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Autore: Clessidrus    26/06/2023    1 recensioni
Con la liberazione di un antico male, Clessidrus sarà costretto a fare delle scelte ardue che cambieranno la sua vita
Genere: Commedia, Fantasy, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le Grandi Storie Di Clessidrus'
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Qualche settimana fa a Ponyville giunse sospettosamente Claxidrus con alcuni pony e clessidriani della zona che erano un po’ sconcertati.

Cleffidrus: L’ex sovrano Claxidrus? Cosa ci fa qui?

Jasmine Leaf: Non lo so, forse è in missione diplomatica.

Clintinus: O vuole dichiarare quella a Ponyville!

Lily Lace: Non essere sciocco.

|Lui si girò e i civili si nascosero, dopodiché fece un grosso respiro e si avvicinò alla vecchia casa di Clessidrus, adesso abitata da sua sorella e da Cleattilus.|

Claxidrus: Va bene Claxidrus, c’è la puoi fare.

|Ma prima di bussare alla porta sentì Clamilia e Cleattilus parlare tra loro.|

Cleattilus:…….manca pure a me il testimone.

Clamilia: Ma non è possibile, tu hai un sacco di amici.

Cleattilus: Ecco per lo più sono dei conoscenti, non li frequento molto.

Clamilia: Puoi sempre chiederlo ad uno dei miei fratelli.

Cleattilus: Ti devo forse ricordare che sarà Clessidrus a sposarci?

Clamilia: C’è sempre Claxidrus.

|Poi dopo cinque secondi i due risero.|

Clamilia: Ho detto una sciocchezza.

Cleattilus: Già, figurati se a lui facesse piacere farmi da testimone, sarebbe ridicolo.

|E continuarono a ridere, mentre Claxidrus sentì tutto e se ne andò via piangendo. La folla vedendolo scappare in lacrime iniziò a ridere. Il giorno dopo il clessidriano era sul suo letto in camera sua consolato dalla madre.|

Clarilinia: Dai non è la fine di Equestria.

Claxidrus: Invece sì, è il sogno di ogni clessidriano fare da testimone ad un matrimonio.

Clamilia: Beh a dire il vero forse è solo il tuo.
Claxidrus: Tutti pensano che io sia tosto, burbero e che non adoro le cose sdolcinate, e invece se c’è una cosa che mi piace veramente ed essere parte importante di un matrimonio.

Clamilia: Ci sarà sempre quello di tuo fratello.

Claxidrus: Per favore mamma, lui ha un sacco di amici che conosce da una vita, mentre le uniche cose che ricorda di me sono i nostri combattimenti e quella volta che ho ferito la sua ragazza. La verità è che anche se sono ritornato in vita, nessuno mi vuole … beh tranne te.

Clamilia: Secondo me dovresti fare qualcosa di carino per dimostrare quanto ci tieni agli altri. Non so, fai dei complimenti, dei regali, oppure organizza una festa.

Claxidrus: Una festa?.......... Forse so che genere di festa posso organizzare.

|Qualche tempo dopo, esattamente ad una settimana dal matrimonio, Clessidrus stava finendo di imbustare le lettere di partecipazione al matrimonio. In una però l’aveva cosparsa di profumo al gelsomino e la mise in una busta viola.|

Clessidrus: Ahhhhh mi manchi tanto.

|Ad un tratto qualcuno suonò delle trombette da stadio facendolo spaventare.|

Clessidrus: Ma che cappero…….

|Poi vide Claxidrus con un cappellino da festa che gettava coriandoli per camera.|

Claxidrus: Si festeggia!

Clessidrus: Eh?

Claxidrus: Stasera facciamo l’addio al celibato di Cleattilus. Ho preparato un itinerario dove potremo fare cose folli prima che il nostro generale venga incatenato alla nostra sorellina per tutta la vita!

Clessidrus: Di tutti i clessidriani non pensavo che proprio tu avessi avuto questa idea. Hai in mente qualcosa?

Claxidrus: Per una volta puoi pensare che il tuo fratellone voglia fare qualcosa di altruistico senza alcun tipo di tornaconto?

Clessidrus: Beh, una serata senza pensare a quanto mi manca Twilight mi farà bene.

Claxidrus: E’ lo spirito giusto.

Clessidrus: Quanti ne siamo?

