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Autore: KawaTengu_Ronin    30/06/2023    0 recensioni
A Twilight viene consigliato un periodo di vacanza e così decide di andare a trovare la sua amica Somnambula.
La pegaso equigiziana le racconterà una storia molto particolare, a cominciare dal fatto che lei non è nata ad Equestria e parlerà a Twilight di una pegaso eroina che solo il suo villaggio conosce e che lei ha avuto l'opportunità di conoscere e di essere sua amica.
Per apprezzare la storia bisogna fare un salto nello Zebrafrica nell'antico Equigitto.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: OC
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le pegaso Cuordidrago'
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Lo smascheramento
Nel presente
 
Dopo una bella nottata di sonno, Twilight, Spike e Starswirl si svegliarono, e sentirono un buon profumo venire dalla cucina, andarono a controllare, e videro che Somnambula aveva preparato diverse pietanze tra cui pancakes e brioche.
Twilight fu sbigottita
-“Hai davvero fatto tutto quanto tu Somnambula?”-
E la Pegaso equigiziana rispose ridacchiando
-“  Eh eh, diciamo di sì, il fatto è che non ho mai occasione di avere ospiti e poi mi sono fatta aiutare da un mio amico, eccolo qua”-.
Dalla cucina c’era un pony verde chiaro con vesti da mercante.
-“ Buongiorno a tutti, salve principessa Twilight”-
Somnambula lo presentò ai suoi amici
-“  Questo qui cara Twilight lui è uno dei discendenti di Ramil, lui si chiama Dune e vive nel mio stesso quartiere”-, il pony si rivolse a Somnambula
-“ Hai parlato a loro della mia antenata?”-
-“ Quasi, ho appena cominciato, per il momento ho solo detto di quando la incontrai”-
-“ Ma loro lo sanno che la leggenda non deve uscire dal villaggio, vero?”-
-“ Certo che lo sanno, glielo ho detto, non vogliamo certo che dei ladri rubino nel tempio della tua antenata?”-
Twilight notò che il pony non aveva strisce e lo disse a Somnambula, 
-“ È vero Twilight, ma non tutti i discendenti di Ramil Sable hanno le strisce alcuni però le hanno, quando lei ritornó qui lei si sposò e mise su famiglia, e Dune fa parte della tredicesima o quattordicesima generazione”-
Twilight poi disse la sua promessa 
-“Io ti prometto che non farò parola con nessuno riguardo alla sua storia, però siamo ansiosi di sapere il continuo”-.
-“Va bene vi racconterò di quando io e Ramil abbiamo incontrato il Guerriero di Sekhmet”-
-“E avete scoperto anche chi era?”- 
-“ Sì, in realtà lo scoprì io”-
Nel passato
 
Somnambula e Ramil cominciarono ad uscire spesso insieme, le loro madri erano contente che ognuna delle loro figlie fossero una l'amica dell'altra.
Somnambula portava spesso Ramil per le vie della città, e Ramil la lasciava assistere agli allenamenti con le guardie, e Somnambula poté vedere quanto Ramil era forte, era agile e veloce con diverse armi, non perdeva mai contro le guardie eccetto contro suo fratello Hamzah.
Ma il fratello era sempre felice e fiero di poter stare con la sorella anche in combattimento, dopotutto entrambi si sono allenati grazie ai loro padri. 
Anche in quel momento Hamzah si congratulò con la sorella.
-“  Sei sempre la migliore, sorellina, con il khopesch hai sempre fatto progressi, però vorrei vederti spesso combattere con la lancia, dopotutto era l'arma preferita delle zebre”-
-“  Hai ragione fratello, userò più spesso la lancia, ma non voglio farti male”-
-“ Usa allora la lancia di addestramento, perché sei sempre stata brava con la lancia”-
Ramil si tolse un po' il sudore con un panno, poi ritornó da Somnambula
-“ Allora Somnambula? Mi sono allenata parecchio, ti va di andare alle terme?”-
-“ Le terme? Ci sono andata solo con i miei genitori, non ci sono mai andata da sola”-
-“  E non andrai da sola, tu verrai con me, una buona ora alle terme ci farà bene, mi ci porta spesso mia madre”-.

