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Autore: Marlena_Libby    29/08/2023    2 recensioni
Nel 19° secolo, il miliardario Bruce Wayne costruisce una macchina per riavvolgere il tempo e riportare in vita i suoi genitori, ma qualcosa va storto e in città si scatena il finimondo. Nella vicenda si ritroverà coinvolta anche la cantante Dinah Lance. Riuscirà Bruce a salvare la città o il suo errore condannerà tutti quanti?
Genere: Azione, Drammatico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Violenza
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Il combattimento fu senza esclusione di colpi.
I contendenti si scagliarono addosso raffiche di proiettili, raggi di energia e vibrazioni soniche, ma nessuno prevaleva sull'altro e a farne le spese era Gotham.
Davanti a tutto quell'orrore e devastazione, Bruce comprese la gravità del suo errore e desiderò conoscere un modo per tornare indietro, anche se questo significava rinunciare al sogno di riportare in vita i suoi genitori.
In quel momento il suo costume emise una specie di segnale acustico e lui attivò il collegamento: era Alfred che chiamava dal laboratorio.
- Signor Bruce, mi rendo conto che forse non è il momento adatto, ma ho qualcosa di urgente da comunicarle.
Bruce abbassò la testa per evitare un colpo.
- Sono un po' occupato Alfred, cerca di essere breve!
- GIÙ LA TESTA!
Bruce si buttò a terra tappandosi le orecchie e Dinah lanciò un urlo sonico contro Sparrow, scaraventandolo contro un muro.
- Deduco che quella dolce voce sia di Miss Lance!
Bruce sorrise: nonostante la mutazione, il buon vecchio Alfred aveva mantenuto il suo senso dell'umorismo.
- Cos'hai scoperto?
- Sono riuscito a collegare me stesso al suo computer, signor Bruce, così ho scoperto l'origine del problema: una sorgente energetica inadeguata che, invece di proiettare la linea temporale nel passato, ha interferito con tutti i grovigli temporali possibili, creando un miscuglio tra presente e futuro.
- Esiste una soluzione?
- A quanto pare l'unico modo per invertire il processo è creare una forte connessione tra le ultime due entità legate al presente e alla famiglia Wayne che hanno avuto un contatto emotivo.
In quel momento Sparrow si riprese e sparò a raffica contro Bruce, interrompendo la comunicazione.
- Piccoli insetti, pensate davvero di battermi con questi trucchi?!
Dinah fece per lanciargli un altro urlo, ma stavolta fu lui a spingerla contro una parete, facendole perdere i sensi.
- Non mi è chiaro cosa sia successo, ma questa nuova realtà mi piace molto! Uccidere è più facile, più spettacolare e dà anche più soddisfazione!
- I vermi come te non cambiano mai, vero Chill?
- Mi conosci? Sono onorato!
- Non potrei mai dimenticarti!
- Allora è una cosa personale! - disse Sparrow curioso. - Ho ucciso la tua ragazza? Tua moglie? Un parente?
- Hai distrutto la mia vita, bastardo! - gridò Bruce dandogli un pugno in faccia.
La sua furia aveva raggiunto il culmine, tutto il suo essere gridava vendetta.
Prese a colpirlo ancora e ancora, ma purtroppo la mutazione aveva reso Sparrow più metallico che umano, quindi quei pugni erano inefficaci.
Il criminale lo afferrò e gli sbatté la testa a terra, causandogli un brutto taglio sulla fronte.
Il sangue colò sul volto di Bruce facendogli quasi perdere i sensi, ma si sforzò di rimanere cosciente per tentare la sua ultima carta.
- Hai ancora qualche giochetto in serbo?
- Sì, uno - rispose Bruce premendo un tasto sulla sua cintura.
L'armatura si sganciò dal suo corpo, si attaccò a Sparrow come una calamita e il criminale saltò in aria senza neppure accorgersene.
In quel momento Dinah si riprese.
- Cosa... Cos'è successo?
- A Chill piaceva troppo giocare col fuoco - disse Bruce indicando i resti carbonizzati del criminale.
- Questo mi ricorda che non ti ho ancora ringraziato per avermi salvato la vita! - disse Dinah guardandolo intensamente.
E posò le sue morbide labbra su quelle di Bruce.
Quel bacio era l'ultimo legame tra il presente e un membro della famiglia Wayne.
Tutta Gotham fu avvolta da una luce bianca e Bruce si ritrovò nel suo laboratorio mentre stava per attivare la macchina.
Si fermò all'istante: non era sicuro che quello che aveva visto fosse reale, forse era una premonizione o forse il tempo aveva ricominciato a scorrere in linea retta.
In ogni caso decise di non portare a termine il suo progetto, lasciando Alfred di stucco.
- Signore, perché ha cambiato idea all'improvviso?
Bruce gli diede una pacca sulla spalla e lo abbracciò, ringraziando che fosse ancora umano.
- Penso che tutto sommato avevi ragione tu, Alfred. Oh, ricordi quella compagnia musicale che è arrivata a Gotham? Che ne dici se li invitassimo a esibirsi qui, al castello Wayne? Sarebbe una buona occasione per conoscerli meglio.
- Eh? Ah sì, signor Bruce, non ci sono problemi. Ma, ecco... Le dispiace se prima telefono al suo medico curante?
   
 
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