Claxidrus: Tu, io e Clewindicus ………. purtroppo non ha chissà che amici.

Clessidrus: Già, non è molto bravo a socializzare.

|Quella sera Clessidrus, Clewindicus, e Claxidrus giunsero a casa di Cleattilus e l’ex sovrano bussò alla porta. Dopodiché Cleattilus aprì.|

Claxidrus: Si fa festa! Pronto per il tuo addio al celibato?

Cleattilus: Credo di sì.

Claxidrus: Vedrai, sarà la serata più bella della tua triste vita. Su andiamo.

Cleattilus: Va bene. Climerinus vieni, stiamo uscendo.

Claxidrus: Aspetta, cosa?

|Poi uscì di casa pure il ragazzino.|

Claxidrus: Lui non può venire, è una serata per soli adulti.

Cleattilus: Ehhhh io direi di sì, primo perché Clamilia è uscita con vostra madre perché si è sentita gelosa che mi avete fatto addio al celibato e si è fatta un addio al nubilato tutta per sé e quindi non può rimanere da solo.

Climerinus: A dire il vero io………

Cleattilus: E’ poi è il mio testimone, quindi non può mancare.

Claxidrus: Ma la festa è…….

|Poi Clessidrus gli sussurrò qualcosa.|

Clessidrus: Non è un problema, fidati se ti dico che ti assomiglia un po’.

Claxidrus: Ahhhh, e va bene, può venire pure lui.

Climerinus: Ma io…..

Cleattilus: Su figliolo prendi un cappottino e andiamo.

|E il ragazzino sbuffò. Intanto in una spa Clamilia e Clarilinia si stavano godendo l’addio al nubilato immerse in una vasca da bagno.|

Clamilia: Ahhh, era proprio quello che mi ci voleva.

Clarlinia: Lo credo, non hai fatto che pensare ai preparativi del matrimonio, hai bisogno di staccare un po’ la spina cara.

Clamilia: Come ti sei sentita quando dovevi sposare papà?

Clarilinia: Oh avevo i nervi a fior di pelle, avevo paura che potevo inciampare sul vestito, o che mio padre mi avrebbe fatto fare brutta figura, o peggio che gli invitati avrebbero passato ore a lamentarsi del cibo. Ma grazie al cielo, non è successo niente ………….. tranne che mio padre come brindisi raccontò agli invitati di quella volta che caddi da un triciclo.

|Ovviamente Clamilia rise molto. Poi giunse la massaggiatrice.|

Massaggiatrice: Signore, la sala massaggi è pronta.

Clamilia: Benissimo, ho proprio voglia di un bel trattamento da capo a zampa. Sfortunatamente il mio futuro marito non è capace di farmi un massaggio decente.

Clarilinia: Io invece spero che mi passi la fascite plantare che ho alla zampa destra.

|Nel frattempo all’addio al celibato, Claxidrus portò tutti a mangiare in una taverna.|

Cleattilus: Pensavo che andavamo in un ristorante un po’ più formale.

Claxidrus: Ahhh troppo ovvio, questa dev’essere una serata selvaggia, una serata dove sperimenterai cose spericolate che non potrai mai più fare quando diventerai un mollaccione come loro.

|Disse indicando Clessidrus e Clewindicus.|

Clessidrus e Clewindicus: Ehi!

Clewindicus: Questo non è vero.

Claxidrus: Oh per favore, tu da quando ti sei messo con mia madre da minaccia del gelo eterno sei diventato praticamente il suo maggiordomo personale. Mentre Clessidrus da impavido guerriero ora che si è stabilito nell’impero passa le serate a piangere dicendo quanto gli manca la sua principessa.

|Clessy in quel caso arrossì un po’.|

Clessidrus: Credevo che nessuno mi sentisse.

|Intanto giunse la cameriera.|

Clizeldia: Ma che bella sorpresa. Buonasera.

Claxidrus: Oh ehi Clizeldia, chi l’avrebbe detto che ci avresti servito tu, hahaha.

Clizeldia: Allora cosa vi porto?

Cleattilus: Per cominciare magari un piatto di maccheroni al formaggio per il mio ometto, con una porzione di………

|Ma Claxidrus gli tappò la bocca.|

Claxidrus: Un vassoio per cinque di jalapeno fritti, seguiti da cinque porzioni del chili più piccante della casa. E poi………..

|Poi fece la conta.|

Claxidrus: Dieci……..no dodici shottini del sidro di mele più potente che avete.