Le terme equigiziane era copiate da quelle roarmane, c erano belle vasche di acqua calda, con delle belle decorazioni e anche un posto usato come sauna.
Una volta tolti i vestiti, le due Pegaso si misero addosso un asciugamano e poi entrarono in acqua. 
Ramil era felice ogni volta che entrava in acqua, 
-“  Aaah, che sollievo, quest'acqua è calda al punto giusto”-
-“Anche a me piace stare qui, questo posto è rilassante”-
-“Dì un po', Somnambula? Che rapporto hai con il principe Hisan? E’ per caso il tuo amichetto intimo? Nel senso è il tuo futuro fidanzato?”-,
Somnambula arrossì, 
-“No, no, che cosa pensi mai? Siamo solo amici, se lo conosco è perché mio padre lavora per il faraone,  tu piuttosto, penso che passi più tempo con lui, non sarai tu innamorata di lui?”-
-“ Io non sono il tipo di puledra che pensa all’amore, lui è solo un pony a cui do lezioni di lingua e storia delle zebre,  può darsi che un giorno quando sarò più grande io voglia cercare un buon pony con cui avere una famiglia, oppure cercare un fidanzato zebra”-
-“Che cosa pensi di fare in futuro?”-
-“ Non è una cosa che mi piace dire, mia madre è contraria”-
-“E cosa sarebbe?”-
-“Vorrei diventare una guardia reale, io sono forte in combattimento, e  potrei proteggere il faraone, Hisan e anche il mio popolo, cioè sia i pony che le zebre”-
-“ Ti ho visto spesso in allenamento, credo che potresti essere una buona guardia, ma forse tu madre vuole che diventi come lei”-
-“Ma io sono già come lei, conosco perfettamente le sue ricette, le sue medicine, gli ingredienti, credimi conosco molte cose sul mio popolo, cioè le zebre, è difficile passare inosservata se hai le strisce e sei un pony, soprattutto una come me con le strisce rosse”-
-“A me le tue strisce piacciono, mi piacciono questi tuoi colori”-
-“ La gente a volte mi chiama mezzosangue, oppure meticcio, che non sono pura, che non sono né pony né zebra, solo la famiglia reale non mi giudica”-
-“ Neanche io ti giudico, solo perché sei diversa non vuol dire che devi essere strana”-
-“Tu sì che sei un’amica”-
-“Un momento, hai detto amica?”-
-“Credevo che fossimo amiche”-
-“Lo sai? È la prima volta da quando ti ho conosciute che mi chiami amica, a me piacerebbe esserlo davvero, saresti la sorella che non ho mai avuto”-
-“Lo stesso lo penso anche io, tu saresti la mia sorella che non ho potuto avere, ma io voglio bene ad Hamzah, sono fiera che sia mio fratello”-
-“Anche a me lui è simpatico”-
-“Dopo le terme ti va di venire con me?”-
-“Dove vuoi portarmi?”-
-“A fare un giro sul Nilo”-
-“ Volando?”-
-“ Lo vedrai”-.
Dopo le terme, Ramil portò Somnambula vicino ad una parte del Nilo, videro una zebra maschio che stava su una barca equigiziana fatta di piante di papiro.

Il barcaiolo si avvicinò, Ramil lo presentò a Somnambula.
-“ Cara Somnambula, questo è mio zio Hakim, fratello di mia madre, è un pescatore”-
-“Oh, salve signor Hakim”-, lo stallone non capì, 
-“ Wewe ni nani? ”-, Somnambula fece una faccia strana,
-“Che cosa ha detto? Non credo di aver capito”-
-“Stai tranquilla, Somnambula, purtroppo mio zio parla solo Zwahili, ha solo detto chi sei?”-,

Ramil parlò con lo zio, 
-“ Mpendwa Mjomba Hakim, huyu ni rafiki yangu Somnambula (Caro zio Hakim, questa è la mia amica Somnambula)”-
-“ Ah, sikujua una rafiki, nafurahi kuwa una rafiki (Ah, non sapevo avessi un'amica, sono contento che tu abbia un'amica)”-, i due parenti si parlarono e risero pure, mentre Somnambula non capiva niente di quello che dicevano.

Poi Ramil si rivolse all’amica, 
-“Vieni Somnambula, ti faccio fare un giro in barca”-
-“Era questo che volevi farmi vedere? Una barca?”-
-“Questa barca la usa di solito mio zio, però, a volte io vengo qui e lo aiuto a pescare”-, Somnambula si sedette nella barca, 
-“Non sapevo che pescassi”-
-“E’ solo per aiutare mio zio, e a volte lui mi dà parte della pesca da portare a casa”-, Hakim prese il remo e si mise a prua, mentre Ramil si mise col remo a poppa ed entrambi si misero a remare.
-“ Vedrai Somnambula, è molto rilassante remare sul Nilo, ti piacerà”-, e difatti a Somnambula la gita sul Nilo piacque molto, era davvero rilassante viaggiare sul Nilo. 

Il viaggio fu lungo, e Somnambula piaceva vedere il paesaggio attraverso il viaggio sul Nilo, nel percorso vide anche delle grosse barche equigiziane dove vari pony e varie zebre caricavano le pietre per costruire palazzi.

