora Trish -Io e Ely andiamo alla boutique; voi alla sala giochi e ci rincontriamo per cena alla trattori-

L'idea venne approvata all'unanimità, così il gruppetto si separò e i tre ragazzi salirono sulla Panda azzurra di Giorno.

-Tu ed Ely non siete affatto male come attori- si complimentò Fede.

-Lo so- si vantò Max -Ma, a onore del vero, bisogna anche ringraziare Trish che ci ha facilitato il lavoro-

-Sperando che non si sia insospettita- pregò Giorno mentre guidava da tutt'altra parte rispetto alla sala giochi.

Parcheggiò, infatti, davanti al Mille Bolle Blu dove i tre entrarono e vennero subito investiti dagli ordini di un esasperato Fugo.

-PIÙ IN ALTO!! NON LO VEDI CHE È STORTO?!-

-NO CHE NON LO VEDO PER QUESTO TI HO CHIESTO AIUTO!!- urlò di rimando Mista in precario equilibrio su una sedia mentre cercava di appendere uno striscione. 

Vedendo il biondo entrare, subito lo salutò -Ciao GioGioooooo...- però perse l'equilibrio e finì a terra seguito dallo striscione.

-Ah- sospirò Fugo stringendosi il ponte del naso tra le dita e ispirando nervosamente -Possibile che debba incazzarmi pure per organizzare una festa a sorpresa?!-

-No che non devi!!- gli urlò Marco dalla cucina -Ricordati gli allenamenti!!-

Sospirò e poi salutò i nuovi arrivati -Ciao GioGio. Non ti ho sentito entrare. Voi dovete essere Federico e Massimo- 

-Io sono Max- rispose il moro stringendogli la mano vigorosamente.

-Io Fede. Piacere di conoscerti- fece altrettanto l'altro.

-Piacere mio. Sono Fugo. E quell'idiota lì dietro è Mista- disse Fugo indicando il povero cecchino a terra.

-Sarò anche idiota, ma almeno sono simpatico- ribatté lui.

Fugo stava per cantagliene quattro, ma venne subito interrotto.

-Dagli tregua, povero. È da ore che lo fai lavorare come un mulo- lo difese Alice entrata in sala con una teglia di pizzette in mano.

Il buon profumino fece rialzare immediatamente il cecchino, ma prima che potesse allungare le mani su quelle delizie, Alice le tolse dalla sua portata.

-Non con le mani luride. Va a lavarle- ordinò lei.

-Guai se torno la trovo vuota o con 4 pizzette- ammonì tutti mentre si allontanava verso il bagno.

-Perchè 4??- domandò Fede.

-Crede che porti sfiga, quindi lo evita come la peste- rispose Alice -Oh, non mi sono presentata. Alice Zeppeli. Piacere-

-Federico Ferrù. Fede per gli amici- fece altrettanto il grigio per poi dare una gomitata al compare rimasto incantato a fissarla.

-Max- squittì lui per poi schiarirsi la voce e ripetere con tono più suadente: -Massimo Corrà. Ma per te solo Max-

Giorno lanciò un'occhiata allarmata all'appena tornato Mista che, a sua volta, ne lanciò una infastidita a Max della quale lui non se ne accorse, ma Alice eccome.

-Attento. Così farai ingelosire il signorino laggiù- disse sorniona.

-Geloso io?! Ma che minchia vai a pensare?!- protestò lui diventando bordeaux.

-Mica mi riferivo a te. Parlavo del mio fratellone- si difese lei indicando il gemello, appena uscito dalla cucina.

-Io non sono affatto geloso. Anzi, non vedo l'ora che te ne vai di casa così non dovrò più vedere la tua brutta faccia in giro- la prese in giro dandole un tenero pizzicotto sulla guancia e rubandole una pizzetta.

-E non essere così tirchia di sale nell'impasto. Mica siano in Toscana- aggiunse addentandola.

-Ma va in cucina a guardare la torta, brutto antipatico che non sei altro- lo allontanò lei con una mano.