Clizeldia: Ho ho, siamo in procinto di festeggiamenti.

Claxidrus: Già, sai tra una settimana mia sorella si sposerà con questo figaccione, deve passare una notte da vero clessidriano prima che la sua vita diventi sciatta e monotona.

Clizeldia: Buon per lui, per fortuna che sono single e non ho questi problemi.

Claxidrus: Lo so, siamo fortunati.

|E i due risero nervosamente.|

Clizeldia: Ve le porto subito.

Claxidrus: Per me puoi metterci tutto il tempo che vuoi, posso asp…….cioè possiamo aspettarti.

|Lei sorrise e se ne andò, con il clessidriano che arrossì un po’ e con le orecchie del suo cappello che si arricciarono. La cosa non passò inosservata agli occhi di Clessidrus.|

Cleattilus: Sei impazzito?! Non possiamo mangiare roba piccante, il pancino di Climerinus non lo sopporterebbe!

|Intanto a fianco ad un tavolo, alcuni bambini, sentendo la conversazione, risero di Climerinus mettendolo in imbarazzo.|

Clessidrus: Senza contare che, vista la sua natura, forse Clewindicus non riuscirà a reggere tutto quel piccante.

Clewindicus: Non è un problema, dico davvero.

Claxidrus: Visto.

Cleattilus: Adesso mi alzo e vado a cambiare l’ordine!

|Ma in quel momento giunse Clizeldia e altri due camerieri con la roba che avevano ordinato.|


Clessidrus: Wow, che velocità.

Clizeldia: Grazie vostra maestà.

Cameriere 1: Quando Clizeldia ci ha detto che dovevamo servire il nostro sovrano e i membri della famiglia reale, i cuochi hanno messo anima e corpo per preparare tutto senza farla aspettare.

Cameriere 2: Ad ogni modo, potrebbe venire in cucina? Vorrebbero conoscerla.

Clessidrus: Ma certo. Signori, torno subito.

|E se ne andò un momento.|

Claxidrus: Allora pronti per una gara mangereccia? Il primo che mangia dieci jalapeno senza bere un goccio d’acqua vince. Pronti? Via!

|E cominciò ad abbuffarsi, con Cleattilus che non toccò manco un peperoncino e Clewindicus che provò a mangiarne uno e rischiò di liquefarsi. Climerinus sembrava interessato e provò a mangiarne uno, ma suo padre glielo tolse dalla zampa. Intanto Claxidrus finì la sfida.|

Claxidrus: Ahhh vanno giù che una bellezza.

Clewindicus: Non è possibile, come ci sei riuscito senza versare nemmeno una goccia di sudore.

Cleattilus: E’ ovvio, fin da piccolo amava rendere il suo cibo il più speziato possibile. Ha mangiato così tanto piccante nella sua vita che ormai il suo corpo ci ha fatto l’abitudine.

Claxidrus: Perché non ne hai preso nemmeno uno?

Cleattilus: Perché a differenza tua, io mi pongo dei limiti. E non voglio che Climerinus torni a casa con la lingua ingrossata.

Climerinus: Ma papà, io volevo……..

Cleattilus: Sì lo so, i tuoi maccheroni. Ora vado dalla cameriera e glielo chiedo.

|E si alzò dal tavolo portando con sé suo figlio, con Claxidrus che sbuffò.Mentre ritornò Clessidrus.|

Clessidrus: Oh, avete cominciato senza di me? Deduco che hai vinto tu, fratellone.


Claxidrus: Solo perché non avevo rivali.

Clewindicus: Scusate.

Claxidrus: Tranquillo tu non c'entri. E’ colpa del festeggiato che fa l'imperprotettivo genitore con quel marmocchio.

Clessidrus: Claxidrus? Modera il linguaggio.

Claxidrus: Scusa, ma è più forte di me.

Clessidrus: Sono certo che le prossime attività gli piaceranno.

Claxidrus: Ahh, lo spero.

|Nel frattempo alla spa, le due clessidriane si stavano facendo fare una zampicure completa.|

Clamilia: Aw, è così rilassante.

Clarilinia: Mi fa piacere. Ora che sei così pacata e riposata, posso dirti una cosa?

Clamilia: Di che si tratta mamma? Riguarda la torta nuziale? Ripeto che la voglio come l’ho chiesta, senza compromessi.