Ad un certo punto, Somanmbula si rivolse a Ramil, 
-“Raccontami un po' Ramil, a quali dei tu sei legata di più?”-
-“Ma te l’ho già detto quando ci siamo conosciute”-
-“ Sì, però…..non hai degli dei preferiti? ”-
-“Vediamo……c’è Osiride, Iside, Ra, Khepri, Sekhmet, Sobek, senza contare Thoth, il dio della saggezza, non credo di avere dei preferiti, tuttavia mia madre spesso mi fa recare ai templi di Khepri e di Thoth e di Sekhmet, quando arrivammo qui, o meglio prima che io nascessi il mio  popolo si convertì alla vostra religione, oltre che alla vostra lingua, mia madre e il mio popolo avevano già degli dei”-
-“Davvero?Ah sì è vero me lo hai detto, e il tuo popolo che dei veneravano prima?”-
-“Vediamo….fammi ricordare…..ah sì, nella religione del mio popolo c’è Olorun, è un dio zebra, il suo nome significa Il signore del cielo, è paragonabile a Ra, lui è il dio della pace, dell'armonia e della purezza, è associato al colore bianco e controlla tutto ciò che ha questo colore, come le ossa, il cervello e le nuvole, secondo la sua religione Olorun creò l'universo, fissò il giorno e la notte, ordinò le stagioni e stabilì il destino dei pony, fu lui a creare gli orisha, cioè i santi, i quali a loro volta crearono i pony e le zebre”-
-“Sembra interessante, quindi anche nella tua religione avete molti dei?”-
-“Da quel che mi ricordo c’è Ogun, orisha del ferro e  della guerra, Logunedé, orisha giovane della caccia e della pesca, Xangô, orisha del fuoco e del tuono, protettore della giustizia, Xapanã, orisha dei dolori della pelle e delle piaghe, Oxumarê, orisha della pioggia e dell'arcobaleno, Ossaim, orisha delle erbe e dei segreti medicinali, Iemanjá, regina del mare, Oyá, orisha femminile dei venti, dei fulmini e delle tempeste, Oxum,  orisha femminile dei fiumi, dell'oro e dell'amore, e poi Yemaja, orisha femminile dei laghi, dei mari e della fertilità, madre degli altri orisha, ce ne sarebbero altri ma non voglio riempirti di informazioni”-
-“ Hai una religione molto interessante”-
-“Anche la tua è interessante, il mio popolo non ha trovato difficoltà ad adattarsi  ai nuovi dei, alcune zebre però continuano a pregare i vecchi dei dei loro villaggi, ma mia madre ha voluto che i suoi figli fossero della religione equigiziana  e così è stato”-
Durante il viaggio sul Nilo la chiacchierata fu lunga, finchè arrivarono vicino alla città e Ramil e suo zio si avvicinarono alla riva, era ormai ora di scendere a terra, prima scese Somnambula poi Ramil, che ringraziò lo zio Hakim,   
-“ Asante mjomba, tutaonana (Grazie zio, ci vediamo) ”-
-“Tutaonana hivi karibuni, mjukuu (A presto, nipotina)”-, le due pegaso si diressero nel mezzo della città per tornare alle loro case.
Arrivate al mercato videro che c’era un pandemonio, sembrava proprio che ci fossero dei banditi, erano cinque okapi banditi muniti di scimitarra che stavano derubando le varie bancarelle, 
Ramil si rivolse a Somnambula, 
-“Ehi, Somnambula? Tu torna pure a casa, io devo prendere delle cose qui al mercato”-
-“Cerca di fare attenzione ai banditi”-, Somnambula si mise in mezzo alla folla, per evitare gli okapi banditi, poi quando si girò vide che Ramil era scomparsa, 
-“Ma dove è finita? Chissà in quale bancarella doveva andare?”-.
Gli okapi banditi puntavano alcuni pony con le loro scimitarre, dicendo loro di non muoversi, e nel frattempo rubavano cibo e soldi.

Ma non c’era pericolo perché dal tetto di una casa ecco che apparve il Guerriero di Sekhmet, lui saltò dal tetto e scese a terra per dare un avviso ai banditi.
-“Fermatevi, o nel nome del dio zebra Olorun io vi punirò nel nome degli dei, se vi arrenderete sarò clemente, altrimenti vi punirò”-, il capo Okapi lo avvisò, 
-“Ehi buffone, noi siamo qui per lavorare, non ci serve un pagliaccio che ci dica cosa fare o non fare”-
-“ Ve lo ripeto, se voi vi arrendete, io non vi farò niente, altrimenti userò la forza”-
-“Usa pure la forza buffone, credi che abbiamo paura di uno stallone mascherato come te?”-
-“ Dunque avete scelto la violenza, nel nome della dea Sekhmet, io vi punirò”-, gli okapi gli andarono incontro, ma il guerriero fece un salto, e li evitò, poi prese il suo khopesch e li colpì, quando un okapi lo colpiva il guerriero parava sempre e gli dava un calcio, oppure uno schiaffo con l’ala, il guerriero era agile molto più dei banditi e dopo qualche fendente del khopesch li aveva battuti, in quel momento arrivarono le guardie reali con Hamzah assieme a loro, il guerriero fece un salto e tornò sui tetti per scappare via.

