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Autore: KawaTengu_Ronin    30/06/2023    0 recensioni
A Twilight viene consigliato un periodo di vacanza e così decide di andare a trovare la sua amica Somnambula.
La pegaso equigiziana le racconterà una storia molto particolare, a cominciare dal fatto che lei non è nata ad Equestria e parlerà a Twilight di una pegaso eroina che solo il suo villaggio conosce e che lei ha avuto l'opportunità di conoscere e di essere sua amica.
Per apprezzare la storia bisogna fare un salto nello Zebrafrica nell'antico Equigitto.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: OC
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le pegaso Cuordidrago'
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La sfida degli dèi
 
Nel presente
Twilight era sbalordita sull’apparizione del dio Horus,
-“Non credevo che gli dei apparissero così facilmente per i mortali”-, Somnambula la rispose,
-“In questo villaggio non succede più, però ascoltano ancora le nostre preghiere, nel villaggio originale di Harim poteva succedere che le statue parlassero oppure che apparisse il dio o la dea invocati, e comunque in quella giornata la vita mia e quella di Ramil sarebbero cambiate”-
-“ E come sarebbero cambiate? Ramil ce la fece?”-
-“Ora ascoltatemi e cercate di immaginare come sia andata”-

 
Nel passato
 Era giunto il giorno, il faraone assieme a suo figlio, le sue guardie e le due famiglie andarono al tempio di Horus, le guardie erano composte da Imad, un unicorno blu con criniera verde, Iqbal e Ishaq, due pegasi maschi rispettivamente uno arancione e l’altro verde, poi c’era Kaliq, un pony rosso grosso e forte, e poi c’era Hamzah, questi erano le guardie più importanti del faraone, i suoi Medjay più fedeli, gli altri soldati erano o a palazzo o in giro per Harim, ma oltre alle guardie c’era anche il loro capitano Mukhtar che non era proprio contento della situazione.
 
Il faraone pregò per invocare Horus, e il dio non tardò ad apparire, anzi si rivolse subito a tutti quanti,  
-“Ascoltatemi tutti, ora andremo nel regno degli dei, o meglio in una sua parte, voi guardie e Mukhtar e Ramil dovrete sostenere una prova, venite con me, tutti gli altri faranno il tifo”-, Horus con un gesto della mano aprì un portale, e tutti vi entrarono.
 
Erano finiti in un grosso deserto, con dei palazzi d’oro, dei fiumi d’acqua ed un fiume di lava, delle montagne, alcune oasi e moltissime palme, c’erano inoltre dei grossi buchi, che erano in realtà degli enormi vermi marroni senza occhi con delle fauci.
 
Horus fece apparire dele scale di pietra per il pubblico,    
-“Tutti quelli che non devono partecipare alla gara possono sedersi su quelle scale, non potete intervenire, potete solo fare il tifo, mentre i partecipanti devono ascoltare le regole”-, così le guardie, Mukhtar e Ramil si posizionarono dove il dio indicò e si misero ad ascoltare le regole.
 
-“Ascoltate bene tutti quanti, è severamente proibito volare, e quindi prenderò delle precauzioni”-, Horus schioccò le dita e tutti e tre i pegasi presenti ebbero le ali legate con un laccio dorato brillante, 
-“Gli unicorni invece non possono usare la magia, eccetto per prendere gli oggetti, dovrete tutti fare affidamento solo sulla vostra velocità e forza, ed anche la vostra mente, l’obiettivo è attraversare il deserto e raggiungere il palazzo dorato in mezzo, lì dovreste cercare la spada di mia madre Iside, vi posso solo dare un indizio, non è brutto ciò che si vede ma è bello solo quello che piace, detto questo io do inizio alla gara, potete partire al mio 3….2…1…..via”-, tutti e sette i partecipanti corsero sulla sabbia, ma Ramil sapeva che quel luogo non era come poteva sembrare, lei aveva con sé una borsa gialla, dove di solito riponeva le pozioni, e si era preparata per varie evenienze, camminare sulla sabbia non era un problema per Hamzah e Ramil, il loro popolo era abituato a camminare nelle savane e nei deserti.
 
Tutti partecipanti erano quasi pari, Ramil e suo fratello erano veloci, ma poi videro che Mukhtar stava procedendo ad un passo svelto, Hamzah non aveva mai visto correre Mukhtar correre così veloce, 
-“Non può essere, Mukhtar non è mai stato così veloce, almeno credo”-, ma Ramil pensò a qualcosa e la disse ad Hamzah,
-“Hapana (No), non è vero è stato veloce come adesso, non hai notato una cosa?”-
-“ Che cosa?”-
-“Mentre correva, sotto i suoi zoccoli c’erano delle luci verdi, è ovvio che ha bevuto la pozione della velocità della mamma”-
-“Non ci ho fatto caso perché buttava la sabbia mentre correva, non credo che mamma gli abbia dato la pozione, e mamma non ha detto che mancava la pozione della velocità”-
-“Mukhtar gliela chiese settimane fa, mamma gli aveva dato due bottigliette, evidentemente ne ha conservata un po', e l’ha usata adesso”-
-“Ne sei sicura?”-
-“Sono solo ipotesi, ma dato che ho visto le luci della pozione non ci sono dubbi che l’abbia bevuta”-
-“Ma allora Mukhtar sta barando, devo raggiungerlo”-, Hamzah fece uno scatto e cercò di raggiungere Mukhtar, intanto Ramil doveva fare attenzione alle insidie di quel deserto.
 
