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Autore: Khailea    05/09/2023    0 recensioni
Un'avventura action con trame avvincenti e personaggi unici e caratteristici!
Saghe appassionanti e ricche di colpi di scena, special divertenti e di ogni genere!
Unisciti alle stravaganti avventure degli studenti della Werewolf Shadow!
I personaggi di cui si parla in queste storie sono inventati da un gruppo di role chiamato Werewolf's Shadow 2.0.
Questo è il secondo progetto di fiction scolastica del gruppo fatto con l'approvazione dei suo componenti.
Non ci sono collegamenti con il precedente progetto e la trama é molto diversa.
Il logo del lupo appartiene al nostro gruppo esattamente come i personaggi e l'ambientazione.
Se volete unirvi a noi potete fare richiesta qui https://www.facebook.com/groups/660949357417726/members/
Genere: Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Personaggi in questo capitolo: 
Jack
Daimonas 
Ailea
Khal 
Lighneers 
Zell 
Astral 
Lacie 
Hope 
Grace 
Milton 
Seraph 
Alexander 
Johanna 
Samantha 
Nadeshiko 
Ayame 
Ryujin
Yume
Cirno
Vladimir
Annabelle
Wyen
 
 
 
 
 
 
 
 
Mai prima d’ora la luce del sole era stata una tale manna per i ragazzi, e mai avevano desiderato tanto superare i limiti delle ombre come mentre correvano lungo quella salita infinita.
Erano finalmente usciti, potevano andarsene da quel posto maledetto e dimenticare ogni cosa, almeno questa era la loro speranza, per quanto sapessero fosse una mera bugia.
Non avrebbero mai dimenticato quanto era successo tra quelle mura, non avrebbero mai dimenticato cosa aveva perso Ailea, ma quello era un pensiero per dopo, per quando sarebbero stati al sicuro tra le mura delle proprie camere, durante la notte quando il peso dei ricordi sarebbe diventato schiacciante.
Per ora volevano solo sentirsi vivi.
-Siiii! Siiiii! Siamo fuori!- urlò entusiasta Vladimir spalancando le braccia, stringendo gli occhi e buttandosi nell’erba.
-Vladimir, non siamo ancora fuori pericolo!- lo rimproverò Zell, afferrandolo per un braccio costringendolo ad alzarsi. -Dobbiamo sigillare questo posto!-
-E lasciami stare! La porta si chiuderà da sola in qualche minuto! Niente di sta seguendo!- protestò il ragazzo, desideroso soltanto di poter riposare.
Anche Jack avrebbe voluto unirsi alla sua gioia, sollevare Daimonas per la vita e baciarlo, ringraziando tutti per essere venuto a salvarli, ma non ci riuscì. Avrebbe significato aprire il discorso su Ailea, e non era ancora pronto.
Pur di non guardare lei il ragazzo si voltò verso l’abyss, la cui reazione al mondo esterno era quasi tenera. Teneva l’orecchio basso, e l’occhio spalancato, si muoveva tastando il terreno curioso, come se temesse potesse ferirlo.
Gli ricordò un po’ lui uscito dall’isola.
-Dici che non era mai stato fuori prima d’ora?- chiese a Daimonas accanto.
-Credo di sì, non so molto della sua specie, tuttavia lui sembra docile.-
-Già, un’eccezione in quel posto di merda.-
Daimonas fece per prendergli la mano e dire qualcosa, quando un orribile urlo perforò i timpani dei ragazzi.
-Skreeeeee!-
A quel rumore l’abyss drizzò entrambe le orecchie, sbattendo le ali allontanandosi all’istante da lì.
In fondo alla salita un corpo mostruoso ed informe stava rapidamente risalendo, e le catene legate alle zampe colpivano il pavimento rimbombando per tutta la stanza.
-Oh no… no no no no!- mormorò Johanna atterrita.
-È Maria! Chiudi la porta!-
Le grida di Milton furono inutili, la bestia raggiunse l’uscita prima che Vladimir avesse il tempo di fare nulla, ruggendo e sibilando, in una reazione di stupore simile a quella dell’abyss, ma non durò a lungo purtroppo.
-Non fatevi prendere da quella cosa!- gridò Astral, sparando due colpi al petto della creatura, ma questi non sembrarono nemmeno scalfirla.
Di contro, l’attenzione di Maria si concentrò sul ragazzo, e con un salto la bestia riuscì a raggiungerlo, pronto ad afferrarla con le sue braccia.
-Astral!-
Di fronte al pericolo che il fratello stava correndo, i denti di Lacie si fecero più affilati, e le unghie più lunghe e resistenti. Wyen osservò sorpresa la sua trasformazione, mentre la ragazza correva a soccorrere Astral, raggiungendolo con una velocità simile a quella di Maria e portandolo via dalle sue grinfie prima potesse toccarlo.
-Mio fratello non lo tocchi!- ruggì furente Lacie, di fronte alle grida della donna che si lanciò immediatamente al loro inseguimento.