Ma Somnambula volle seguirlo, il guerriero era più veloce inoltre saltava sui tetti, lei invece lo seguiva dalle strade poi lei lo chiamò, 
-“ Aspetta guerriero”-, il guerriero si fermò e guardò in basso per vedere chi l’avesse chiamato,
-“E tu chi sei? Cosa vuoi da me?”-
-“Io so poco su di te, però volevo sapere una cosa, perché aiuti la gente?”-
-“Non lo faccio per avere onori o gloria o soldi, dove c’è un’ingiustizia io ci sono, se io ci sono i cattivi hanno vita breve”-
-“Ma da dove vieni? Non ricordavo che fossi un pegaso”-
-“ Cara Somnambula, io non posso dirti da dove vengo, perché ho un’identità da proteggere, ma sappi che non sono tuo nemico e che questa non è l’ultima volta che mi vedrai,  hataa naltaqi mujadadan (Arrivederci)”-, e il guerriero di Sekhmet sparì subito e Somnambula lo salutò, 
-“ Hataa naltaqi mujadadan (Arrivederci), però…….ora che ci penso come fa a sapere il mio nome?”-, dietro di lei c’era Hamzah che la rispose,
-“ Non c’è bisogno di farsi domande, lei sa tutto di molti di noi”-
-“Lei?”-
-“ Ehm….mi riferisco a Sekhmet, è lei che parla per il guerriero, quindi è normale che il guerriero conosca qualche nome degli abitanti di Harim, e poi te l’ho detto puoi fidarti di lui”-
-“ Ora che ci penso, ha nominato Olorun con i banditi, possibile che il guerriero di Sekhmet possa essere una zebra? Ramil mi ha parlato dei vostri vecchi dei”-
-“ Ehm…..e chi lo sa? Tutte le zebre che si sono trasferite qui conoscevano il dio Olorun, potrebbe essere qualsiasi zebra, ora se non ti spiace devo cercare mia sorella, mia madre si è dimenticata di dirle di comprare anche delle noci di cocco”-, Hamzah se ne andò via verso il mercato, però Somnambula si mise a pensare, 
-“ E’ strano, Hamzah ha fatto degli strani versi, come se stesse mentendo, oppure come se stesse nascondendo qualcosa, che sia lui il guerriero di Sekhmet? No, impossibile, quando lui è arrivato il guerriero era ancora con la folla, e poi non poteva essere sui tetti e poi dietro di me, ma chissà chi potrebbe essere il guerriero di Sekhmet?”-.

Il giorno dopo Somnambula andò al palazzo del faraone, dove doveva incontrarsi con Ramil, ma non la trovò, lei trovò invece Mimea, la zebra madre di Ramil, Somnambula la salutò, 
-“Salve signora Mimea”-
-“Oh, cara Somnambula, che bello vederti, vieni, vieni nella mia stanza che ti offro una bevanda”-.
Mimea portò Somnambula in una stanza che il faraone aveva assegnato a Mimea per quando stava a palazzo, Somnambula vide le strane decorazione che erano in quella stanza, c’era piante, cactus, maschere tribali mai viste, diversi scrigni, dei recipienti con degli strani liquidi, e in mezzo alla  stanza c’erano un pentolone grande ed uno medio messi su dei fuochi, inoltre c’era un tavolo con dei libri e dei papiri.

