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Autore: fraanythings    02/07/2023    0 recensioni
Eccomi tornata con un'altra storia sui gli Alfrene e i Salvira. Ho scritto una loro ipotetica giornata in montagna alle prese con gli scii. Una cosa molto semplice ma spero che vi piacerà 🫶
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Dicembre 1964 era arrivato e con esso tantissimi impegni sia in caffetteria sia al paradiso. Elvira e Irene ogni sera erano stremate per via del lavoro incessante, oltre ad esternare altri lamenti sulle scarpe troppo scomode. Alfredo invece in magazzino aveva anche lui tantissimo lavoro tra gli scatoloni dei nuovi arrivi e dei riordini dei capi esauriti, Salvatore insieme in caffetteria era pieno di consegne per il circolo ma in generale era un periodo abbastanza pieno in quanto natale era alle porte e i dolci erano una delle spese principali di questa festa. Una sera durante la metà del mese i quattro amici si riunirono in caffetteria alla fine del giornata, per bere qualcosa e rilassarsi. Ormai Elvira e Salvatore e Alfredo e Irene erano inseparabili, nei mesi a seguire trovano sempre il tempo per uscire insieme oltre a vedersi ogni giorno nei rispettivi luoghi di lavoro. Quella sera erano tutti e quattro davvero stremati e così iniziarono a pensare ai pochi giorni di ferie che gli spettavano dopo Santo Stefano.
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"Ragazzi, non vedo l'ora che arrivi natale. Sono distrutta" disse Irene 
"A chi lo dici, ogni sera torno a casa con i piedi gonfi e questo freddo non aiuta" rispose Elvira 
"Pensate a me che ogni giorno devo alzare scatoloni, fare mille calcoli e controllare la merce. Torno a casa con la schiena rotta e un mal di testa assurdo" disse Alfredo 
"E poi ci sono io che nonostante il freddo sento caldo perché devo fare mille infornate al giorno. Sto odiando un po' questa festa" rispose Salvatore 
"Dai dobbiamo cercare di resistere fino al 24 pomeriggio poi possiamo riposare fino al 3 prima degli impegni dell'epifania" disse Elvira -cercando di riportare un po' di positività in quella chiacchierata che sembrava una confessione di alcolisti anonimi- per poi proseguire...
"Ma che ne dite se andiamo un giorno in montagna insieme? Non è molto lontano da qui, no?" 
"Ma noi non sappiamo sciare" rispose Irene 
"Beh, impariamo, proviamo. Voi che dite ragazzi?" ribattè Elvira interpellando Salvo ed Alfredo 
"Neanche noi sappiamo farlo" risposero i due. Alfredo poi proseguì:
"Però sarebbe divertente provarci quindi se volete andare io ci sto"
"E tu Salvo?" disse Elvira poggiandogli una mano sulla gamba 
"Non sono molto convinto ma vedo che siamo tre contro quattro quindi dai, proviamoci. Poi non posso dire di no a questi occhioni da cucciolo" rispose lui 
"Vedo che Elvira ci frega a tutti con questi occhioni dolci" disse Irene
"Beh, sono il punto forte" rispose l'amica ridendo 
"Passiamo alle cose pratiche, dove si va? Che giorno si va?" domandò Alfredo 
"Beh, potremmo fare tipo il 28/29 e andare a Cortina" rispose Irene 
"Cortina è troppo lontano per una giornata sola, vi vogliono quattro ore per arrivare. È l'unica cosa che so della montagna" disse Alfredo 
"E come facciamo adesso? Qui vicino non ce ne sono?" domandò Elvira
"Dobbiamo provare a chiedere a qualcuno di più informato se ci sa indicare un posto qui vicino" rispose Alfredo e i tre concordarono con lui 
"Ragazzi, ultimo bicchierino che poi devo chiudere" esclamò Salvo
E dopo poco erano tutti e quattro erano fuori dal locale in attesa di farsi il cammino a casa insieme. Ormai abitavano tutti nello stesso condominio, Alfredo aveva preso il posto di Marcello ormai trasferitosi in una casa propria, e così condivideva la casa con Salvo e Armando. Elvira invece era diventata la quarta coinquilina e condivideva la stanza con Irene. Ormai erano quasi due mesi che ogni sera tornavano insieme, a volte in tram altre volte a piedi. Era quella cosa che gli alleggeriva la giornata dopo ore di estenuante lavoro. Arrivati sul ballatoio Alfredo e Salvatore salutarono le rispettive ragazze con un bacio per poi salire le altre rampe di scale e entrare a casa propria.
