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Autore: iaia_96    05/07/2023    1 recensioni
" Ancora la stessa scatola di cereali in fondo allo scaffale che ogni mattina osservi prima di nasconderla di nuovo "
Fa parte della raccolta di "Il bacio di Klimt"
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Fuka Matsui/Funny | Coppie: Akito/Fuka
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Sono ancora qua, a guardarti dormire, con gli stessi occhi innamorati come il primo giorno di tre anni fa, quando ti ho incontrato tra quelle corsie di un supermercato qualunque intento a comprare una scatola di cereali ed io troppo bassa per raggiungere lo scaffale più alto per prendere quel vasetto di marmellata. Quei tuoi capelli biondo cenere col ciuffo che ti ricadeva sul viso ma che sembravi non accorgertene e gli occhi color dell'ambra contornati da quelle sopracciglia corrugate che avrei voluto togliere con un bacio, nonostante fossimo perfetti sconosciuti. E poi si sa come vanno certe cose, quattro chiacchiere al bar, io nel tuo letto dal quale sono rimasta fino ad oggi toccandoti fin dove avevo ed ho il permesso perché non sono lei. Mi chiedo il perché hai deciso di stare con me e so essere una domanda a cui non avrò mai risposta perché la verità è che nemmeno tu ce l'hai. Ancora la stessa scatola di cereali, mai aperta e oramai scaduta, in fondo alla scaffale dei dolci che ogni mattina osservi per lunghi minuti prima di nasconderla di nuovo. La tua famiglia parla di lei tutt'ora e so benissimo che a loro non vado a genio, troppo snob, così mi definisce tua sorella; quella bambina con le code lunghe è arrivata al giusto nella tua vita, così ripetono sempre tutti, le spalle rigide ed il tuo silenzio ne sono la conferma. Credimi se ti dico che ho pregato più volte di potermi svegliare e vedere quegli occhi brillare solo per me e sentirti dire quel << ti amo >> che hai giurato di non dire mai più. Se non a lei. Perché so che l'aspetti ancora. Da quando ti conosco sono state poche le volte in cui hai sorriso, perso evidentemente nei tuoi ricordi, per quanto tu mi continua a ripetere che non sei tipo da grosse risate forse hai dimenticato la segreteria che non cancelli dal telefono di casa, con la sua voce squillante e le tue risate piene di gioia in sottofondo che echeggia nella casa quando sono sola, nel silenzio più assordante. Per tutte le volte che avrei voluto accompagnarti da tua madre per lasciarle un fiore e farti sentire la mia vicinanza ma i tuoi amici mi hanno sempre detto di lasciar perdere perché ancora troppo presto e ancora una volta il tuo silenzio parlava per te. Ho capito che pur mettendo il mio più bel vestito non guarderesti mai come lei ma continueresti ad avere lo sguardo fisso sull'armadio alle mie spalle, una volta pieno di abiti suoi. E lo sai? Quando apro le ante posso sentire quell'odore di pesca e Chanel. Nonostante conviviamo non mi hai mai dato la chiave del tuo appartamento continuando a a mentire dicendo che ti dimentichi di fare la copia mentre il doppione è nel cassetto delle tue mutande. Sbuffi sempre guardando queste quattro mura ripetendo quanto vorresti andartene eppure non prendi in considerazione neanche uno di quei volantini delle agenzie che ti lascio sul tavolo delle cucina e che puntualmente ritrovo accartocciati nella spazzatura insieme a cocci di bicchiere o piatto rotti. Volevo cambiare colore alla parete dietro la tastiera del letto, rovinata dal tempo e ancora col contorno di cornici che ora non ci sono più per dare un mio tocco a quella casa che non ho mai sentito mia, hai urlato così forte vietandomelo che pensavo la vena sul collo scoppiasse da un momento all'altro. E ho capito che lei sarà sempre tra noi. Ti arrabbiavi quando le prime volte ti rubato una maglietta o una felpa per stare comoda in casa sentendoti vicino anche quand'eri a lavoro tutto il giorno, pensavo semplicemente fossi possessivo delle tue cose quando invece, nel trovare delle foto di lei ho capito quanto fossi geloso del ricordo intimo che ancora ti lega a quella ragazza. Vai a correre ogni sera anche per ore rincasando a volte quando sono ormai a letto, è un tuo momento per scaricare lo stress accumulato in ufficio questo è ciò che mi racconti ma so che ti fermi a quel gazebo aspettando che lei sbuchi all'improvviso. Avrei potuto mandarti al diavolo ma egoista come sono ti ho voluto per me con l'unica ragione: quella di fartela dimenticare ma ho capito adesso, in questa notte che porta consiglio, che tu non vuoi lasciarla andare. Avrei voluto. Avrei dovuto capirlo, da quella notizia letta per sbaglio sul telefono di Aya dove lei scriveva di essersi sposata praticamente in segreto che qualsiasi cosa avessi potuto fare sarei sempre stata la numero due, una compagnia, ecco cosa sono. Hai bevuto così tanto quella sera e hai pianto altrettanto mentre distruggevi il salotto sotto i miei occhi stupiti e i vicini che battevano ininterrottamente sulla porta di ingresso. Ma il mio istinto da donna, quella vocina fastidiosa, mi ripeteva che sarebbe arrivato il giorno in cui anche lei si sarebbe svegliata da quel suo stato di trance tornando sui suoi passi, gli stessi passi che avresti preso anche tu. Ho contato i giorni, è passato esattamente un anno. Due anime gemelle destinate ad amarsi non potranno mai essere realmente divise ed io, caro Akito, voglio qualcuno che sia mio senza doverlo condividere con un'altra donna. Il tuo cuore non è mai stato neanche lontanamente mio, nemmeno quando facevamo l'amore e per quanto sia maestosamente bello quel tuo corpo scolpito non voglio più accontentarmi. Quel muscolo che batte forte non l'ho mai sentito, io, ma se ha amato e ancora adesso ama lei so per certo che sia grande e un pò ne sono invidiosa. Domani mattina, quando la tua sveglia suonerà ti accorgerai che quel posto accanto a te sarà freddo e ancora intatto rendendoti conto che finalmente sarai libero di correre a riprenderti la donna della tua, l'amore della tua vita. Lei sta tornando, ho sentito Tsuyoshi bisbigliarlo agli altri ieri sera mentre tu eri al bancone ad ordinare un altro drink. Forse nemmeno guarderai gli armadi aperti, completamente vuoti perché per te non sono mai stati riempiti in questi anni, ma non sentirti in colpa per questo. So che non mi cercherai ma nel dubbio ho bloccato il tuo numero e uscendo da quella porta, porto via non solo i ricordi ma anche quel tuo peso nel petto che avevi, troppo buono per scaricarmi. Comunque andranno le cose ti auguro il meglio come lo auguro a me stessa; ogni coppia litiga e di problemi ne è pieno il mondo quindi ama, amala alla follia, litigaci ma la sera prima di andare a letto facci l'amore e tienila stretta. So che lei farà lo stesso. Fuka.
   
 
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