Somnambula si sedette per terra vicino ad un tavolo, mentre Mimea mise su un altro fuoco un piccolo pentolone con del liquido e delle foglie dentro.
 -“ Cosa sta preparando, signora Mimea?”-
-“Oh, niente di speciale, è solo un infuso di foglie che dà energia, ti fa sentire meglio come una bella dormita, Ramil lo beve spesso, per questo lei è piena di energia”-, dopo un po' Mimea mise l’infuso in due ciotole piccole, era caldo, però andava bevuto così, Somnambula lo sorseggiò, era buono, 
-“Mmmmh, è squisito, signora Mimea”-
-“Ti prego Somnambula, chiamami semplicemente Mimea, sono così contenta che tu sia qui”-
-“Come mai?”-
-“Perché tu hai dato a Ramil una cosa che lei non aveva, e cioè un’amica, di solito lei parlava solo con Hisan ed Hamzah, non aveva amiche femmine, tu sei come la sorella che lei non ha potuto avere, d’altronde anche io ho la mia età, e non riuscirei a trovare un altro marito”-
-“ Sono contenta anche io di conoscere Ramil, i miei genitori non mi hanno dato un fratello o una sorella, quindi anche io ho trovato una sorella in lei”-
-“Parlate spesso voi due?”-
-“Sì, parliamo spesso, e lei è molto colta, mi ha parlato dei vostri vecchi dei come Olorun, ma conosce molto sui vostri nuovi dei, come simboleggia il suo cutie mark”-
-“ E’ molto legata a Khepri e a Thoth, inoltre adora gli scarabei, quando lei era una puledrina le piaceva osservare gli scarabei”-
-“E’ anche molto forte, inoltre mi ha fatto conoscere suo zio Hakim, però ci ha parlato solo lei, dato che lui parla solo Zwahili”-
-“Tra la nostra gente parliamo equigiziano, però ci sono anche membri che parlano solo altre lingue zebrafricane, come lo Zwahili, lo Zulù, lo Yoruba, io per fortuna nel nostro popolo parlavamo tutte e tre, e anche altre, ed io ho insegnato queste lingue ad Hamzah e Ramil, sono entrambi bravi con le lingue, Hamzah sta imparando adesso a maneggiare con le pozioni, ma Ramil è più brava di lui, anche perché ha cominciato prima di suo fratello”-
-“Mi ha anche detto degli dei che voi pregate da quando siete venuti in questo villaggio”-
-“Ramil secondo me non ti ha detto che solo la metà delle zebre si è convertita alla vostra religione, l’altra metà continua a pregare gli dei Yoruba, mio marito pregava ancora Olorun, io invece mi convertì, e lo fece pure Hamzah, lui era piccolo, invece Ramil che è nata già qui l’ho subito fatta nascere nel nome di Ra, noi zebre abbiamo una bella storia alle spalle, conosciamo molto le altre zebre che popolano questo continente e quindi conosciamo molte leggende e molte storie”-
-“Ha davvero una fantastica figlia e anche molto forte e molto intelligente”-, però Mimea a quelle parole cambiò atteggiamento, da felice a triste,
-“E questo il punto, Ramil è molto forte, si allena spesso con Hamzah, e anche con le altre guardie, purtroppo lei è testarda, come lo era suo padre, ma in realtà anche Hamzah è testardo, io stessa alla loro età ero testarda, quindi è anche colpa mia hanno preso da me anche questa brutta qualità, non so se te lo ha detto, ma Ramil desidererebbe diventare una guardia reale”-
-“in realtà sì, me lo ha accennato”-
-“Essere una guardia reale può essere molto pericoloso, Hamzah è diventato una guardia perché il faraone si consultò con il dio Horus per sapere se Hamzah poteva essere una buona guardia, Horus disse di fidarsi e infatti mio figlio è una delle sue migliori guardie, ma mia figlia si è sempre messa in testa l’idea di proteggere la gente”-
-“Non vedo quale sia il problema, è una nobile causa”-
-“ Io non posso sopportare l’idea che i miei figli possano morire combattendo,  ho già perso i miei due mariti non sopporterei di perdere le mie due cose a cui tengo di più, Hamzah è forte, ma mia figlia non saprei se potrebbe farcela, inoltre non ci sono guardie femmine, senza contare che lei si è sempre allenata da quando ha saputo del guerriero di Sekhmet, lei vorrebbe diventare come lui, ma è pericoloso fare il giustiziere, anche se sei mascherato, potrebbe succedere che qualcuno ti strappi l’abito e veda le sue strisce e non ci sono pegaso con le strisce rosse come lei, la riconoscerebbero subito, e la ucciderebbero”-
-“ A Ramil vorrebbe solo aiutare gli innocenti, vorrebbe solo aiutare i pony e le zebre e le altre creature, il suo sogno è nobile, lei dovrebbe sostenerla”-
-“il fatto è che……Ramil ti ha parlato di Nyasi?”-
-“Sì”-
-“Lei è mia sorella, mia sorella maggiore, lei da quando si è trasferita qui ha deciso di diventare una zebra gladiatrice, è sempre stata forte e non ha mai perso, è stata in diverse arene del continente  attualmente vive a sud di questa parte del continente ad Ingwenya, a volte viaggia con i suoi colleghi, laggiù ci abitano altri membri della nostra vecchia tribù, e purtroppo in una delle arene di quella città ho perso entrambi i miei mariti, Nyasi li aveva avvertiti, ma entrambi volevano guadagnare per la loro famiglia, ho parlato spesso ai miei figli di mia sorella, a volte veniva anche a trovarci qui e portava dei soldi e dei regali per i suoi due nipoti, lei è brava con le lance, con le spade e con gli scudi, credo che sia anche perché Nyasi sia importante per Ramil che mia figlia voglia combattere, per fortuna Ramil non ha mai pensato di fare la gladiatrice”-
-“Però sua sorella Nyasi è abbastanza forte, non ha mai perso?”-
-“Cara Somnambula, c’è una cosa che non ho mai detto a Ramil e ad Hamzah, nemmeno Nyasi e Hakim non ne hanno mai parlato, ma quando eravamo nel nostro vecchio villaggio, io mia sorella e mio fratello facemmo una pozione che ci permise di viaggiare nella dimensione degli dei, per ricevere consigli, incontrammo persino il dio zebra Olorun in persona, fu in quella occasione che gli dei ci dissero che il nostro destino era di partire per l’Equigitto nel nostro futuro, ricevemmo tutti e tre degli amuleti magici, Hakim ricevette l’amuleto di Onilé, dio legato al culto della terra, col quale poteva usare il potere della terra, Nyasi ricevette l’amuleto di Eleguà, il messaggero degli dei, che le conferì una buona velocità,  ed io ricevetti l’amuleto di Orula, l’orisha della divinazione e del destino, il che mi permise di prevedere il futuro”-
