Serie TV > Nancy Drew (2019)
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Autore: Mari Lace    07/09/2023    0 recensioni
{Future!fic | Secret dating [George/Nick; Nace; Platanchors]}
È la prima volta che riescono a incontrarsi tutti insieme, da quando si sono separati ormai cinque anni prima. A volte le sembra che il tempo sia volato; altre, gli anni spesi sui libri li sente tutti. Ma ne è valsa la pena, per potersi sentire in grado di aiutare i clienti che incontra ogni giorno nello studio legale Drew & Fan. (Fan & Drew suona meglio, lo ha detto a Carson, ma lui ha riso e le ha detto di aspettare qualche anno prima di mirare a rimpiazzarlo.)
[Partecipa alle challenge Ferisce la penna rosa e To Be Writing indette sul forum Ferisce la penna.]
Genere: Commedia, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ace, Bess Turani Marvin, George Fan, Nancy Drew, Ned Nickerson
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Drew Crew Future

So let it stay the same

  

 

I don’t wanna change

A thing about you

 

George sorride mentre si avvia al Claw. Dovrebbe essere strano, forse, tornare in un posto che sa così di casa ma casa non lo è più (non come lo era, almeno). Eppure è sempre lì, ha continuato a prosperare mentre lei non c’era, ed entro mezz’ora assisterà silenzioso alla riunione della Drew Crew.

È la prima volta che riescono a incontrarsi tutti insieme, da quando si sono separati ormai cinque anni prima. A volte le sembra che il tempo sia volato; altre, gli anni spesi sui libri li sente tutti. Ma ne è valsa la pena, per potersi sentire in grado di aiutare i clienti che incontra ogni giorno nello studio legale Drew & Fan. (Fan & Drew suona meglio, lo ha detto a Carson, ma lui ha riso e le ha detto di aspettare qualche anno prima di mirare a rimpiazzarlo.)

Lei è stata la terza a tornare in pianta stabile a Horseshoe Bay. Bess non se n’è mai davvero andata, nonostante i viaggi frequenti in giro per il mondo, ma a sorprenderli tutti è stato Nick: lavora ancora con Tom Swift, occasionalmente, ma da ormai due anni è tornato a occuparsi del centro giovanile di Horseshoe Bay. Nick si illumina quando lavora con i bambini, sorride in un modo che lo rende ancora più affascinante. Le guance di George si scaldano solo a pensarlo, finché non se ne rende conto e si blocca.

È contenta di rivedere Nancy e Ace, ma non è l’unico motivo per cui ha imboccato la strada per il Claw tutta sorridente – ugh, se la vedessero gli avvocati dell’accusa…

No, buona parte della sua euforia è causata dal pensiero di Nick, che ancora le fa questo effetto nonostante sia passato un mese da quando hanno deciso di ricominciare a frequentarsi. In segreto, perché per quanto amino i loro amici – Bess – sono fin troppo consapevoli di quanto suddetti amici – Bess – possano essere invadenti. Gliene parleranno, se le cose continueranno ad andare bene, ma per ora hanno concordato di andare piano e aspettare ad annunciarlo.

Nick è stato il suo primo vero ragazzo, disposto a raccogliere i pezzi quando George è uscita dalla relazione con Ryan (e non è strano, ripensarci adesso, che un tempo la più vicina al padre biologico di Nancy era lei, ed è anche riuscita a perdonarlo?). Si è chiesta spesso se lo meritasse, in quel periodo, ma ha ignorato le voci che dicevano di no e gli si è aggrappata con tutte le forze. Dopo l’Aglaeca – Odette! – e tutte le avventure che sono seguite, George si è resa conto di non sapere chi fosse senza di lui. È stato terribile, e ancora peggio è stato trovare la forza di rompere il fidanzamento. Tutt’oggi non sa se l’avrebbe mai fatto, senza l’aiuto extra dell’incantesimo di verità di Bess. Non le dispiace, però: non più. Lasciandosi si sono spezzati il cuore a vicenda, ma si sono anche permessi di crescere.

Scegliendo Nick adesso, George sa di non farlo perché lui è il primo, o perché l’ha aiutata in un momento difficile. George sceglie Nick perché può e ama la persona che è diventata. E sì, forse in parte non ha mai smesso di amare il ragazzo che era disposto a sposarla quando sembrava destinata a morire entro dieci anni al massimo (denunciatela!), ma dietro ai suoi sentimenti c’è più di quello, ora. È la differenza che c’è tra disperazione e felicità.

George scuote la testa e inspira a fondo. Se continua a sorridere al solo pensiero di Nick, tenere nascosta la loro relazione di fronte a Bess, Ace e Nancy sarà ben più che difficile. Torna in te, Fan! Può farcela. Può…

George arriva in vista del Claw e rinuncia a combattere i suoi muscoli facciali. In fondo, sforzarsi di tenere il broncio rischierebbe di essere più sospetto della normalità: dovrà solo cercare di non lasciar trasparire quanto il suo buon umore sia legato a Nick. Non è esattamente una bugia. Forza, Fan. Puoi farcela.

