Anime & Manga > Boku no Hero Academia
Ricorda la storia  |       
Autore: pansygun    16/06/2023    1 recensioni
My first obsession is you.
My second is having sex with you.
• • •
DISCLAIMER: questa storia ha rating 🔞 per i contenuti espliciti in essa descritti (sesso).
A mio discapito, se siete sensibili vi invito a non affrontare questa storia.
• SPOILER per chi non avesse letto il fumetto o guardato l'anime! •
• • •
{Deku x Bakugo}
Angst
Mild-spicy
• • •
Tutti i diritti riservati ©️ veciadespade | 2023
I personaggi originali di My Hero Academia sono di proprietà di Kōhei Horikoshi.
Genere: Comico, Erotico, Hurt/Comfort | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou
Note: Lemon | Avvertimenti: Non-con, Spoiler!, Tematiche delicate
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Oh, girasole, affaticato dal tempo!
Tu che conti i passi del sole,
bramando anche tu quel luogo dorato
in cui il pellegrino conclude il suo viaggio.
~ William Blake ~
 

Le apparenze ingannano.

Sembrerebbe una frase fatta, ma se si dovesse guardare a Midoriya, forse sarebbe tutto tranne che un modo di dire.

Gentilezza e forza d'animo. Verrebbe in mente questo a vederlo, giusto?
Così come verrebbe da stringergli quelle guanciotte morbide e piene di efelidi che si sollevano ogni volta che sorride.

È sempre stato un ragazzino carino, Izuku. Glielo ripeteva sua madre ogni volta che qualcosa andava male, così, per farlo sorridere. Ma lui non ci credeva molto, perché le mamme sono sempre di parte.
Lui si riteneva troppo fragile da essere preso in considerazione all'inizio, poi troppo determinato nel salvare il mondo.

Solo una volta scampata la tragedia e il tracollo della società, i giapponesi lo videro per ciò che si mostrava: un eroe capace, di bella presenza e con lo stesso sorriso rassicurante di All Might.

Fu lì che anche Izuku capì di essere carino. O molto più che carino.
Ci volle la confessione di Uraraka, ubriaca, alla fine del loro secondo anno scolastico. Ci volle il suo sguardo lacrimoso e il suo bacio salato per convincerlo, in realtà.

Ma, sapete? Verrebbe anche di riempire quel suo bel faccino di sberle se solo si sapesse di che pasta è fatto in realtà.

Perché Midoriya Izuku, l'acclamato giovane eroe Deku, usa il sorriso dolce e i modi premurosi e garbati per nascondere quella parte di sé più torbida e calda, quella che mostra a piccole dosi e solo nel privato, ben attento a non lasciar passare nulla.

Quella parte che neppure ai suoi più cari amici aveva dato il permesso di vedere.

Uraraka era stata un pretesto. Forse l'aveva addirittura premeditato nei pochi mesi in cui erano stati assieme: il primo bacio, la prima volta.
Ad occhi esterni poteva sembrare tutto perfetto, la degna conclusione di un percorso di ammirazione ed affetto reciproci. Eppure, il ragazzo aveva scoperto che la giovane età fa brutti scherzi e che a volte le voglie sono dei mostri curiosi che ti divorano da dentro, ti consumano fino a quando non ti decidi ad alimentarli.

Così era successo per Izuku, la cui curiosità l'aveva spinto a lasciare la dolcezza della sua innamorata storica per concedersi esperienza di cose totalmente differenti.
Come la brace ardente che cova la fiamma al di sotto della cenere, così Izuku covava in sé il fuoco della gioventù e la smania di provare azioni sempre nuove e sempre forti.

All'età di ventidue anni, ormai sul podio della classifica nazionale, mentre tutti lo ritenevano persona retta e onesta, lui all'attivo aveva decine o forse centinaia di frequentazioni estemporanee al di fuori della sua cerchia di conoscenti stretti, collezionate solo per edonismo, per il proprio piacere personale, per l'autocompiacimento di sentirsi apprezzato e desiderato.

Nel suo essere sempre sotto i riflettori, costantemente perfetto come simbolo di pace, il sesso era diventato la sua valvola di sfogo, un modo per riconnettersi con la parte più umana di sé, quella primitiva, quella che non aveva bisogno di elogi, di titoli altisonanti, di copertine di tabloid o di conti in banca stellari. Quella che poteva essere anche crudele, a volte.

Era amato, richiesto, e gli piaceva esserlo. In un certo senso era affamato di affetto, perché l'altro lato di quella scintillante medaglia era una terribile solitudine, senza recriminazioni da parte sua, senza un vero rifiuto di quella condizione, dovuta al suo essere comunque un po' temuto.

Ci aveva lavorato molto, ma alla fine l'aveva accettata e fatta propria.
Perché tolta la tuta e il mantello dello sfavillante paladino, era solo Izuku, nudo di fronte allo specchio o alle persone a cui aveva deciso di concedersi.

Di solito erano eroi come lui, che preferivano la discrezione di un collega fidato a un civile in cerca solo di fama riflessa.

Non gli importava che avessero sembianze di maschi o femmine o qualsiasi altra strana creatura presente in quella società di persone straordinarie.
Non gli interessava, se l'altra persona gli permetteva di sfogarsi per un'ora o due o per metà del suo giorno libero o durante una trasferta oltreoceano.

S'era dato l'unica regola di lasciare stare i suoi vecchi compagni di classe. E l'aveva sempre mantenuta.

Almeno fino alla loro ultima rimpatriata di classe, un mese prima del suo ventitreesimo compleanno.
 

- - -

Perché i girasoli in copertina e la poesia iniziale?
Perché si rifanno al mito di Clizia e di Apollo.

Clizia era una ninfa innamorata di Apollo: quando si accorse che il dio la trascurava per recarsi da Leucòtoe, figlia di Orcamo, gelosa della fanciulla, decise di rivelare al padre l'unione di sua figlia con il dio del Sole, e questo la fece seppellire viva.

Apollo, però, perduta l'amata Leucòtoe, non volle più vedere Clizia, la quale, perciò, cominciò a deperire, rifiutando di nutrirsi e bevendo solamente le sue lacrime.

La ninfa trascorse il resto dei suoi giorni seduta a terra ad osservare il dio che conduceva il carro del Sole in cielo senza rivolgerle neppure uno sguardo, finché, consumata dall'amore, si trasformò in un fiore, che cambia inclinazione durante il giorno secondo lo spostamento dell'astro nel cielo.

Grazie a questo mito i girasoli sono diventati simbolo di ossessione e di amore non corrisposto.

Sunflower boy 🌻

Sunflower boy 🌻

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Boku no Hero Academia / Vai alla pagina dell'autore: pansygun