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Autore: Krystall84    30/08/2023    0 recensioni
Anno 1998: Buffy Summers, 17 anni, è una pattinatrice che viene convocata per partecipare alle Olimpiadi d’Inverno del 1998. Angel O’Donovan, 27 anni, è il presidente di un’importante azienda di articoli sportivi che decide di fare da sponsor alla giovane atleta. Fin dal primo sguardo qualcosa nasce dentro di loro, ma è una passione che potrà sconfiggere tutti gli ostacoli, in primis quella della differenza d’età o è solo un fuoco di paglia?
Genere: Romantico, Sentimentale, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Angel, Buffy Anne Summers
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Epilogo – Love is more than just your name
-Passalo a me! -esclamò Buffy porgendo la mano a Cordelia affinché le passasse il cellulare.
-È una receptionist. -la informò porgendole il telefono che l’amica che quasi glielo strappò di mano.
-Pronto? -disse Buffy agitata. -Cerco il signor Angel O’Donovan, so che alloggia da voi. -
-Si, ma il signor O’Donovan ha pagato il conto giusto cinque minuti fa e da un taxi si è fatto accompagnare all’aeroporto dove lo attendeva il suo aereo privato. -le rispose la receptionist dispiaciuta.
-Se ne è andato? -chiese sentendosi crollare il mondo addosso.
-Si, come le ripeto saranno passati poco più di cinque minuti, è appena andato via. -
-A quale aeroporto si è fatto portare? -se fosse andato via da così poco tempo forse avrebbe potuto ancora a trovarlo.
-Non so se potrei dirglielo. -
-La prego, è una questione di vita o di morte. -la supplicò.
Dear my love, haven’t you wanted to be with me…Caro mio amore, non hai mai voluto stare con me?
And dear my love, haven’t you wanted to be free…E caro mio amore, non hai mai voluto essere libero?
-Si è fatto portare all’aeroporto municipale di Santa Monica. -si arrese la receptionist.
-Grazie, grazie infinite. -la ringraziò Buffy e poi chiuse. -Ragazzi, Angel è all’aeroporto di Santa Monica, ha lasciato l’hotel poco più di cinque minuti fa. Se ci muoviamo siamo ancora in tempo per fermarlo. -scostò le coperte e fece per alzarsi togliendosi via la flebo dalla mano.
-Buffy sei sicura? -fece Willow perplessa. -Tu sei ancora debole. -
-Si, hai avuto un trapianto di cuore poco più di quattro giorni fa. -rincarò Cordelia.
-Sto bene e starò meglio se riesco a fermare l’uomo che amo con l’aiuto dei miei amici! -esclamò si alzò ma barcollò e per poco non cadde.
-Ti aiuteremo ma ad una condizione! -fece Xander sorreggendola. -Che ti ci lasci portare da lui con la sedia a rotelle. -
-Va bene. -assentì. Avrebbe fatto di tutto pur di raggiungerlo.
-Allora organizziamoci. -prese la parola Willow. -Io aiuto Buffy a vestirsi, Cordelia tieniti pronta con la sedia a rotelle, Xander stai attento che non ci scoprano e Oz fatti trovare all’entrata della clinica con il furgone. -
Tutto si dichiararono d’accordo e si divisero, le operazioni stavano avendo inizio.
I cant’ keep pretending that I don’t even know you…Non posso continuare a fingere che nemmeno ti conosco
And at sweet night you are my own…E alla dolce notte tu sei il mio desiderio
Take my hand...Prendi la mia mano.
Buffy fu pronta in tempo da record, subito Cordelia la fece accomodare sulla sedia a rotelle poi uscirono dalla camera con il benestare di Xander, la via era libera. Fecero attenzione ad ogni passo e si calmarono quando varcarono la soglia della clinica dove Oz era già pronto. Aiutarono Buffy e la carrozzella a salire, poi finalmente poterono partire. Non c’era molto tempo e fino a quel momento tutto era filato liscio.
We’re levaing here tonight…Ce ne stiamo andando da qui stasera
There’s no need to tell anyone…Non c’è bisogno di dirlo a qualcuno
-Cielo ma quanto è lunga questa strada? -chiese Buffy esasperata mentre guardava di nuovo l’ora, era sull’orlo di una crisi di nervi.