👻

“Forse dovremmo arrivare separatamente.”

“Nancy…”

“O l’hai già detto a Bess? So che è la tua platanchor, Ace, ma sai che se l’hai detto a Bess lei sarà corsa a dirlo a tutti gli altri…”

“Vero,” conferma Ace con un sorriso, “ma non l’ho detto a Bess. Non ancora. Però…”

“Okay. Quindi abbiamo una possibilità di evitare le loro domande per stasera…”

“Nancy!”

Nancy, finalmente, si ferma. Incrocia le braccia e ricambia lo sguardo divertito di Ace.

“C’è un motivo per cui vuoi tenerci segreti?”

Uh. Non proprio, ma… Nancy inspira, trattiene il fiato per cinque secondi, espira. Ragiona.

Lei e Ace si sono ritrovati tre mesi prima, a New York, dove Ace ha passato quattro anni a studiare per diventare medico legale – per fortuna, perché Nancy tuttora non è certa che sarebbe riuscita a trovare la porta nera da sola in una città così grande e sconosciuta. Questa parte Bess, George e Nick la sanno; è il fatto che Ace si sia poi unito a lei per liberare gli ultimi Divoratori di peccati che Nancy ha preferito omettere. Se Bess non avesse speso due di quei mesi in una remota regione dell’Africa per studiare gli artefatti del luogo e dare una mano con alcuni casi di possessione demoniaca, Nancy dubita che il loro riavvicinarsi sarebbe rimasto segreto tanto a lungo. Invece è successo, senza che lei si fermasse un momento a chiedersi perché.

La maledizione di Temperance è svanita, su questo non ha il minimo dubbio. Non c’è nessun motivo per cui loro due non possano stare insieme, non più.

Forse è proprio questo a frenarla – dopo tutto quel che hanno passato, dopo aver imboccato strade diverse, Nancy vede Ace accanto a sé e stenta a crederlo. Baciarlo le sembra magico ogni volta quanto la prima, ed è come se si fosse convinta che dirlo ad alta voce – dirlo a chiunque – romperà l’incantesimo e la costringerà a separarsi, di nuovo, dalla sua anima gemella. (Una delle quattro che ha, quella più in grado di ferirla – e risanarla.)

È stupido. Il soprannaturale esiste, ma questo non significa che Nancy debba inventarsi maledizioni per ostacolare la sua stessa felicità. Guarda Ace negli occhi e mette a tacere la voce nella sua testa che le sussurra che forse non se lo merita, che i peccati di August sono troppo grandi per permettersi di essere felice.

A quella voce risponde che Nancy Drew ha passato gli ultimi cinque anni a distruggere l’eredità della sua reincarnazione passata. Forse è arrivato il momento di dare ascolto al ragazzo che ha davanti e credergli quando dice che le colpe di August Pritchard non le appartengono e che quel che ha fatto è abbastanza. È arrivato il momento di dare una possibilità a entrambi, per non sprecare un attimo della vita che hanno – l’ultima.

Prende la mano di Ace e la stringe; lui le sorride e fa un cenno d’assenso. (Nessuno l’ha mai capita con la facilità con cui sembra leggerla Ace.) “Va bene. Niente segreti. Giusto.”

“Bene.” Ace apre lo sportello di Florence e la invita a risalire con un mezzo inchino. “Se non ci sbrighiamo, Bess finirà per evocarci lì con un rituale inventato sul momento, Nance.”

Nancy rotea gli occhi, chiedendosi se Bess non possa realmente trovare un rituale per il teletrasporto e perché mai non ci abbiano pensato negli ultimi cinque anni. Avrebbe reso più facile tenersi in contatto, senza dubbio. In effetti… Nancy sale in macchina e sorride scuotendo la testa: Bess ci ha pensato di certo, e se hanno dovuto aspettare che Ace ottenesse l’abilitazione e Nancy terminasse la missione che si è autoimposta per riunire il gruppo al completo può significare solo che non c’è riuscita. Per il momento.

Ora che il nervosismo per la sua relazione segreta è passato, si rende conto che i suoi amici le sono mancati davvero moltissimo.

Ace deve pensarla come lei, perché preme sull’acceleratore di Florence con più entusiasmo di quando un mese prima hanno dovuto seminare il guardiano della porta nera di Toms River.

👻

È strano essere di nuovo al Claw circondato dai suoi amici – uno strano positivo, non strano come passare due anni in prigione, ma comunque strano.