-“E voi tre conservate ancora questi amuleti?”-
-“No, gli dei dissero che se fossimo rimasti con loro gli amuleti avrebbero sempre funzionato, ma quando io e Hakim ci convertimmo alla nuova religione gli amuleti non funzionavano più, però Nyasi prega ancora per i nostri vecchi dei, quindi il suo amuleto funziona ancora, anzi io e mio fratello Hakim demmo i nostri amuleti a Nyasi, e tutti e tre gli amuleti funzionavano su di lei, è per questo motivo che Nyasi non ha mai perso, perché possiede degli amuleti divini, Ramil invece non possiede protezione dagli dei per mezzo di amuleti, quindi non sarei mai felice nel sapere che mia figlia potrebbe morire in qualsiasi momento, tu devi cercare di capirmi Somnambula, tu sei sua amica non vorresti mai che le accadesse qualcosa, non è vero?”-
-“Sì, è vero, non vorrei mai che si facesse male o che morisse, lei è mia amica, non potrei mai sopportare il pensiero di perderla, lei è la mia migliore amica, anzi la considero come una sorella, non vorrei mai perderla, non avrei mai un’altra amica come lei, io sono d’accordo con quello che dice, Mimea, ma d’altronde non vorrei essere responsabile dell’infelicità di Ramil, sei vuole diventare una guardia, allora…..aspetti un momento, ma allora sua sorella Nyasi usa la magia divina per combattere? Non pensavo fosse consentita nei combattimenti”-
-“In realtà l’uso di oggetti magici non è proibito, e poi Nyasi non è che ne fa un uso esagerato, lei è abbastanza forte, però gli amuleti la proteggono da morte certa, se un giorno tu dovessi andare ad Ingwenya dovresti andare a vedere i combattimenti che fa mia sorella Nyasi che tra l’altro usa anche le magie che produciamo noi zebre con le pozioni”-
-“ Mi piacerebbe conoscere molto di voi zebre, non so molto su di voi”-
-“Noi zebre veniamo da vari posti dello Zebrafrica, il mio popolo viene da una parte lontana verso il centro e il sud, e abbiamo avuto spesso a che fare con altre tribù per questo conosciamo molte lingue, infatti molte zebre di Harim fanno da guida ad alcuni abitanti della città nel caso ci fosse bisogno di un interprete, no badare a mio fratello Hakim, lui parla solo Zwahili ma conosce qualche parola nella tua lingua, è solo che vuole rimanere attaccato alla sua lingua originale, per questo parla solo con quelli della sua razza, o con la sua famiglia”-
-“Scusi se glielo chiedo, ma potrei dare un’occhiata alla sua stanza?”-.
Somnambula era curiosa di vedere parte di quella stanza, era curiosa soprattutto delle maschere, Mimea gliene parlò, 
-“ Queste maschere sono tramandate nella nostra famiglia, conosco formule magiche per varie malattie in diverse lingue, e ho scritto in alcuni libri alcune medicine e formule magiche del nostro popolo e di alcuni popoli”-, Somnambula vide un libro, 
-“E questo libro è scritto in zwahili?”-
-“Non proprio, quel libro è scritto nella mia lingua originale lo Yoruba”-
-“ Ramil non mi ha detto che aveva una lingua originale”-
-“Forse non te ne ha parlato perché nella nostra famiglia abbiamo sempre parlato di più lo zwahili, ma la nostra lingua originale era lo Yoruba, io e mio marito Ghassan la conoscevamo, e la conosce Hamzah, ma tra noi zebre ci parliamo di più con lo zwahili e lo zulù per comprenderci meglio, nella mia tribù parlavamo sia lo yoruba che lo zwahili”-
-“Quindi Ramil non conosce lo yoruba?”-
-“ Non del tutto, conosce molte frasi ma io non le ho insegnato tutto, però le ho insegnato le altre con cui parlare con altre città e altre zebre”-
-“E cosa sono quelle cose?”-
-“Oh, quelli sono tuti strumenti musicali, alcuni dei nostri popoli, altri invece sono equigiziani”-, Mimea prese una grossa lira, 
-“ Questa è una simsimiyya, dovresti averla vista in città”-
-“Non mi intendo di musica, ma mia madre dice che dovrei imparare a suonare qualcosa, anche perché di solito sto sempre fuori, oppure leggo o studio, forse suonare uno strumento mi aiuterebbe ad evitare la noia”-, Mimea poi prese un grosso strumento simile ad una grossa maracas ricoperta di perline,
-“ Questo è uno shekere, uno strumento che si suona colpendolo sullo zoccolo, lo usavamo nel nostro villaggio”-, poi prese un piccolo tamburo, 
-“ E questo è un darbouka, usavamo vari strumenti per cerimonie, matrimoni, oppure feste, sono contenta che Hamzah abbia vissuto nel mio villaggio, ma sono ancora più contenta che Ramil sia nata e cresciuta qui, e questo flauto che vedi si chiama ney, e questo è un semplice liuto, a volte mi diletto con la musica, sia per rilassarmi che per motivi terapeutici”- 
-“I suoi figli suonano questi strumenti?”-
-“Hamzah sa suonare solo il ney e il darbouka, mentre Ramil è quella più colta e attenta, sa suonare tutti gli strumenti che abbiamo, impara molto in fretta, è eccellente nel suonare”-
-“ Questo non me lo aveva mai detto”-
-“Forse perché lei di solito suona solo con la sua famiglia, oppure se glielo chiedo io, la prossima volta prova a chiederle di suonare davanti a te, sono sicura che lo farà”-
-“Mi ha fatto piacere parlare con lei, ora devo tornare a casa mia, spero di parlare di nuovo con lei come dite arrivederci nelle vostre lingue?”-
-“In zwahili si dice Mpaka tukutane tena, in zulù si dice Size sihlangane futhi  mentre in yoruba si dice Titi ao tun pade”-
-“ Spero di ricordarlo, voglio vedere come reagirà Ramil se glielo dico”-.
Somnambula uscì dal palazzo, e si mise in cammino per tornare a casa, però vide Hamzah che stava entrando a casa, 
-“Hamzah non dovrebbe essere in servizio a questa ora del giorno? Perché sta andando a casa? Forse sa dove si trova Ramil”-.
Somnambula seguì Hamzah senza farsi notare, la casa in questione era di due piani e vicina al palazzo reale non era molto grossa ma neanche piccola, era la prima volta che vedeva la casa di Ramil.

