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Autore: Elgas    04/09/2023    4 recensioni
[Contesto: Baldur's Gate 3, Personaggi: Astarion, OC Bard]
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Quelle parole sempre così leggere acquistavano peso, giorno dopo giorno, notte
dopo notte; a ogni alba quando la ritrovava stretta a sé, le loro mani intrecciate e le
parole rimanevano incastrate, impossibilitate a uscire ad acquistare verità…
- Perché il padrone ti cerca, ti rivuole… ha inciso la carne per rimarcare il suo
possesso… non bastava morderti, trasformarti, condannarti… un parassita
bugiardo, un topo che si nutre di altri topi, un cane incatenato… -
«Bevi il mio sangue Astarion.»
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Nulla di serio. Astarion non conosceva altro; solo la superficialità di notti fugaci e
parole vuote; dire ciò che gli altri volevano sentire; in gesti ammantati di dolcezza e
seduzione toccarne corpi, deliziarne la mente. Senza mai affezionarsi. Mai. Mai
berne il sangue, ogni uomo, ogni donna erano di Cazador, cibo del padrone. Portarli
da lui, guardarlo mentre li consumava, accontentarsi delle briciole, di topi grassi e
putrescenti.

Parassita in notti grigie…
Briciole, ogni volta briciole… un cane si accontenta di poco.


Quante volte aveva detto ti amo? Senza provare niente? Come se fosse in grado di
farlo? Bugie, inganni. Solo questo. Nulla di serio.
Eppure, qualcosa era cambiato, inevitabilmente. Da quando i mindflayer avevano
giocato col suo cervello, la luce del sole non era più un pericolo; ecco i vividi colori
del Mondo, vivere senza temere il giorno. No, non era solo quello.
Nulla di serio, ma Thala aveva ribaltato ogni carta, ogni regola; piccoli tasselli a
depositarsi nel Cuore; il sole, i colori del Mondo cullati dal suono dalla sua voce,
osservarla cantare di ballate d'amore e guerra, di gioie e tragedie, delle serate passate
attorno al fuoco delle taverne o in sontuosi palazzi.

Il sangue. Voglio il tuo sangue.

Quando l'aveva pensato la prima volta? Una sera, quando le dita di Thala l'avevano
sfiorato con delicatezza che non meritava. Non meritava quei sorrisi, quella bocca,
né la speranza…

- Brindiamo! Brindiamo a noi! –
- Mi piace osservare le ninfe notturne… -
- La musica scalda, unisce i Cuori quando tutto sembra perduto… l'abbandono…
non voglio riviverlo, quel vuoto si è cancellato quando sfiorai le corde di una lira
e il maestro mi prese con se, avevo 8 anni… -
- Non mi interessa. Che tu sia un vampiro o meno questo non cambia le cose. –


Immergersi in quei baci ormai era sia necessità che dolore. Se parole fossero uscite,
sarebbe state l'ennesima bugia?

Topo parassita…

Quelle parole sempre così leggere acquistavano peso, giorno dopo giorno, notte
dopo notte; a ogni alba quando la ritrovava stretta a sé, le loro mani intrecciate e le
parole rimanevano incastrate, impossibilitate a uscire ad acquistare verità…

Perché il padrone ti cerca, ti rivuole… ha inciso la carne per rimarcare il suo
possesso… non bastava morderti, trasformarti, condannarti… un parassita
bugiardo, un topo che si nutre di altri topi, un cane incatenato…


«Bevi il mio sangue Astarion.»
La frase lo trafisse, lo ferì… ritornò alla realtà, strappandolo dalla logorante
riflessione. Thala lo guardava, lo guardava con un'intensità tale da gelare l'aria.
La mezzelfa era diretta, terribilmente diretta quando affetto e preoccupazione
prendevano il sopravvento.

Non solo affetto…

Astarion ricambiò rispecchiandosi nei grandi occhi blu scuro, osservandone la pelle
chiara, le labbra sottili risaltate da un sorretto viola, more troppe volte divorate; i
capelli liberi delle trecce ricadevano fluenti tra collo e spalle, una cascata di seta nera,
il corpo magro, le forme appena accennate, la nudità velata con delicatezza.
Era bella Thala… la cosa più bella che gli fosse mai capitata in duecento anni…
Non la meritava… non la meritava…

Topo, parassita, cane... non puoi ambire ad essere altro…

«Anche bevendo il tuo sangue tesoro… questo non cambierà…»
«Ascolta… non so cosa ci aspetterà tornati a Baldur's Gate… ma proprio come nelle
grandi saghe, lì si deciderà tutto, contro i nostri nemici, contro il nostro passato…»
Si sarebbe aspettato di ridere Astarion, ma così non fu. Thala aveva anche questo
potere. Nello stupore rimase immobile, nello stupore la sentì avvicinarsi…
abbracciarlo.
«Ma non voglio obbligarti. Qualsiasi cosa deciderai di fare, io sarò con te.»
Un abbraccio. Quanti in due secoli? Non così, non così. Nel tepore del suo corpo
quelle parole divennero un macigno. Tremó Astarion, e inaspettatamente le mani
erano lì a stringerne la schiena sottile, sensuale, con una delicatezza sconosciuta.
Sentì il profumo di Thala, il calore intenso, sempre più intenso… il collo pulsava, il
sangue pulsava…

Se bevo ti condanno…
Però…

Non più un animale, non più uno schiavo.

…solo così potrò…


Il suo sangue, il prezzo per legarsi a lei, proteggerla.
E quelle parole divennero leggere come piuma, libere di volare nel Cuore.
«Ti amo, Thala.»
Un brivido d'eccitazione. I denti affondarono dolcemente nella carne.
Lei tremò, una scintilla di paura. La strinse più forte Astarion e tutto finì.
La strinse per non lasciarla andare mai più.



Angolo Autrice:

Per rendere coerente la OS ho cambiato l’ordine di alcuni eventi del videogioco.
Volevo scrivere qualcosa di leggero per scattare un pochino dal Crossover e da quando ho iniziato BG3, Astarion è diventata una delle mie fisse, ma dobbiamo salvare il mondo e liberarci dal parassita… ah già è vero. Di solito non inserisco OC, ma in questo caso non potevo fare diversamente. <3

Ci vediamo il 20 settembre sul Fandom di Kingdom Hearts.

Un saluto e alla prossima
   
 
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