Anime & Manga > D'Artagnan
Segui la storia  |       
Autore: roxrox    15/09/2009    5 recensioni
[Anime Sanjushi - D'Artagnan e i moschettieri del re] Un personaggio uscito dal passato arriva a Parigi, e sconvolge le vite dei moschettieri. Ma porterà anche molta gioia, e farà emergere verità troppo a lungo nascoste.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 8


- Bene bene – disse il dottor Lassonne sollevandosi dopo aver finito di cambiare le fasciature – vi state riprendendo benissimo. Continuate così –
- Allora – replicò Renée speranzosa – posso alzarmi ed uscire? –
- Adesso non esagerate – la redarguì – come pensate di uscire, se ancora non riuscite a stare in piedi? No, potete provare a restare seduta un po’ se qualcuno vi sostiene, ma nulla di più. Non pensateci nemmeno – rispose allo sguardo disperato di Renée – se cercate di strafare adesso rischiate di mandare a monte tutti questi giorni di paziente lavoro e attesa. E’ questo che volete? –
- Io… devo andare… -
- Lo so che vorreste alzarvi e uscire, ma dovete resistere, avere fiducia nei vostri compagni moschettieri, e nel frattempo impegnarvi per guarire –
- Ma… -
- No, niente “ma”, assolutamente no – si voltò ed aprì la porta per lasciare entrare Athos, poi salutò e se ne andò. Athos si avvicinò sorridendo:
- A quanto pare stai molto meglio –
- No, dato che il dottore non mi lascia alzare –
- Andiamo, vedrai che presto potrai andare dove vuoi –
- L’unico posto dove vorrei andare è a cercare Francois –
Athos sospirò, ma sembrava più disteso e sereno rispetto ai giorni precedenti.
- Ehilà! – esclamò la voce di D’Artagnan dall’altra stanza – disturbo? –
- Affatto – rispose Renée – vieni pure –
- Stavo andando a pranzare – disse il moschettiere entrando nella camera – e ho pensato di passare a vedere come stavi, dato che stamattina sarebbe venuto il dottore –
- Dice che vado meglio, ma ancora non mi lascia alzare. Non ne posso più… – Renée chiuse gli occhi, cercando di impedire alle lacrime di scendere, e non poté vedere Athos e D’Artagnan scambiarsi uno sguardo di intesa e sorridersi. D’Artagnan si avvicinò alla finestra, guardò fuori, si voltò verso il compagno ed annuì sorridendo.
- Avanti – esclamò Athos – caccia via la tristezza. Se vuoi guarire, bisogna seguire i consigli del dottore. Forza, – le passò un braccio attorno alle spalle – vuoi provare a metterti seduta? –
Renée aprì gli occhi e li fissò in quelli dell’amico. Annuì, e si mosse per alzarsi. Aiutata dall’amico, si alzò e immediatamente si piegò in due, gemendo per il dolore. Athos la strinse:
- Coraggio – le mormorò – è questione di un attimo, adesso il dolore passa –
- Ehi – tuonò la voce di Porthos dalla porta di ingresso – c’è qualcuno in casa? –
- Siamo qui – rispose D’Artagnan – vieni pure –
Renée alzò lo sguardo per salutare l’amico. E improvvisamente smise di respirare. Athos la sentì tremare, e la strinse maggiormente, ma lei si staccò all’improvviso, si alzò dal letto e corse da sola verso la porta, senza alcun appoggio:
- Francois! – gridò, al colmo della gioia, mentre il suo uomo le tendeva le mani. Poi la stanza iniziò a girare, le gambe le cedettero, e cadde tra le sue braccia, piangendo. Lui la sorresse, e la guardò pieno d’amore:
- Sono qui… - mormorò
- Francois… Francois… Sei qui… Dio mio, sei qui… - nascose il volto nel suo petto, ma lo rialzò subito, come se temesse che smettendo di guardarlo potesse sparire. Gli altri tre moschettieri si mossero per uscire, e lasciarli da soli.
- Aspettate – li fermò Renée – Voi mi avete ridato la vita, la felicità, e Francois. Grazie, grazie di tutto. Restate qui con noi –
- No – sorrise Athos – ora dovete restare soli, e non vogliamo intrometterci. Noi andiamo a pranzo, poi torneremo al lavoro, così vi lasciamo in pace. Torneremo stasera, se non disturbiamo, per vedere come stai –
- Voi non disturberete mai – rispose Francois – non potrò mai ringraziarvi abbastanza per tutto ciò che avete fatto –
- Ah, smettetela di ringraziare – esclamò Porthos – Siamo solo contenti di rivedervi felici –
- Beh, ora andiamo – si intromise D’Artagnan, iniziando a spingere fuori i compagni. Poi si girò e si inchinò con un sorriso – Signori, i moschettieri del re non vi disturberanno più. A stasera – strizzò l’occhio, fece un saluto scherzoso e se ne andò con gli altri due.