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Durante le pause lavorative di quei giorni l'argomento principale era l'organizzazione di questa giornata in montagna che ormai era sempre più vicina, alla fine avevano optato per Montecampione, un posto che nessuno aveva mai sentito parlare ma che il signor Landi gli aveva suggerito. Nessuno aveva indumenti adatti così una sera domenica prima della chiusura andarono in un negozio a scegliere qualcosa di adatto, nella speranza che lo avrebbero usato anche altre volte visto i prezzi. 
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"Ragazzi, speriamo ne valga la pena" disse Irene per poi proseguire:
"È tutta colpa di Elvira, è lei che ha insistito per andare"
"Ma dai, sicuramente a sciare ci andremo altre volte nel corso della nostra vita. Non essere così drammatica" rispose l'amica
"Tu non dici nulla Salvo?"
"Beh, di certo abbiamo speso molto stasera però però magari se voi non volete venire le prossime volte quando andremo, vorrà dire che andremo solo io ed Elvira" e si avvicinò alla ragazza per prenderla a braccetto
"Ah si, ci escludete così?" domandò Irene con torno sarcastico ma subito dopo Alfredo la fermò per intromettersi e chiedere ai tre:
"Comunque pensiamo alle cose pratiche, con cosa ci andiamo il 28 a Montecampione? Auto a noleggio come sempre?"
"Nono, stavolta cercherò di convincere mio padre a lasciarmi la macchina tanto di te e Salvo si fida. Sperando che non mi faccia storie" disse Elvira 
"Oh, almeno una cosa buona Elvì" rispose con tono ironico all'amica 
"Perfetto" dissero Salvo e Alfredo 
"Ma che ora partiamo?" chiese Irene
"Beh, non sono mai stato in montagna ma considerando le quasi due ore di viaggio alle 7 dobbiamo partire altrimenti non ci godiamo nulla" rispose Alfredo 
E mentre presero la strada di casa si fermarono a fare un aperitivo.
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Il 28 era arrivato, Irene ed Elvira dormirono molto poco perché erano elettrizzate per la giornata che le attendeva mentre invece Alfredo e Salvatore fecero un grosso sforzo per svegliarsi quella mattina nonostante ciò alle 7 in punto bussarono alla porta delle ragazze pronti per partire per questa avventura. Durante il viaggio avevano messo su un disco dei Beatles, ormai in voga durante quell'anno.
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"Irene smettila di cantare che sei stonata" disse Elvira sul momento 
"E allora unisciti a me, magari sarai meno stonata tu, dai dai" 
"Sfida accettata" rispose Elvira 
Mentre Salvatore e Alfredo davanti si facevano grasse risate e si gustavano la scena.
"Comunque devo dire che la mia fidanzata è più brava" rispose Salvo voltandosi dietro per incrociare lo sguardo di Elvira 
"Eeh scusa amore ma stavolta ha ragione lui" rispose con timore Alfredo riferendosi ad Irene 
"Ma ora non facciamola diventare una gara, divertiamoci e basta. Dai, provate pure voi" rispose Elvira invitando Salvo e Alfredo a cantare insieme a lei e Irene.
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La giornata sembrava davvero promettere bene, il viaggio tra canzoni stonate e giochi di parole per passare il tempo era ormai arrivato al capolinea. Il posto di montagna era vicinissimo e tutti non vedevano l'ora di divertirsi. 