All’improvviso sentì un rombo sotto di lei, si scansò e lo fece in tempo, perché apparve un geyser di acqua calda, il getto d’acqua colpì uno scarabeo che stava volando, lo scarabeo cadde sulla sabbia completamente morto ed ustionato, Ramil doveva fare attenzione dove andava, mise l’orecchio nella sabbia e  sentì che c’era un altro geyser più vicino, doveva fare attenzione, le altre guardie la superarono, però lei li fermò parlandogli dei geyser, tutti videro l’ altro geyser che eruttò, e videro altri scarabei ustionati, e si spaventarono, ma Ramil aveva un’idea,   
-“ Niente paura, bevete tutti questa pozione”-, Ramil prese una bottiglietta dalla borsa, e tutti compresa lei la bevvero, il pony Kaliq era curioso, 
-“ Che pozione è?”-
-“ E’ una pozione che ti fa da scudo al calore, di solito c’è solo una versione per salvarti dal fuoco e dalla lava, ma questa pozione l’ho modificata, funziona se si viene a contatto con l’acqua calda”-, tutti quanti furono circondati da un contorno di colore blu, Ramil era contenta che la pozione facesse già effetto, 
-“Bene, l’effetto è iniziato, ma ora cominciate a correre, l’effetto dura solo 10 minuti”-, tutti ripresero a correre, attraversarono l’oasi, però c’era qualcosa di strano, Ramil vide delle palme ad altezza pony, tutti corsero però il pegaso Iqbal notò qualcosa di strano, quelle piccole palme avevano delle noci di cocco molto grosse, Iqbal si avvicinò e vide che il cocco si aprì, era una bocca con grossi denti, Ramil vide la scena,  
-“ Hiyo si mitende( Non sono palme) sono piante carnivore”-, la palma inghiottì subito il povero Iqbal, il quale si dimenava e non riusciva ad uscire, Ramil vedeva che gli altri pony non si erano accorti del compagno in pericolo, quindi doveva pensarci lei, prese con lo zoccolo il suo khopesch, e con un fendente preciso tagliò la noce di cocco della palma minuta, la bocca si aprì e Iqbal ne uscì fuori, la palma invece si seccò senza la sua bocca,   
-“Shukran ya Ramil , laqad 'unqadht hayaati(Grazie Ramil, mi hai salvato la vita)”-
-“Bisogna fare attenzione, questo posto non è come sembra, è pur sempre il regno degli dei”-
-“Come facevi a sapere dei geyser e delle palme carnivore?”-
-“Il faraone possiede dei testi sui misteri del regno degli dei, quindi conosceva già le trappole che ci sono qui, infatti mi sono preparata con un po' di pozioni, ora è meglio se andiamo”-, Ramil ed Iqbal corsero cercando di raggiungere i loro compagni.
 
