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Autore: kitsune_88    25/08/2023    0 recensioni
**Allerta spoiler stagione due di Good Omens.**
Curioso come tutto svanisce così in fretta.4000 anni di amicizia, 4000 anni di amore. Ed è finita così. Con un ascensore. Forse tutto finisce. Almeno prima avevamo l'un l'altro. Ora tu hai il Paradiso. E io ho l'Inferno, quello vero.
Genere: Fluff, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Crowley, Dio, Lucifero/Satana, Nuovo personaggio
Note: Otherverse | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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-Le nuvole sono belle stanotte.-

Crowley non aveva ben capito con chi stesse parlando. Avrebbe potuto fare un miracolo e togliersi la sbronza, ma qualcosa gli diceva che c'era un preciso motivo per cui beveva. Un motivo che non era piacevole. Guardò accanto a sé. Un uomo — o forse due, difficile da capire — guardava il cielo con lui. Non rispondeva, forse era svenuto. Crowley si alzò barcollando e senza curarsi del vecchio prese un altro bicchiere di whiskey. Sì, c'era senz'altro un motivo per la sbornia. Ma Crowley non lo voleva sapere. Decise che ne aveva abbastanza del pub irlandese per quella sera, e si incamminò barcollando verso la libreria di Aziraphale.

L'angelo lo aveva sempre aiutato quando si ubriacava, e Crowley era sicuro che l'avrebbe fatto anche stavolta. Bussò, e non appena qualcuno aprì la porta gli si buttò fra le braccia, brontolando. C'era una sola persona che avrebbe potuto essere in libreria a quell'ora di notte, e si dava il caso fosse l'amore della sua vita, oltre che il suo migliore amico. Qualcosa però non andava, si accorse Crowley mentre due deboli braccia lo trascinavano dentro. Qualcosa decisamente non andava. Tanto per cominciare, questa persona era troppo magrolina per essere Aziraphale. E non odorava di tè. Aziraphale odorava sempre di tè. Era come un'uguaglianza. Aziraphale sta al tè come Crowley sta al whiskey. Era sempre stato così. E ora quelle mani che lo trascinavano odoravano di... cannella. Aziraphale odiava la cannella. Aziraphale non avrebbe mai odorato di cannella. Crowley spinse via chiunque lo stesse portando, per poi alzarsi pericolosamente. Vide la faccia di un angelo — uno di quelli che aveva conosciuto nei vecchi tempi — uno di basso livello, niente di che. Muriel, o forse Juriel. Aziraphale non sapeva che ci facesse Turiel in libreria, e non sapeva dove fosse Aziraphale. "Forse è per questo che mi sono ubriacato." Pensò Crowley. Poi non pensò più niente.

 

Il Paradiso era sempre stato un posto tranquillo. Era la definizione stessa del Paradiso — un bel posto. Per questo il rumore turbò tutti. Era come un allarme, ma più... squillante. Era fastidioso. Ed era l'unica cosa che Aziraphale avrebbe voluto sentire in quel momento. Il nuovo Arcangelo aveva fatto inserire delle nuove "installazioni" in Paradiso. Oggetti materiali, mai visti prima lassù. Totalmente assurdo. In fondo, tutti gli angeli pensavano che tutta questa faccenda del nuovo Arcangelo fosse completamente ridicola. Gli Arcangeli erano sempre stati gli stessi fin dalla Creazione. Certo, un paio erano caduti, ma Michele e Uriel ce la potevano fare benissimo da soli. Nessun bisogno di scomodare i ribelli. Ma tutto faceva parte del Piano Ineffabile, e loro non potevano che sopportare. 

Aziraphale corse al telefono (gli altri angeli non avevano ancora capito cosa fosse quel congegno demoniaco) e rispose con le mani tremanti.

-Ciao.- Disse con voce spezzata, ma i suoi auspici vennero brutalmente rovinati quando sentì la voce di Muriel al telefonò.

-Buonasera, signor Fe — Volevo dire, Vostra... Santità ... No, no. Ehm, signor Arcangelo.-

Aziraphale avrebbe probabilmente riso se non avesse voluto piangere. Sforzandosi di sembrare felice, rispose: -Chiamami Aziraphale. Sono sempre io.-

Dall'altro lato della cornetta si sentì un sospiro di sollievo, seguito da un: -È arrivato il signor Crowley.- Alla sola menzione di quel nome Aziraphale non riusciva a non sorridere. Forse gli avrebbe parlato. Ma Muriel non aveva finito: -Sembra stare male.- Il cuore di Aziraphale fece un salto.

-Male? Cos'ha? Sta morendo? Devo fare un miracolo?-

-No, no. Non sta morendo, almeno per ora. Ma cammina male e parla strano. Oh, ed è svenuto.-

L'Arcangelo sospirò: -Si è ubriacato. Mettilo a letto e fallo riposare.-

-Ok. Arrivederci.-

-Arrivederci.- I due angeli misero giù la cornetta.

Aziraphale si precipitò a guardare Crowley. Era così bello quando dormiva... Avrebbe voluto passare l'eternità con lui. Ma forse, e solo forse, non appena avesse cambiato abbastanza il Paradiso Crowley avrebbe accettato di tornare. E magari sforzandosi un po' sarebbe anche riuscito a convincere il Metatron a rispondere alle sue domande. Aziraphale si cullava fra questi pensieri mentre guardava l'angelo caduto che aveva lasciato indietro. Lo amava, ma lo aveva abbandonato. E la cosa peggiore era che non avrebbe mai potuto fare una scelta migliore.

 

   
 
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