Anime & Manga > Occhi di gatto/Cat's Eye
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Autore: exozone    11/06/2023    0 recensioni
Dopo alcuni one shot presento una nuova fanfiction su Cat's Eye; è una sorta di spin-off, ambientato in una sorta di universo parallelo quasi simile a quello dove si svolge la storia di Tsukasa Hojo; se avete letto la storia, capirete quali sono le differenze, altrimenti potete semplicemente apprezzare la storia in sè
Genere: Generale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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L'uomo si destò con una forte emicrania, e senza nessuna voglia di aprire gli occhi
Chissà cosa c'era in quel cocktail che gli aveva offerto la troia! Doveva essere qualcosa di davvero forte!
Quando la aveva vista in quel bar per incontri occasionali, seduta al bancone in attesa di essere rimorchiata,aveva deciso che era il suo tipo!
Bionda coi capelli a treccine, la pelle abbronzata al punto da sembrare africana od almeno latinoamericana........
Le "ganguro" potevano anche essere passate di moda, come si sosteneva in giro, ma a lui lo arrapavano da morire!
E quelle calze a rete?E la minigonna in pelle nera che arrivava quasi all'inguine?MMMMMMmmmmhhhhhhhh!
Poi aveva visto che lo guardava di sottecchi sorridendo, e aveva respinto  2 o 3 sbarbatelli che le si erano avvicinati: lei voleva un vero uomo! Voleva lui!
Le si era avvicinato senza fretta, si erano salutati e presentati, quindi avevano iniziato a chiacchierare di loro stessi
A malapena ricordava il suo nome( Haru, forse), il resto della conversazione idem, non che gli importasse granchè 
E non pensava neanche fossero cose vere
In quel genere di incontri, era già tanto se si diceva il proprio vero nome, per il resto, ci si inventava sempre qualcosa, tanto, non si pensava mai( o quasi) di ritrovare il partner di una notte
Lui stesso si inventava sempre qualche panzana, ed aveva molta fantasia: industriale, membro delle forze di autodifesa,atleta.......( una volta aveva anche detto la verità, che era un criminale, con gran divertimento dell'interlocutrice)
Del resto, generalmente non si restava nel locale:
4 chiacchiere, un bicchierino a testa, poi si andava in un  love hotel  ed il mattino dopo ognuno per la sua strada
Tranne che in questo caso!
Ricordava che subito dopo aver bevuto il primo, drink, offerto da lui, Haru si era offerta di offrire lei un secondo giro(no accadeva spesso, ma accadeva) , un cocktail questa volta, e lui aveva accettato( a modo suo, credeva nella parità di genere)
Ma dopo averlo bevuto d'un fiato, come aveva suggerito lei, aveva iniziato a sentirsi intontito e con la testa come piena di ovatta
Ricordava vagamente di essere stato portato fuori dal locale, poi più nulla
Sicuramente la puttana aveva messo qualche sonnifero o droga nel drink per poi derubarlo e farlo scaricare da qualche parte!
Ah, ma non la avrebbe passata liscia!
Sarebbe riuscito a ritrovarla, lui in queste cose era un vero segugio!
Ed una volta trovata si sarebbe vendicato!
Non la avrebbe uccisa, certo che no, per quei pochi soldi che aveva con sè, ma non avrebbe fatto più quegli inganni per molto tempo a venire
Era una questione di principio!
Quanto è vero che si chiamava......
 