Quando uscirono dall’oasi li videro da lontano, e videro che Mukhtar era davanti a loro, Ramil però non vide suo fratello, 
-“ Dov’è Hamzah? Lui stava seguendo Mukhtar”-, poi Mukhtar si mise a sparare raggi col suo corno in mezzo alla sabbia, Ramil non sapeva cosa stesse facendo, poi sentì la voce del fratello, 
-“MSAADA! MSAADA! DADA MDOGO! (AIUTO! AIUTO! SORELLINA!)”-, Ramil si fermò e si guardò intorno, poi dietro una duna vide una buca, che in realtà era la bocca di un verme gigante, Ramil si affacciò e vide suo fratello aggrappato ad un dente sottile del verme, 
-“Fratellone? Che cosa ci fai lì?”-
-“E’ stato Mukhtar, gli ho detto che stava barando, e lui si è arrabbiato, e poi mi ha buttato qui dentro, devi aiutarmi, non so per quanto riuscirò a stare aggrappato a questo dente”-
-“Ma non posso volare, Horus ha bloccato le mie ali con una corda magica”-
-“Fai qualcosa, se non puoi usare le ali aiutami in altri modi, altrimenti cadrò nello stomaco del verme gigante, e chissà per quanto precipiterò”-
-“Aspetta, ho un’idea”-, Ramil prese una bottiglietta e verso il contenuto nella bocca del verme, Hamzah non capiva, 
-“Che cosa stai facendo?”-
-“Ho usato la pozione della mamma per curare il raffreddore”-
-“ Ti sembra il momento di curare il verme?”-
-“ Kijinga! (Stupido!) Hai dimenticato che succede a chi prende la pozione senza il raffreddore?”-
-“Ndio, nakumbuka hilo (Sì, me lo ricordo), succede che chi beve la pozione senza essere malato incomincia a starnutire”-, infatti in quel momento Hamzah sentì un vento soffiare da dentro il verme, 
-“ Tieniti forte, fratellone, stai per uscire”-, Ramil si allontanò, il verme stava per starnutire, uscì dalla sabbia e fece un forte starnuto sulla sabbia e Hamzah uscì, 
-“ Sei salvo, fratellone”-
-“ma sono pieno di muco”-
-“Però sei salvo”-
-“Hai ragione, adesso dobbiamo raggiungere Mukhtar”-. 
Tutti e due corsero, ma un’altra sorpresa li attendeva, i due pegasi Iqbal ed Ishaq stavano sprofondando nella sabbia, non riuscivano ad uscirne fuori, tutti e due chiedevano aiuto, Hamzah non sapeva che fare, 
-“Che facciamo sorellina? Tu non puoi volare e non ci sono corde da usare” -
-“ Tu vai avanti, a loro ci penso io”-
-“Ma se Mukhtar vince? Tu non potrai essere una guardia”-
-“Non è il momento di pensare alle conseguenze, se corri potrai anche battere Mukhtar, ora la priorità è che lui non vinca, ora corri”-
-“D’accordo”-, Hamzah corse veloce mentre Ramil prese un’altra bottiglietta dalla borsa e la versò sulle sabbie mobili, i due pegasi ormai erano immersi fino al collo, poi la sabbia smise di muoversi, poi si mosse di nuovo ma questa volta la sabbia scorreva al contrario, e i pegasi invece di affondare risalivano, fino a quando non poterono uscire, Ishaq ringraziò Ramil,
-“Ramil, sei stata grande, eravamo spacciati, ma come hai fatto?”-
-“ E’ una pozione che ho inventato tempo fa, e mia madre diceva che era inutile, l’ho chiamata pozione del kinyume”-
-“Eh?”-
-“In lingua zwahili kinyume significa opposto, chiunque beve questa pozione è costretto a parlare al contrario e a camminare all’indietro, se versato su un fiore quello ritorna ad essere un seme, se versato sulle sabbie mobili invece fanno riaffiorare chi è caduto dentro”-
-“Ma è una pozione geniale, però non vorrei mai berla”-
-“Tranquillo, l’effetto dura sette minuti, ed è meglio se ce ne andiamo, però è strano non sapevo che ci fossero sabbie mobili nel regno degli dei”-
-“Infatti non ci sono, è stato Mukhtar a crearle”-
-“ Quel dannato unicorno, vuole barare, purtroppo Horus non ha fatto incantesimi per bloccare la magia, ha buttato mio fratello nella bocca di un verme”-
-“Non mi importa chi vince, bisogna batterlo, e se lo batterai tu sarà una grande vincita per te e anche per noi”-
-“Allora dobbiamo fermalo, corriamo”-, Ramil corse di nuovo, il palazzo dorato era quasi vicino, poi notò qualcosa, degli scarabei verdi molto grossi in pericolo, un grosso scorpione voleva mangiarli, Ramil si fermò e saltò addosso allo scorpione, l’aracnide cominciò ad imbizzarrirsi ma lei si tenette stretta, la bestia voleva colpirla col suo pungiglione, ma Ramil aveva previsto questa reazione, quindi si aggrappò ala base della coda, Ramil disse agli scarabei di scappare, gli insetti capirono e volarono via, però Ramil era lei in pericolo, lo scorpione la prese con una delle sue chele, la povera pegaso era bloccata, lo scorpione voleva mangiarla, anche se bloccata, Ramil usò la sua coda per rovistare nella borsa, riuscì a prendere una bottiglietta giusta, la lanciò contro la chela dello scorpione, la bottiglietta si spaccò e il liquido era molto, lo scorpione avvicinò Ramil alla sua bocca, però la sua chela si tramutò in pietra, prima la base e poi tutta la chela divenne di pietra, la chela si staccò dal corpo e lo scorpione urlò di dolore, mentre invece Ramil riuscì a rompere la chela di pietra, poi se ne andò via, 
-“Speravo tanto che la pozione della pietra potesse essermi utile, e purtroppo per quello scorpione non c’è un limite di tempo, ma solo un antidoto”-.
Ramil corse subito verso il palazzo, poi vide l’unicorno Imad bloccato da delle radici che spuntavano dalla sabbia, 
-“Aiutami Ramil, sono bloccato, Mukhtar mi ha bloccato con delle radici con la sua magia”-,
Ramil pensò subito ad una soluzione, se avesse usato il khopesch ci avrebbe messo più tempo a tagliare le radici una ad una, ma aveva una soluzione più veloce, prese un’altra bottiglietta dalla borsa e gettò il contenuto su tutte le radici. 
 
-“Che cosa hai fatto?”-
-“Tranquillo, questa pozione non ha effetto sugli esseri viventi, è la pozione della sabbia, è perfettamente inutile, ma è perfetta per queste situazioni”-, Imad vide le radici trasformarsi in sabbia, e fu subito libero,
-“Grazie Ramil, ma ora ti ho fatto perdere tempo, potevi salvarmi più dopo”-
-“Lasciandoti qui? In balia degli scorpioni giganti e dei vermi della sabbia?”-
-“ Cosa hai detto? Scorpioni giganti? Aiuto!”-, Imad corse subito verso il palazzo, Ramil arrivò subito dopo di lui, e vide che c’era solo un ponte di legno sopra un fiume di lava che la separava dal palazzo dorato, lei attraversò velocemente dato che il ponte era ben saldo.
 
Ramil entrò e vide un bellissimo palazzo con statue d’oro che raffiguravano gli dei equigizi, ma davanti a sé vide una miriade di armi ben disposte su degli scaffali, tutti i partecipanti stavano cercando la spada giusta, Ramil si mise a cercare anche lei, Hamzah le diede un aiuto. 
 