-Buffy calmati, non vogliamo che ti senti male. -la riprese Willow.
-Voglio solo che sappia che lo amo. -sospirò.
-E vedrai che arriveremo in tempo, in genere gli aerei privati non partono subito. I passeggeri devono fare il check-in anche loro e poi ci sono i controlli dei motori, il carburante e alla fine devono avere il consenso al decollo dalla torre di controllo. In genere ci vuole almeno un’ora. -le spiegò Cordelia sperando di rincuorarla.
-Speriamo che sia così. -sorrise.
Adesso che aveva capito cosa provasse davvero non voleva che lui gli sfuggisse via come sabbia dalle mani, non avrebbe più permesso a niente e nessuno di ostacolare il loro amore.
They’d only hold us down…Loro ci soggezionano soltanto.
So by the morning light…Così entro la luce del mattino
We’ll be half way to anywhere…Saremo a metà strada per dovunque
Where love is more than just your name...Dove l’amore è più che solo il tuo nome.
Buffy si sentiva come se ci fossero ancora milioni di chilometri da fare mentre in realtà Oz aveva appena imboccato l’uscita per l’aeroporto di Santa Monica. Erano quasi arrivati, tra poco avrebbe potuto riabbracciare il suo amore.
Oz parcheggiò poi aiutarono Buffy a scendere e a sedersi di nuovo sulla sedia a rotelle, anche se la ragazza insisteva per camminare con le sue gambe, proposta prontamente rifiutata dai suoi amici che volevano vederla star bene su una sedia a rotelle piuttosto che con un malore sulle sue gambe.
Quando entrarono si diressero al banco informazioni, di certo non sapevano da che parta stava l’uscita per le piste private. Una ragazza indicò loro la direzione e loro corsero mentre Xander spingeva Buffy che quasi cominciava a divertirsi.
-Beata te, Buffster, d’altronde stai li solo seduta. -la rimbeccò il suo amico che comunque scherzava.
I have dreamt of a place for you and I…ho sognato di un posto per me e te
No one knows who we are there…Nessuno lì sa chi siamo
Appena arrivarono notarono con immenso orrore che c’erano i controlli e un enorme metal detector, adesso il problema era riuscire a passare da lì senza che nessuno se ne accorgesse e loro non avevano né biglietto né un nominativo a cui affidarsi.
-E se diciamo che dobbiamo partire con Angel? -propose Buffy.
-No, i proprietari di aerei privati rilasciano liste con i nominativi. Se non sei in lista col cavolo che ti fanno passare. -la smontò a malincuore Cordelia.
-Ho un’idea! -saltò su Willow. -Xander tu tieniti pronto a passare appena i controlli si distraggono, io, Cordelia e Oz attiriamo la loro attenzione. -propose.
-Bene, fate in fretta. -assentì Buffy poco prima che Xander spingesse via la sedia.
-Cosa ci inventiamo? -chiese Cordelia a corto di idee.
-Ci penso io. -la tranquillizzò l’amica.
L’attimo dopo Willow urlò come una matta dichiarando che le avevano rubato la borsa. Subito i vari poliziotti che erano ingorno accorsero da lei che si agitava, si sbracciava e diceva sconnessamente che un tipo l’aveva urtata e poi era corso da una parte e lei si era accorta che non aveva più la borsa. Cordelia e Oz le davano retta.
-Coraggio, Buffy, adesso tocca a noi. -le sorrise Xander e con molta noncuranza e attenzione si diresse verso la sala d’imbarco.
All I want is to give my life only to you…Tutto quello che voglio è dare la mia vita solo a te
I’ve dreamt so long I cannot dream anymore...Ho sognato così a lungo che non posso più sognare
Let’s run away, I’ll take you there…Scappiamo, ti porterò lì.
Purtroppo, la sedia a rotelle di Buffy era fatta di metallo e appena passò sotto il metal detector cominciò a suonare. Xande si immobilizzò solo un secondo mentre i poliziotti guardavano nella loro direzione, poi corse via. Subito gli furono tutti dietro mollando Willow e la sua storia che adesso appariva chiaramente assurda.
-Ma…e la mia borsa? -insistette comunque la ragazza senza però ricevere ascolto.
