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Autore: perasperadastra    24/08/2023    1 recensioni
Dai fatti narrati in "13 passi per entrare nella tua vita" i personaggi protagonisti degli eventi traggono spunto per farci delle personali confessioni. Alcuni retroscena raccontati dalla loro stessa voce.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Jin Ling/Jin Rulan, Lan QiRen, Lan Wangji/Lan Zhan, Lan Yuan/Lan Sizhui, Wei Ying/Wei WuXian
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quel giorno in cui Lan Qiren rinunciò al suo amore

(ovvero ciò che pensò incontrando Wei WuXian presso gli orti nell'episodio 8)

 

Credo non lo abbiate mai preso in considerazione, ma quello che provo nei confronti di Wei WuXian non è odio. 

Non odierei un ragazzo dell'età di mio nipote solo per una questione di principio.

I cattivi pensieri e i sentimenti di odio sono ciò da cui i nostri insegnamenti più ci tengono lontani. Quello che provo nei suoi confronti è solo un misto di timore e divergenza di quelli che ti prendono la bocca dello stomaco.

È diffidenza, reticenza, soggezione.

Stare in sua presenza mi dà dolore.

E c'entra poco la sua deriva demonica. Non fraintendetemi, la cosa fu grave, ma per quella abbiamo tutti avuto più che degne spiegazioni.

 

A tutti voi sono sempre parso austero, terribilmente rigido, estremamente riservato e probabilmente anche inutilmente severo. 

La verità è che sono stato giovane anch'io, anch'io sono stato un uomo innamorato e anch'io ho creduto che questo terribile mondo potesse essere illuminato da cose genuine e buone come l'amore, il sorriso e la libertà dell'animo.

L'ho creduto, ma non abbastanza.

 

È che in lui, io rivedo lei. 

Il suo sorriso era radioso, il suo viso brillava di una gioia genuina che non le veniva, questo era chiaro, dal fatto che la vita per lei fosse sempre stata facile, quanto piuttosto dal fatto che della vita voleva disporre in abbondanza.

"Essere viva" mi diceva "essere qui e poter godere della meraviglia che è il mondo, mi dà gioia"

 

Erano giorni pieni di sole, di libri, di testi da copiare e apprendere a memoria. Erano giorni pieni di speranze e di gioventù.

Avevo solo vent'anni e mi avviavo a terminare il mio ciclo di studi come giovane discepolo, la vita mi sorrideva e immaginavo un futuro felice.

Mio fratello era appena diventato padre, gli dèi avevano davvero benedetto la nostra casa con uno splendido bambino, Xichen, che era la nostra migliore promessa e l'orgoglio del nostro clan.

"Tu vorresti avere bambini?" mi aveva chiesto lei guardandomi con quei suoi occhi grigi e profondi, così unici 

"Io si, desidererei tantissimo avere un figlio. Sarebbe la mia eredità in questo mondo, sarebbe la mia speranza affinché tutto il mio sforzo non vada perduto. Gli insegnerei come essere un cultore di animo buono e sincero, lo inizierei ad ogni arte nobile che mi è nota, lo crescerei insegnandogli ad essere valoroso, ma soprattutto libero."

"Mn. E come lo chiameresti, questo tuo figlio della speranza?"

Gliel'avevo chiesto quasi per gioco, ma nulla nelle sue parole era mai lasciato al caso

"Ying, probabilmente"

"Ying con l'ideogramma di 'eroe'?" avevo domandato

"Ma no!" lei rideva in modo così dolce. Ridere le veniva spontaneo come soffia il vento d'estate. Non per superficialità, non per disprezzo della rettitudine, ma per naturale predisposizione alla vita

"Ying come 'bambino'. Sarebbe figlio mio e figlio del mondo. Di questo futuro incerto che metterei nelle sue mani. Ogni figlio che nasce non è nostro, ma del futuro che gli affidiamo. Non credi Qiren?"

 

Io ero il suo migliore amico.

Il suo confidente.

Il suo compagno di studi e il suo riferimento per ogni confronto e dubbio.

Io ero quello che la metteva in guardia, che la ascoltava, quello che avrebbe voluto passare la vita con lei.

 

Ma ho dedicato i miei anni migliori allo studio. Ho visto passare estati e inverni dalla finestra della grande biblioteca dei Meandri delle Nuvole.

 

Avvenne che non ebbi coraggio.

Non immaginate che siano successe tragedie, semplicemente il vivere e l'amare richiedono un coraggio enorme. Basta mancare un passo perché il sentiero imboccato sia quello sbagliato.

 

Rifiutavo i suoi inviti, iniziai con il tempo ad evitare persino gli incontri sporadici.

Oh, non domandatemi perché.

Potrei rispondere per rispetto al dovere, per disciplina, per contegno.

La verità è che ebbi paura. 

Terrorizzato di fare la medesima fine di mio fratello, la cui vita fu devastata da un amore eccentrico e ingiusto, io decisi di proteggermi e chiusi il cuore.

Più lei diventava grande e forte, più io mi ripetevo che una tale libertà era frutto di una degenerazione. Che l'amore non portava a nulla di buono, che fosse qualcosa cui sarebbe stato giusto rinunciare.

 

Rinunciai.

La guardai da lontano vivere una vita libera e piena.

La guardai innamorarsi, sposarsi.

La guardai tenere in braccio il suo bambino, legare il suo codino di capelli neri con il suo nastro rosso come la passione che le scorreva nelle vene.

La guardai da lontano sorridere fino all'ultimo giorno di quella sua vita breve, intensa come la mia non era e mai sarebbe stata.

E questo mi infondeva una rabbia profonda.

 

Cangse Sanren.

L'avevo amata e odiata così tanto.

 

Sto guardando degli occhi grigi e profondi come i suoi, ora.

Gli occhi del suo bambino.

Gli occhi di cui mio nipote si è innamorato e, gli dèi mi perdonino, io so cosa significa essere innamorati di questi occhi.

WangJi. Lui sì che ha il coraggio di amare.

 

"Le assomigli" dico al ragazzo.

Non oso aggiungere altro.

   
 
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