-“Forza sorellina, se ti aiuto anche io troveremo la spada più in fretta”-, entrambi cercarono la giusta spada, però molte armi erano in pessimo stato.
Poi d’improvviso Mukhtar urlò, 
-“L’ho trovata, l’ho trovata, ho la spada magica di Iside”-, Mukhtar sollevò con lo zoccolo una spada triangolare lunga che risplendeva di luce bianca, poi si rivolse a tutti,
-“Mi spiace cara Ramil, ma il tuo sogno di far parte delle guardie finisce qui, e quando ritorneremo ad Harim, tutti voi sarete cacciati dal palazzo, e cercherò delle nuove guardie, delle guardie che saranno degne di essere guardie del faraone”-, Mukhtar scappò fuori, il pony Kaliq era deluso, 
-“Mi dispiace Ramil, per colpa nostra ti abbiamo fatto rallentare, forse Mukhtar ha ragione, non siamo degni di essere delle guardie se non sappiamo difendere noi stessi”-, ma Ramil non era dispiaciuta,
-“ Non dovete pensare queste cose, Mukhtar ha imbrogliato, ha usato la magia per imbrogliare, avrà anche preso la spada di Iside, ma sono sicura che Horus saprà che lui non merita di essere un capitano”-, poi l’unicorno Imad sollevò una spada, 
-“Ehi guardate tutti, anche questa spada si illumina”-, e lui non fu l’unico, anche altre spade prese dagli altri si illuminarono, Ramil allora di espresse, 
-“ Ragazzi, prendete quelle spade e correte fuori, forse non è detta l’ultima parola, non mi importa di perdere, basta che qualcuno di voi batta Mukhtar, prendete le vostre spade e correte fuori, adesso”-, le guardie ringraziarono Ramil e corsero fuori, solo Hamzah rimase con la sorella, 
-“ E’ molto nobile da parte tua fare questa scelta, Ramil, ma….ma che stai facendo?”-
-“C’è qualcosa che non riesco a capire, non ricordo bene le parole di Horus, aveva detto non è brutto ciò che si vede……”-
-“Ma è bello solo quello che piace, cosa pensi che possa significare?”-
-“Non lo so, ma faresti meglio a prendere una spada, più spade prenderemo, più è facile che sia quella giusta”-, Hamzah prese una spada molto lunga, e anche quella brillò di luce, poi corse fuori.
 
Intanto Ramil cercò di capire meglio le parole del dio Horus, prese una spada e quella brillò, tutte le spade che prendeva brillavano, alcune un po' meno, però non capiva ancora il significato delle parole del dio falco.
 
Poi per un gesto di rabbia buttò delle spade sul pavimento, e pensò che forse non avrebbe finito la gara, doveva uscire dal palazzo con una spada, si appoggiò con i gomiti alla gola su di un tavolo, poi guardò per terra, tra le tante spade che aveva gettato ce ne era una completamente arrugginita,  lei la prese e vide che era ridotta veramente male, la sollevò e l’arma non brillò, le venne in mente la frase di Horus, e così mise la spada nella borsa, così uscì dal palazzo.
Ma quando uscì vide che le guardie non erano tornate al punto di partenza, e vide che il ponte era scomparso, Hamzah le spiegò, 
-“ E’ terribile sorellina, Mukhtar ha tagliato l’altra parte del ponte, e non possiamo attraversare, tu e gli altri non potete nemmeno volare, ormai siamo spacciati, Mukhtar ha vinto”- 
-“Hapana (No) io non mi arrendo, ci sarà un modo per attraversare, potrei usare la pozione dello scudo di fuoco per proteggerci dalla lava, ma non so se basterà per tutti”-
-“ Allora bevila tu, poi ci farai aiutare da Horus”-
-“ Hapana (No), io non vi lascio qui e…..”-, Ramil vide degli scarabei dall’altra parte del ponte, allora fece un fischio con lo zoccolo per chiamarli e gli scarabei volarono da lei, non poteva sbagliarsi erano i grossi scarabei che lei aveva salvato dallo scorpione gigante, alcuni di loro si strofinavano addosso a lei.
-“Ascoltatemi amici, ho bisogno di un aiuto, io e i miei amici siamo bloccati qui, e alcuni di noi me compresa non possiamo volare, potete aiutarci?”-, gli scarabei allora volarono e scelsero un pony per ognuno e con le loro zampette li afferrarono e li fecero volare, e poi li portarono dall’altra parte del ponte tagliato.
 
