Izana sta camminando verso l’ospedale sperando di vedere l amico, ma improvvisamente gli squilla il telefono, e a chiamarlo è proprio Kakucho, quindi senza pensarci due volte risponde.
“Pronto Kakucho?” Dice contento il ragazzo.
“Ciao Izana…sono già fuori dall’ospedale, ma non mi troverai lì” dice il moro divertito.
“In che senso non ti trovo li…dove sei ora?” chiede Izana contento e preoccupato.
“Sono in un posto speciale…e vorrei chiederti di aiutarmi se ti va” chiede Kakucho quasi commosso e osservando qualcosa.
“Si trova in un orfanotrofio, e vorrei aiutare questi bambini senza una famiglia a dare un futuro felice e sereno, e chissà…in futuro potrebbero trovare dei genitori che gli vorranno bene e che daranno loro affetto e amore che non hanno avuto prima” continua sorridendo.
Izana inizia a commuoversi, e gli vengono in mente dei ricordi legati ad esso.{mi ricorda molto la mia infanzia…e non è stata un granché…ma quei bambini ne meritano una felice, non permetterò che subiscano quello che ho passato io} pensa Izana commosso.
“Sarò felice di aiutarti…dimmi dov’è il posto” gli dice emozionato.
Kakucho gli da indirizzo e numero, e Izana inizia a incamminarsi.
{sarà la nostra unica possibilità di fare ammenda…grazie Kakucho} pensa felice.
Un gruppo di bambini si avvicina a Kakucho, curiosi di vedere chi fosse quel giovane ragazzo.
“Ciao” li saluta contento, i bimbi ricambiano timidamente, indecisi se andare da lui o no, solo una bambina ricresce ad avvicinarsi, e Kakucho si abbassa al suo livello.
“Come ti chiami?” Dice la bambina un po’ imbarazzata e curiosa.
“Mi chiamo Kakucho Hitto, e tu?” dice il ragazzo dolcemente, ponendole la mano.
“Io mi chiamo Kyoko” dice la piccola sorridendo, stringendogliela.
Man mano gli altri bambini prendono coraggio e si presentano uno alla volta.
“Ah eccoti” dice Kakucho notando l’arrivo di Izana.
“Ci ho messo un po’, ma ne è valsa la pena” dice Izana ridendo e raggiungendoli.
“Chi è? Un tuo amico?” Chiede un bambino indicando.
Il ragazzo annuisce, e il bimbo va dall’amico curioso di conoscerlo.
“Ti chiami Izana giusto?” Chiede il bambino sorridendo.
“Esattamente…tu come ti chiami?” Chiede abbassandosi al suo livello.
“Io mi chiamo Tetsuo…e sarai mio amico anche tu” dice dolcemente il bimbo.
Izana si stupisce e quasi si commuove, lentamente gli accarezza la testa, facendo divertire il piccolo.
Una signora esce dalla struttura per vedere cosa sta succedendo, nota che i bambini stanno osservando due giovani ragazzi.
{e quelli chi sono…perché i bimbi li guardano curiosi…?} pensa la signora guardandoli con sospetto, così decide di indagare.
“avete fatto conoscenze a quanto vedo” continua riferendosi ai bimbi.
“Si…ma sono bravi, giuro! Non vogliono farci del male come quelli la” dice una bambina contenta.
{quelli la?} pensa Kakucho preoccupato, qualcuno deve avergli fatto qualcosa per forza, da come lo dicono.
“So che non dite mai le bugie, cari…ma anch’io devo conoscerli meglio per capire” dice dolcemente la signora invitando i bimbi ad andare in giardino.
Izana e Kakucho vedono la signora che li fissa in modo stranito e inizialmente si preoccupano, convincendosi che lei li vedesse come dei criminali che vogliano far del male a dei ragazzini.
“Ditemi…chi siete?” chiede la signora vedendo uno ad uno i ragazzi.
I due la vedono confusi, per poi decidere di presentarsi.
“Io mi chiamo Izana Kurokawa…e lui è Kakucho Hitto” dice Izana contento e inchinandosi.
“Piacere” dice Kakucho facendo lo stesso.
“Io mi chiamo Nami Takanake…e sono la proprietaria di questa struttura” dice la signora sorridendo e ricambiando l’inchino.
“Sono uscita per capire il perché i bambini interagivano così allegramente con voi…e confermo che siete persone affidabili…altrimenti sarebbero fuggiti no?” Continua ridendo.
“Beh…abbiamo commesso cattive azioni in passato…e vogliamo fare ammenda aiutando te e questi bambini” dice Kakucho malinconico e convinto.
“Tutti commettiamo degli sbagli…me compresa…l’importante è che capiamo e cerchiamo di non ripetere lo stesso errore” dice Nami sorridendo.
{lei compresa? In che senso?}pensa Izana un po’ preoccupato.
“Perché non vi accomodate? così posso dirvi nel dettaglio come funziona questo lavoro e metterci d’accordo” dice Nami invitandoli a entrare.
I due ragazzi la seguono dentro la struttura, cominciando a osservare gli interni.
“Benvenuti all’orfanotrofio Takanake, ragazzi” dice Nami contenta, facendo sorridere Izana e Kakucho.
{la nostra vita cambierà per sempre d’ora in avanti} pensa Izana sorridendo.