Anime & Manga > Fate Series > Fate/Grand Order
Segui la storia  |       
Autore: Gattino Bianco    10/08/2023    1 recensioni
Una raccolta sulla Chaldea di un certo giocatore del server Nord Americano.
Per l'undicesimo anniversario di quest'account.
Genere: Commedia, Dark, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Class Name: Saber (2023)
 


A essere sinceri, Luca era perplesso.
Non era una novità.
Da quando aveva conosciuto la sua amica aveva avuto molti di questi momenti, dove si chiedeva come il cervello della suddetta amica funzionasse e sapeva che, nonostante questo, lo sarebbe stata ancora.
Ma questa è un’altra storia.

Il motivo della perplessità attuale di Luca questa volta era scatenata da diversi fattori, di seguito elencati:
1) Nonostante ci fossero più di venti gradi all’ombra, la suddetta amica era raffreddata. Contro ogni buonsenso, Haru tossiva e continuava a soffiarsi il naso come se fossero in pieno inverno.
2) Nonostante questo, non solo non aveva annullato la riunione con i Saber, anzi, li aveva obbligati a sedere in cerchio sul pavimento, manco fosse un ritrovo di bambini. Tutto questo a causa del punto uno. Ovviamente.
3) Contrariamente al buonsenso comune, i Servant non solo non si erano lamentanti ma anzi, avevano ubbidito all’istante.
Luca cominciava a credere che quello fuori di testa fosse lui.

«Bene signori» esordì Haru, tra un colpo di tosse e uno starnuto, «possiamo dichiarare aperta la riunione. Dato che avete accettato le mie condizioni, si parlerà a turno come persone civili. Ovviamente il primo che sgarra si farà una gita nel Secondo Archivio» concluse con un sorriso, soffiandosi rumorosamente il naso.
Immediatamente un ragazzo biondo sulla ventina cominciò ad agitare la mano, chiedendo la parola.
«Jason-kun? Vuoi dire qualcosa?» domandò Haru, dandogli il permesso di parlare.

Il Servant di nome Jason si alzò in piedi. «Che storia è mai questa, Master? Ai Berserker permetti di fare tutto mentre a noi ci tratti come se avessimo tre anni! Inoltre, se non stai bene dovresti stare a letto!» esclamò frustrato, battendo i piedi a terra.
Haru gli rivolse un’occhiata esasperata, rimanendo in silenzio.
“Sono d’accordo con lui, ma qualcosa mi dice che è meglio stare in silenzio…” fu il pensiero di Luca, osservando il Servant con fare pietoso, sapendo benissimo la fine che stava per fare.
Poteva non sembrare, ma la sua amica sapeva essere abbastanza crudele, quando si impegnava.

Tuttavia, con sua grande sorpresa, fu un altro Servant a interrompere le lamentele di Jason. Quella che sembrava una ragazza imponente, con lunghi capelli dorati e – notò Luca – un petto notevole, lanciò all’argonauta un’occhiata penetrante.
«Smettila di lamentarti, Jason. Master sta facendo un enorme sforzo per presentarci il suo amico, anche se non sta bene» contrariamente al suo aspetto dall’aria selvaggio, la ragazza mostrò una compostezze degna di un cavaliere.

«Non prendermi in giro, Barghest! Chiaramente la stupidità della Master le ha finalmente distrutto il cervello!» ribattè Jason, puntando Haru con maggiore veemenza.
L’occhiata di Barghest divenne di ghiaccio ma prima che potesse ribattere, qualcun altro parlò. Haru.
«E dopo questa bella uscita Jason si è guadagnato un mese di cure da parte di Medea» disse con apparente noncuranza, asciugandosi il naso distrattamente.
A quelle parole, Jason sbiancò. «Questa è pura cattiveria! Mi vuoi mandare nelle fauci del leone?!» chiese, non facendo nulla per mascherare il proprio panico.
Haru annuì impassibile, sul volto dipinta un’espressione di ingenuità candida a cui in pochi credettero, in quella stanza.
Rendendosi conto che la sua fine era ormai inevitabile, Jason si rassegnò. «A quale delle due?» domandò mogio, segretamente maledicendo il fatto che Heracles non fosse lì a proteggerlo. Sfortunatamente la sua Master non era ancora riuscita a evocarlo.
Haru sorrise. «Entrambe».
Un urlo disperato riecheggiò tra i muri di Chaldea.


«Bene, chi vuole prendere la parola?» domandò Haru con sorriso, mangiando un ghiacciolo.
Un uomo vestito da cavaliere alzò la mano. «Ci penso io. Ovviamente, vorrei approfittare di questa occasione per decantare le lodi della mia amatissima Jeanne…» sentendo il nome di una delle sue Waifu Luca si rianimò, pensando di aver trovato qualcosa di positivo in quella situazione.
Ahimé, la realtà è crudele.
«Gilles, i sproloqui su Jeanne me le aspetto dalla tua versione Caster» lo interruppe Haru, affossando contemporaneamente due uomini.