Francois sollevò Renée tra le braccia come se fosse una piuma e, senza staccare gli occhi da quelli di lei, la depose dolcemente sul letto, e iniziò ad accarezzarle il volto, i capelli, le labbra, le spalle:
- Renée… Amore mio… -
- Francois… Oh Francois… Sei tu… Sei qui… Amore mio, amore mio…  -
Entrambi balbettavano frasi incomprensibili, e Renée non smetteva di guardarlo, di toccarlo, incredula:
- Ma come è possibile? Sei sceso dal cielo per tornare da me? Non ti piaceva proprio il paradiso? –
- L’unico paradiso che conosco è questo, qui con te… Ma non sono sceso dal cielo, non ci sono mai arrivato. Vedi, la verità è che… -
- No – lo interruppe lei – non mi interessa, non voglio saperlo, non adesso. Me lo racconterai, ma non adesso, ora voglio solo restare qui con te, voglio guardarti, stringerti, non voglio lasciarti mai più… -
- Ma devi sapere… Non voglio che tu pensi che ti ho abbandonata… Perché io non lo avrei mai fatto… -
- Non ho mai pensato che tu mi abbia abbandonata… Mai… Neppure un momento, e non lo penso tutt’ora. So che ci sono validissimi motivi per cui tu sei sparito per sette anni, che non lo avresti mai fatto di tua volontà. Athos, Porthos e D’Artagnan mi hanno detto qualcosa, e tu mi racconterai tutto, ma non ora – le sue labbra… Dio, le sue labbra… le aveva sognate tanto in quei mesi… sembravano chiamarlo, attirarlo… Si avvicinò a lei, titubante, temendo che potesse respingerlo. Ma lei non lo fece. Le diede un bacio lieve, solo sfiorando le labbra con le labbra, e fremette quando si accorse che lei stava rispondendo. La strinse forte, allora, e il bacio si fece più intenso, più passionale, più profondo, in un tripudio di gioia, di sospiri che si confondevano l’un l’altro, due anime che si ritrovavano dopo tanti anni e che sembrano non essersi mai allontanate…
Quando interruppero il bacio rimasero vicinissimi, un lieve sorriso aleggiante sul volto:
- Mi sei mancato… - mormorò Renée in un soffio
- Anche tu… -
- Beh – rispose lei alleggerendo l’atmosfera – almeno negli ultimi mesi –
- Sì, certo – rise lui, ma senza muoversi – negli ultimi mesi, almeno in quelli! Ma non solo: in questi anni non sono mai stato completamente felice, non sapevo il perché, Dio, non mi ricordavo neppure di te, eppure sentivo che mi mancava qualcosa, qualcuno, e questo mi impediva di essere felice… Ora lo so, e mi fa male pensare di averti dimenticata per tanti anni, averti lasciata sola, quando non avrei mai voluto separarmi da te… Perdonami… -
Lei gli accarezzò la guancia sorridendo:
- Non hai nulla da farti perdonare. Tutto ciò che è successo non è colpa tua, non è mai stata colpa tua. Qualcuno ci ha messo la mano, non so, il destino forse, ma a me non importa, non più. Ora sei qui, e noi abbiamo sconfitto chiunque volesse il nostro male, tutto il resto non conta –
- Già… Qualcuno ha fatto di tutto per remare contro di noi… Ma ora è finita e, se tu lo vorrai, io sarò onorato di starti accanto per il resto della mia vita, come ti ho promesso sette anni fa, ma stavolta non verrò mai meno alla mia promessa, te lo giuro –
- Ne sono sicura… - gli occhi di entrambi erano lucidi di gioia e commozione.
- Ora cerca di dormire un po’. Sei ancora debole, ed hai bisogno di riposare. D’Artagnan, Athos, Porthos ed il dottor Lassonne mi farebbero fuori se ti permettessi di strapazzarti e di peggiorare ancora, dopo tutta la fatica che abbiamo fatto per farti guarire un po’ per volta –
- Ma io non voglio dormire, non adesso. Ho troppa paura che tutto questo sia un sogno, e temo di non ritrovarti qui quando riaprirò gli occhi. Voglio guardarti, non voglio vederti sparire di nuovo -
Allora Francois, restando seduto sul bordo del letto, si piegò e poggiò la testa sul suo petto:
- Facciamo così. Io resto qui, non mi muoverò finchè non ti risveglierai, se vuoi puoi tenermi stretto per impedirmi di scappare, ma ti giuro che non lo farò –
Lei sorrise:
- D’accordo – gli cinse le spalle con le braccia, gli pose una mano sul capo intrecciando le dita ai suoi capelli, accarezzandolo leggermente, e chiuse gli occhi. Poco dopo Francois sentì il suo respiro regolarizzarsi e le mani che si fermarono, e capì che si era addormentata. Permise ad una lacrima di scivolare sul lenzuolo, e chiuse gli occhi sorridendo.