Ramil parlò agli scarabei e prese un sacchetto dalla borsa,  
-“Grazie scarabei, grazie del passaggio, tenete questi datteri sono per voi”-, ma uno degli scarabei parlò a Ramil, lei ascoltò quegli strani versi, Hamzah le chiese
-“Che cosa succede, Ramil?”-
-“Stanno dicendo che hanno visto Mukhtar che ha barato, e vogliono aiutarci ancora”-
-“Da quando tu capisci il linguaggio degli insetti?”-
-“Non lo so, l’ho sempre compreso, ma non l’ho mai detto alla mamma, e nemmeno a te, a nessuno”-
-“Che cosa possono fare?”-
-“Ascoltatemi bene”-.
Mukhtar intanto stava ritornando al punto di partenza, era ormai vicino, 
-“Ah, ah, ah, ah, oramai ho vinto, io rimarrò il capitano delle guardie, e nessuno nemmeno il faraone potrà cambiare idea”-, negli spalti di roccia molti non erano contenti di quello che vedevano, Mimea parlò a Somnambula, 
-“Io non vedo i miei figli, Somnambula”-
-“Nemmeno io, questo significa che Ramil ha perso?”-
-“ Povera la mia bambina, volevo tanto che vincesse, ma volevo anche che rinunciasse, se lei ha perso  perché io ho sperato che perdesse, sono una pessima madre”-
-“Non dica così Mimea, sono sicura che…..ehi, cosa sono quelle cose laggiù?”-, alle parole di Somnambula tutti guardarono verso il deserto, videro gli altri partecipanti che stavano volando sopra dei grossi scarabei verdi e volando sorpassarono Mukhtar, il quale fu stupito, tutti atterrarono al punto di partenza, erano alla pari, poi dopo essersi arrampicato un po' Mukhtar arrivò, e si lamentò,  
-“Non vale, questo è sleale, hanno volato, non era consentito”-, Horus lo calmò, 
-“La regola era che non si potevano usare le ali o la magia, e nessuno di loro ha usato la magia su questi scarabei sacri”-, Ramil diede i datteri a tuti gli scarabei, poi li accarezzò e li salutò prima che volassero via.
 