-Di solito sono le donne a stare in cucina- ribatté scherzosamente lui.

-Allora va mettere la gonna- contro-ribatté lei scatenando una risata generale.

Terminata la merenda tutti si rimisero a lavoro. Fortunatamente Max aveva capito l'antifona e saggiamente deciso di non fare più il cascamorto con Alice.

-Non voglio rischiare di morire per una ragazza che conosco da meno di due minuti- si era giustificato con Fede e Giorno mentre sistemavano i tavoli -Ci sono modi migliori tirare le cuoia-

Alle 19, quando ormai era tutto pronto, videro Elena e Trish, cariche di borse, entrare nel locale.

-Spegnete le luci e nascondetevi. Veloci- ordinò Fugo.

-Bentornata Trish- sentirono Augusto salutare la ragazza calorosamente -E benvenuta anche a te, signorina-

-Sei già stata qui??- domandò Elena sinceramente sorpresa.

-Diverse volte- le rispose lei -Sua nipote e io abbiamo amici in comune. Una ragazza eccentrica, ma simpatica e con buon gusto in fatto di vestiti-

-Ma le luci...??- si domandò entrando nella sala buia.

Venne interrotta dall'improvviso accendersi delle suddette, seguito dalla comparsa dei ragazzi che, lanciando coriandoli in aria, esclamarono in coro: -Sorpresa!! Buon compleanno!!-

Trish rimase un attimo frastornata, ma poi sorrise felice e disse: -Io... Credevo ve ne foste dimenticati-

-Con una memoria di Ely?- domandò retorico Max.

-Mi pareva strano che ti fossi interessata così improvvisamente alla moda- si rivolse allora Trish alla ragazza citata.

-Be'. Qualche vestito per l'estate mi serviva comunque. Quindi ne ho approfittato per rendere il tutto più credibile… e per passare del tempo con un'amica- si difese lei arrossendo e tirandosi su gli occhiali.

-Allora grazie di esserlo- disse Trish stringendola in un forte abbraccio.

-E grazie a voi per tutto- aggiunse andando ad abbracciare tutti.

Dopo di che si sedettero a tavola dove era stato imbastito un banchetto da re. La cena trascorse in allegria. Gli argomenti di conversazione non mancarono mai specie grazie alla vivacità di Mista e Max che, nonostante le iniziali divergenze, stavano legando, così come Fede, Elena e Fugo grazie al loro interesse comune per la letteratura.

Arrivò poi il momento dei regali. I gemelli le donarono un vestito rosa confetto con lo scollo a cuore e la gonna a campana; Fugo e Mista un orologio da polso con il cinturino di pelle rosa pallido; Elena il primo libro de "L'amica geniale"; Max e Fede un paio di pendenti, uno con il segno + e l'altro con il segno -, che si premurò di indossare subito insieme all'orologio. Fu però l'ultimo regalo, quello di Giorno, a colpirla più di tutti. Non tanto per il contenuto, alla fine si trattava di una semplice boccetta di profumo alla rosa canina, quanto per il ricordo che l'odore risvegliò.

Si trovò improvvisamente al gennaio di quell'anno in una stanza dell'ospedale di Reggio Calabria. Il profumo dei fiori che aveva portato riusciva ad alleviare l'odore pungente del disinfettante, ma non era in grado di fare altrettanto con il dolore che provava nel vedere la donna che l'aveva cresciuta, sostenuta e amata nonostante le difficoltà arrendersi al cancro e spegnersi lentamente. A distanza di mesi sentiva ancora nei suoi peggiori incubi il suo ultimo respiro e il fischio lugubre delle macchine quando il suo cuore aveva smesso di battere.

Ma poi alzò lo sguardo, vide i suoi amici e si ricordò di non essere sola. Anche loro conoscevano quel dolore eppure non si erano lasciati abbattere. Inseguivano i loro sogni, non lasciandosi influenzare dal passato. Se loro ci erano riusciti, poteva farlo anche lei.