Athos entrò per primo in casa di Renée, quella sera. Stava per salutare ad alta voce, quando il profondo silenzio lo insospettì. Fece un cenno agli altri due, che già conversavano chiassosamente, e li zittì. In punta di piedi si avvicinò alla camera da letto e guardò dentro. Sorrise, intenerito, e fece cenno ai compagni di avvicinarsi e guardare. Renée e Francois dormivano: lui era seduto sul bordo del letto e le posava la testa sul petto, mentre lei lo abbracciava teneramente, le mani tra i suoi capelli. Si vedeva quanto fossero felici.
- Da quanto tempo credete che stiano dormendo? – chiese D’Artagnan quando si ritirarono nella stanza accanto per non svegliarli.
- Non lo so – rispose Porthos – ma spero che sia poco, o Francois sarà tutto un dolore quando si alzerà da quella posizione, è davvero tremenda –
- Temo che siano lì da parecchio – disse Athos – Beh, per lo meno finalmente dorme tranquilla –
- Già – riprese Porthos – ma forse dovremmo svegliarli per farli mangiare, dubito che oggi abbiano pranzato, avevano altro a cui pensare, e non so come Francois mangiasse in prigione, ieri sera ero talmente stanco che non ho pensato a dargli nulla, e comunque probabilmente entrambi non mettono nulla nello stomaco da almeno 24 ore… -
- Potremmo aspettare un po’, tanto è presto, oppure potremmo svegliare solo Francois, Renée ha bisogno di riposare… -


