Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: Farkas    17/07/2023    1 recensioni
Passano gli anni, cambiano le generazioni, ma certe cose non cambiano mai come il fatto che è la bacchetta a scegliere il mago. Gerard Olivander, figlio del leggendario Garrick Olivander ha assunto la guida dell'attività di famiglia ed è pronto a vendere le sue bacchette ai maghi e alle streghe che si preparano a cominciare la loro istruzione.
Jon, Tyrion, Daenerys, Eddard e tutti gli altri personaggi del Trono di Spade entrano nella bottega alla ricerca dell'oggetto che diverrà il loro compagno inseparabile. Se siete curiosi di vedere quali bacchette li sceglieranno (e di saperne un po' di più sulle bacchette), non vi resta che entrare in negozio con loro.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Davos Seaworth, Eddard Stark, Jon Snow, Nuovo personaggio
Note: AU, Cross-over, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Quando il gioco si sposta a Hogwarts'
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La scelta della bacchetta

 

Capitolo 19: una bacchetta ingannevole

 
Petyr era contento di cominciare Hogwarts, ma avrebbe tanto voluto andare a prendere il necessario a Diagon Alley con Catelyn. Purtroppo suo padre volendola accompagnare di persona, si era preso un giorno di ferie dal Ministero senza avvertirla per farle una sorpresa e così le sue speranze si erano dissolte come neve al sole.
Cat si era scusata il giorno successivo e gli aveva mostrato la sua splendida bacchetta di unicorno e cedro. Mentre lui e suo padre si dirigevano verso la celeberrima bottega il giovane Baelish non riuscì a non immaginare quanto sarebbe stato bello se la rossa fosse venuta con loro. Ma purtroppo per quel pomeriggio aveva altri programmi e poi sarebbe stato noioso per lei tornare da Olivander, senza aver bisogno di nulla.
Gerard stava facendo tornare le scatole al proprio posto dopo l’ultima vendita, quando sentì la porta del negozio aprirsi. Sorrise e accolse i clienti, lieto di poter aggiungere un’altra vendita alla giornata.
-Potrei provare l’unicorno? Credo sia il mio elemento. Magari accoppiato col cedro- azzardò Petyr dopo i saluti di rito.
-Vedremo figliolo, vedremo. È sempre la bacchetta a scegliere il mago, mai viceversa-.
Questo lo sapeva benissimo, ma desiderava con tutto il cuore una bacchetta come quella di Cat. Magari così avrebbe compreso che erano anime gemelle.
-D’accordo, ma almeno posso fare qualche tentativo con qualcuna di quelle no? - chiese determinato.
-Certo. Prima però le misure-.
-Ecco qui: noce nero, crine di unicorno, dodici pollici e mezzo, rigida. Prova con questa, mentre ne cerco qualcuna di cedro-.
Petyr sospirò e obbedì. Dalla bacchetta uscirono alcune scintille, ma fu evidente che non era quella giusta e lui ne fu sollevato.
-Ecco a lei: cedro, crine di unicorno undici pollici e tre quarti, rigida-.
Molto più entusiasta il giovane Baelish afferrò lo strumento e lo fece girare. Per tutta risposta la bacchetta sibilò minacciosamente per poi rilasciare una violentissima onda d’urto che scaraventò Petyr fuori dal negozio.
-Ma cos’è successo?!- urlò incredulo il padre del ragazzino, mentre correva a soccorrere il figlio.
-Che la bacchetta si è ribellata … certo un rifiuto tanto violento non è normale*… temo proprio che quella combinazione non sia adatta a te-.
Petyr volle comunque provare qualche altra bacchetta di quel tipo, ma anche se non si arrivò ancora a incidenti del genere, cedro e unicorno misero perfettamente in chiaro di non voler avere nulla a che fare con lui: una bacchetta gli provocò una terribile congiuntivite, un’altra gli fece cadere sei denti, e un’altra ancora gli incollò la lingua al palato. Alla fine il giovane Baelish fu ben contento di provare altre combinazioni.
-Ontano, corda di cuore di drago, tredici pollici, sorprendentemente flessibile. Una delle mie opere migliori! -.
Quelle parole fecero sì che Petyr desiderasse ardentemente essere scelto da quella bacchetta, ma ciò non avvenne. In effetti non appena la prese in mano, avvertì una sensazione di pesantezza e la rimise immediatamente nella scatola.
-Credo non vada bene. Me ne dia un’altra-.
-Provala almeno- azzardò il fabbricante.
-Preferirei evitare altri incidenti. Per favore me ne dia un’altra- insistette.
Olivander fissò il suo cliente indeciso sul da farsi, ma il padre s’inserì: -Petyr, provala. Il signor Olivander è un professionista, sa quello che fa. E se fosse proprio quella la tua bacchetta? Ha detto che è una delle sue opere migliori! Non vorrai lasciartela sfuggire-.
Petyr sospirò e tentò un semplice incantesimo accendi-bacchetta… ma lo strumento anziché accendere la propria estremità, si liberò dalla presa del giovane mago e gli assestò una violenta botta sul naso, per poi prendere a fare capriole in aria, centrandolo in testa alla fine di ogni giro.
-No, no, assolutamente no! - dichiarò Olivander, cercando di far tornare la bacchetta nella sua scatola. Ci vollero cinque minuti buoni.
-Giuro non vi capirò mai voi di ontano- sbuffò il fabbricante mentre riponeva la bacchetta. - Siete incredibilmente testarde, eppure novanta volte su cento non scegliete un soggetto premuroso e disponibile-.
