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Autore: Nu_vo_la    30/05/2023    1 recensioni
Draco trova delle note in posti improbabili, sembrano lettere d'amore, ma anche no.
Non conosce chi le scrive e non sa a chi sono rivolte, è uno spettatore divertito.
All'inizio ne è incuriosito, poi diventa una ossessione.
[Salve a tutti, è una storia senza pretese, di cui ho qualche idea e (forse) alcuni frammenti di ispirazione.]
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Harry Potter, Luna Lovegood
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, Da V libro alternativo
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Caro tu,

Non dovrei, lo so.

Non dovrei, ma non riesco a farne a meno.

Hanno ragione, mi farai soffrire.

Proverò a chiudere gli occhi, stretti, per non guardarti.

Ti sembrerà che abbia un tic, ma meglio così che caderci ancora di più.

Ti cancellerò e tutto andrà bene.

Meglio.

Bhe… meno peggio.”

 

Chi sano di mente accartoccerebbe una pergamena e la infilerebbe nella federa del cuscino del letto meno usato dell’infermeria?

 

Draco aveva avuto tutto il giorno un mal di testa martellante ed insistente e solo dopo che Blaise l’aveva minacciato di portarcelo di forza, si era convinto ad andare da Madama Chips.

 

Aveva dormito per tutto il pomeriggio e quando si era svegliato, stiracchiandosi, aveva infilato la mano sotto il cuscino e sentito qualcosa di scomodo.

 

Era… bhe sembrava una lettera d’amore.

Una lettera d’amore goffa e riluttante, più uno sfogo a dire il vero.

 

Seduto sul lettino scomodo, involontariamente si ritrovò a sorridere e si rese conto che era da tanto… tanto che non lo faceva.

 

Piegò la pergamena e la mise in tasca.

 

Chi perderebbe la propria delirante confessione d’amore?

 

Ridacchiò quando uscì dalle porte dell’infermeria e lo fece di nuovo lungo i corridoi dei sotterranei… e poi ancora nella sua stanza.

 

La mattina seguente aprì di nuovo quel foglio spiegazzato e maltrattato, si domandò se avesse funzionato stringere gli occhi e fece un voto mentale di osservare con cura strani Tic nei suoi compagni di scuola.

 

Non che gli interessasse più di tanto, era solo una distrazione… da tutto.

 

Era sicuro fosse un primino tassorosso e la cosa stava diventando abbastanza divertente.

 

Al quinto anno la preoccupazione per i G.U.F.O. stava rapendo ogni studente, ma quest’anno qualcos’altro oscurava anche l’ansia legittima per gli esami, la mente di Draco, però, si allontanò ancora da quell’ombra nera e tornò a quel pezzettino di anima goffa trovato in una pergamena nell’infermeria.

 

Dopo pranzo, ci tornò, Madama Chips sembrò non badare a lui, non era il tipo da saltare le lezioni per diletto.

Quando l’infermiera uscì, iniziò a frugare negli altri cuscini, sotto i letti, nei materassi, nei cassetti.

 

Quella strana lettera non sembrava la prima e stranamente Draco credeva che non fosse unica né l’ultima.

Dopo qualche minuto di sforzo, sotto uno dei materassi, quella grafia disordinata sbucò e a Draco parve d’aver trovato un tesoro.

 

 

 

Memo: Non puoi cancellare qualcuno solo chiudendo gli occhi.

Ora lo so… ti ho dentro, sei già entrato e non so come farti uscire.

Merlino ti prego, fa che non diventi peggio di così…

Sei fastidioso.

Come ci si innamora?

Sono caduto e ho avuto una commozione celebrale, è l’unica spiegazione possibile.

Dovrei andare al San Mungo?

Madama Chips è convinta che io sia solo idiota, magari ha ragione anche lei, però un altro sonnellino non guasterebbe, magari mi risveglierò in un mondo in cui non ho appena passato tre ore a fissarti  le mani a pozioni mentre giravi una melma improponibile in un calderone lercio.
Morgana sono patetico.”

   
 
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