Horus puntò il dito contro Mukhtar, 
-“Tu invece hai barato Mukhtar, inoltre barando hai messo in pericolo la vita dei tuoi soldati, cosa credi che non mi accorgessi di quello che hai combinato? Io sono un dio, e ci son o degli occhi magici sparsi per il regno, io ho potuto vedere tutto quello che hai fatto, per ogni tuo misfatto c’era Ramil che risolveva la situazione, lei ha salvato i tuoi soldati, hai persino spinto Hamzah nella bocca del verme della sabbia, inoltre ho visto che hai bevuto una pozione magica”-, Ramil intervenne,
-“E’ vero ho riconosciuto gli effetti della pozione, ha bevuto la pozione della velocità di mia madre”-, ma Mukhtar non era preoccupato, 
-“E’ vero, ho barato, ma ciò non toglie che  io ho vinto, sarò arrivato ultimo, ma la spada di Iside è nei miei zoccoli, e tu hai perso Ramil, quindi puoi scordarti il tuo sogno di diventare un Medjay”-, Mukhtar prese la spada e Horus la vide, 
-“ Non ci sono dubbi, per come è fatta, queta è proprio la spada di Iside”-, Ramil pensò allora di aver perso, anche se era arrivata tra i primi, la madre la volle consolare, e la abbracciò, 
-“ Non esser triste, bambina mia, ho visto quello che hai fatto, hai salvato tuo fratello e le altre guardie, va bene, non diventerai una guardia, però ho visto che hai un gran talento per le pozioni, hai usato più le pozioni che la tua forza, e di questo io sono orgogliosa”-
-“ Quindi il mio posto è davanti la pentolone?”-
-“Il tuo posto non è solo davanti al pentolone, tu mi aiuterai a procurarmi vari ingredienti, e se sarò in pericolo tu mi proteggerai, avrei dovuto avere completa fiducia in te, tu sei pur sempre una zebra, forse sei più zebra che pony, ma comunque tu e tuo fratello siete i migliori incantesimi che io abbia mai creato”-, Ramil pianse un po', e si strine alla madre, pure Somnambula voleva consolarla, 
-“Tu sei stata grande Ramil, saresti stata un ottimo soldato, perché Mukhtar ha messo in pericolo la vita dei suoi soldati  pur di vincere, ma tu hai perso tempo perché hai aiutato chi era in difficoltà”-, però in quel momento Hamzah domandò una cosa,
-“Un momento, divino Horus, è davvero sicuro che sia la spada di Iside? Le spade che abbiamo preso noi soldati hanno la firma di Iside”-, i soldati presero le spade e Horus le guardò tutte, le toccò e le guardò da più vicino, 
-“Anche se hanno la firma di mia madre, nessuna di queste è la spada di mia madre Iside”-, Mukhtar gongolò per la notizia, 
-“Siete dei falliti, la spada ce l’ho io, quella vera”-, ma Horus lo interruppe,
-“Mukhtar, perché pensi che la tua sia la vera spada magica di Iside?”-
-“Ma è ovvio, perché la spada ha brillato quando l’ho presa”-, Hamzah poi replicò, 
-“Anche le nostre spade seppur rovinate hanno brillato”-, Horus prese la spada di Mukhtar e fece un incantesimo, la spada si sciolse diventando sabbia, Mukhtar fu stupito, Horus lo indicò di nuovo,
-“Questa non era la spada magica di mia madre, se fosse stata vera, il mio incantesimo non l’avrebbe fatta sciogliere, nessuno di voi ha vinto la gara, pertanto non ci sono vincitori”-, ma Hamzah andò dalla sorella, 
-“Divino Horus, c’è ancora una spada, quella che ha preso mia sorella”-
-“ Davvero? E fammi vedere la spada”-
-“Vai sorellina, fagli vedere la spada”-, Ramil prese dalla borsa la spada completamente arrugginita, e la porse ad Horus, il quale la guardò bene, 
-“ Dimmi Ramil, perché hai preso questa spada?”-
-“ Perché ho riflettuto sulle parole che lei aveva detto, e ho pensato che forse non era così facile trovare una spada ben fatta in mezzo ad altre fatte bene, ho cercato….o meglio ho visto quella spada che era l’unica ridotta male tra le altre, e così l’ho presa”-, Mukhtar la schernì,
-“E tu credi che quella possa essere la spada di Iside? Sei proprio una sciocca, quella roba arrugginita non è buona nemmeno per tagliare il pane”-, Horus si rivolse a Mukhtar, 
-“Stai zitto Mukhtar, spetta a me giudicare, vediamo un po', è vero è completamente arrugginita, e non è buona per combattere, però tu hai ascoltato le mie parole e hai riflettuto bene”-, Horus fece una magia, la spada si liberò del suo strato di ruggine e si rivelò per la sua vera natura, una spada di luce affilata, e Horus la porse a Ramil, 
-“Questa è la vera spada di Iside, nascosta dalla bruttezza in realtà celata la sua bellezza, e tu cara Ramil utilizzando la tua mente per riflettere hai saputo vedere oltre l’illusione, sei tu la vera vincitrice”-.
Tutti quanti erano stupiti e applaudirono Ramil, tranne Mukhtar che era incredulo, Hamzah prese la sorella sulle spalle in trionfo, 
-“E brava la mia sorellina, sei riuscita nella tua missione, sei la vincitrice”-
-“Ehi , fai piano, Hamzah, non sono più così piccola da farmi portare da te sulle spalle”-
-“Per me non crescerai mai”-, Hamzah fece scendere Ramil e Horus volle complimentarsi, 
-“Cara Ramil, tu hai vinto, sapevo che ce l’avresti fatta, e da oggi in poi tu sarai il capitano delle guardie”-, ma Mukhtar non era d’accordo,
-“Ehi, un momento, lei avrà anche vinto, avrà anche trovato la spada di Iside, ma non ha l’esperienza per essere un capitano delle guardie reali ”-
-“Lei ha aiutato chi era in pericolo, tu invece per vincere hai messo in pericolo i tuoi soldati, quindi non devi parlare”-
-“Io mi ribello, Horus lei non può permettersi di prendere queste decisioni…… ”-, a quel punto Horus si arrabbiò, 
-“OSI GIUDICARE LE MIE PAROLE? LE PAROLE DI UN DIO?”-, Mukhtar si stette zitto, 
-“ Ora cara Ramil sarai tu il nuovo capitano”-, ma Ramil non era felice, 
-“Divino Horus, la ringrazio per questa opportunità, ma preferirei essere un soldato normale  e lascio l’incarico di capitano a mio fratello che se lo merita di più”-, Hamzah era stupito,
-“Sorellina, ma tu hai faticato per vincere, è giusto che tu accetti”-
-“Ma io voglio solo essere un soldato,  è meglio se il capitano sia uno di voi più esperti, e poi ora che ho fatto capire a mamma che mi piace creare pozioni posso anche aiutare lei”-, Mimea era felice, 
-“ Bambina mia, io sono felice per te, ma sono anche preoccupata, perché se ti dovesse succedere qualcosa io non saprei come vivere, tu e tuo fratello siete preziosi per me”-, Horus però aveva altro da dire, 
-“Lei non dovrà mai preoccuparsi signora Mimea, perché questa gara era una prova anche per vedere se sua figlia era degna degli dei”-
-“Cosa intende dire, divino Horus?”-
-“ Lei conosce il dio Thoth, vero?”-
-“Certamente, è uno dei miei dei preferiti, anche da mia figlia”-
-“Ebbene lui un giorno mi ha detto che avrei trovato un nuovo messaggero degli dei, sarebbe stato un mezzo sangue, un pony ed una zebra, e sua figlia Ramil sarà il nostro nuovo messaggero”-, tutti compresa Ramil furono sorpresi, 
-“Che significa che mia figlia sarà un messaggero?”-
-“Significa proprio quello che lei era una volta prima di rinunciare, Ramil dovrà compiere delle missioni per gli dei, missioni che saranno utili per la comunità, e non si preoccupi per la sua vita, Ramil avrà da noi dei vari poteri e magie, ed anche armi, e difatti la spada di Iside sarà la tua prima arma divina Ramil”-
-“Io? Con delle armi divine? Ma ne sarò degna?”-
-“Lo sarai sicuramente, e poi non sarai sola, Thoth mi ha detto che avrai un aiutante e cioè lei”-,Horus indicò Somnambula, il dio le chiese di avvicinarsi, il faraone, Jalal e Afrah era stupiti da quella frase,
Somnambula era un po' confusa,   
-“ma divino Horus, io non ho fatto nessuna prove per diventare messaggera degli dei”-
-“Thoth mi disse che la migliore amica della prescelta sarebbe stata la sua aiutante, avrai accesso anche tu alle armi divine e alle magie, per il momento vi dovrete accontentare di usare la spada di Iside, comunque voi due sarete il raggio di speranza del vostro popolo, anzi dei vostri popoli, potrete aiutare la gente e combattere i malvagi, e non mi riferisco solo ai normali ladri, arriveranno presto creature malvage e potenti e voi dovrete combatterle, ma prima che possa succedere avrete più armi e le magie, potrete comunque fare la vostra vita normale, inoltre sarete contattati da noi dei a volte vi contatterò io, altre volte ci contatterò da parte degli altri dei, in quanto ai soldati che hanno preso le spade, potete tenerle non sono magiche ma sono molto resistenti dato che provengono dal regno degli dei, ora è tempo di tornare ad Harim”-, Horus fece uno schiocco di dita e tutti i pony ritornarono al tempio, il faraone parlò, 
-“Beh, dato che è tutto finito per il meglio bisogna fare una cerimonia per Hamzah e Ramil, sempre se Mimea è d’accordo”-, 
-“Ero così preoccupata per i miei figli, soprattutto per Ramil, che non pensavo che sarei stata felice nel vederla come soldato, ma dato che avrà i poteri degli dei come è successo con me posso stare tranquilla”-.
Arrivati al palazzo, il faraone decise che era il caso che nel pomeriggio si facesse una cerimonia per Hamzah che sarebbe diventato il capitano delle guardie, e per Ramil che sarebbe diventata soldato.
 