-Yume! Blocchiamole le catene!- gridò Seraph alla ragazza, ed insieme le due corsero dietro al mostro, cercano di usare le proprie spade per arpionare le catene al terreno.
Anche Cirno provò ad aiutarla con le sue sfere, ma purtroppo entrambi i tentativi risultarono semplicemente nella caduta delle ragazze, e nella bestia che si voltò verso di loro.
-Seraph!- gridò terrorizzato Astral vedendo il mostro assalirla, ed i suoi proiettili furono inutili per distrarre Maria.
Yume tentò di rialzarsi in tempo per correre ad aiutare l’amica, ma non ce ne fu bisogno grazie all’intervento di Wyen, che in maniera simile a Lacie riuscì a portare via Seraph dal mostro.
-Come diamine facciamo ad ammazzarla?! Nemmeno i proiettili la feriscono!- disse Zell con la voce che gli tremava.
-Andando avanti così, non riusciremo a fare nulla.- fu d’accordo Ryujin, che per quanto si sforzasse non riusciva a pensare ad una sola soluzione.
-Non fate i codardi, e combattete!- urlò loro Ayame, che gridando attivò la propria motosega correndo contro il mostro.
Zell e Ryujin la osservarono sbigottiti, almeno fino a quando non intervenne anche Grace.
-L’avete sentita? Muovetevi!-
C’era poco da fare con un ordine così, ed in fondo non potevano permettere alle due di prendersi tutta la gloria della lotta, come minimo dovevano dare il loro contributo.
Ayame raggiunta Maria si esibì in una maestosa scivolata sotto il suo corpo, graffiando il corpo da ragno con la motosega provando un discreto taglio lungo tutto il bacino. Il mostro fece per voltarsi ed afferrarla, ma così facendo si distrasse lasciandosi scoperta agli attacchi di Ryujin, Zell e Grace, che non solo tagliarono nell’esatto punto in cui Ayame aveva colpito, ma menarono fendenti anche alle zampe da aracnide, riuscendo a ferirle.
-La parte da ragno è più fragile!- gridò vittorioso Ryujin di fronte ad una simile scoperta, che non era certo una cosa da poco.
Alexander ed Annabelle, assieme ad Astral e Wyen, cominciarono a colpire con i propri proiettili e le frecce ciascuna zampa, provocando danni sempre più ingenti e bloccando il mostro in un unico punto, dando così modo a Johanna di portare via da lì Sammy, e a Khal di mettere al sicuro Ailea correndo il più lontano possibile.
Anche altri avrebbero dovuto farlo, come Lighneers ad esempio, ma la verità era che si sentiva ancora troppo debole per muoversi alla stessa velocità, e preferiva risparmiare le energie in caso fosse stato attaccato a sua volta. Nel frattempo, ci pensava Annabelle a proteggerlo, rimanendogli vicino con la freccia per tesa nell’arco.
Dal lato opposto invece Daimonas e Jack, assieme a Milton, continuavano a muoversi facendo attenzione ai movimenti del mostro, pronti a contribuire nella lotta o quantomeno ad avvertire i loro compagni del pericolo.
Nadeshiko assieme a Cirno si lanciò in mezzo alla mischia con gli altri, e mentre la seconda si occupò di congelare le braccia più in basso del tronco l’altra infierì ulteriormente sulla ferita aperta da Ayame, tuttavia si bloccò quasi all’istante quando Maria lanciò un grido furente, forte abbastanza da intontire sia lei che Daimonas, Wyen e Lacie.
Maria si allontanò dal punto in cui era stata bloccata, spiccando un salto talmente alto da rendere impossibile capire dove sarebbe atterrata.
-Fate attenzione!- riuscì a gridare Nadeshiko, ignara come tutti su dove la bestia avrebbe colpito.
Il primo a rendersene conto in tempo fu proprio Jack.
-Ailea!-
Sentendo gridare il nome della ragazza Khal si voltò immediatamente, solo per vedere la bestia piombare contro di lui, con le fauci spalancate e le braccia tese.
Non poteva scappare, e non c’era nessuno abbastanza vicino per portarli via.
Strinse a sé Ailea più forte che poté, in attesa che tutto finisse.
-Skraaaa! Skraaaaa!-
Gli urli della bestia arrivarono prima di qualsiasi altra cosa, ma dopo nulla. Khal aveva chiuso gli occhi solo per qualche istante, ma nell’attimo in cui li riaprì la scena era completamente cambiata.
Un enorme pipistrello bianco, grande più di un orso bruno adulto, stava mordendo la testa della donna ragno, ed il sangue di quest’ultima stava macchiando l’erba attorno a sé senza che né le sue braccia o la sua bocca potessero fare nulla per impedirlo.
