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Autore: Ella_Sella_Lella    14/09/2009    1 recensioni
“Bella cos’hai?” disse Andromeda guardando la sorella maggiore che l’afferrò per il polso, tirandola vicino a lei, poi sfoderò la bacchetta contro Ted, e nauseata urlò: “Senti lurido saguesporco, figlio di babbani! Avvicinati a mia sorella ancora o qualunque membro della mia famiglia e quello che subirai sarà traumatico!” gli sputò in faccia, “Bellatrix!” urlò Andromeda, “Zitta ferma. Appena lo saprà la mamma!” aveva un tono odioso, la tirò dentro non permettendo a Ted di guardarla un minuto di più.
*** Allora ...
La storia tratta di Narcissa, Bellatrix, Andromeda, Regulus e Sirius Black, in un pomeriggio durante le vacanze natalizie.
Quello che era cominciato come un pomeriggio di isterismo, comincia a farsi comico, per poi diventare tranquillo, fino a risfociare nel dramma. Come la vita traumatica di tutti i Black.
Ho messo OOC per precauzione.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Andromeda Black, Bellatrix Lestrange, Narcissa Malfoy, Regulus Black, Sirius Black
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Pomeriggio a casa Black

Spero capiate questa mia FF ... In questa storia si vede Bellatrix in situazioni assurde, come la padrona, la più grande e la saggia, menter Sirius si intuisce quanto sia pestifero e quanto Regulus sia simile a lui, anche se si notano le differenze, poi si vedono le differenze tra Andromeda e Bellatrix, l'unico mio neo, era Narcissa non sapevo come farlo, quindi le ho dato un carattere al quanto pestifero, va be leggete e fatemi sapere. KissKiss.

*****

Pomeriggio a casa Black …

Vacanze Natalizie.

Bellatrix, aveva sedici anni e sotto obbligo di sua madre, era stata costretta a fare da Babysitter ai suoi due cugini, Sirius e Regulus, uno aveva sette anni e l’altro sei. Questo era stato obbligato dal fatto che avevano deciso una riunione di famiglia a cui i bambini – Anche i minorenni – non partecipavano, quindi Bellatrix era obbligata a prendersi cura di loro, da sola, visto che si erano portati dietro l’elfo domestico e le sue sorelle non erano di alcuna utilità e i cugini avevano deciso di non essere raggiungibili.

I due piccoli Black erano due pesti, ma lei si era fatta coraggio e cercava di calmarli.  “Sirus ti prego!” urlò esasperata, quando vide il bambino che tirava giù una tovaglietta, da un mobile, dove sopra c’era un prezioso vaso antico, fatto dai folletti, ma venne distratta da un rumore di pentole e scodelle che cadevano in cucina, la ragazza si guardò in torno, così facendo oscillare i lunghi e corvini capelli, tutti boccolosi, “Regulus?” chiamò, non trovandolo nella sala, “Bella! Bella!” corse il ragazzino dalla cucina con una pentola sulla testa, “Volevo i biscotti nella mensola e …”  disse il ragazzino, cercando si sollevare la scodella dalla testa, ma che continuava a caderle dritta sul naso, Bellatrix, sollevò la lunga gonna dark e corse verso il cugino tirandoli vis al pentola dalla testa e affacciandosi in cucina quasi sbiancò,  tutte le pentole erano sparse sulle piastrelle di ceramica, mise una mano dietro la schiena, sulla cinta, dove era infilata la bacchetta e la tirò fuori, già pronta ad utilizzarla per rimettere ogni cosa al proprio posto, ma ricordandosi che li mancava ancora un anno alla maggiore età, rimise apposto la bacchetta, fulminò con lo sguardo il cugino, “Fermo!Non ti muovere!” gli ordino a quelle parole, il cugino si irrigidì, così la ragazza prese a raccogliere le scodelle, dimenticandosi di Sirius di là.

20 minuti dopo.