Clarilinia: Oh no, non riguarda la torta……..anche se ho pensieri contrastanti sulla tua scelta. No, ecco, io ………. non posso accompagnarti all’altare.

Clamilia: Cosa?! Perché?!

Clarilinia: La tradizione vuole che sia il padre della sposa a farlo e siccome è da parecchio che frequento Clewindicus, magari lui……

Clamilia: Oh no, no no no no, mai e poi mai!

Clarilinia: Ma tesoro………

|Tuttavia Clamilia si alzò senza che l’estetista le finisse il trattamento e se ne andò. Ma Clarilinia la inseguì.|

Clarilinia: Lasciami prima spiegare.

Clamilia: Cioè io ho pianificato tutto nei minimi dettagli e tu mi metti i bastoni fra le ruote. Io non voglio che un estraneo mi accompagni all’altare.

Clarilinia: Non è un estraneo, consideralo come il padre che non hai mai avuto.

Clamilia: Un padre? Io non ho mai avuto bisogno di un padre, e non comincerò ad averne bisogno proprio adesso.


Clarilinia: Adesso calmati.

Clamilia: Sai da quanto tempo sto organizzando il mio giorno perfetto?!

|In quel momento Clarilinia sospirò dallo spavento.|

Clarilinia: Oh per il grande Clex.

Clamilia: Ormai ho deciso tutto, e non ci saranno altri cambiamenti di alcun tipo, sono stata chiara?!

Clarilinia: Ehhh tesoro?

Clamilia: Che c’è adesso?!

|Sua madre prese uno specchietto e mostrò alla figlia che il suo cappello si stava illuminando.|

Clamilia: No, no no no no, non di nuovo!

|Ebbene sì, stava per aspettare un altro bambino. Intanto la serata dei maschi continuò, con Claxidrus che portò tutti quanti sopra la cima della cascata.|

Cleattilus: Ehhh che ci facciamo qui?

Claxidrus: E’ tradizione per i futuri sposi di gettarsi dalle Cascate Silice e urlare a squarciagola il nome di cui ama. Mio padre l’ha fatto prima di sposarsi e nonostante un bernoccolo preso colpendo uno scoglio, si sentì rinato.

Cleattilus: Sembra molto pericoloso.

Claxidrus: Pfff, ma per favore. Vi faccio vedere come si fà.

|Prese la rincorsa e saltò, urlando la creatura che ama di più.|

Claxidrus: Me stesso!!!!

|Fece un tuffo a cannone generando una bomba d’acqua, lasciando esterrefatti i presenti. Quando riemerse, Claxidrus urlò dalla gioia.|

Claxidrus: Coraggio mammolette, l’acqua è bella fredda!

Clewindicus: Non me lo faccio ripetere una seconda volta.

|E anche il clessidriano di ghiaccio si tuffò.|

Clewindicus: Clarilinia!!!

|Clessidrus fece un grosso respirò e si tuffò pure lui.|

Clessidrus: Twilight!!!

|E i due raggiunsero in acqua Claxidrus. Climerinus sembrò eccittato.|

Climerinus: Forte!

|Decise di tuffarsi, ma venne trattenuto per il cappello dal padre.|

Claxidrus: Coraggio tuffatevi.

Cleattilus: Neanche per sogno, non voglio che mio figlio si faccia male, è troppo pericoloso, vi aspettiamo mentre risalite la cascate.

|Climerinus sbuffò mentre Claxidrus mise la testa sott’acqua e disse tante brutte parole che per fortuna erano incomprensibili, in tutto ciò sia Clessidrus che Clewindicus cominciarono a preoccuparsi. Più tardi i due si incamminarono nei pressi di una fattoria lontana dall’Impero, dove videro dei tori.|

Clessidrus: Aspetta, questo è il luogo dove abitava Clamilia.

Claxidrus: Già, quando è tornata al castello ha ceduto il posto ad una famiglia che veniva dall’isola di Clardegna. Ma gli animali che accudiva sono rimasti qui, tra cui questi bei tori scatenati che adesso cavalcheremo.

|Disse indicando alcuni tori non molto socievoli.|

Cleattilus: Stai scherzando spero?