-TETSUO KAYAMA-
A sentire pronunciare il suo nome con tanta imperiosità, l'uomo aprì gli occhi stupito, scoprendosi ancora al buio
Si rese conto di essere seduto, di avere le mani ed i piedi bloccati, e di avere una specie di bandana intorno alla testa, ma che sembrava strana, quasi metallica
Pochi  istanti dopo la stanza si illuminò, ed a Kayama sembrò di avere le travvegole
Era in una stanza che sembrava di un qualche sotterraneo, del tutto spoglia se si escludeva quello che sembrava la postazione di un giudice vicino alla parete, alla sua sinistra, proprio nel centro
A quella postazione sedeva una figura in toga e mantello neri, che indossava un cappuccio nero a punta alta, come i giudici dell'europa medievale che Kayama ricordava di avere visto in qualche manga, non ricordava neanche quanti anni fa
Percependo un'altra presenza vicino a lui, si voltò verso destra è notò un'altra figura  parimenti vestita quasi alle sue spalle, che stava immobile a braccia incrociate, vicino alla parete ed a quella che pareva una leva di qualche interruttore 
-Ma che diavolo......- stava cominciando a dire, quando la prima figura iniziò a parlare , con tono calmo ma deciso
-Tetsuo Kayama, vi trovate qui, in questo tribunale , per rispondere dei reati di omicidio, tortura e rapina, come vi dichiarate? Colpevole o innocente?- poi tacque, aspettando la risposta dell'interlocutore
Questi era rimasto a bocca aperta durante il discorso dell'altro, poi provò a rispondere:
-Io..io non capisco...di cosa state parlando?-
Il "giudice" proseguì, mentre l'altra figura mostrava delle foto a Kayama
- La notte del giorno XXXXXXXX , assieme a 2 complici, vi introduceste in casa della signora Yuki Kei(1), mentre si trovava da sola in casa, e dopo averla aggredita, denudata e legata ad una sedia, la sottoponeste a tortura tramite l'uso di coltelli affinchè rivelasse dove si trovavano la combinazione della cassaforte e quanto di prezioso vi era in casa; a seguito di quella tortura.la signora Kei perse la vita;Quelle foto vengono dalla scena del crimine; come vi dichiarate: colpevole o innocente?
-MA....ma è assurdo!- esclamò l"imputato", poi proseguì
-C'è già stato un processo per quella faccenda e siamo stati assolti tutti e tre! Per la giustizia non eravamo colpevoli...-
-QUI LA GIUSTIZIA SIAMO NOI!-Tuonò il "giudice", ammutolendo l"imputato"
Dopo istanti che parvero eterni al secondo , il primo proseguì , con il tono precedente
-Riformulo la domanda: vi dichiarate colpevole o innocente?-
-Innocente-rispose l'interpellato- innocente, ovviamente...-
Il "giudice " a quel punto si rivolse verso l'individuo a braccia conserte e gli domandò:
-La giuria come giudica l'imputato?-
Tetsuo Kayama si volse a guardare il sunnominato e esclamò:
-Sarebbe la giuria costui?Ma che cazzo di processo.....-
-'L'IMPUTATO STIA ZITTO E NON MANCHI DI RISPETTO ALLA GIURIA!-tuonò ancora il "giudice"
-Taccio , taccio-ubbidì Kayama, ma mentalmente terminò quello che voleva dire
Dopo alcuni istanti che parvero interminabili, arrivò la risposta della "giuria":
-Constata la veridicità delle prove , consideriamo l'imputato colpevole!-
" Chissà perchè, ci avrei scommesso!, Bastardi figli di....." pensò tra se e se Kayama
-La corte concorda con la giuria- rispose il "giudice"
"figuriamoci il contrario!, Ed adesso?" pensò l'"imputato"
 
Come a rispondergli, il "giudice " emise il verdetto con tono distaccato.
- Ascoltate tutte le parti, valutate tutte le prove, e con una votazione di  2 favorevoli e 1 contrario, la corte  delibera che voi,Tetsuo Kayama, veniate sottoposto ad attraversamento di corrente elettrica  ad alto voltaggio su tutto il corpo finchè morte non ne consegua-
Strabuzzando gli occhi per lo stupore, il suddetto esclamò:
-Ma...ma..questa è la procedura che si usa negli Stati Uniti per i condannati alla sedia elettrica!-
Fu l'incappucciato che interpretava la "giuria" a rispondergli.
-Perchè - disse, con tono derisorio- dove credi di essere seduto?Su una sedia a dondolo?-
 
Kayama guardò dove si trovava e  si rese conto che era proprio così: i lacci, i fili dell'alta tensione collegati dappertutto, compresa la fascia che aveva in testa.......era una sedia elettrica!
"E'...è ...assurdo! E' un incubo.....deve essere un incubo....adesso mi sveglierò.....-" pensava
Doveva essere così!
 
Mentre formulava questi pensieri, il giudice aveva continuato a parlare:
-La sentenza verrà eseguita immediatamente- un attimo di pausa, poi, rivolto alla "giuria", che evidentemente faceva anche la funzione di "esecutore"- procedete!-
- Eseguo- fece quest'ultimo- poi si avvicinò alla leva e la abbassò
 
Il dolore per Tetsuo Kayama fu lancinante, mentre una scarica elettrica da circa 2.000 volts attraversava il suo corpo
Avrebbe voluto gridare, ma le sue mascelle erano tenute serrate dalla stessa corrente ed emetteva solo dei grugniti
Non era un incubo!
Era vero! Vero! VERO!
Vero.......
Quando vide il "condannato" accasciarsi sulla sedia, l'esecutore" interruppe l'erogazione di corrente, poi si avvicinò e ne controllò i parametri vitali tramite uno stetoscopio, constatato il decesso, dichiarò:
-Il condannato ha cessato di vivere alle ore 03.35 del giorno XXXXXX-
Il "giudice" a quel punto battè il suo martelletto sul blocco , esclamando a voce alta:
-GIUSTIZIA  E' STATA FATTA !-
 
 
 
 
 
(1)lo ammetto: mi sono ispirato ad un personaggio di Capitan Harlock
 
   
 
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