“Ecco fatto disse soddisfatta!” poi sentì uno feroce botto, come un corpo che cadeva, “Bella!Bella!” urlò il ragazzino, allora Bellatrix si bloccò un attimo, “Per la gioia di tu-sai-chi! Sirius!” urlò, pensando a cosa fosse accaduto al cugino, corse in sala, con Regulus sempre attaccato alla sua gonna, arrivata in sala, pensò di trovare suo cugino in chi sa quale pasticcio, invece trovò, una dodicenne stesa a pancia in giù per terra, con le mani tese in avanti, che tenevano strette un vaso prezioso e poco più in là c’era Sirius che sembrava ancora spaventato. “Cissy?” urlò la ragazza confusa, visto che sua sorella aveva detto che avrebbe passato tutta la giornata da una sua amica, Cissy, aveva quattro ani di meno della sorella ed era completamente diversa da lei, capelli biondi e lisci, “Allora Narcisa che fai qui?” domandò la sorella guardandola dall’alto in basso, “Prima mi spieghi perché tornando a casa ho trovato Sirius che stava per distruggere il vaso della nonna?” rispose a tonò la bionda, rimettendo il vaso al posto giusto, Bella fulminò con lo sguardo la sorella, poi disse: “Io una sono e loro due, se sto dietro a uno, non posso stare dietro all’altro! E non parlarmi così!” era stata furente, niente a che fare con il suo solito ghigno da pazza sclerotica che aveva sempre.

“Perché sei qui Cissy?”  domandò nuovamente la sorella fissandola dalla testa ai piedi, “Non mi sentivo bene!” rispose la giovane Black, cercando di fare tremare le gambe e si portò il polso della mano sulla fronte e fece roteare gli occhi, “Si. Tu stai male quanto io mi sposerei un grifondoro!”  rispose la sorella, fissandola con occhi da folle. “Parlando di matrimonio, ho trovato questa nella cassetta delle lettere. Dal più grande dei Lastrange!” allungando una scatolina blu, decorata di stelle, aprendola, Bellatrix rimase completamente ammagliata, era una collana d’oro bianco, tempestata di rubini e diamanti, c’era un messaggio sulla confezione. <<Alla strega più euforica e splendida di tutta Hogwarts>> c’era scritto con una bella calligrafia, Bellatrix sorride gioviale, poi si avvicina la scatolina al petto,  per lei Rodulphus Lastrange era il suo migliore amico, bensì fin da bambini fossero promessi l’uno all’altro, erano cresciuti come amici, anche se Rodulphus aveva un debole per la più grande delle Black, ma aveva accettato di sposarla senza che lei lo amasse veramente,  perché aveva capito che Bellatrix Black amava solo una persona e lui non era quella. “È patetico! Insomma siete già promessi!” disse Narcissa, con un tono nauseato quasi si ritrovasse davanti un babbano che li rivela il suo eterno amore. “Zitta tu! Sei piccola ai solo dodici anni, non capisci un tubo!” rispose, guardando da pazza folle omicida la sorella, quello era il suo sguardo severo. Prima di contornare il suo pallido collo con quella collana preziosissima.

“Bella, Cissy. Ho fame!” disse  Sirius, mentre tirava i capelli al povero Regulus che urlava disperatamente, Bellatrix in modo poco dolce li divise, quasi buttandoli lontani due metri, “Vi preparo latte caldo e biscotti” disse seccata Bella, guardando i cugini ai quali si stampò un espressione benevola in faccia, “Anche a me!” disse saltellante  Narcissa, la sorella maggiore la guardò storto, stava per dire di si, quando si bloccò, si fermò a riflettere e subdolamente disse: “Solamente se mi dici che fai qui e perché non sei rimasta dalla tua amica!Cissy.” a quelle parole i due cuginetti che si erano seduti sulle sedie attorno al lungo tavolo, usato per le cene di famiglia si scapicollarono per seguire attentamente la conversazione.

