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Autore: ClostridiumDiff2020    05/07/2023    0 recensioni
In un altro universo...
Un ragazzo ha incontrato un altro ragazzo cambiando radicalmente la sua storia...
Julian e Billy frequentano la stessa scuola ma non si erano mai incontrati e le loro strade sembrano su binari paralleli finché un giorno si ritrovano per caso seduti uno accanto all'altro e finiscono inesorabilmente per incontrarsi scontrarsi intrecciarsi...
Julian è della squadra di nuoto, punta ad essere preso da un'Università prestigiosa così da poter magari un giorno andare alle Olimpiadi.
Tra lui e il suo sogno c'è un piccolo ostacolo, la sua media voti è tragicamente bassa e deve assolutamente aumentare così quando la sua Tutor gli propone di affiancarsi a un altro compagno si ritrova costretto ad accettare.
Billy è più grande di lui, ha perso un anno di scuola pe motivi personali.
Si ritrova al suo ultimo anno, ha intenzione di arruolarsi nell'esercito e lasciarsi alle spalle la casa-famiglia dove è cresciuto sperando di trovare nell'esercito finalmente famiglia.
Quando i loro occhi si incroceranno Julian scoprirà che il suo cuore potrebbe aver saltato un battito...
Heartstopper...
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Billy Russo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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04. Empty Spaces

 
 



Julian sbattè le palpebre incredulo.
«Non ho nessuna intenzione di cambiare squadra, città, stato!»
 
Sua madre sospirò, sembrava così stanca, quando si passò le dita trai lunghi capelli biondi.
Era apparsa come uno spettro quella sera facendo sobbalzare Julian come un gatto.
Aveva chiesto a Billy di restare nella stanza farfugliando, scendendo al piano inferiore aveva temuto di aver dato una pessima impressione all’altro.
 
Non si vergognava di lui, ma aveva già una mezza idea di come sarebbe evoluto il discorso di sua madre e non voleva che assistesse.
 
In più in quei giorni di assenza Billy era stato il suo rifugio da quei cupi pensieri.
Da quel bacio rubato si era fatto sempre più intraprendente.
Non c’erano state molte parole ma se quello era ciò che Billy desiderava Julian non sarebbe certo stato contrario.
Era perfetto.
 
«Penavo che avresti compreso se non desiderato la medesima cosa. Vendere la casa, cambiare città… Dobbiamo lasciarci tutto alle spalle!»
 
«Puoi fare questo passo da sola, non serve che venga con te! Ho vissuto da solo un anno intero in Germania, sono bravo a cavarmela senza di te!»
 
Quasi si pentì della sua rabbia quando intravide lo sguardo addolorato della madre.
 
La verità era che gli era dispiaciuto lasciarla sola, come la distanza che tra loro sembrava incolmabile sempre più di giorno in giorno.
 
«Così vuoi lasciarmi anche tu?»
 
La rabbia lo riafferrò in un momento.
Odiava quelle frasi lanciate solo per solleticare il suo senso di colpa, come se potesse imputargli ogni perdita, ogni ferita che non si era prodigato a curare.
 
Era andato in Germania, non aveva rinunciato al nuoto e adesso non voleva assecondarla in quella fuga.
Stava per urlare, batter ei pugni sul tavolo, esplodere e forse piangere ma non le avrebbe dato questa soddisfazione.
 
Così represse dentro di se ogni cosa le dette le spalle.
«Non sono mio padre, ne posso riportarlo a casa. Non sono responsabile del vostro divorzio… Ne per ciò che Simon…»
 
Le parole gli si ingarbugliarono in gola, sperò che anche per la madre evocare il nome dello spettro di suo fratello avesse lo stesso effetto, in fondo condividere il dolore era ancora un sollievo, un tenue contatto che quel maledetto giorno li aveva avvolti entrambi come un filo rovente.
 
«È proprio per Simon che ti chiedo di venire via…»
Julian scosse la testa.
«Io non vado da nessuna parte, oltretutto senza di me sarà anche più facile andare avanti e dimenticare tutto!»
 
Il silenzio che calò tra loro fu la spinta per lui ad andarsene.
Lo sapeva, ma averne conferma faceva comunque male.
 
Raggiunse la sua camera con passo rapido e sbattè la porta e imprecando.
 
Odiava comportarsi come un bambino, non lo era da tanto, di sicuro la sua infanzia aveva cessato definitivamente di esistere assieme a Simon.
In fondo davvero si aspettava che sa madre si comportasse diversamente?
Non quando era ormai una presenza fantasmica nella sua esistenza.
Non dopo la distanza che si era instaurata tra loro.
 
Anche lui quando si vedeva allo specchio rivedeva il gemello e sentiva il cuore sanguinare.
 
Si premette le mani sul volto e represse un grido, ingoiando lacrime amare.
«Andiamo Julian, smettila!»
Gorgogliò fremente.
 
Poteva sentire la voce di Simon borbottargliele stretto nella sua solita felpa di Star Wars, forse sarebbe anche riuscito a calmarlo, ma ormai si era spenta ormai da tempo.
 
«Terribilmente melodrammatico ma adorabile!»
 
Julian trasalì alle parole di Billy e si mosse quasi ad occhi chiusi.
 
Un secondo dopo aveva spinto Billy contro la porta semiaperta e lo stava baciando con pieno trasporto.
Dopo l’iniziale sorpresa l’altro aveva risposto con altrettanta energia.
Forse anche lui voleva scordare la realtà con altrettanta brama.
 
Quando le sue lunghe dita gli si insinuarono sotto la felpa Julian rabbrividì.
 
«Scusa per le mani fredde…»
Gli sussurrò Billy ad un orecchio riprendendo fiato spostando la sua attenzione sul suo collo.
 
La porta semiaperta li osservava minacciosa così Julian si spinse sempre più verso quel corpo fremente che lo stava avvolgendo e la chiuse con uno colpo.
 
Rimasero in piedi quasi in attesa poi dondolando in modo lento Billy lo condusse verso il letto dove crollarono senza separarsi nemmeno un istante.
Voleva sbattere fuori ogni emozione, l’idea che sua madre se ne stesse per andare, lo spettro di Simon, l’abbandono di suo padre, ogni cosa fuori, oltre quel corpo caldo e vivo.
 
E funzionò, il litigio con sua madre, i ricordi di quanto perso, la rabbia e la frustrazione accumulati in tutti quei mesi… Ogni cosa svaniva in quel contatto.
 
Billy non gli faceva domande fastidiose, ne pretendeva che esprimesse la gioia che non poteva mostrare. Semplicemente trovavano rifugio l’uno nell’altro.
 
«Sei così carino con la divisa della squadra di nuovo…» gemette Julian strattonandogli via la felpa.
 
Un’ombra attraversò lo sguardo di Billy, ma svanì spazzato via da un sorriso sornione. «Strano… Visto che non fai altro che togliermela di dosso…»

   
 
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