Somnambula seguì Hamzah fino ad una stanza e sentì che stava parlando con qualcuno così cercò di sentire, sentì perfettamente due voci,
-“Anche oggi è andata bene, grazie a te la città è un po' più sicura”-
-“Però anche voi guardie fate il vostro dovere, non potete contare sempre su di me, a volte però dovrei andare più in là della città per cercare di aiutare altra gente”-
-“L’importante è che nessuno sappia, soprattutto la mamma, tu sei importante per me sorellina, come sei importante per la comunità ”-, Somnambula capì che Hamzah stava parlando con Ramil, ma quella non era la sua voce, così guardò nella stanza, non poteva crederci, Hamzah stava parlando con il guerriero di Sekhmet, ma in quel momento lui si tolse la maschera, e cosa ancora più incredibile, era la sua amica Ramil, non era un maschio era una femmina, in quel momento non riuscì a stare zitta ed entrò nella stanza.

-“Ramil! Hamzah!”-, i due fratelli si spaventarono nel vedere Somnambula a casa loro, Ramil le chiese
-“Somnambula? Cosa fai qui? Ci stavi spiando?”-
-“ Io non volevo spiare, ho solo visto tuo fratello entrare e mi chiedevo che stesse facendo dato che era in servizio, e poi ho visto questa scena, non ci posso credere, tu Ramil sei il guerriero di Sekhmet?”-, Hamzah era dispiaciuto,
-“Mi dispiace sorellina, non mi ero accorto di essere seguito”-
-“Devi fare più attenzione, se fosse stato un furfante? Meno male che era solo Somnambula”-, Ramil andò da Somnambula,
-“Ebbene sì, sono io il guerriero di Sekhmet, ho scelto di fare questa parte per aiutare la gente di Harim, e da come hai visto ho fatto il mio dovere con tutti quelli che erano in pericolo”-
-“ Ma potevi farti male, potevi finire uccisa, che ti sarebbe successo se qualcuno ti avesse riconosciuto? Se per esempio avesse visto le tue strisce e avrebbe capito chi fossi?”-
-“Oh, ma per favore, mi sembri mia madre, parli come lei”-
-“In realtà sono stata da lei, e mi ha detto queste cose, quindi Mimea non sa niente?”-
-“No, e se lo sapesse mi farebbe una ramanzina che  durerebbe un mese, è meglio se lei non sa niente”-
-“E se tu fossi morta? Tua madre non sopporterebbe la morte tua o di tuo fratello, siete le uniche cose più importanti della sua vita, e tu sei importante anche per me”-, Hamzah interruppe la pegaso, 
-“Non prendertela con Ramil, vedi Somnambula, la colpa è tutta mia, sono io che ho convinto Ramil”-
-“Tu? Sei tu che l’hai convinta? Ma sei suo fratello, come hai potuto?”-
-“Vedi…..il fatto è che sono andato una volta al tempio di Sekhmet, e la sua statua mi ha parlato, ha fatto apparire questa maschera, è una maschera magica, in grado di celare la voce di chi la indossa, per questo la voce di Ramil era diversa e sembrava quella di un maschio, Sekhmet mi aveva chiesto di donarla ad un guerriero meritevole, che mi avrebbe aiutato nel mio lavoro di guardia e così ho pensato di darla a Ramil, in questo modo lei poteva aiutarmi e aiutare la gente in pericolo, ma non è successo mai niente di pericoloso a lei, cerca di capire, non andare a dirlo alla mamma”-
-“Non glielo dirò, non sono una spia, però voglio che Ramil smetta di essere un guerriero, potrebbe farsi uccidere, e tu che sei suo fratello dovresti fare più attenzione alla sua incolumità, e invece sei stato tu a farle fare questa pazzia”-
-“Ma Sekhmet non ha mai detto niente della mia scelta, quindi era tutto a posto”-
-“ So che dirò una blasfemia verso una dea, ma non mi importa che te lo abbia detto Sekhmet, io voglio che Ramil smetta, non voglio che muoia, e se morirà sarà per colpa tua, e che succederà se lo saprà tua madre? Voglio dire se sapesse che l’idea è stata tua?”-
-“Ma ascolta Somnambula……”-, Ramil però fermò suo fratello, 
-“La ya 'akhi hadha sahih (No, fratello, è vero), io non voglio che tu sia responsabile della scelta che mi hai dato, se devo morire voglio che sia per una mia scelta, quindi ti consegno la maschera e anche il vestito bianco, smetto di essere il guerriero di Sekhmet”-
-“Ma…ma sorellina, non puoi, sei bravissima come paladina della legge”-
-“Io l’ho fatto per dimostrare che potevo farcela, ma non voglio che mamma lo sappia, non volevo nemmeno che lo sapesse Somnambula”-, ma Somnambula replicò, 