-Will, rinunciaci. -la smontò Cordelia.
Xander corse più veloce che poté fino alla porta della pista, a quel punto si fermò, adesso non c’era più molto che poteva fare e i poliziotti erano sempre più vicini. L’unica cosa che poteva fare era tenerli a bada mentre Buffy cercava di fermare l’aereo.
-Buffy corri, io li tengo momentaneamente a bada. -le disse.
-Grazie Xand. -sorrise si alzò facendosi mentalmente forza, non poteva crollare proprio adesso. Respirò a fondo e poi si lanciò oltre le porte, adesso toccava solo a lei.
We’re leaving here tonight…Ce ne stiamo andando da qui stasera
There’s no need to tell anyone…Non c’è bisogno di dirlo a qualcuno
They’d only hold us down…Loro ci soggezionano soltanto
Angel alzò il capo dai fogli che stava controllando, una hostess l’aveva chiamato e ora gli sorrideva affabile, evidentemente aveva qualcosa da dirgli. Erano ancora a terra e presto sarebbero decollati, non vedeva l’ora così si sarebbe finalmente lasciato alle spalle una volta per tutti Buffy anche se non avrebbe mai smesso di amarla.
-Si? -chiese alla giovane donna.
-La torre di controllo ci sta autorizzando al decollo. Se si allaccia le cinture cominciamo le manovre. -gli disse.
-Certo, grazie. -si premurò di seguire il suo consiglio. Finalmente stavano per partire.
Buffy ricordava com’era l’aereo privato di Angel e lo notò subito, per fortuna era ancora a terra. Si lanciò in quella direzione cominciando ad urlare il suo nome e a sbracciarsi, forse l’avrebbe notata dagli oblò, doveva comunque tentare.
L’aereo cominciò a muoversi e lei corse più veloce, doveva fermarlo ad ogni costo. Non poteva arrendersi così adesso che c’era terribilmente vicina.
So by the morning’s light…Così entro la luce del mattino
We’ll be half way to anywhere…Saremo a metà strada per dovunque
Where no one needs a reason…Dove nessuno ha bisogno di una ragione
Angel si rilassò poggiando la testa all’indietro sul poggiatesta, si sentiva un po’ stanco, forse in quei giorni aveva avuto troppe emozioni e ora voleva solo rilassarsi. Non vedeva l’ora di essere di nuovo a casa sua, forse era il caso di prendersi altri due giorni di vacanza per dormire un po’.
Guardò fuori dall’oblò, era impossibile! Chiuse gli occhi, forse era solo una sua impressione o la testa gli giocava strani scherzi quindi li riaprì ma la scena rimase immutata, non stava sognando.
Buffy stava correndo come una dannata verso il suo aereo urlando, anche se lui non poteva sentirla, e sbracciandosi. Pareva seriamente determinata a fermarlo, o forse questo glielo stava davvero dettando la sua testa. Ma non poteva rendere vano quello sforzo, se lei stesse cercando di fermarlo avrebbe dovuto esserci un motivo, e lui voleva saperlo.
-Fermate l’aereo! -urlò slacciandosi in fretta la cintura di sicurezza e alzandosi.
Corse per il breve corridoio e bussò freneticamente alla porta della sala comandi continuando ad urlare. Pochi secondi dopo si affacciò il copilota preoccupato.
-Signor O’Donovan! -si stupì. -Stiamo per decollare. -
-Fermate immediatamente l’aereo! -gli ordinò.
-Ma…
-Niente ma. -lo interruppe. -Fermatelo! -
E il comandante si affrettò a spegnere tutti i motori e tirare il freno, d’altronde quello che diceva il capo si doveva fare e lui non aveva mica intenzione di disobbedire.
Angel aprì il portellone e fece scendere giù la scaletta, poi si affacciò per cercarla ma ad un primo momento non la vide, forse si era solo immaginato tutto.
-Angel!!-urlò la voce di Buffy facendogli capire che invece era tutto reale.
Non appena la vide si precipitò giù per la scala e le corse incontro.
Forget this life…Dimentica questa vita
Come with me…Vieni con me
Don’t look back you’r safe now…Non guardare indietro sei al sicuro adesso.