Le urla strazianti continuarono per qualche secondo, almeno fino a quando la testa della donna non venne sradicata dal tronco, ed il pipistrello l’abbandonò a terra.
Con il muso ricoperto di sangue guardò lui ed Ailea, fissando poi i suoi occhi sulla ragazza.
Non ci fu bisogno che si trasformasse perché il ragazzo capisse.
Era lui, era quella bestia.
… dove cazzo era la sua pistola adesso?
-Khal! Ailea!-
Correndo con tutto il fiato che aveva in corpo Daimonas era ormai ad un passo dal raggiungerli, con alle spalle gli altri che, confusi e terrorizzati, avevano visto il pipistrello piombare dal nulla ed uccidere Maria.
Quando la creatura si voltò guardandoli, notando l’orecchio mancante, capirono subito di chi si trattasse.
-Non posso crederci…- sussurrò Zell.
-È… è lui?-
Alla risposta di Nadeshiko l’aspetto del pipistrello cominciò a mutare, tornando quello di un ragazzo, o almeno in parte.
-Non posso crederci.- riuscì a dire Yume, sbalordita.
Avevano avuto con sé la bestia peggiore di tutte, e nemmeno se n’erano resi conto. Da parte sua, l’abyss non disse nulla, guardandoli con un sorriso insanguinato, come un cane che aveva appena riportato l’osso al padrone.
-È stata una scena… svilente. A dir poco.-
Una voce raggiunse i ragazzi nel loro breve momento di respiro, terrificante quanto gelida, solo che stavolta aveva anche un proprietario.
Era un ragazzo, anche se ragazzo tanto non sembrava visto il suo aspetto maturo, alto poco più di Daimonas e dai corti capelli neri spettinati. I suoi occhi rosso fuoco, come per il ragazzo e per Wyen, erano privi di pupilla, ed aveva un pallore grigiastro simile a quello di Jack, solo senza le numerose cicatrici.
Anche lui aveva delle corna ed una coda, ad indicare il legame con Daimonas, tuttavia era meno muscoloso rispetto a quest’ultimo, ma certo non meno minaccioso.
Istintivamente Wyen arretrò di qualche passo.
-È Lehar…-
Il fratello che aveva parlato loro nella stanza di Jack? Quindi li aveva seguiti?
-Cosa vuoi da noi?- domandò tetro Daimonas.
Non potevano affrontare un altro nemico, tuttavia, con l’abyss dalla loro parte…
-Ho già comunicato le mie intenzioni. Osservare, ed eventualmente testare.-
-Cosa dovrebbe significare? Credi che questo sia un gioco?-
Le parole di Seraph vennero lasciate al vento, Lehar nemmeno la guardò.
-Ehi, sta parlando con te!- disse irritato Astral, venendo a sua volta ignorato.
L’unico che il demone guardava era Daimonas.
-Se è una lotta che cerchi, non la troverai qui. vogliamo solo andare a casa.-
-… sì, lo immaginavo.-
L’interezza di quel discorso non aveva minimamente senso, almeno per i ragazzi, che purtroppo non potevano leggere nella mente del loro presunto nemico.
-Ci lascerai andare?- chiese ancora Daimonas.
Stavolta Lehar cominciò a camminare verso di lui, cominciando a disegnare un largo cerchio attorno al fratello.
-Nella forma più basilare della semplice teoria, sì, non ho motivo di impedire alcunché. Ma in uno spettro più complesso e di lunga durata, no.-
Di fronte a delle risposte tanto articolare Daimonas cominciava ad agitarsi, non capendo a che gioco stesse giocando.
-Che dovrebbe significare?-
Lehar si fermò, a tre metri di distanza da lui.
-Significa che la strada dinanzi è libera, ma voi no. Credevo di poter soddisfare i miei interessi a sufficienza durante la mia breve visita, ma così non è stato. Mi vedo ordunque costretto a prolungare la mia permanenza in questo luogo.-
-Qualcuno potrebbe tradurre?!- esclamò Nadeshiko confusa, con un procinto di mal di testa.
-Significa che resterà qui, e continuerà a seguirci.-
Alle parole di Wyen non seguì altro che silenzio. Difficile dire cosa questo significasse per i ragazzi.
-Non importa adesso. Dobbiamo portare via Ailea, ha bisogno di una trasfusione.- intervenne Seraph superando il demone e raggiungendo l’amica.
La strada per tornare a casa era ancora molto lunga, e purtroppo tutti loro erano allo strenuo delle forze.
Ad uno ad uno tutti i ragazzi superarono Lehar, che continuava a fissare dritto negli occhi Daimonas, anche quando questo prese ad allontanarsi.
Il ragazzo strinse la mano di Jack nell’istante in cui questo gliela offrì, ma un peso gli si bloccò nel petto, mentre aveva la chiara impressione che l’ombra del padre si stesse appoggiando su di loro.
Le parole di Lehar si ripeterono come un disco rotto nella sua mente.
Sarebbe mai stato davvero libero?
   
 
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