“Ok!Ok! Te lo dico, subdola ricattatrice!”  rispose Narcissa, toccandosi i capelli perfetti e biondi, “Eravamo a casa sua, io, lei, ed altre ragazze della seconda e della terza!”  cominciò fissando la sorella che cominciava a prendere tre tazze dalla mensola e portarle sulla tavola, poi prese il latte e lo mise a bollire, la più piccola delle Black riprese: “Poi qualcuna, ha detto che a breve sarebbero venuti alcuni ragazzi!”  a quelle parole Bellatrix saltò, sua sorella Narcissa che parlava di ragazzi, assurdo e soprattutto sbagliato, lei era sua sorella, la sua deliziosa sorellina di dodici anni, che quando era venuta ad Hogwarts, aveva scaturito l’appetito di tanti ragazzi, ma lei aveva giurato di affatturarli tutti se l’avessero toccata e Andromeda era concorde con lei. Narcissa guardò la sorella per qualche minuto e ricominciò: “Stavo dicendo? A si …  Mi hanno chiesto se mi dava fastidio, visto che  in un anno e mezzo non mi avevano mai visto legare con qualcuno!” dicendo quelle ultime parole divenne rossa, provocando una risatina a Bellatrix e totale disgusto in Sirius e Regulus, la bionda rimase in silenzio, così mentre aspettava che il latte bollisse Bellatrix domandò: “Dunque Cissy, che altro è successo?” la ragazza sembrò risvegliarsi da una trans, poi scosse la testa e disse: “ Bhe, io ho risposto che non mi dava alcun problema, sai quanto mi frega dei ragazzi!” lasciò la frase a morire a mezz’aria, mentre i due cugini ridevano spensierati la sorella la guardava. Narcissa continuò: “Quindi comincino a venire, tipi decenti, formato unico, ricchi, purosangue e tutti splendidi. Ma poi eccolo venire splendido, con i capelli biondi e la pelle perfetta gli occhi grigi!” rimane mezz’ora incantata a fissare un punto sul soffitto, forse una decorazione, “Guardala Si! E così assopita!” sussurrò Regulus guardando la cugina, il fratello sghignazzava, “Si vede è già cotta!” sussurrò Sirius facendo sghignazzare il fratello, “Quindi Cissy?”  domando Bella spegnendo i fornelli. Ancora una volta  Narcissa Black sembrò cadere dalle nuvole, “A be Bella. Quando l’ho visto sono morta. E poi lui mi sorrideva, mi guardava e io mi sono sentita mancare, quindi sono scappata dicendo che mi sentivo male!” Bellatrix rimase incredula nel fissare sua sorella, che stava ammettendo di avere una cotta per un ragazzo. “Narcissa è innamorata! Cissy è innamorata!  urlavano i due fratellini a ripetizione quella cantilena, come presa in giro, Bellatrix, alzò il latte bollente e prese a sbraitare:“Io l’affatturo se ti si avvicina. Anzi lo crucio ma che lo Avacadevrizzo!” , “Lo che?” disse sconfortata Narcissa, “Lascia perdere Cissy!”  la contraddisse la sorella, poi continuò: “Ma chi è?”, Narcissa divenne rossa e con coraggio rispose alla sorella: “È di purosangue, ricco, bello e di una famiglia storica … Insomma è Lucius Malfoy!”  silenzio di tomba, “Tra rose e fior nasce l’amore Cissy e Lucius si vanno a sposar! Partono in due, tornano in tre …” stavano cantando Regulus e Sirius, prima che Narcissa poteva sgridarli ci pensò Bellatrix, che urlò: “Regulus! Sirus! Tappatevi la bocca!E niente canzoni Babbane!” a quella parola i due si zittirono,  sapevano quanto i famiglia i babbani fossero inutili, solamente Sirius erano sette anni che si chiedeva <<Perché?>>

Verso il latte caldo nelle tazze, porgendoli ai cugini ed alla sorella, insieme a degli ottimi biscotti di zucca, poi aggiunse una tazza anche per lei, versandosene, i tre la guardarono smorta, Bellatrix non li considerò neppure, era tanto tempo che  non si prendeva una tazza di latte caldo e biscotti, da quando, era entrata ad Hogwarts, “Per una volta, in tutta la nostra esistenza, possiamo fare una merenda senza ucciderci, scannarci, cruciarci o quel che è?” domandò Narcissa, sorseggiando il latte caldo, “Andata!” rispose Sirius mentre immergeva una dozzina di biscotti nel suo latte, anche Ragulus era felicissimo, Bellatrix fece un sorriso quello meno da pazza omicida che aveva, “No ti prego non fare quella faccia Bella!” disse Sirius scoppiando a ridere davanti a quel sorriso, così da brava ragazza, che non la raffigurava affatto. “Già, Bella, così sembri una maga normale! Non una pazza schizzata che appena compiuti 17 anni si vuole alleare al signore oscuro!” rise Narcissa a quelle parole Sirius si incupì, non seppe neanche spiegarsi perché ma si incupì, mentre Ragulus euforico disse: “Sul serio? La zia e la nonna saranno fierissime di te!” cominciando a battere le mani, anche Narcissa lo fece e contro voglia anche Sirius, poi sentirono una risata femminile al loro molto famigliare, Andromeda.