-Trish, tutto bene??- le chiese preoccupato Giorno -Se non ti piace, posso andare…-

-"Questa di Marinella è la storia vera
che scivolò nel fiume a primavera
ma il vento che la vide così bella
dal fiume la portò sopra una stella…"-

La sua voce era lieve come un soffio, ma limpida e melodica come quella di un usignolo. Le parole danzarono in aria allietando le orecchie e il cuore dei presenti che, sebbene perplessi, non si domandarono cosa l'aveva spinta a cantare, ma pregavano invece che non smettesse.
Tuttavia Trish tentennò alla strofa successiva, sopraffatta dai ricordi e sull'orlo del pianto. Fortunatamente qualcuno le diede man forte.

-"Sola senza il ricordo di un dolore
vivevi senza il sogno di un amore
ma un re senza corona e senza scorta
bussò tre volte un giorno alla tua porta…"-

Giorno non era mai stato bravo a cantare e si vergognava a mettersi in mostra in quel modo, ma aveva capito che era stato il suo regalo a farle scattare qualcosa dentro di doloroso che doveva essere tirato fuori e perciò voleva aiutarla come poteva.

Funzionò. Trish continuò e la sua voce, strofa per strofa, divenne più sicura. Nemmeno Giorno smise. Non si era mai sentito così connesso a un'altra persona e non voleva assolutamente interrompere quella bella sensazione.

-"Bianco come la luna il suo cappello
come l'amore rosso il suo mantello
tu lo seguisti senza una ragione
come un ragazzo segue l'aquilone"

[…]

-"Questa è la tua canzone Marinella
che sei volata in cielo su una stella
e come tutte le più belle cose
vivesti solo un giorno, come le rose
e come tutte le più belle cose
vivesti solo un giorno come le rose"-

Dopo l'ultimo verso nessuno disse nulla. Mista singhiozzava come un bambino sulla spalla di Fugo che, incredibilmente, non era infastidito. Addirittura, gli dava delle pacche per confortarlo. Max e Fede, invece, erano a bocca aperta. Mai si sarebbero aspettati uno spettacolo simile da parte di Giorno. Dov'era finito il ragazzo timido e schivo con le ragazze di qualche tempo prima??

Quest'ultimo, sentendosi un po' troppo osservato, andò fuori con la scusa di aver bisogno dell'aria. Non passò molto tempo che la festeggiata lo seguì.

-Mia madre adorava De' Andre- esordì appoggiandosi alla ringhiera del lungomare -Aveva un vinile a casa che metteva in loop ogni sera. Quando è stata costretta a ricoverarsi, ero io a cantare per lei. La canzone di Marinella è stata l'ultima che… Non canto più da allora. Credevo che non ci sarei mai più riuscita. Invece, eccomi qui. L'ho fatto e senza nemmeno piangere troppo. Ed è tutto merito tuo-

-Mi fa piacere, ma non era intenzionale. Cioè, non che non ti volessi aiutare, ma non ho preso quel regalo sapendo di fare qualcosa di più cioè…- farfugliò lui, non riuscendo a capire perchè era così in ansia.

-Non potevi saperlo. Non l'ho mai raccontato a nessuno- ridacchiò lei -Però non ti sei tirato indietro quando ne avevo bisogno. E di questo te ne sarò sempre, immensamente grata-

Lo abbracciò. Non c'era nulla di diverso rispetto quello di inizio serata eppure Giorno sembrava sul punto di svenire. Le orecchie gli andavano a fuoco; il cuore batteva all'impazzata; il respiro era incontrollabile e il cervello non riusciva di elaborare una spiegazione logica. Che cavolo gli stava succedendo?!

-Trish!! Giorno!! Ma dove diavolo…?!- fece per ribeccarli Fede uscito a cercarli, ma appena li vide si bloccò.

-Oh. Scusate. Me ne sono andata senza dire nulla. Alla faccia dell'educazione- disse Trish sciogliendo l'abbraccio e in maniera inspiegabilmente rapida tornò dentro.

