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Autore: Shadow Doom    18/06/2023    1 recensioni
Dopo essere sopravvissuti ad un oscuro e misterioso incidente, Cloud ed i suoi amici cercano di iniziare una nuova vita all'insegna della normalità. Purtroppo però ci sono alcuni fantasmi dai quali non è possibile sfuggire.
Genere: Comico, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aeris Gainsborough, Cloud Strife
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun gioco
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Farsi prendere dalle emozioni

 

Il bar universitario che appunto si chiamava Midgar College bar non era nulla di speciale, anzi sembrava uno di quei tipici locali anonimi facilmente trovabili un po' in tutta la città.

Insomma era davvero poca cosa a confronto dell'accogliente posticino della sera prima, ma né a Cloud né ad Aerith importava. A loro sembrava bastare stare insieme, il resto era di semplice contorno. In più lo spirito giocoso ed allegro della ragazza avrebbe reso divertente persino il posto più deprimente sulla terra.

 

Giunti davanti al menù proiettato su un grande schermo, il biondo domandò non curante: “ Allora, cosa vuoi?” “ Direi qualcosa di dolce, magari un bel donuts al cioccolato” “ Non ti facevo tipo da ciambella” “ Bhé non sarà salutare, ma ogni tanto posso permettermelo e poi con tutta la fatica che faccio ogni giorno ho bisogno di zuccheri” “ Suppongo di sì” “ Certo che è così! Tu invece che prendi?” “ Dei pancakes allo sciroppo d'acero” “ Mister salutista mi stupisci” commentò maliziosa l'amante dei fiori poco prima di dirigersi verso il bancone d'ordinazione.

 

Notandolo Strife stava per seguirla, ma venne prontamente bloccato.

“ Come ti avevo anticipato, questa volta pago io” “ Sicura?” “ Apprezzo la tua preoccupazione, ma una colazione posso offrirla”.

Detto ciò con un furbo occhiolino, la castana proseguì con il proprio intento non lasciando altra scelta a Cloud che prendere un posto a sedere. Ne scelse inconsciamente uno appartato così da avere il massimo intimità possibile.

 

Mentre aspettava la compagna prese il telefono tanto per far passare più velocemente il tempo.

Non fu affatto sorpreso nel vedere la chat del gruppo di amici piena di messaggi non letti, lo colpì invece il contenuto, letteralmente assurdo.

Non solo erano sgrammaticati, ma c'era chi, Jessie prima tra tutti, era convinto di star scrivendo in privato qualcuno. Per suo immenso stupore ad un certo punto era intervenuta persino Tifa la quale faceva menzione di voler fare un qualcosa di folle per dimenticare qualcuno.

 

Strife non si sarebbe aspettato un comportamento del genere dalla sua migliore amica. Lockhart era quella con la testa sulle spalle, la più attenta e scrupolosa; non una sfrenata festaiola.

Nonostante ciò non la biasimava, ogni tanto “sfogarsi” fa bene all'animo ed ognuno lo fa a modo suo. L'unica cosa che lo disturbava era che si fosse lasciata andare per una persona che sicuramente l'aveva fatta star male o comunque fatto un torto.

Ironicamente si ripromise di dare una bella lezione a questo misterioso tizio che aveva osata far soffrire la sua più cara amica.

 

“ Letto qualcosa ti brutto?” esordì Aerith con un velo di timore nella voce, “ Come?” “ Hai un cipiglio che non lascia spazio ad interrogativi” “ Scusa, è solo che...Fai prima se lo vedi”.

Come se nulla fosse l'universitario porse il telefono alla barista, gesto che la resa più che felice. Un telefono è un oggetto personale ed ancora di più quella chat posta alla sua attenzione. Ciò significava che il giovane si fidava già abbastanza di lei da volerla includere nella sua sfera privata.

 

Superato il piacevole stupore, si concentrò sulla conversazione non potendo trattenere delle risatine divertite.

 

“ I tuoi amici sono davvero dei tipi simpatici. L'avevo intuito quando sono venuti al posto dove lavoro, ma non credevo che lo fossero tanto” “ Considera che erano un po' fuori di loro” “ Quindi non sono sempre così” “ Dipende: Yuffie e Jessie non sono tanto diverse mentre Tifa e Biggs di solito sono più cauti. C'è anche Vincent, però lui usa i messaggi solo in caso di necessità” “ Mi piacerebbe conoscerli meglio” “ Non mancherà occasione, soprattutto adesso”.

 

Entrambi sapevano a cosa il biondo stava alludendo, però nessuno sollevò l'argomento; anzi l'elegante dama cambiò discorso.

“ Non capisco cosa ti ha infastidito” “ La parte di Tifa, quella che dice che farà una follia per dimenticare qualcuno” “ Tifa eh...Sei geloso per” “ No! Non è come credi. Io e lei ci conosciamo da bambini, praticamente siamo cresciuti insieme. Perciò è normale che mi preoccupi per lei” “ Capisco...Voi due siete mai stati insieme?” “ Non siamo mai andati oltre l'amicizia” “ Mi stai dicendo la verità?” “ Sicuro, non potrei mentirti” “ Bene, volevo solo assicurarmi di una cosa” “ Cioè” “ Puoi arrivarci da solo”.

 

Cloud rifletté sul punto, arrivando piuttosto rapidamente alla soluzione: Aerith desiderava sapere se c'era qualcuna che potesse essere una rivale. Nulla di più sciocco, nessuna avrebbe mai potuto competere con lei.

 

L'universitario stava per dirle tutto questo quando la cameriera servì i loro piatti.

Visto il modo con cui Aerith si fiondò sulla ciambella, decise di sospendere la questione, ma solo per il momento. Strife iniziò ad escogitare un modo per farle capire quanto seriamente fosse preso da lei.

   
 
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