Mimea era emozionata, aiutò la figlia a prepararsi, aiutò anche il figlio anche se lui era riluttante dato che era più grande, ma non si discute la parola di una madre.
 
Dopo un ottimo bagno, Mimea diede a Ramil un lungo vestito bianco tipico egiziano, che copriva tutto il corpo e faceva riparo dal caldo, Hamzah invece si mise un abito maschile che gli copriva parte del corpo, dal busto agli zoccoli, Mimea era emozionata, non poteva credere a quell’onore per i suoi figli, e dato che Ramil avrebbe avuto la magia degli dèi poteva lasciarla fare la guardia reale.
 
Arrivato il pomeriggio, tutti furono presenti alla sala del trono, il faraone si alzò e prese una spada d’oro per toccare la spalla di Hamzah come simbolo del suo nuovo titolo.
 
-“Allora, ascoltate tutti, con il potere che gli dèi mi hanno concesso, io ora nomino questi due baldi giovani, caro Hamzah, tu sarai la prima zebra dell’Equigitto a diventare capitano delle guardie, io so che ce la farai, tu sei forte, dato che sei una zebra, tu sei sempre stato molto forte, hai difeso me e mio figlio in maniera impeccabile, lo hanno fatto anche le altre guardie, ma tu ti sei dato da fare di più perché eri diverso, eri una zebra, per me è un onore che tu da oggi in poi sarai il nuovo capitano delle guardie”-, Hamzah era felice e le altre guardie vollero abbracciarlo, era felici di avere lui al posto del tiranno Mukhtar, poi il fsraone si rivolse con la spada a Ramil.
 
-“ E tu cara Ramil, sei sempre stata forte ed intelligente, tu continuerai ad aiutare mio figlio con le lingue delle zebre, e quando faremo delle missioni fuori Harim tu verrai sempre con noi, tu e tuo fratello sarete nostri interpreti, spero che continuerai a studiare le pozioni del tuo popolo, perché quello che hai fatto nel regno degli dèi è stato fantastico, io ti ho sempre vista agli allenamenti, ed ora con anche il permesso di tua madre e degli dèi dato che tu e Somnambula sarete anche messaggere degli dèi, e per me è un onore che abbiate avuto questo titolo, tu cara Ramil da oggi in poi sarai una guardia reale, spero tu possa diventare uno dei miei medjay più fedeli, e chissà quante altre cose saprai fare, e dato che siamo tutti una grande famiglia  qui, voglio che da oggi in poi tu possa essere l’assistente di tuo fratello in modo da aiutarlo”-, tutti applaudirono, poi il faraone si rivolse a Somnambula dicendole di avvicinarsi, 
-“Cara Somnambula, io non posso offrirti molto, però sarai anche tu una messaggera degli dèi, e pertanto voglio che da oggi in poi aiuterai tuo padre Jalal qui a palazzo, per poi diventare la consigliera di mio figlio, dopotutto era quello che loro volevano, no?”-.
 