«Posso, Master?» domandò un ragazzo dai capelli argentati con indosso una divisa da maggiordomo, sorridendo delicatamente.
Nonostante fosse intendo a servire due ragazze dallo stesso volto ma dall’età diversa, le quali stavano osservando la scena con i loro grandi occhioni verdi incorniciati da lunghi capelli dorati, mentre mangiavano degli onigiri.
Luca riconobbe la più grande come la Saber originale – Altria Pendragon –  mentre la più piccola come una versione più giovane e ancora più innocente. L’idol di tutta Chaldea, Altria Lily.
Haru rivolse al maggiordomo un sorriso sincero. «Certo, Bedi!» esclamò felice, dandogli il via libera.
«Penso che Jason-san abbia ragione sul punto che dobbiate riprendervi, ma dato che sia voi che il mio Re avete insistito per questa fare questa riunione, di limitarci a fare una veloce presentazione di tutti» propose , mentre un ragazzo dai capelli rossi serviva alle due Altria dell’altro cibo.
Con immenso stupore, Luca riconobbe anche lui. “Aspetta, ma lui…”

«Bediviere ha ragione» affermò una ragazza dai capelli rosa e in costume da bagno, arrogante. «meglio chiudere questa farsa alla svelta, così posso tornare dal mio Cù»
 Haru alzò la mano. «Medb-san, il Cù che cerchi qua non c’è» le fece notare a malincuore, consapevole del mal di testa che stava per arrivare.
«Non ti preoccupare, Master. Ci penserò io a soddisfare la Regina Medb» ribatté un uomo alto e muscoloso, che a Luca ricordò molto un personaggio di un certo franchise famoso.
«Giusto. Così potrò dedicarmi alla composizione di poesie che decantano la bellezza femminile presente a Chaldea» aggiunse un uomo dalla corporatura importante che indossava un’armatura dai tratti romani e aveva un enorme braccio di metallo.

Haru rivolse ai due un’occhiata fredda quanto il ghiaccio del Polo Nord. «Fergus, Caesar. Non voglio ricevere lamentele quando Scathach vi sottoporrà a una sessione del suo speciale allenamento per punizione» li avvisò, facendo rabbrividire i due interessati.

Fu il turno di un’altra ragazza dai capelli violacei di alzare la mano. «Se Master lo permette io, Tomoe Gozen in versione estiva, assieme a Munenori-san e Hokusai-san, insegneremo al vostro amico la bellezza del VR.» annunciò con un sorriso, seguita da un gesto di approvazione di un samurai con un falco in spalla e una ragazza seguita da una specie di polipo volante.
“Almeno è un polipo…?” si chiese Luca, non volendo realmente conoscere la risposta.

«Più tardi io e Siegfried potremmo insegnarli i metodi che abbiamo usato per uccidere Fafnir» propose un guerriero misterioso dagli occhiali misteriosamente brillanti, ottenendo l’approvazione silenziosa del guerriero dall’armatura oscura che gli sedeva accanto.

«Allora dopo toccherà a me e alla mia lezione su come sopravvivere in ogni situazione.» proseguì un uomo con un completo dall’aria abbastanza recente, sfoggiando il paio di spade che portava alla cinta.

«Io mi occuperò del pranzo. La lezione di Hajime-san non sarà molto lunga» affermò il ragazzo dai capelli rossi, sfoderando un modo di parlare incoerente con il suo aspetto giovanile. Luca rimase sorpreso di quel contrasto così marcato.
«Conto su di te, Muramasa» affermò Haru, facendo al Servant gli occhi dolci.
In quel momento pareva chiaro chi detenesse il vero potere in quella stanza.
“E’ sempre la solita” pensò Luca con un sorrisetto, felice di vedere che la sua amica era rimasta la solita.

«Il favoritismo è cattiva civilizzazione» mormorò una ragazza dai capelli bianchi, sfoderando una spada laser a tre colori.
«Questo va risolto con un incontro sul ring» affermò un ragazzo dai capelli chiari, che indossava vestiti con tono natalizio.
«Avrei lo stesso potere di Lord Muramasa se Master vedesse la mia faccia…» mormorò un ragazzo, portando una mano al volto, coperto da una maschera. Luca notò che indossava vestiti dallo stile orientale, anche se non attribuibili alla cultura giapponese.

«Altera, Karna, Prince of Lang Ling. Smettetela.» ordinò Haru, fredda. «Non è una questione di favoritismo. Sono quel tipo di persona che non fa distinzioni. Infatti, ognuno di voi è almeno a Bond 5, o mi sbaglio?» fece notare, cercando di uscire da quella situazione pericolosa. Non poteva permettersi le spese per la ricostruzioni dell’edificio.

Dopo aver ponderato le parole del loro Master, i Servant annuirono, convinti.
“Vi siete fatti fregare!” pensò Luca allibito, un attimo prima di venire rapito.
Fu così che Luca scoprì che magari i Berserker che aveva incontrato prima non erano poi tanto male.


Gilles De Rains
Gaius Julius Caesar
Bediviere
Fergus Mac Roich
Siegfried
Prince Of Lan Ling
Jason
Queen Medb
Katsushika Hokusai
Altera
Altria Pendragon Lily
Yagyu Tajima-no-kami Munenori
Sigurd
Tomoe Gozen
Saito Hajime
Karna
Senji Muramasa
Tam Lin Gawain [Barghest]
Altria Pendragon
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fate Series > Fate/Grand Order / Vai alla pagina dell'autore: Gattino Bianco