Claxidrus: Mai stato così serio. Se ti devi sposare con mia sorella devi dimostrare che tu sei abbastanza forte da proteggere la tua amata. Coraggio, stuzzichiamone uno e testiamo le tue abilità.

|Il clessidriano stava per scavalcare il recinto, ma Clessidrus lo fermò.|

Clessidrus: Non credo sia una buona idea.

Claxidrus: Tranquillo, qualora le cose si facessero gravose conosco una parolina magica che li farà smettere.

|Poi gliela sussurrò.|

Claxidrus: Fermatevi.

|E questo lasciò basito il fratellino.|

Cleattilus: E’ fuori discussione, Climerinus potrebbe farsi male se un toro lo incornasse.

Claxidrus: Dai, sarà una figata.

Cleattilus: No, non lo sarà……

|I due stavano per litigare, finché non intervenne Clessidrus.|

Clessidrus: Eheheheh Claxidrus, perché per una volta non scegliamo un'attività che potrebbe far piacere a Cleattilus? Dopotutto è la sua festa.

|Disse facendo cenno al fratello di assecondare per una volta le scelte del futuro cognato.|


Claxidrus: Ahhhh va bene. Hai qualche idea?

Cleattilus: Ora che ci penso c’è una cosa che voglio e che Clamilia non me lo farà mai fare quando ci sposeremo.


|Dopo pochi minuti, i cinque si trovarono in gelateria, con il clessidriano tutto eccitato che non sapeva che gusti prendere.|

Claxidrus: Mi prendi in giro?

Cleattilus: No, Clamilia non vuole che mangio dolci, questa è l’ultima occasione che avrò.

Clewindicus: Ma c’è sempre la torta nuziale.

Cleattilus: E’ fatta di yogurt magro bianco.

|In quel momento a Clewindicus, Claxidrus e Clessidrus gli vennero i brividi.|

Clessidrus: A Pinkie questo non piacerà.

|Intanto Climerinus vide dalla vetrina che di fronte alla strada c’era una sala giochi.|

Cleattilus: C’è solo l’imbarazzo della scelta, lo prendo alla stracciatella, o al tiramisù, oppure metà e metà ………. oh ma ci sta anche la zuppa inglese, non l’ho mai provata, ma scommetto che è buona.

|Mentre decideva Claxidrus alzò gli occhi al cielo, e notò l’assenza di Climerinus che era sgattaiolato fuori dalla gelateria per andare alla sala giochi, così uscì senza farsi notare e lo raggiunse. Entrato lo vide fare il tiro al bersaglio.|

Cleattilus: Perché te ne sei andato?

Climerinus: Mi annoiavo.

Cleattilus: Il signorino si annoia? Beh dovevi pensarci due volte prima di venire a questo addio al celibato.

Climerinus: Io non volevo venirci, ok? E’ papà che mi ci ha costretto, io volevo solo rimanere a casa a mangiare patatine alle cipolle e leggere i fumetti di Clash Pardon, l’eroe spaziale del trentaquattresimo secolo e mezzo.

|La cosa lasciò colpito Claxidrus.|

Claxidrus: Momento, momento, momento, momento, momento, momento, momento …. Tu leggi Clash Pardon? E’ il mio fumetto preferito.

Climerinus: Davvero? Un giurassico come te legge fumetti per ragazzi?

Claxidrus: Si dia il caso che facevo la collezione ancora prima che tu nascessi.

Climerinus: Non c'entra niente, io ho tutti i numeri usciti finora, soprattutto…….

Climerinus e Claxidrus: Il numero quarantasei, con la copertina dorata di cui esistono solo sette copie in tutta Equestria!

|I due si fermarono è sorrisero.|

Claxidrus: Numero preferito?

Climerinus: Il centododici, quello dove Clash salva la principessa Stella dalla minaccia dei Brancomantis.

Claxidrus: Oh per favore, è un numero banale. Il mio è il cinquantotto, che è mille volte meglio di quel numero.

Climerinus: Dammi un motivo per cui un numero così sopravvalutato è meglio del centododici.

Claxidrus: Ehhhh te ne posso dare almeno sette…….magari mentre facciamo una partita a biliardo.

|Così inaspettatamente i due strinsero amicizia e capirono di avere molte cose in comune. Nel frattempo negli spogliatoi femminili Clamilia si stava agitando sapendo che a breve avrebbe avuto un altro bambino.|

Clamilia: No, non può succedere di nuovo.

