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Autore: So_Vi_Potter    16/06/2023    1 recensioni
[...] Alzai gli occhi allo specchio e feci un balzo indietro per lo spavento. Per sicurezza passai un’altra volta la mano sugli occhi. L’immagine che avevo visto nello specchio non svanì. Non ero io. [...]
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella mattina mi alzai tardi. La scuola era chiusa per l’inizio delle vacanze di Natale e perciò potei alzarmi dal letto alle undici e mezza. Appena scesa dal letto, trascinai i piedi fino al bagno. Mi cambiai i vestiti e mi sciacquai la faccia con dell’acqua fredda per svegliarmi. Alzai gli occhi allo specchio e feci un balzo indietro per lo spavento. Per sicurezza passai un’altra volta la mano sugli occhi. L’immagine che avevo visto nello specchio non svanì. Non ero io.

La persona che vedevo non mi assomigliava neanche un po’. Era un volto maschile di carnagione scura, con gli occhi verdi e i capelli neri. Osservai il mio corpo nello specchio: il ragazzo indossava abiti identici ai miei, che però aderivano al corpo in modo differente. Dimostrava almeno quattro anni più di me, era alto e molto magro e sotto alla maglietta si vedevano le costole. Osservai meglio, sbattei le palpebre, lucidai lo specchio con la manica: niente. L’immagine non svaniva. Mi presi una ciocca di capelli e li portai davanti ai miei occhi. Biondi, come al solito. Guardai l’immagine nello specchio. Anche il ragazzo si teneva una ciocca di capelli e anche sul suo viso era dipinta un’espressione sconcertata. Presi un altro specchio, per fare una prova, ed ecco che il volto del ragazzo compariva anche su quello. Mi prese il panico. Forse era vero che gli specchi riflettono l’anima, ma in tal caso: ero un ragazzo o una ragazza? I miei capelli erano biondi o castani? La pelle era bianca o scura? La testa iniziava a girarmi. Non sapevo come comportarmi.

Mia sorella irruppe nel bagno. Saltai di nuovo: nello specchio vedevo riflessa una donna adulta, con capelli rosso fiamma e occhi neri, il viso coperto di efelidi e due spessi occhiali con la montatura viola. Mia sorella non diede segni di essersi accorta dello strano fatto e ciò mi fece girare ancor più la testa. Andai in camera mia e provai a distrarmi con un bel libro, ma non riuscii nel mio intento. Guardai il mio riflesso nel vetro della finestra, ma di nuovo mi venne replicato il viso di quel ragazzo. Dietro di me, sulla soglia, vidi l’immagine di una bambina con i capelli arruffati e neri, la pelle chiarissima e gli occhi di un colore simile al giallo. Mi voltai: sulla soglia c’era mia madre. Mio padre sopraggiunse e nel vetro vidi riflesso un vecchio con la barba bianca e due occhi penetranti di colore grigio. Mi voltai ancora verso di loro e vidi i miei genitori.

Fu la giornata peggiore della mia vita: facendo la spesa, riflesse nelle vetrine vedevo persone che non corrispondevano alla realtà. La sera tornai a casa, stanchissima, e mi buttai a dormire. Il giorno dopo, nulla era cambiato. Col passare del tempo, degenerò. In casa mi lavavo in cucina, per non vedere la mia immagine. Sviluppai una forte fobia per le superfici riflettenti.

Un giorno, dopo qualche mese, stavo andando a fare la spesa, attenta a non guardare i riflessi delle vetrine. Involontariamente, però, il mio occhio si posò su di una vetrina e per poco non svenni. Riflessa nel vetro vidi la mia immagine, vidi me che chiedevo qualche centesimo seduta all’angolo della strada. Mi voltai e il cuore sobbalzò nel mio petto. Il ragazzo dello specchio stava chiedendo la carità seduto sul marciapiede, esattamente dove la sua immagine riflessa lo poneva.
Questo fatto mi fece andare fuori di testa. Mi avviai di corsa a casa e sulla via incontrai una donna, identica al riflesso di mia sorella, che teneva per mano la bambina che avevo visto nel riflesso di mia madre. Nella vetrina a fianco, vidi riflessa mia sorella che teneva la mano a mia madre. La testa prese a dolermi. Era un fatto particolare, strano, inquietante, no, meglio, pauroso, terrificante. Per poco non investii il vecchio che nel vetro era mio padre. La mia testa prese a girare in modo vorticoso, dolendo sempre più forte, sempre di più, sempre di più. Al culmine del dolore, avvertii il mio cranio spaccarsi in due. Poi un silenzio assordante mi riempì le orecchie e un buio impenetrabile si materializzò intorno a me. Una mano mi prese la gola, ma già non respiravo. Seppi in un istante che le creature dell’altra dimensione volevano la mia vita. Tutte, tranne una. Rividi, come in sogno, il ragazzo dello specchio che si avvicinava e liberava il mio collo dalla stretta mortale.

Una scossa elettrica restituì il battito al mio cuore e dell’aria mi venne immessa nei polmoni. Socchiusi gli occhi. La mia famiglia era in piedi lì accanto al mio letto, in casa mia. Sopra al mio, il volto del ragazzo dello specchio sorrideva dolcemente mentre si dissolveva in fumo. Quasi per istinto, mi girai verso la superficie riflettente della finestra e, quasi sorpresa, vidi la mia immagine riflessa. L’incubo era finito, ma non provai sollievo, piuttosto una dolce, romantica malinconia.


Angolo Autrice:

Ciao a tutti, spero che questa storia vi piaccia... e, per favore, lasciate una recensione per farmi sapere cosa ne pensate!

So_Vi_Potter
   
 
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