Dal testo: "Lui non faceva mai la prima mossa, ma in realtà era come se la facesse ogni volta. Decideva che dovevo muovermi io e poi mi lasciava fare di tutto. Si lasciava fare di tutto. Ma comunque era sempre lui a dirigere il gioco. Palleggiava con le mie fantasie come se stessimo giocando una partita infinita: bastava uno sguardo, un accavallarsi di gambe, uno sfarfallio di ciglia… io potevo schiacciare solo se lui mi alzava la palla."
[Iwaoi]
Questa storia è uno spinoff della bellissima long “Le cose che so su di me” della bravissima Violet Sparks, ma si può leggere anche indipendentemente da quella.