Clarilinia: Tesoro, va tutto bene.

Clamilia: No! Non è vero! Diventerò mamma di nuovo e ho paura.

Clarilinia: Di cosa?

Clamilia: Di tante cose, da poco ho riallacciato i miei rapporti con Climerinus e ho paura di commettere gli stessi errori che ho fatto con lui. Non sono pronta a gestire un altro bimbo.

Clarilinia: Nessuno nasce imparato. Nemmeno io quando ho avuto Claxidrus ero preparata, ma piano piano sono riuscita a crescerlo bene .. beh alla bene è meglio. E poi questa volta avrai tutta la famiglia ad aiutarti.

|Questa cosa tranquillizzò Clamilia che le sorrise.|

Clamilia: Perché vuoi che sia Clewindicus ad accompagnarmi all’altare anche se non è il mio vero padre?

Clarilinia: Lo conosco bene e credimi, hai più cose in comune con lui e penso che se avrai dei problemi nel tuo grande giorno, lui sarà più indicato ad appoggiarti rispetto a me.

Clamilia: Io non ne sono molto sicura………..però se tu pensi che sia giusto, magari potrei fare un tentativo, anche se ancora non mi va a genio.

Clarilinia: Aw grazie.

|E le due si abbracciarono.|

Clarilinia: Dai, torniamo a rilassarci sennò al tuo matrimonio avrai più rughe delle mie.

|E risero allegramente. Nel frattempo in sala giochi Claxidrus e Climerinus si divertirono tra giochi e discussione di fumetti.|

Claxidrus: Devo ammetterlo, per essere mio nipote non sei male.

Climerinus: Grazie zio Claxidrus.

|Poi il ragazzo notò un gioco e sorrise.|

Climerinus: Senti, perché non facciamo quella cavalcata sul toro che avevi proposto?

|Il clessidriano nero come la notte si girò e vide un toro meccanico.|

Claxidrus: Non lo so, tuo padre di sicuro non vorrebbe che tu ti faccia male.

Climerinus: Mio padre pensa che io sia fragile come una lastra di vetro ma non è così.

Claxidrus: E perché non glielo dici?

Climerinus: Perché tanto non mi ascolterebbe mai. Crede che io sia troppo piccolo per fare ogni cosa.

Claxidrus: E allora impuntati, fargli capire che non è così. Altrimenti non farai mai le tue esperienze.

Climerinus: Questo significa che posso provarlo?

|Claxidrus era indeciso, però se glielo avesse negato sarebbe andato contro a ciò che gli aveva detto.|

Claxidrus: Basta che tu stia attento.

|Climerinus corse e salì subito sul toro, mentre Claxidrus mise la moneta. L’aggeggio cominciò a muoversi e scalciò piano piano, con Climerinus che urlò di gioia, questo rasserenò lo zio.|

Cleattilus: Che sta succedendo qui?!

|In quel momento giunsero pure Cleattilus, Clessidrus e Clewindicus.|

Climerinus: Guarda papà, sto cavalcando un toro, anche se è finto.


Cleattilus: Scendi immediatamente! E’ pericoloso!

Claxidrus: E’ tutto apposto, è innocuo.

Cleattilus: Tu stanne fuori! Ti avevo detto che mio figlio non doveva fare cose pericolose, ma tu no, hai fatto di testa tua come tuo solito!

Clessidrus: Dai Cleattilus, ora calmati, rispetto ad un toro normale, questo è più gestibile.

Cleattilus: Perdona il mio francesismo ma non voglio che ti intrometti.

|Nel frattempo un unicorno di cristallo stava portando una caraffa di limonata, tuttavia non si rese conto che un inserviente stava pulendo il pavimento sporco di macchie di bibite zuccherate. Il pony ci finì sopra e scivolò, la caraffa volò in aria e cadde sui cavi della giostra che iniziò ad andare più veloce.|

Claxidrus: Per tutta la serata mi sono adeguato a quello che volevi tu, senza mai costringerti a fare cose che reputi pericolose. Se non volevi divertirti stasera allora perché hai accettato?