Lui la prese tra le braccia alzandola da terra e facendole fare un giro. Lei pareva affaticata ma sorrideva, era riuscita nel suo intento. Dopo quel momento, Angel la adagiò di nuovo a terra ma continuando a tenerla, doveva aver fatto una bella corsa e l’ultima cosa che voleva era farle rischiare un collasso. Non dopo tutto quello che aveva passato.
-Cosa ci fai qui? -le chiese.
-Non partire, ti prego. -rispose. -Rimani, io ti amo. Non ho mai smesso, non posso e non potrò mai smettere, sei l’unico uomo della mia vita. -
-Buffy, ma io pensavo…-si interruppe. -E Riley? -le chiese.
-Chi se ne frega di Riley! -esclamò. -Io pensavo di poterlo amare ma in realtà non è così, io amo solo te. Ho parlato con mia madre e le ho detto tutto di noi, lei mi ha risposto che se tu mi rendi felice allora lei è felice per noi, non le crea problemi se stiamo insieme. Ti prego, dimmi che non vuoi lasciarmi. -aveva le lacrime agli occhi, sperava solo che lui le dicesse di si.
Unlock your heart…Apri il tuo cuore
Drop your guard...Abbassa la guardia
No one’s left to stop you (now)…Nessuno ti ha fatto fermare (adesso)
-Buffy…si! -esclamò lui. -Come puoi pensare che io non ti ami o che non voglia stare con te. Io ti ho sempre amato, fin dal primo giorno che ti ho visto e da allora non ho mai smesso! Voglio solo amarti e stare con te per sempre. -
Lei gli saltò al collo piangendo di felicità mentre lui la stringeva e le ripeteva che la amava accarezzandole i capelli. Si baciarono, un bacio che scacciava i problemi del passato e accendeva speranze per il futuro. Si sarebbero amati fino alla fine dei giorni.
Ovviamente ci pensò Angel a fare in modo che Willow, Xander, Cordelia e Oz non passassero problemi per le bravate combinate all’aeroporto per aiutare la loro amica. Anzi, Angel li ringraziò di cuore perché era anche grazie a loro se Buffy era riuscita a fermarlo.
Riportarono la giovane atleta all’ospedale dove Ira con Joyce ed Hank li attendevano un po’ arrabbiati per quella fuga ma comprensivi, come si poteva essere arrabbiati con una ragazza innamorata che aveva fatto tutto quello per amore?
La storia tra Buffy ed Angel suscitò scalpore in molti e noncuranza per quella reazione da parte dei due innamorati. Spike urlò al telefono per la felicità appena Angel gli diede la notizia attirandosi le occhiate di tutti i dipendenti della SportLine e baciando pure un paio di segretarie, era troppo felice.
Buffy riprese a pattinare l’anno successivo e fu di nuovo convocata per le olimpiadi, stavolta si classificò seconda ma era contentissima. Dopo la laurea lei ed Angel trovarono casa a Sunnydale anche se viaggiavano spesso per il lavoro di Angel e le gare di Buffy…erano felicissimi.
Una felicità che sapevano avrebbe portato solo altra felicità e amore, non si sarebbero separati per nessuna ragione al mondo. D’altronde il loro era un amore già scritto nel destino e destinato a perdurare nel tempo, si sarebbe sempre conservato bello e forte come il primo giorno. Per tutta la vita.
 
FINE.

La canzone di questo epilogo: Evanescence - Anywhere
nota dell'autrice: a distanza di anni mi rendo conto che, magari, questa fan fiction è un po' troppo smielata ma io er così: un'inguaribile romantica. Per questo ho deciso di non toccare assolutamente il contenuto di questa storia.
Quando misi online questa storia ebbe un riscontro abbastanza positivo, originariamente feci anche dei ringraziamenti a chi la seguì assiduamente, lasciò qui i nomi delle ragazze, sicuramente nessuna di loro passa più di qui, ma comunque mi fa piacere ricordarle: Andie, Stellina, David, Laura, Buffy4ever, Maudit, Clodia, Whiteangel, Simply Me, Angeliana86, Roberta, Silvia, Lelelu, Eliza, Giulia. Sarete tutti adulti ormai, ma vi ricordo con molto affetto, grazie.
 
  
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