Pochi banchi di distanza, dieci passi in tutto.
Pochi metri si sarebbe detto, in realtà ci divideva un abisso.
Ma nei tuoi occhi ho visto il coraggio, nel tuo sorriso ho trovato la determinazione, nel tuo odore ho scoperto il mio.
E ora che i passi sono diventati migliaia, spero che sia vero quello che ho letto in un libro.
L’ennesimo, come diresti tu.
Se scriversi è l’illusione di fare l’amore, allora che le mie labbra trovino le tue, e ti portino, tra mille altre parole, solo due.
Ti amo.
E di certo non sarà un elfo vestito da cupido a dirtelo.

 

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Iniziamo dal dire che  la prima parte della drabble prende spunto da una poesia di Michele Mari in "Cento Poesie d'Amore a Ladyhawke", di cui però ho stravolto il senso. (Te la lascio sempre nel caso in cui ti abbia fatto orrore la drabble, almeno leggi qualcosa di carino),
Primo indizio: in questo caso invece i passi per avvicinare i due mondi sono stati fatti, quindi parliamo di due persone che sono in Case diverse, provengono da contesti diversi e che invece hanno avuto il coraggio di superare quello che sembrava un abisso insormontabile.
Secondo indizio: la lettera non giunge a destinazione, i due sono separati, tutto ciò che può sperare A è che le sue parole raggiungano B tramite il vento.
Terzo indizio: A e B hanno una relazione intima che va avanti da tempo e che ha portato a fare una scelta decisiva.
Quarto indizio: A è qualcuno con un rapporto conflittuale con gli elfi.

E la soluzione è........










Andromeda che scrive a Ted in fuga dopo il ritorno di Voldemort.
Hai pensato ad Hermione? Beh, era voluto! 
In guerra (e a Serpeverde) tutto è concesso.
Grazie per la pazienza