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Autore: Neves    26/06/2023    0 recensioni
Hermione dopo la guerra, dovrà affrontare una delle sue sfide più difficili. Perchè, come per tutti noi, il cuore ha i suoi piani ben precisi e quando si fa sentire... non puoi ignorarlo. Sappiamo tutti che le cose sarebbero dovute andare diversamente, persino la cara JK l'ha ammesso apertamente. Proviamo a rimediare
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Harry/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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 "Always knew you even when i didn't know you- don't make sense- but it do" e "Somehow you meant for me is true" Questo è stato il mio spunto da cui è nato tutto. tratto da una bellissima canzone chiamata On my Way. Un altra cosa che mi ha sempre fatto riflettere è una credenza degli antichi egizi loro infatti ritenevano che sede dell'anima fosse il cuore. Forse sono sempre stati più avanti di quello che tutti noi crediamo.
 
 
 
 
 
 
 
 
Un pomeriggio grigio nel cielo sopra Londra, una di quei pomeriggi d’estate in cui minaccia pioggia ma nella quale la calura estiva non ti abbandona.
 
Hermione aveva trovato quell’appartamento dopo la guerra, era piccolo ma più che adatto alle sue esigenze. Si trovava all’ultimo piano di un condominio, con travi a vista.
 
Lei l’aveva arredato in modo tale che un enorme biblioteca nel corridoio riempisse molto dell’ambiente.
 
Si avvicinò ad essa con il desiderio di leggere, cosa non inusuale per lei si ritrovò a pensare.
 
Decise di scegliere un libro relativo al rinascimento italiano… “La Grande Bellezza”, trovava molto ispirante e poetico il loro stile di pittura e scultura… nessuno è mai stato bravo quanto loro.Harry decise di regalarglielo.
 
Mi si avvicinò quasi di soppiatto, ed io ebbi un piccolo sussulto al contatto della sua mano con la mia spalla. Aveva uno sguardo molto triste sul volto, Ron ci aveva abbandonato e la nostra ricerca non stava procedendo. "Scusami Herm.. non volevo spaventarti" mi disse con un tono stanco. "Non ti preoccupare, cosa c’è Harry?" tagliai corto io…. Il fatto che Ron ci avesse abbandonato aveva lasciato una cicatrice dolorosa dentro di me, io lo amavo… e lui ci aveva abbandonati.
 
"Tanti auguri di buon compleanno" un lieve sorriso, solo per me. Mi diede questo libro rosso fiammeggiante con una scritta in italiano. Si era ricordato del mio compleanno e mi aveva fatto addirittura un regalo… nonostante la guerra, nonostante fossimo persi per la campagna inglese… Sentii il mio cuore riempirsi di fronte a questo gesto, gli sorrisi e lo abbracciai, mentre una lacrima solitaria mi solcò il viso.
 
"Sappi questo, Herm… nessun regalo potrà mai ripagare quello che tu significhi per me" mi sussurrò all’orecchio dolcemente.Ci sciogliemmo dall’abbraccio molto lentamente come se i nostri corpi e le nostre anime ne avessero bisogno come l’aria.
 
Aprii il libro molto delicatamente quasi avessi paura di romperlo. All’interno in prima pagina c’era una dedica: A te Herm, che non mi hai mai lasciato, un libro sulla bellezza.Per farti ricordare che c’è ancora bellezza in questo mondo e vale la pena combattere per esso. Con tutto il mio cuore, buon compleanno, Harry.
 
La rilessi emozionata, almeno 3 volte… quando rialzai lo sguardo lo vidi mentre tornava nella tenda.
 
Presi il libro e mi accomodai comoda sul balconcino che dava una bella visuale sul Tamigi e lo aprii.La mia mente, come sempre succedeva, si focalizzò sulla dedica. Non potei fermare il flusso di ricordi che invase la mia mente.
 
Ripensai a quando vedetti Harry, riportato ad Hogwarts in braccio da Hagrid. Il mio cuore nel vedere il suo corpo, che credevo senza vita, letteralmente prese fuoco. Qualcosa dentro di me in quel momento cambio per sempre.
 
Era come se una parte di me fosse morta con lui in quel momento. Un vecchio detto recita:” Non sai quello che hai fino a quando non lo perdi”. Ripensandoci a posteriori devo ammettere che mai parole furono più veritiere.
 
L’amavo senza saperlo, lo amavo da sempre e non ero mai riuscita a dirglielo. Ma il cuore che sà sempre prima le cose, lo sapeva già da tempo ma io non volevo ammetterlo a me stessa.
 
C’è sempre stata una connessione tra di noi, un modo di capirci solo nostro. Niente ci aveva mai diviso… ne la guerra, ne Voldemort, l’abbandono di Ron neanche la morte stessa. Lui mi ha sempre capita come nessuno e io lui. Come un voto infrangibile ma senza nessun incantesimo. Harry e Hermione, sempre insieme.
 
La mia mente era parecchio confusa anche se il mio cuore premeva martellante per comunicarmi tutte queste sensazioni che provava. Ma se qualcuno mi chiedesse quando è stato l’esatto momento in cui il mio cuore e la mia mente si sono riallineati… la risposta sarebbe dopo la battaglia, quando corsi ad abbracciarlo. Il mio cuore batteva come un tamburo nel petto, i suoi occhi verdi brillavano. E io mi sentii di nuovo al sicuro come sempre succedeva quando ero tra le sue braccia.
 