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"Eccoci ragazzi, siamo arrivati" disse Alfredo tirando il freno a mano
"Devo dire che è un bel posto" rispose Salvatore mentre Elvira e Irene si meravigliavano delle neve e dell'atmosfera così natalizia
"Bene, io direi che per prima cosa andiamo in un bar a prenderci qualcosa, che ne dite?" domandò Elvira e ovviamente erano tutti d'accordo 
"Fare colazione con questa vista e con questa neve è tutta un'altra cosa" disse Irene mentre si appoggiò spalla a spalle con Alfredo per un istante 
"Sembra quasi che il cappuccino ti riscaldi di più qui su in montagna" disse Elvira 
"In effetti qui su fa ancora più freddo che a Milano" rispose Salvo per poi proseguire 
"Ma voi non avete paura di cadere dagli scii? Io troppa"
Durante l'organizzazione di questa giornata tutti e quattro se l'erano chiesto almeno un paio di volte ma nessuno lo aveva detto mai ad alta voce onde evitare battutine e risate.
"Beh, cercheremo di essere meno sfortunati" rispose Elvira rassicurando Salvo
"Ma non portare jella, dai" rispose Irene 
"Io sono un maestro in tutto, sicuramente me la caverò anche qui" rispose con tono sarcastico Alfredo.
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Dopo pochi minuti uscirono dal bar per dirigersi alle piste da scii, con la dovuta attrezzatura. Il paesaggio che si vedeva da lì sopra era davvero suggestivo e la neve era tantissima. Non capitava spesso di avere così tanta neve dopo natale eppure sembrava uno scenario proprio da film. 
Dopo essersi messi gli scii e tutto quanto era tutti e quattro molto agitati.
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"Ragazzi, adesso si che ho paura di cadere" disse Elvira 
"Guarda che ci sei voluta venire tu qui" rispose Irene altrettanto terrorizzata 
"Ma dai, che sarà mai" disse Salvo facendo un passo in avanti, ci mancava poco che facesse la spaccata 
"Allora ragazzi, vado avanti io" rispose Alfredo sentendosi molto sicuro si sé
"No, amore. Tu non ti muovi di qui finché non mi muovo anche io" rispose Irene ancora più in ansia 
"Va bene capo" e si avvicinò ad Irene per tranquillizzarla e Elvira fece lo stesso verso Salvatore. 
Dopo qualche minuto si fecero coraggio e partirono insieme tutti e quattro, andando a passo di lumaca. L'inizio sembrava promettere bene finché non arrivò una discesa un po' più ripida
"No, ma questa roba è troppo divertente" rispose Irene a cui ormai l'ansia era passata
"Ma cosa divertente che in questa discesa ci cappottiamo tutti e quattro" rispose Elvira in preda al panico 
"Calma e sangue freddo, calma e sangue freddo" disse Salvatore in egual panico con Elvira 
"Adesso capisco perché state così bene insieme. Siete due fifoni" rispose Irene
"Ma...ma piuttosto guarda la strada" ribattè Elvira
"E comunque il più bravo sono io, modestamente" rispose Alfredo.
La discesa era arrivata, si stavano preparando per affrontarla nei migliori dei modi nonostante il panico e l'adrenalina, mancava solo questa discesa e un altro po' di rettilineo per finire il percorso. 
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"Eccola, ci siamo. Che Dio ce la mandi buona" esclamò Elvira.
Una volta presa la discesa i quattro in preda all'adrenalina ma anche alla paura si lasciarano andare a qualche urlo, anche se di natura indefinita. La velocità era leggermente aumentata e nessuno di loro riusciva a frenare bene così una volta arrivati all'ultimo rettilineo caddero come un pera matura sui loro stessi scii, non si fecero male ma anzi rimasero a terra per un po' e risero di gusto per almeno cinque minuti prima di rialzarsi e ricomporsi.
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"No no, ragazzi. Io non ce la posso fare" attaccò di nuovo a ridere Irene 
"Non avrei mai pensato che saremmo caduti tutti nello stesso punto" disse Alfredo con Salvo che concordava con lui, anche loro non risparmiavano la risata 
"È stato pazzesco" rispose Elvira ancora elettrizzata per poi proseguire
"Che ne dite se facciamo un altro giro prima di pranzo?" 