Petyr era sempre più nervoso. Ormai si era rassegnato al fatto che non avrebbe avuto una bacchetta come quella di Cat, ma sperava almeno di averne una particolare, una che avesse una qualche qualità che potesse impressionare la giovane Tully. Aveva sentito di bacchette capaci di trovare l’acqua, e di altre che emettevano lampi di luce quando qualcuno cercava di rubarle.
Quando ne parlò ad Olivander, lui accettò di fargli provare bacchette costituite da quei legni, ma gli spiegò anche che il valore di ogni bacchetta dipendeva da quello del mago che la impugnava. Anche con quelle il giovane Baelish fece fiasco.
-Lei è sicuro che troverò una bacchetta? - chiese seccato il neo-undicenne riponendo quella di agrifoglio e unicorno che non l’aveva voluto.
-Tranquillo figliolo. È vero, ti stai rivelando un cliente difficile, ma non sei il primo, né sarai l’ultimo che ci mette tempo a trovare lo strumento più adatto-.
Stanco di agitare le bacchette a caso, Petyr tentò qualche semplice incantesimo, ma ogni volta Gerard scuoteva il capo e gli toglieva la bacchetta di mano.
Quella storia di dover essere scelto, cominciava a dare sui nervi al giovane Baelish. Se non poteva averla come quella di Cat, voleva una bacchetta bella, rara, potente… e invece cominciava a credere che sarebbe stato scelto da una bacchetta qualunque. Perché non poteva mai fare qualcosa per stupire Catelyn? La sua prima magia era stata semplicemente far cambiare colore a un cappello, mentre lei aveva fatto sbocciare dei bellissimi fiori in pieno inverno.
Lui non apparteneva a una dinastia Purosangue come lei, ma aveva pensato che se si fosse rivelato un mago potente, avrebbe potuto impressionarla e magari affascinarla. Doveva diventare importante o Hoster Tully non gli avrebbe mai concesso la mano di Cat, quando l’avesse convinta a ricambiare il suo amore. In fondo il signor Tully a Hogwarts aveva fatto amicizia con suo padre, anche se era il figlio di due Nati Babbani… non era un suprematista Purosangue… doveva solo diventare importante e magari lui stesso avrebbe convinto Catelyn a sposarlo.
Petyr ce la mise proprio tutta in quell’incantesimo di levitazione, praticato con una bacchetta di tasso… sarebbe stato di certo un buon primo passo per le sue speranze*
-Mi chiedo se… ma sì, perché no… ecco qui: acacia, piuma di fenice nove pollici e tre quarti, flessibile-.
“Be’ almeno la lunghezza è la stessa” si disse Petyr. “E la fenice è il nucleo più raro…”.
Già… ma perché, proprio quella bacchetta avrebbe dovuto essere la sua? Ne aveva provate già ventidue, facendo altrettanti buchi nell’acqua.
Non appena sfiorò la bacchetta queste considerazioni scomparvero dalla notevole mente del giovane Baelish. La bacchetta comprese di aver finalmente trovato colui che cercava e una pioggia di scintille verde-argento fu il modo in cui lo manifestò. E Petyr subito dopo ritentò l’incantesimo di levitazione e capì che quella bacchetta faceva tutta la differenza del mondo.
-È mia- si limitò a dire, con un tono che non ammetteva repliche.
-Assolutamente sì! Sai figliolo, dovresti essere molto orgoglioso di essere stato scelto da questa bacchetta: le bacchette di acacia in genere si rifiutano di funzionare per chiunque tranne il loro proprietario, e scelgono solo i più dotati. Sono così esigenti che ne realizzo davvero poche. Non sono inferiori a nessun’altra bacchetta per potenza e scelgono solo chi è dotato di abbastanza sottigliezza da sfruttarla al meglio. Combinata con la fenice che è il nucleo più selettivo, direi che dobbiamo aspettarci grandi cose da te giovanotto! -.
Il padre di Petyr fece un largo sorriso ad udire quella frase. Il fatto che provenisse da un mago competente come Olivander, voleva dire tutto. Strinse la mano del fabbricante e gli consegnò i sette Galeoni, fantasticando su come Petyr avrebbe portato lustro al nome dei Baelish.
Petyr sorrise. Sentiva di avere una vera possibilità di realizzare i suoi sogni, finalmente.
 
 
 
 
 
 
  • Le bacchette di cedro cercano una lealtà fuori dal comune nei loro padroni. Naturalmente in mano a un individuo sleale come Ditocorto la bacchetta si è ribellata. La seconda bacchetta dalla reazione violenta invece è quella che poi sceglierà Tyrion come padrone.
 
 
  • Le bacchette di tasso non vogliono mai un padrone timido o mediocre e coloro che vengono scelti da esse occasionalmente diverrano famosi, motivo per cui Petyr ne voleva una (tanto per dire la bacchetta di Voldemort era fatta di tasso).  
 
 
 
 

ANGOLO DELL’AUTORE

 
Non amo Ditocorto, ma non si può negare la sua intelligenza e proprio perché l’acacia cerca sottigliezza, ho creduto che fosse il legno più adatto a lui. Baelish è uno che cerca di risolvere i suoi problemi con la scaltrezza, ed il suo essere eclettico mi ha portato a scegliere la fenice come nucleo per la sua bacchetta. Spero di aver interpretato bene la psicologia di Ditocorto.
Gerard è arrivato al momento in cui lavora di più, ma presto io me ne andrò in vacanza, quindi la storia rimarrà in pausa fino a settembre. Auguro a tutti buone vacanze!
  
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