Passarono 6 mesi in cui dopo la guerra ognuno di noi cercava di ritrovare il proprio equilibrio ma nessuno era più incasinata di me. Cosa dovevo fare? Da una parte c’era Ron che mi amava, e io gli volevo un bene dell’anima. Già un bene dell’anima… ma sapevo che non avrei mai potuto (o meglio il mio cuore lo sapeva…) ricambiare il sentimento che lui nutriva per me. Avrei dovuto “distruggerlo” e io onestamente non ce la facevo. Dall’altra parte non sapevo neanche se Harry mi ricambiava. L’incertezza mi stava lentamente divorando, sapevo che dovevo fare qualcosa ma… c’è un momento giusto?
 
Una sera finalmente mi decisi… avrei parlato con Harry. La situazione non era più gestibile. Ron mi vedeva sempre distratta, assente e con la testa da un altra parte. Non riusciva a capire come mai io fossi infelice e sempre di malavoglia. Le litigate non mancavano di certo, piangevo spesso. Ma sopratutto pur con tutta la mia buona fede vedevo che lo ferivo… Vedere continuamente quello sguardo ferito, quando lui invece faceva di tutto per tirarmi su di morale, e cercare di fare il fidanzato perfetto, mi lacerava dentro come una lama. I miei sensi di colpa mi stavano facendo perdere la testa.
 
Mi appostai sotto casa di Harry, seduta su uno dei gradini che conducevano a casa sua, ripassando continuamente il discorso che mi ero preparata.
Sentii in lontananza voci concitate "Ciao Harry,grazie per il Drink" il mio cuore cominciò ad accelerare perché sapevo che tra poco l’avrei visto. Infatti di lì a pochi secondi il rumore dei passi fece capolino nell’androne. "Herm!" mormorò sorpreso vedendomi con un gran sorriso.
I suoi occhi erano leggermente più lucidi del solito e capii che qualcosa di diverso c’era.
"Ciao Harry" sussurrai appena alzandomi. "Entra ti prego, vieni!" io lo seguii tremando leggermente alle sue spalle "Sono stato a bere qualcosa con i miei colleghi, ma sai che non reggo l’alcool un bicchiere e sono già ubriaco". Finalmente dopo un pò di tentativi è riuscito ad aprire la porta mancando la toppa un paio di volte.
Cominciamo bene pensai ripremendo l’istinto di darmi un colpo sulla testa. Ci sedemmo uno di fronte all’altra, lui sul divano e io sulla poltrona. "Ascoltami Harry, ho bisogno di parlarti" dissi titubante io "ed ho bisogno della tua più completa attenzione".
Lui fece cenno di si con la testa e provò a mettersi più dritto.
"Io.. ho pensato molto a me, a noi" feci un pausa, sentivo la mia voce tremare, respirai profondamente "..a quello che abbiamo passato insieme" tenevo gli occhi bassi incapace di guardarlo. "Vedi negli ultimi tempi qualcosa in me è cambiato, ho provato a sopprimere questo cambiamento ma>" gli lanciai un occhiata fugace e lo vidi con gli occhi chiusi.
Il panico fece presto capolino in me… mi alzai di scatto e lo raggiunsi provando a scuoterlo. "No ti prego Harry! Svegliati!" gli dissi disperata.
Non sarei stata più in grado di trovare il coraggio di rifare quella conversazione. Poggiai la testa sul suo petto e quasi disperata sussurrai: " Io ti amo…".
Rimasi così per qualche attimo, completamente sconfitta. Tirai su la testa quasi con il senso del vomito, ma intenerita dal suo viso, rilassato mentre dormiva.
Andai nella stanza accanto, e gli presi una coperta. Cercai di sistemargliela come potevo, sicuramente il giorno dopo si sarebbe svegliato con un bel mal di schiena.
Stavo per andarmene quando improvvisamente la sua mano afferrò la mia. Voltai lentamente la testa, avevo il cuore in gola. "Anch’io ti amo, Herm" disse con voce impastata.
Cominciai a sudare, e spalancando gli occhi lo guardai. Pensavo di non aver capito bene…  "C-Cosa?".
"Ti amo Herm" ripetè lui piano.
Come se fosse ovvio, come se me lo avesse sempre detto. Ero imbalsamata non riuscivo a muovermi, milioni di attimi mi passarono davanti. Lui, con ancora la mano sulla mia, mi trascinò a sé facendomi perdere l’equilibrio.
Caddi su di lui e le nostre teste si scontrarono… "ahi!" pronunciammo insieme. Ci guardammo e un silenzio carico di aspettative e imbarazzo si impossessò dell’ambiente.
Che occhi meravigliosi ebbi il tempo di pensare…. dopodiché mi tirò a sé e poggiò le sue labbra sulle mie.
Fu il bacio più bello della mia vita, non saprei neanche come spiegare tutte le sensazioni che mi colmarono. Nessuno di noi due sentii l'esigenza di parlare quando ci staccammo, i suoi occhi brillavano come mai li avevo visti. Nessun gesto è mai stato futile tra noi.
Appoggiai la testa sul suo petto mentre lui mi abbracciava a sé. Una sensazione di pace mi colmò, come se il mio cuore si fosse rilassato sentendo di essere finalmente nel posto in cui ha sempre voluto essere. A Casa. Mi addormentai.
 
 
 
 
 
Fine Capitolo: Vorrei ringraziare fin da ora chiunque leggerà questa storia e avrà voglia di recensirla. Mai mi era capitato di immergermi così tanto all'interno di un personaggio. Io e Hermione siamo diventati un solo cuore, una sola mente, una sola anima. Spero di pubblicare quanto prima il secondo capitolo.Grazie a tutti Lory
 
   
 
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