Somnambula fu abbracciata dai genitori che erano felici per il futuro della figlia, Ramil andò anche lei ad abbracciare Somnambula, poi le guardie vollero abbracciare Ramil, soprattutto il fratello, poi Mimea abbracciò i figli, 
-“bambini miei, questo è un giorno speciale, se solo i vostri padri fossero vivi”-, Hamzah era un po' in imbarazzo per la reazione della madre,
-“Mamma, per favore, non davanti al faraone, e poi non ti devi preoccupare, io mi occuperò di Ramil, ma forse non sarà necessario, dato che ora avrà l’appoggio degli dèi”-
-“Io non pensavo che avrei pianto di gioia per Ramil che diventava guardia, e non pensavo che gli dèi avessero scelto lei come messaggera, come è successo con me e mio fratello e mia sorella Nyasi, però lei non è stata più contattata dagli dèi Yoruba, quello che ha Ramil è un dono speciale”-, dato che la cerimonia era breve gli unici testimoni del titolo di messaggera degli dèi lo sapevano solo chi aveva assistito alla gara o chi vi aveva partecipato.
Hamzah e Ramil passeggiarono un po' insieme,  
-“Ricorda solo perché sono tuo fratello non significa che non sarò severo con te”-
-“Eri serio anche quando ci allenavamo”-
-“Pensi che la prossima volta mi combatterai con la tua spada magica?”-
-“Non sarebbe leale, preferisco usarla per altre occasioni, continuerò ad usare le armi da allenamento se vorrò sconfiggerti”-
-“Ehi rallenta sorellina, solo perché ora sei una messaggera degli dèi non devi sentirti tanto spavalda”-
-“ Non so, non so se sono degna di quel titolo, ma se Horus ha detto così, allora devo essere già pronta”-, al gruppetto si unì Somnambula.
-“Caio Ramil”-
-“ Ehi Somnambula, alla fine i tuoi genitori sono felici, sei diventata una consigliera reale”-
-“Per il momento è solo una promessa del faraone, ne ho di strada per diventare una consigliera, tu invece ti senti già pronta per essere un soldato?”-
-“ Sarò uno dei medjay più fedeli del faraone”-
-“E…non ti spaventa quella cosa?”-
-“Che intendi?”-
-“ Il fatto che io e te siamo state nominate messaggere degli dèi, non ti spaventa la cosa?”-
-“Forse un po', però se saremo io e te,  allora non devo preoccuparmi, perché sono sicura che andrà tutto bene, non vedo l’ora di saper quali dèi ci aiuteranno, e chissà quali armi o poteri di daranno, e come ci contatteranno, dovremo fare un pò a metà io e te con le armi”-
-“ Ma io non so combattere, non saprei come fare”-
-“Ehi, non ti preoccupare, io ti aiuterò, imparerai presto, forse le armi divine gioverebbero più a te che a me, ma se Horus ha scelto noi due vuol dire che siamo quelle più adatte a questo ruolo, anche perché è Thoth che ha detto quelle cose ad Horus, e Thoth è il dio della saggezza, quindi non può essersi sbagliato”-
-“Non potrei mai dubitare di Horus o di Thoth, ma io non mi sento pronta”-
-“ Non devi essere nervosa Somnambula, al momento siamo ancora delle apprendiste, verranno dei giorni in cui saremo pronte, e poi se saremo in due ci difenderemo a vicenda, può darsi anche che tu sarai più brava con le magie che con le armi, e poi con dei soldati con me tutti noi, a proposito fratellone, che fine ha fatto Mukhtar?”-
-“Per il suo pessimo comportamento il faraone lo ha degradato a soldato semplice, ora è di guardia al tesoro reale”-
-“Non mi sembra giusto, dopotutto per lui deve essere stato brutto tutto questo cambiamento”-
-“Ramil, lui ha cercato di uccidermi, e ha buttati due suoi uomini nelle sabbie mobili, lo hai già dimenticato? Per non parlare del fatto che ti ha insultato diverse volte, non vorrai mica perdonarlo?”-
-“No, però….però in effetti lui non voleva tutto questo era solo disperato di perdere il lavoro, forse è per questo che lui ha deciso di barare”-
-“Ma ciò non toglie che si è comportato malissimo per un capitano delle guardie, ma non pensiamoci più, dato che tu sarai la mia assistente mi aiuterai sia con le guardie del faraone che con le altre guardie sparse per il palazzo e mi aiuterai anche con la criminalità in città, però è meglio che nessuno a parte alcuni di noi sappiano che tu sei una messaggera degli dèi, ci sono sempre quelli invidiosi, soprattutto i seguaci di Seth”-
-“ Quelli sono i peggiori, si dice che un giorno Seth ritornerà dal suo esilio inflittogli da Ra e che tornerà per la sua vendetta, eppure c’è ancora in giro per l’Equigitto qualcuno che lo prega, ha avuto molti alleati pericolosi Seth, come se lui non fosse un dio già abbastanza forte”-.
Quella sera, Somnambula e Ramil stavano guardando il tramonto scendere su Harim e pensavanoa come sarebbe cambiata la loro vita.  
-“ Lo sai, Ramil? Io non capisco perché abbiano scelto me, io non sono stata messa alla prova”-
-“Ti ricordo che gli dei Yoruba non misero alla prova mia madre e mio zio e mia zia, li scelsero e basta, evidentemente Horus e Thoth ti hanno scelta per la tu a personalità, e se ti hanno scelta vuol dire che sarai capace di combattere”-
-“ Vorrei essere forte come te, e anche sicura come te, tu sembra che non abbia dei problemi con questa situazione”-
-“Questo perché mi sono sempre allenata, e poi essendo metà zebra e metà pegaso ho le abilità di entrambe le razze, ora se non ti dispiace devo tornare a casa”-
-“Cosa vai a fare?”-
-“Voglio illustrare le pozioni che mi sono portate per la prova, e spiegare a mia madre che parlo con gli scarabei”-
-“Ma da quando hai questa abilità?”-
-“No lo so, ricordo che già da quando ero piccola capivo il linguaggio degli scarabei, non so se può essere utile, e non capisco il motivo perché io ce l’abbia, forse il mio cutie mark non è legato solo al dio Khepri, ma agli scarabei in generale, ci vediamo Somnambula”-,
Somnambula rimase a guardare le stelle, e a domandarsi come la sua vita sarebbe cambiata da quel momento, poi qualcuno la chiamò, era suo padre Jalal che la chiamava per tornare a casa, così lei aprì le ali e volò verso il padre.
 
 
Continua….
 
 
My Little Pony by Lauren Faust & Hasbro
   
 
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