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Autore: Yoko_kun    15/09/2009    3 recensioni
E' vietato usare il tag br doppio. Ladynotorius assistente amministratrice su EFP.Il bene non sempre è bianco, non sempre è compassione.
O bontà.
Il male non sempre è nero, non sempre è disumanità.
O malvagità.
La storia è ambientata nel momento il cui Mayuri ha la meglio su Szayel. È un po' particolare come storia ed è vista da un'ottica ancora più particolare.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come è nato tutto ciò?
Non lo so neppure io. Semplicemente stavo rileggendo il numero in cui Szayel muore e mi è nata una piccola riflessione riferita al fatto che Mayuri per quanto pazzo e crudele alla fine rappresenti il bene, e mentre Szayel, anche lui pazzo e crudele, rappresenti il male.

Così eccomi qui a considerare l'epilogo del loro scontro da un punto di vista molto particolare e unico. Quello dell'Hueco Mundo stesso.

All'inizio non si capisce molto, nella prima parte a parte le due frasi di lato in corsivo si riferisce a sé stesso come “questo mondo” e poi come “questa terra”, mentre poi si “presenta” per bene.
È un lavoro senza pretese, scritto spinta da quella piccola riflessione e da un po' di ispirazione, forse a molti di voi neppure piacerà, in effetti non scrivo benissimo e lo faccio pure in maniera strana.

Spero comunque che almeno un po' vi possa piacere, e spero vogliate commentare.





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“Grigio”


Il bene non sempre è bianco, non sempre è compassione.
O bontà.

Il male non sempre è nero, non sempre è disumanità.
O malvagità.

A volte il bene è crudeltà.

A volte il male è stupidità.

Cinismo, ed essere ligio al dovere.
Ecco a volte il bene.

Arroganza, ed essere illusi.
Ecco a volte il male.

Una spada spezza, conficcata per l'eternità nella carne.

Un cuore spaccato, rinchiuso per l'eternità con quella fredda lama.

Ah, il bene.

Ah, il male.

È banale definirli due facce della stessa medaglia.
È futile definirli in perenne contrasto e continua convivenza.
È sciocco definire ciò che è bene o ciò che è male.

E sapete perché?

Perché il bene e il male sono la stessa cosa, sono amalgamati tra di loro irrimediabilmente.
Per l'eternità.

Non c'è nero intriso o bianco terso che tenga.

Come non c'è cielo troppo limpido o terra troppo sporca.

Ed è per questo che essi, il bene e il male, si paragonano spesso a questo cielo, troppo basso per poter accogliere un qualsivoglia Dio o delle semplici speranze, e a questa terra, troppo fine e mutevole per poter sorreggere le montagne di cadaveri e i desideri dei peccatori.

Ah, questo mondo. È così grigio. Così buono e così malvagio.

Sono così grigio.

Quanto è vuoto. Quanto è pieno.

Questa terra non contempla il sonno, ma è popolata da incubi. Incubi che dentro di loro custodiscono e generano sogni.

Io non lo conosco il privilegio di essere sfiorati da Morfeo.


Ma l'ho già detto, non c'è sonno qui, per cui tutto questo non ha nessun senso.

Come non hanno senso il bene o il male.

E neppure la vita o la morte.

Per questo non ha nessun valore la vostra sparizione, octava espada.

Per questo non ha nessun valore la vostra comparsa, dodicesimo capitano.

Per questo io sono qui, e sono solo.

Perché tutti voi non avete senso.

Io sono questo cielo troppo chiaro e luminoso, eppure così scuro e cupo.

Lo stesso cielo a cui puntavi nella tua superba certezza di essere perfetto.

Io sono questa terra troppo bianca e fine, eppure sempre così lercia e dura.

La stessa terra su cui cammini sicuro dell'evoluzione costante che ti pervade.

Io sono l'Hueco mundo.

Io sono l'unica cosa che qui ha senso.

Non tu arrancar, non tu shinigami. Solo io.
Ma voi che volete saperne?

Siete così persi a inseguire i vostri obbiettivi che neppure prestate ascolto alle mie parole, neppure le udite.

Siete sciocchi voialtri.

Vi credete perfetti oppure più semplicemente non credete in nulla.

Io vi potrei giudicare, sapete? Io al vostro contrario ne avrei diritto.

Ma non lo faccio. Non ne vale la pena, perché voi non badate a me e io...io non bado a voi.

Ah, quanto bene, tinto di nero.

Ah, quanto male, tinto di bianco.

Mi viene il mal di testa a pensarci.

Andatevene, andatevene in fretta voi tutti così che io possa tornare a dormire dello stesso sonno delle pietre.

Hai vinto shinigami, i miei complimenti.

Hai perso arrancar, riprovevole non credi?

Ma ora basta, avete finito la vostra lotta, sparite e non tornate mai più. Voglio dormire.

Anche se qui, il sonno non esiste. Non è mai esistito e così sarà per l'eternità.
  
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