Cleattilus: Perché mi fai pena!

|La cosa lo lasciò basito.|

Cleattilus: Da quando sei tornato ti ho visto giù di morale perché ti sentivi inutile e impotente, mi sono chiesto “facciamo uno sforzo, si è dato da fare per farmi una festa”, quando in realtà quello che hai organizzato è orribile e pericoloso. Sfido io che nessuno vuole stare in tua compagnia.

|Ad un tratto però il toro meccanico impazzì e Climerinus fu sbalzato via e urlò di terrore.|


Cleattilus: Climerinus!


|Volò velocissimo e lo prese prima che cadesse a terra. Tuttavia il cortocircuito scatenò un incendio e i presenti andarono nel panico.|

Clessidrus: Oh no, sta andando tutto a fuoco, usciamo da qui. Clewindicus, riesci a domare l’incendio?

Clewindicus: Ci posso provare.

Clessidrus: Io faccio evacuare il posto. Claxidrus, ho bisogno del tuo aiuto…….

|Ma lui era sparito.|

Cleattilus: Grandioso, se ne è andato, come suo solito.

Clessidrus: Non è il momento di discutere, porta Climerinus fuori e assicurati che nessuno si sia fatto male.

|Il generale all’inizio obbedì, però vedendo Clessidrus e Clewindicus in difficoltà ci ripenso.|

Cleattilus: Esci figliolo, devo aiutarli.

Climerinus: Ma papà…….

Cleattilus: Obbedisci.

|Lui trattenne la rabbia e obbedì, mentre il genitore aiutò Clessidrus.|


Clessidrus: Ma che fai?

Cleattilus: Ti aiuto.

Clessidrus: E poi dici che è Claxidrus quello che fa sempre di testa tua.

Cleattilus: Non lo difendere solo perchè è tuo fratello.

Clessidrus: Lo difendo perché per tutta la serata non hai fatto altro che lamentarti. E’ vero, alcune attività erano un po’ pericolose, ma lui si è dato tanto da fare perché ci tiene a te, a modo suo.

|Ad un tratto però qualcosa esplose e il fuoco divampò circondando i tre clessidriani, ovviamente questo indebolì Clewindicus.|

Clewindicus: Non ce la faccio più.

Cleattilus: Cosa facciamo?

|Ad un tratto fu sfondata una parete dell’edificio, era Claxidrus a cavallo del Klombo che gli tolse la sciabola sulla coda l’ultima volta.|

Claxidrus: Presto, salite.

|Cleattilus e Clessidrus presero Clewindicus e salirono a bordo del bestione. Ma prima di andarsene videro un bambino che che stava tossendo a causa dei fumi, e Claxidrus vedendolo nei guai corse a salvarlo.|

Clessidrus: Vengo ad aiutarti.

Claxidrus: No. Vai Rocky!

|Diede un colpetto al Klombo che corse via con i tre a bordo, poi corse dal bambino e vide che era circondato dal fuoco.|

Bambino: Stiamo per morire?

Claxidrus: No fino a quando ci sono io.

|L’incendio continuò ad espandersi. Intanto il Klombo era uscito e i clessidriani scesero, ma Clessy decise di ritornare dentro.|

Cleattilus: Clessidrus no!

Clessidrus: Devo farlo, è mio fratello.

|Volò a salvarlo, mentre il clessidriano nero andò nel panico.|

Claxidrus: (Stupido io che volevo fare l’eroe della situazione.)

|Poi guardò il bimbo e pensò.|

Claxidrus: (No, devo salvarlo, in un modo o nell’altro, il fuoco non mi fa paura. Il fuoco non mi fa paura. Il fuoco non mi fa paura!)

|In quel momento Claxidrus urlò e in quel momento emanò un aura rosso fuoco, la cosa stupefacente è che il fuoco iniziò a prendere vita ed era come se obbediva al comando del clessidriano che raccolse tutte le fiamme che c’erano intorno e creò una specie di vortice e lo fece girare, e girare, e girare su se stesso talmente tante volte che alla fine si dissipò. Questo lasciò esterrefatto Clessidrus che si avvicinò a Claxidrus ancora incredulo per ciò che era accaduto.|

Clessidrus: Come ci sei riuscito?

Claxidrus: Io…non lo so. Pensavo solo che dovevo fare qualcosa per salvare la vita di questo clessidriano e poi boh.

|Poi il principe prese in braccio il bambino e uscirono. Nel frattempo Cleattilus e Climerinus controllavano se tutti stessero bene.|

Cleattilus: Per fortuna nessuno si è fatto male, niente di tutto questo sarebbe successo se non avessi assecondato Claxidrus a cavalcare quel toro.

|A quel punto suo figlio perse le staffe.|

Climerinus: Guarda che ho voluto io fare l'attrazione!

