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Autore: A_blue_birdy    07/09/2023    6 recensioni
Gwen pensa che Trent starebbe molto bene con l'eyeliner.
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gwen, Trent | Coppie: Trent/Gwen
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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-Però devi stare fermo… - rideva Gwen, tenendogli il volto tra le mani. – sennò è ovvio che sbaglio. -
-Ci sto provando… - rispondeva Trent, sempre ridendo. – E’ che ho sempre l’impressione che mi entrerà negli occhi. –
-Se stai fermo non entra. – Gwen tornava a impugnare il pennino, e Trent chiudeva gli occhi. – Fidati di me, lo faccio da una vita. – sussurrava, concentrandosi sulla linea.
Niente da fare. La palpebra di Trent continuava a tremolare, e puntualmente lei ricominciava a ridere.
-Ma perché mi sono prestato a questa iniziativa? – lamentava il ragazzo.
-Perché secondo me staresti molto bene con l’eyeliner. Fa molto “rockstar dannata anni ‘90” … Dai, Trent: non è difficile! Non serve nemmeno che io sia troppo precisa, però vado scomoda se sto in piedi e tu continui a muoverti. –
-Ok, allora. – Trent si fece indietro sulla sua cuccetta, e incrociò le gambe. Batté le mani un paio di volte sulle sue cosce, come a dire “salta su”.
Gwen inarcò un sopracciglio.
-Fai sul serio? –
-Tu dici che sei scomoda! Più di questo non posso fare. –
Lei sembrò pensarci un attimo.
-Ok, chi se ne frega. –
Si mise a cavalcioni sulle sue gambe e ricominciò a disegnare. Stavolta Trent stette più calmo.
O meglio, più "fermo". Troppo “calmo” non lo era nessuno dei due. Gwen proseguiva nel suo lavoro con la massima concentrazione, ma erano davvero troppo vicini; sentiva il viso in fiamme, e immaginava benissimo quanto stesse arrossendo. Anche Trent, sebbene fosse molto meno “timido” di lei avvertiva una certa tensione. Innanzitutto non sapeva dove mettere le mani: sulle sue cosce non poteva; sulle cosce di Gwen decisamente non poteva, e anche sui fianchi di lei sembrava non essere la decisione più appropriata. Non gli andava particolarmente nemmeno di tenere le braccia incrociate, e quindi muoveva nervosamente i palmi e le dita lungo il materasso, avanti e indietro…
-Stai fermo. - sussurrò ancora Gwen, a un soffio dalle sue labbra, continuando a disegnare.
Il ragazzo aprì involontariamente gli occhi per guardarla. Le ciocche di capelli blu che ricadevano sui suoi grandi occhi scuri, le sopracciglia aggrottate per la concentrazione, le labbra dischiuse… durò un secondo, ma fu abbastanza perché Gwen sbagliasse.
-Ti avevo detto di stare fermo… – lamentò lei, cercando di salvare le sbavature con le dita.
-È solo che… non so dove mettere le mani. – rise il ragazzo, cercando di celare l’imbarazzo.
-Dove ti fa più comodo, basta che poi la smetti di agitarti. Sto finendo. Devo solo fare la rima inferiore…–
Trent in quel momento tagliò corto e posò entrambe le mani, come lei aveva suggerito, dove gli faceva più comodo. E in quel momento gli faceva più comodo che fossero sui fianchi di Gwen.
Lei ammutolì subito. Ok che era l’appoggio più ovvio in quel momento, ma era davvero così necessario per lui stringere?
Le veniva da ridere per quanto fossero ridicoli, ma non disse niente.
-Tu invece stai comoda, Gwenny? –
Lei non rispose alla provocazione. Iniziò a sfumare delicatamente il trucco con i polpastrelli. Trent chiuse di nuovo gli occhi. Respirò a fondo. Si poteva abituare a tutto questo: Gwen sopra di lui, tra le sue braccia, nelle sue mani, così vicina, e le sue dita a sfiorargli il viso.
-In effetti è l’unico modo corretto di indossare l’eyeliner… - sentì riflettere Gwen ad alta voce, interrompendo i suoi pensieri. La ragazza sorrise. – …con una gotica sexy sulle gambe che te lo mette. –
Trent ridacchiò.
-Sì, lo penso anch’io. –
-Finito. – annunciò Gwen soddisfatta. – Cavolo, ti sta proprio bene! – Trent si sporse verso lo specchio sul comodino per guardare. Non troppo però; fin tanto che Gwen poteva rimanere a cavalcioni su di lui.
-Hai dei begli occhi… - la sentì dire, sempre un po’ pensierosa. Non era un complimento rivolto a lui, era una riflessione spontanea tra sé e sé.
Che Trent però sentì lo stesso.
Tornò a stendersi sul letto, le braccia dietro la testa.
-È davvero figo. – annunciò, sorridendole raggiante.
-Sembri un po’ emo. – lo prese in giro lei.
-Dovrei metterlo più spesso. – ignorò quel commento acido.
-Non contare su di me. –
Trent si raddrizzò sulla schiena, tornando a circondarle la vita con le braccia. Sembrava voler dire qualcosa.
Il suo sguardo si posò brevemente sugli occhi di lei; poi scese sulle gambe, ancora avvinghiate intorno a quelle di lui, e poi salì di nuovo, sulle labbra. Sostò lì per un momento, prima di tornare a guardarla negli occhi. Gwen aveva trattenuto il fiato per tutto il tempo, ma perché?
Qualunque cosa Trent avesse voluto dirle, scelse di tenersela per sé. Si limitò a sorridere, distogliendo lo sguardo.
-No… se non lo fai tu non ne vale la pena… -
   
 
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