"Sii, assolutamente" concordarono gli altri tre.
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E dopo un altro giro all'insegna delladrenalina e delle risate si fermarono per pranzare nel ristorante della struttura. E mentre si gustavano il loro risotto ai funghi continuarono a parlare dell'esperienza su gli scii con le lacrime agli occhi perché nessuno si era ancora ripreso da quella scena esilarante.
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"Ma ho visto che ci sono anche le funivie, che ne dite se facciamo un giro? Tanto alle 16 dobbiamo andare via che fa notte" propose Salvo 
"Per noi va benissimo, vero Irene?" le chiese Alfredo
"Ma certo che va bene, dopo quest'esperienza su gli scii non mi fa paura nulla" ribatté lei 
"E tu Elvira? Non hai ancora risposto" chiese Salvo alla sua amata accarezzandole una gamba 
"Beh, devo dire che l'altezza un po' mi spaventa però sono sicura che ci sarà un bel paesaggio e che quindi ne verrà la pena, quindi anche per me va bene" rispose lei mentre Salvo le diede un bacio sulla guancia come per tranquillizzarla 
"Dai dai, sarà bellissimo" rispose Irene cercando anche lei di rassicurare l'amica.
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Dopo un pranzo e un caffè gustato con tranquillità i fantastici quattro erano pronti per questa avventura, l'ennesima di questa giornata così "spericolata". La funivia era molto affollata ma dopo pochi minuti si liberò una cabina e così riuscirono a salire per farsi un giro.
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"Oddio ragazzi, com'è alto qui sopra. Non so se me la sento" andò di nuovo in panico Elvira 
"Ormai siamo saliti, non possiamo scendere" rispose Alfredo 
"Pensa alla vista che vedrai da qui sopra" riprese il discorso Irene 
"Dura poco comunque, non te ne accorgerai" rispose Salvo che se la attirò ancora più vicina per abbracciarla e rassicurarla.
La vista era davvero spettacolare e dopo un poco Elvira riuscì a godersi quel panorama senza ansie. Durante questo piccolo viaggio sospesi in aria, le due coppie si lanciarono andare a qualche bacio e anche a qualche sorrisone, era un momento magico ed erano felicissimi di trovarsi lì. 
Dopo essere scesi dalla funivia si presero un po' di tempo per abituarsi di nuovo alla terra ferma.
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"Visto che non è stato così terribile?" chiesero tutti ad Elvira 
"No, affatto. È stato bellissimo ammirare dall'alto questo posto meraviglioso" rispose lei
"Mi dispiace tanto che questa giornata sia già giunta al capolinea" disse Alfredo mente Irene appoggiata sulla sua spalla fece cenno con la testa perché concordava con lui 
"Decisamente troppo poco tempo" risposero anche Salvo ed Elvira.
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Dopo essersi presi ancora del tempo per ammirare il posto e guardare un po' il tramonto si incamminarono verso la macchina per fare ritorno a casa. Erano davvero stanchi, un po' acciaccati ma felici. Alfredo e Salvo erano seduti davanti, mentre dietro Elvira e Irene si erano addormentate quasi subito una volta partite. Anche Salvatore aveva sonno ma sapeva bene anche Alfredo era stanco e così gli tenne compagnia, onde evitare che si addormentasse anche lui alla guida. Milano era ormai alle porte ed era la prima volta che, tornati da una "gita" insieme, si dirigevano tutti nello stesso posto. Ormai dopo il lavoro era diventata un'abitudine ma questa volta, questo ritorno ebbe un sapore diverso. Erano stati insieme da molte altri parti, anche in Liguria un fine settimana ma non si erano mai divertiti come durante questa giornata. Direi che aver speso tanto per le attrezzature da scii ne è valsa la pena, eccome se ne è valsa. 
 
 
   
 
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