Cleattilus: Cosa?

Climerinus: Sono scappato dalla gelateria perché la tua attività mi stava terribilmente annoiando, zio Claxidrus era venuto per riportarmi alla festa e poi una cosa tira l’altra e ci siamo messi a giocare. Lui ha provato a dissuadermi a non fare il toro meccanico, ma ho insistito per farla.

Cleattilus: Perché volevi farla? Lo sai che sei troppo piccolo per certe cose.

Climerinus: Per favore papà, non sono più un bambino, posso cavarmela da solo, che sia fare le attività estreme di un addio al celibato o rimanere da solo a casa per un paio d’ore.

Cleattilus: Ma se non posso più proteggerti, come farò a sapere se sto facendo un ottimo lavoro come padre?

Climerinus: Ma tu lo sei già per me, anche quando non mi controlli tutto il giorno. E se capiterà che mi trovi nei guai, sarai il primo a cui chiederò aiuto.

|Questo fece riflettere il generale. Intanto Clessidrus e Claxidrus ritornarono e diedero il bambino ai genitori.|

Clessidrus: Non vi preoccupate è solo un po shockato.

Claxidrus: Portatelo a casa, una dormita ristoratrice gli farà solo bene.

Genitori: Vi ringraziamo.

|Quando la folla andò via, Claxidrus spiegò le ali.|

Claxidrus: Beh, sarà meglio che vada.

Clessidrus: Aspetta, la festa non è ancora finita.

Claxidrus: Sono sicuro che la potrete proseguire anche senza di me. Dopotutto a nessuno piace la mia compagnia.

Cleattilus: Ahhh senti Claxidrus, mi dispiace, sono stato troppo duro con te.

Claxidrus: Non è vero, hai solo detto la verità. Sono destinato a rimanere sempre da solo.

Clewindicus: Ma che stai dicendo? Noi tre non ti lasceremo mai da solo.

Claxidrus: Ti prego, le vostre vite coniugali vi occuperanno tanto tempo. Secondo voi quando potremo vederci un'altra volta senza le vostre metà? Forse tra diverse lune, o forse mai più. Però questo non vi peserà visto che voi avete una dolce compagnia, mentre io no. Per questo volevo rendere questo addio al celibato speciale, per mostrarvi quanto ci tenga a stare con tutti voi.

| In quel momento Clessidrus intuì che suo fratello si sentiva messo in disparte, però ebbe un idea. Poi si consultò con Clewindicus, Cleattilus e Climerinus e risero.|

Clessidrus: Quindi se per esempio anche tu avessi una “dolce compagnia”, non ti sentiresti solo?

Claxidrus: Eh? Non capisco dove vuoi andare a parare.

Cleattilus: Beh, visto che è la mia festa, c’è una cosa che tu devi fare per me.

|Più tardi tornarono alla taverna con Claxidrus che era rosso come un pomodoro per l’imbarazzo.|

Claxidrus: Ragazzi non è il caso.

Clessidrus: Senti, ti ho visto come la fissavi. Se glielo chiedi, accetteremo di fare questa sfida a base di jalapeno.

|Claxidrus deglutì e si avvicinò al bancone del bar dove Clizeldia stava servendo dei drink. La clessidriana lo notò e presa dall’emozione si sistemò il cappello.|

Clizeldia: Cosa ti riporta qui da me….cioè alla taverna.

Claxidrus: Oh beh questi bamboccioni vogliono la rivincita della sfida di jalapeno.

Clizeldia: Ottimo, vado subito in cucina a passare l’ordine.

|Ma prima che potesse andare.|

Claxidrus: Clizeldia aspetta.

Clizeldia: Sì?

Claxidrus: Ecco mi chiedevo se potevamo prenderci qualcosa insieme quando stacchi da lavoro. Sai, parlare della nostra gioventù e altre cose che si chiedono a qualcuno che non vedi da parecchio.

Clizeldia: Sì!.....Cioè, ma certo, io finisco tra una mezz’oretta.

Claxidrus: Bene, allora a fra poco.

E lei annuì, con entrambi che provarono a mascherare il loro arrossamento. Mentre al tavolo i quattro clessidriani sorrisero e brindarono al successo.
  
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