-“Ve l’ho detto, io non farò la spia, voglio solo che ragionaste meglio, se vi succedesse qualcosa, cosa ne sarà di vostra madre?  Lei mi ha parlato anche di vostra zia Nyasi”-, Ramil capì, 
-“Mia zia Nyasi è un esempio, se ho pensato di combattere è grazie al suo esempio, lei non ha mai perso in vita sua, è una zebra gladiatrice molto forte”-, poi Hamzah parlò, 
-“Sì, ma grazie agli amuleti”-, Ramil lo guardò, 
-“Quali amuleti?”-, Somnambula era stupita, 
-“Tu Hamzah, sai degli amuleti?”-, tutti e tre si sedettero attorno ad un tavolo, e Hamzah confessò tutto, dopo la spiegazione lui chiarì tutto,  
-“E’ stato mio zio Hakim a confessarmi tutto, a patto che Ramil non sapesse niente, ma non potevo tenere questo segreto con lei per troppo tempo, zia Nyasi ha avuto sempre l’aiuto degli amuleti degli dei yoruba, se solo anche Ramil avesse degli amuleti forse mamma la lascerebbe combattere”-, Ramil era furiosa, battete gli zoccoli sul tavolo,
-“Siwezi kuamini kwamba mama alikuwa na siri hii kila wakati”-, Somnambula non capì, 
-“Che cosa ha detto?”-, poi Hamzah tradusse, 
-“E’ zwahili, ha detto Non Posso credere che mamma abbia sempre avuto questo segreto”-
-“ In effetti vostra madre avrebbe dovuto dirvelo, così Ramil non avrebbe tentato di essere una paladina”-, ma Ramil non era d’accordo, 
-“ Io non sarò il guerriero di Sekhmet, ma un giorno io diventerò una guardia, che la mamma lo voglia o no”-, Ramil corse via fuori, 
-“Sorellina, dove vai?”-
-“Vado a parlarle io”-.
Somnambula corse fuori, e vide Ramil sul tetto della casa, così lei volò e le andò vicino, 
-“ Mi dispiace Ramil, io non volevo scoprire il tuo segreto è che io sono preoccupata per te come lo è tua madre, se dovesse succederti qualcosa io penso che non riuscirei a vivere senza la mia migliore amica”-
-“Sono la tua migliore amica o sono la tua unica amica?”-
-“Che importa? Se avessi altri amici tu saresti la migliore, ed è perché sei la migliore che non voglio perderti, quindi farai più attenzione con i malfattori? Io non voglio che tu muoia, ma non voglio nemmeno fermare il tuo sogno di diventare una guardia, che razza di amica sarei se lo facessi?”-
-“Quindi tu credi in me?”-
-“Certo che credo in te, solo che vorrei sapere se tu potessi veramente farcela contro i banditi senza farti male, io ti ho vista in azione, e sei brava a combattere, e vorrei che diventassi più forte”-
-“Tu sei una vera amica, e non vorrei mai che ti preoccupassi per me”-, Somnambula la abbracciò, 
-“ Io vorrei che combattessi per rendere sicura la nostra città, ma vorrei anche che non ti facessi male”-, poi Somnambula si staccò da Ramil e le venne in mente una domanda, 
-“A proposito, come facevi a contattare tuo fratello quando catturavi i banditi?”-, Ramil le fece vedere una bottiglietta d’oro, 
-“Dentro questa bottiglia c’è una pozione speciale, che ho fatto io, grazie agli insegnamenti di mia madre, con questa pozione la bottiglia diventa uno strumento per chiamare mio fratello, anche lui ne ha una, si deve versa la pozione in tutte e due le bottigliette, così si potrà comunicare solo in due parti e non di più, la mamma faceva questa pozione per parlare con Ghassan e con mio padre anche se erano lontani miglia da qui”-
-“ E’ strabiliante”-
-“A proposito, ero tornata a casa non solo per togliermi il travestimento, ma anche per venire a casa tua per darti questo regalo”-
-“Un regalo? Per me?”-, Ramil prese una collana di perle e la mise al collo di Somnambula,
-“Una collana? Dove l’hai trovata?”-
-“Lo zio Hakim trova spesso delle conchiglie sui fondali con dentro delle perle, di solito le vende per soldi, ma ne ha messe alcune insieme e me le ha regalate, ma io non la voglio, preferisco donarla a te, che sei la migliore amica che ho, sarai l’unica, ma sono sicura che se avessi altri amici tu saresti la mia preferita”-
-“ Mi piace, Ramil, la conserverò gelosamente, posso chiederti qualcosa?”-
-“Chiedi pure”-
-“Tua madre mi ha fatto vedere gli strumenti che suoni, mi faresti vedere come suoni?”-
-“Non mi piace vantarmi del mio talento musicale, ma dato che si tratta di te, ti farò vedere come suono, vieni pure in casa”-, Somnambula seguì Ramil a casa sua per poterla sentire suonare.


Continua….



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