Come ho scritto nell'introduzione all'altro acrostico, non collegato in alcun modo al seguente, oggi è uno di quei giorni che definisco pesanti, insopportabili. E c'è un motivo più che valido. Se avete letto le mie poesie pubblicate da aprile in poi, acrostici esclusi, sapete che io e una mia amica siamo state forzatamente separate. E l'unica cosa che ho potuto fare è stato dirle addio per messaggio il 20 aprile. Da lì è iniziato il mio declino, con l'ansia e la depressione che non hanno fatto altro che peggiorare. Da tre mesi, ogni giorno e ciascuna, singola notte, mi sento svuotata di qualsiasi energia a causa di questo fortissimo senso di smarrimento e di mancanza. Nell'acrostico racconterò in breve quello che provo. E, visto che non riesco a piangere per lei, per noi, per come siamo state trattate, che non ho lacrime da dedicarle, ho cercato di canalizzare il mio dolore in questi versi. O almeno, l'ho fatto in parte, per quel che sono riuscita. Perché mi è quasi impossibile esprimerlo, sia scrivendo che, soprattutto, nel parlato.
Grazie a JustBigin45 per averla controllata ieri.