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Autore: Shimba97    02/08/2023    3 recensioni
Lo aveva lasciato andare.
Lo aveva osservato da lontano, poggiato alla sua Bentley, mentre prendeva l’ascensore che lo avrebbe portato in Paradiso.
Lontano da lui.
Aziraphale aveva fatto la sua scelta, nonostante lo avesse quasi implorato di rimanere.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Crowley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’universo tranne noi
 
Lo aveva lasciato andare.
Lo aveva osservato da lontano, poggiato alla sua Bentley, mentre prendeva l’ascensore che lo avrebbe portato in Paradiso.
Lontano da lui.
Aziraphale aveva fatto la sua scelta, nonostante lo avesse quasi implorato di rimanere.
Dimmi che hai detto di no.
Tornare ad essere un angelo era stato fin dall’inizio fuori discussione. Una volta che un angelo cade, la sua anima non si purifica, ma rimane dannata.
Il Metraton era stato spietato, lo aveva messo davanti una scelta.
O lui o il Paradiso.
Non ci serve il Paradiso, non ci serve l’Inferno, sono tossici.
E ne aveva avuto la conferma. E forse, a dirla tutta, il Paradiso era addirittura peggio.
Avremmo potuto essere un noi.
Se ripensava a quella frase, detta con disperazione, sentiva una morsa sul petto che gli impediva di respirare.
Aveva perso il suo migliore amico.
Aveva perso l’unica persona che avesse mai amato.
L’unico con cui si era esposto in quel modo, rivelando i suoi sentimenti a lungo nascosti.

E ancora una volta non si erano parlati.
Aziraphale non lo aveva fatto.
Amico mio, hai peccato di superbia e di ingenuità.
Nessuno può tornare indietro, una volta caduto. E tu ti sei fidato, smosso dalla speranza.
Io ti perdono.
Per un attimo aveva sperato che gli stesse dicendo ben altro, ma subito dopo la sua risposta, si era sentito deluso.
Deluso perché un angelo avrebbe dovuto capire la portanza di quel sentimento, ormai esasperato da quell’attesa durata più di seimila anni.
Ti ho baciato e non me ne pento, avrebbe voluto dirgli.
Se quella fosse stata l’ultima volta, che Satana lo dannasse ancora, perché non c’era più motivo di combattere, di resistere.
Lui era andato via e lo aveva lasciato solo.
Solo con sé stesso, nella sua dannazione.
Forse, per un attimo soltanto, aveva creduto che avrebbe potuto lenire il dolore della sua dannazione con la sua luce.

Non sapeva nemmeno dove si trovava, l’acceleratore dimenticato nei meandri della sua mente.
Aveva avuto un progetto per loro due, un qualcosa di loro, solo loro.
Essere un demone, un essere sovrannaturale, si stava rivelando molto peggio di essere un umano.
Se avessi avuto solo una vita da vivere, avrei scelto di viverla con te.
E probabilmente questo non sarebbe mai riuscito a dirglielo.

  
 ***
 
Non c'è niente al mondo
Che valga un secondo
Vissuto accanto a te, che valga un gesto tuo
O un tuo movimento
Perché niente al mondo
Mi ha mai dato tanto
Da emozionarmi come quando siamo noi
Nient'altro che noi

***
 
 
   
 
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