“Dromeda è tornata!” disse tranquillamente Bellatrix, posando la tazza ormai vuota sul tavolo ed alzandosi e dirigendosi verso la porta, seguita a ruota dalla sorella e dai cugini, in ordine di grandezza, aprendo la porta notarono che davanti al cancelletto, Andromeda non era da sola, era insieme ad un bel ragazzo, capelli castani e scomposti, che faceva il quinto ai Grifondoro, almeno quella fu l’impressione di Narcissa che sembrava conoscerlo rimase sbigottita, sussurrava: “Quello è Ted Tonks dei Grifondoro!” a quelle parole Bellatrix stava già per perdere le staffe, sua sorella faceva la scemetta con uno di quei ebeti pacifisti amanti dei babbani? “Che male c’è?” sussurrò Sirius alla cugina bionda, che lo fulminò e basta. Sirius corse fuori insieme al fratello minore, che affacciati al cancelletto presero a torturare anche lei come la sorella, <<Andromeda è fidanzata! Dromeda è fidanzata!>> canticchiavano insieme e saltellavano attorno ai due. “Che carini chi sono?” domando Ted, “I miei cugini!” Rispose la Black sciogliendosi davanti al sorriso del ragazzo, “Tra rose e fior nasce l’amor …” cominciò Sirius, dando l’attacco a Regulus “Teddy e Dromeda si vanno a sposar!” , poi partirono entrambi con l’ultima parte della canzoncina,  Andromeda portò le mani in vita poi prese ad urlare: “Sirius! Regulus! Piantatela!” , i due ragazzini si bloccarono su istante, Andromeda quando si arrabbiava era uguale alla pazza di sua sorella di soli due anni più grande. “Tranquilla Dromeda, mi lusinga essere considerato il tuo fidanzato!” rispose Ted, sorridendo, così Andromeda riprese a sciogliersi.

“Ma è nauseante, è un grifondoro!” disse vomitevole Bella, Narcissa si bloccò, continuando a fissare il ragazzo che parlava con il mezzo della sua famiglia, “Cissy?” domandò, guardando la sorella, “È peggio di un comune grifondoro è un sudicio sanguesporco!” lo disse completamente nauseata a quelle parole Bellatrix, saltò, uscendo fuori dalla porta di casa, con la sorella aggrappata al vestito stretto, “Sirius, Regulus dentro!” lo disse con un tono da pazza i due cugini scapparono in casa, “Bella cos’hai?” disse Andromeda guardando la sorella maggiore che l’afferrò per il polso, tirandola vicino a lei, poi sfoderò la bacchetta contro Ted, e nauseata urlò: “Senti lurido saguesporco, figlio di babbani! Avvicinati a mia sorella ancora o qualunque membro della mia famiglia e quello che subirai sarà traumatico!” gli sputò in faccia, “Bellatrix!” urlò Andromeda, “Zitta ferma. Appena lo saprà la mamma!” aveva un tono  odioso, la tirò dentro non permettendo a Ted di guardarla un minuto di più. Una volta in casa anche Narcissa prese a sgridarla e Regulus concordava solo Sirius rimaneva zitto, prese la mano della cugina, la sua cugina preferita, per farle capire che lui la sosteneva. Infondo quel ragazzo cosa aveva di diverso dagli altri maghi di Hogwarts?

“Sei impossibile! Siete una massa di impossibile, dalle vedute ristrette!” urlò di isteria la secondogenita Balck, alle due sorelle ed al più piccolo dei cugini, Bellatrix era già pronta a mollarle uno schiaffo di quelli che facevano male, mentre Narcissa guardava sbigottita quella che un tempo era la sua calma e buona sorella che non sgarrava mai a niente, invece ora stava dando di matta.  Andromeda  scappò al piano di sopra, trascinandosi Sirius, lasciando Bellatrix con una mano a mezz’aria che vedeva sparire la sorella minore a lei una completa goccia d’acqua. “È impazzita!” disse sconfortata Narcissa, “No Cissy è peggio che impazzita! È … è …” diceva fissando dall’alto in basso, Regulus, che cercava di spiegare il comportamento della cugina, ma a sei anni, non li veniva in mente niente, “Cissy. Regulus. Temo che Dromeda sia cotta!” disse Bellatrix, fissando ancora la sua mano che cercava un immagine nell’aria. Andromeda era scappata in camera di Sirius con lui, mentre piangeva, perché la sua famiglia doveva essere così? Sirius la fissava senza dire niente, poi con coraggio parlò: “Secondo me Teddy è simpatico è potresti uscire con lui, sempre!” la ragazza abbracciò colui che era il suo cuginetto preferito, “Oh Sirius … Sei troppo buono per questa famiglia!” sussurro lei, con le lacrime che scendevano giù dagli occhi, “Anche tu. Dromdeda!” rispose Sirius. “Anche tu!”

 

 

Quello fu il pomeriggio più gioioso e solare che i cugini Black  tra loro riuscirono ad avere nel corso della loro vita...  

   
 
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