Quando Renée si svegliò, la prima cosa di cui si rese conto erano i capelli del suo uomo tra le sue dita, e il dolce peso della sua testa sul suo petto. Sorrise. Allora non era solo un sogno… Lo strinse leggermente, e lui si mosse, come se si stesse svegliando. Voltò la testa verso l’alto e la guardò negli occhi:
- Ben svegliata –
- Sei… ancora qui… -
- Ti avevo promesso di non muovermi fino a che non ti fossi svegliata, e così ho fatto. Non intendo più mancare ad alcuna promessa – si sollevò a sedere a fatica, con un gemito di dolore, e si massaggiò le reni muovendo la testa in circolo – ma ti prego, non farmi più dormire così a lungo in quella posizione, o la prossima volta non riuscirò ad alzarmi –
Renée rise:
- Eh, è l’età che avanza… -
- Ehi! Sono passati sette anni, ma non sono ancora vecchio! –
Risero insieme, felici di essersi ritrovati.
- Oh, bene! – trillò vivace la voce di D’Artagnan, mentre i tre moschettieri entravano nella camera attirati dalle risate – Vi siete svegliati! Stavamo giusto decidendo se lasciarvi dormire o svegliarvi per farvi mangiare! –
- Ciao a tutti! – sorrise Renée – Bentornati! –
- Allora – si avvicinò Athos – come stai? –
- Molto meglio, grazie a voi. Adesso potrei anche alzarmi ed uscire saltellando –
- Eh no! – rise Porthos – tu da lì non ti muovi, almeno fino a che non lo dice il dottore! Hai finito le scuse per muoverti prima del tempo! –
- E se continui – aggiunse D’Artagnan con aria fintamente minacciosa – ti portiamo via Francois e non te lo facciamo più rivedere fino a che non metti giudizio e non capisci cosa devi fare –
- Tu provaci – rispose Renée con lo stesso tono – e ne pagherai le conseguenze. Ho già dimostrato di essere capace di uccidere per lui… -
- Ops… Avevo dimenticato quel piccolo episodio… - Risero insieme.
- Comunque – riprese Porthos – vista l’ora io comincio ad avere una fame da lupo! Aramis, ti dispiacerebbe se te lo portassimo via per un po’, giusto per farlo mangiare? –
Renée lanciò una occhiata allarmata a Francois.
- Non ti preoccupare – le sorrise lui – Non me ne vado, rimango qui -
- Resto io qui con te – disse Athos – mangerò più tardi –
In quel momento lei si rese conto della situazione, e rise leggermente:
- Assolutamente no! Non mi renderò ridicola tenendoti qui, e non voglio qui nessuno. Andate tutti a mangiare, ma poi portate qualcosa anche a me, in effetti ho fame anch’io –
Francois sorrise nuovamente e le carezzò i capelli:
- Allora vado a cenare, ma ti prometto che tornerò presto con qualcosa anche per te – le si avvicinò e con un sorriso mormorò – Non sei ridicola, sei solo terribilmente dolce… -





Eccomiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!
Sì, va bene, lo so, ci ho messo 9 mesi per questo capitolo... Ho praticamente dovuto partorirlo... Domando scusa a tutti...
Però oggi mi ci sono messa e ho già quasi pronto il prossimo capitolo, non dovrò affrontare un'altra gravidanza... :-P

Bene, passo a ringraziarvi uno per uno:

genesis: niente anticipazioni... Come vedi, nemmeno io sono costante nella pubblicazione, mi manca il tempo, l'ispirazione, la capacità di scrivere... Grazie, a presto (speriamo), ciao!

EDVIGE86: Grazie! Tranquilla, non ho intenzione di chiudere con questa fic, ho già abbastanza in testa come proseguirà, ma poi quando mi metto davanti al computer non so come scrivere quello che vorrei... Bah... Alla prossima, ciao!

lady lina 77: Ehi, quanti complimenti! Grazie! Sai, leggere la tua fic mi ha dato la scossa per scrollarmi di dosso l'apatia che mi aveva presa per questa storia, e l'ho ripresa in mano con rinnovato vigore... ;-P Così mi ci sono messa subito, stasera devo recensire la tua, che tra l'altro mi piace moltissimo... ;-) Quanto a D'Artagnan e Constance... onestamente, lei mi piace poco, è un po' troppo donnina svenevole per i miei gusti, ma vedrò di accontentarti... Grazie ancora, a presto, ciao!

Tetide: Grazie! Anche a me dispiace che ci sia così poco su questo anime, è stato una delle mie prime passioni... Beh, è il caso che ci mettiamo d'impegno e portiamo avanti questa sezione, allora... ;-P Sotto con la scrittura! Mi raccomando, io mi ci rimetto, ma aspetto anche la tua fic... Alla prossima, ciao!

king3: Grazie! Visto? Ci ho messo un po', ma alla fine li ho fatti ritrovare... per ora... forse... hi hi hi... *risatina sadica* Spero che nonostante ci abbia messo mesi ad aggiornare, tu continui a leggermi e che la storia continui a piacerti... Grazie ancora, ciao!

Un grazie speciale a quelli che hanno messo questa fic tra le seguite. Grazie a EDVIGE86 e a jenny123.
Un grazie enorme a quelli che hanno messo questa fic tra le preferite. Grazie quindi a fulmy, lady lina 77 e ShessomaruJunior.

Grazie anche a quelli che leggono in silenzio.
Alla prossima, baci baci a tutti!
roxrox
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > D'Artagnan / Vai alla pagina dell'autore: roxrox