-Giorno. Stai bene??- chiese l'amico notando il rossore sulle sue guance.

-Sì. No. Non lo so- rispose lui.

-Lo sapevo. Ecco perchè la osservavi con così tanta attenzione in spiaggia- affermò trionfante Max, quasi facendogli venire un infarto.

-Chi?? Trish?? No!! Ma che ti passa per la testa?!- si difese lui, ma il tentativo non fece altro che far sogghignare ancora di più il moro.

-Giorno. Hai le palpitazioni e sei rosso come un peperone. Questo dopo che sei stato abbracciato da una ragazza con cui sei già molto in sintonia; la stessa per cui sei stato disposto a cantare di fronte a tutti per la prima volta in sei anni che ti conosco. Se questa non è una cotta, allora io sono biondo platino-

Il biondo maledisse mentalmente l'amico e il modo con cui era riuscito a smascherarlo così facilmente.

-Proprio l'ultima cosa che mi serviva- sospirò smettendo di negare l'evidenza.

-Che c'è di male a essere innamorati??- domandò Fede -Be' certo. Bisogna vedere prima se lei ricambia, ma...-

-Non è quello il punto. Non posso stare con lei. Già così sta correndo un bel rischio, figurarsi cosa succederebbe se diventasse la mia ragazza…-

-Deve essere lei a scegliere- gli rispose risoluto Fede -Capisco che la vuoi proteggere, ma non può negarle il libero arbitrio-

-E poi, Giorno, dovresti dare una possibilità anche a te. Non devi sempre sacrificarti per gli altri. Anche tu hai il diritto di essere felice- intervenne Max.

Il biondo non reagì, allora il moro lo afferrò per le spalle e lo costringe a guardarlo.

-Giorno- disse serio come non lo era mai stato -Promettimi che ti darai una possibilità con lei. Promettimi di essere felice-

Lui non rispose. Non fece in tempo. Avvertì un'orribile sensazione e poco dopo sentì Max spingerlo via. Cadde, ma riuscì comunque a vedere la tragedia consumarsi di fronte ai suoi occhi: il dardo dorato trapassare la testa dell'amico, il sangue fuoriuscire, il corpo cadere. Poi un urlo ovattato (forse il suo, forse quello di Fede) giunse alle sue orecchie.

-MAAAAAXX!!!!!-

Autrice time
In principio il capitolo doveva essere molto diverso. Prima di tutto non doveva essere così lungo, ma ormai il dono della sintesi che avevo in "Lost in the Anime Multiverse" l'ho perso e mai più lo ritroverò. Secondariamente doveva essere un semplice slice of life con Giorno che realizzavs di essere innamorato di Trish dopo averla sentita cantare. Invece, niente. Il mio cervello si rifiuta di scrivere un capitolo tranquillo dall'inizio alla fine. Spero comunque che vi sia piaciuto e che abbiate colto l'omaggio a James Joyce e Fabrizio De' Andre (se non conoscete la canzone, correte ad ascoltarla. ORA). 

Mi scuso per l'enorme ritardo, ma maggio è sempre un mese pieno di impegni. Purtroppo mi duole informarvi che dal capitolo prossimo (che cascasse il mondo, pubblicherò domenica prossima) la storia tornerà in pausa per via della sessione estiva e non so quando tornerò di preciso (entro la fine settembre sicuro; voglio chiudere la storia entro la fine dell'anno). 

Detto ciò alla prossima. Ciao, Giuly

P.S. Bello come mi lamento dell'insensatezza delle ship tra personaggi che si odiano o non hanno chissà quale rapporto per poi mettermi a shippare Trish e Giorno che si sono parlati appena due volte in tutta l'anime 🤡. No, sul serio. Io voglio capire esattamente cosa abbia visto il mio cervello per dire "Sì, loro formeranno una bella coppia". L'unica potrebbe essere che Trish abbia risvegliato lo stand proprio per aiutare Giorno, ma boh. Misteri della vita.

   
 
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