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Autore: Fiore di Giada    15/07/2023    0 recensioni
[Scritto per il Secret Rainbow indetto da Alexa sul gruppo facebook "Prompts are the way"]
─ Per tanti anni, per me sei stato un padre e un maestro… Ma ora… Ora non mi basta più… ─ dichiara.
Kaidan sorride e le sue dita fremono, come percorse da una scossa elettrica. Oltre quelle parole, c’è la rivelazione per lui più bella.
─ Stai tranquillo… Nemmeno a me basta più. ─
Genere: Hurt/Comfort, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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La luce della luna filtra da una finestra e si posa sul pavimento dell’ampia stanza, illuminandola di riflessi argentati.
Roran, seduto su una sedia, fissa il corpo immobile di Kaidan, disteso sul letto, sotto la finestra.
Di tanto in tanto, la mano destra dell’uomo si stringe ad artiglio attorno al lenzuolo, mentre respiri sibilanti, simili a rantoli, sollevano il suo petto.
Sono trascorse troppe ore dalla battaglia… Perché non si sveglia?, si chiede il giovane. Rhiannon, forte delle sue arti di guaritrice, ha saputo contrastare il potere dei lupi infernali di Morrigan.
Ma la perdita di sangue, tanto copiosa, ha provato il pur forte corpo di Kaidan.
Il corpo del giovane principe si irrigidisce, come una sbarra di metallo, mentre le lacrime scendono dai suoi occhi verdi. No, non può accettare la morte del suo maestro e amico.
Nessuno deve conoscere il dolore patito da suo fratello Aidan.
Allunga la mano e le sue dita, leggere, gli sfiorano la guancia destra. Il regno di Namida ha bisogno di lui e delle sue magie.
Scuote la testa e la sua mano si sposta sul collo dell’uomo disteso. Quel pensiero risuona come una parziale menzogna alle sue stesse orecchie.
Certo, è preoccupato per il regno di Namida, da tempo prigioniero della sete di potere di suo zio e della sua crudele alleata, ma, a tale pensiero, si aggiunge un sentimento ben più personale.
─ Stupido… ─ sussurra Roran, il tono vibrante di amarezza. Forse, suo padre e sua madre hanno avuto ragione a definirlo
La maledizione di Namida.
Quante vite avrebbe trascinato nella sua storia maledetta?
 
 ─ Perché siete qui? Non dovreste andare a riposare? ─ domanda una voce stanca, ma risoluta.
Roran, turbato, si scuote dai suoi pensieri e il suo sguardo si fissa sul viso di Kaidan.
E’ vivo… E’ vivo…, pensa il giovane, il cuore palpitante di gioioso stupore. Certo, il suo volto è pallido, rorido di sudore sanguigno, ma i suoi occhi verdeazzurri sono aperti e attenti.
Kaidan aggrotta le sopracciglia, stupito. Conosce bene l’affetto di quel giovane sfortunato per lui, eppure gli pare di avvertire una vibrazione differente.
─ Queste ore… Queste lunghe ore per me sono state un incubo… ─ confessa il principe.
Un lieve sospiro sgorga dalle sue labbra. Una sensazione di leggerezza si impadronisce di lui.
Quella confessione, pur non completa, ha dato serenità alla sua anima.
─ Non era mia intenzione caricare un peso così terribile sulle tue spalle. ─ replica il mago – guerriero, cupo. Quella logorante guerra ha lasciato nei loro cuori cicatrici pulsanti.
Ma Roran porta sulla sua anima il peso più doloroso.
 
─ Sono un idiota. ─ dice, ad un tratto, l’uomo.
Roran aggrotta la fronte, poi gli appoggia la mano sulla guancia.
Un fremito voluttuoso attraversa il corpo del mago – guerriero e le sue palpebre si chiudono. Il suo autocontrollo, in quel momento, si dissolve.
Il forte aroma di Roran acuisce quel desiderio d’abbandono.
─ Non dirlo nemmeno per scherzo. Io… Io non so cosa farei senza di te. ─ mormora.
Gli prende la mano tra le sue e le labbra, leggere, si posano sulle dita.
Le guance dell’uomo s’imporporano, come sfiorate dai raggi del sole. Roran è sempre stato introverso, quasi impenetrabile.
Eppure, in quel momento, sta rivelando la verità del suo cuore.
Ed è una verità che mi piace…, sussurra. Percepisce calore in quei baci apparentemente innocenti.
Poco dopo, il principe allontana le labbra dalla mano del mago – guerriero, ma la stringe ancora tra le sue.
─ Io non dimentico il ruolo che i miei amici hanno avuto in questa battaglia… Siete meravigliosi. Ma tu hai un posto importante nel mio cuore. ─ mormora.
Si interrompe. Non vuole lasciare nulla al caso.
Ma deve essere limpido, senza alcuna ambiguità.
─ Per tanti anni, per me sei stato un padre e un maestro… Ma ora… Ora non mi basta più… ─ dichiara.
Kaidan sorride e le sue dita fremono, come percorse da una scossa elettrica. Oltre quelle parole, c’è la rivelazione per lui più bella.
─ Stai tranquillo… Nemmeno a me basta più. ─
   
 
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