Nick si è chiesto se rivedendosi così avrebbero scoperto che cinque anni sono sufficienti a perdere la facilità con cui si parlavano prima, che a dispetto delle avventure affrontate insieme ora sono cinque persone molto diverse da chi erano quando avevano il Claw. Si è rivelato (e in fondo lo sapeva, ha solo considerato la possibilità) un timore infondato: Nancy e Ace sono arrivati da cinque minuti, beccandosi un’occhiataccia da Bess per il ritardo, e già sembra che nessuno di loro se ne sia mai andato. Ridono – Bess non è mai stata brava a serbare rancore e ha buttato le braccia al collo del suo platanchor dopo un solo secondo – e chiacchierano come se fosse una qualsiasi giornata al Claw, con lo stesso identico affetto nelle espressioni. Cinque anni di distanza non hanno scalfito la loro amicizia, e Nick pensa che niente potrà mai farlo – si sono salvati la vita a vicenda abbastanza da non doversi mai sentire in imbarazzo l’uno con l’altro.

Nick ride, mentre Nancy racconta una delle sue disavventure – una paperella di gomma, sul serio? – e si fa più vicino a George. È difficile non allungare un braccio per cingerla a sé; non sa per quanto ancora potranno evitare di rendere ufficiale la loro relazione. Ace e Nancy non sembrano porsi gli stessi problemi: Nick nota ogni tocco casuale tra i due e l’espressione incantata di Ace mentre ascolta il racconto di Nancy, racconto che con ogni probabilità conosce già. È felice per loro: li ha visti soffrire la maledizione di Temperance senza poter fare nulla per aiutarli ed è un’esperienza che non vuole ripetere mai più.

“È proprio da te, Drew,” commenta George divertita, e Nick sbatte le ciglia un paio di volte. È tutto talmente familiare, sarebbe facile dimenticare che sono passati cinque anni. Cinque anni e qualcosa di più da quando George gli ha spezzato il cuore, eppure ora – di nuovo – non riesce a immaginare una vita senza di lei. Scuote la testa; meno male che hanno deciso di andare piano. Si è chiesto spesso se a far naufragare la sua relazione con Jade non sia stato l’aver corso troppo, andando a lavorare e convivere nella stessa città prima di essere pronti per un passo tanto importante. Forse in parte sì. Eppure è convinto che con George, adesso, non succederebbe: si conoscono da ben più di un mese e si sono già feriti più di quanto Nick ritenesse possibile. Nonostante questo, hanno continuato ad attirarsi finché non hanno deciso di lasciare indietro le paure del passato e darsi una nuova possibilità.

“Tutto bene, Nick?” Ace gli sorride.

“Certo,” risponde rapido, ed è vero. È molto tempo che le cose vanno bene, nella sua vita, ma ora che sono tutti di nuovo insieme è anche più di così. Nick non ha mai avuto problemi a fare amicizia e negli anni passati ad Atlanta ha conosciuto persone fantastiche, ma con nessuno ha mai sentito di poter riuscire a fare qualsiasi cosa come quando è con la sua Crew. Tra le maledizioni di una strega secolare e divinità determinate a uccidere chiunque conosca il loro nome, devono ancora trovare un ostacolo che non siano in grado di affrontare. “Ora va tutto benissimo.”

👻

Nick inizia a raccontare del suo lavoro al centro giovanile, spiegando le nuove attività che pensa di introdurre per coinvolgere maggiormente i giovani adolescenti. Ace annuisce qua e là; le idee dell’amico gli sembrano buone, per quanto lui non sia proprio esperto nel relazionarsi con bambini e ragazzi. Non a caso ha scelto di lavorare a contatto con chi una voce non la ha più (a volte è come se la avessero, quando le sue analisi rivelano dettagli particolarmente interessanti, ma ha un’idea delle reazioni che riceverebbe esprimendo il pensiero ad alta voce).

La riunione sta andando bene, anche meglio di quanto avesse sperato: sono tutti visibilmente contenti, persino George, e Bess non è ancora scoppiata a piangere. È abituato a vedere Nancy felice, da quando hanno spezzato la maledizione, ma oggi la sua espressione è proprio radiosa. È bella, non c’è un aggettivo più adatto per descriverla. Se pensa a com’era nervosa solo un’ora prima… Vorrebbe baciarla, ma si limita a prenderle una mano e stringerla. Bess nota il gesto e gli rivolge un sorriso divertito, con tanto di sopracciglio inarcato. Ace fa spallucce; ci sarà tempo dopo per raccontarle tutto. È passato troppo tempo dall’ultima serata che hanno passato insieme, solo loro due, e dovranno presto recuperare.

“Ancora congratulazioni per la promozione, Ace.” Nick si volta verso di lui e Ace gli sorride smagliante: ha lavorato duro per l’abilitazione e va fiero dei risultati raggiunti.

“Ora sei il Watson perfetto per Nancy,” commenta George. “Non te ne libererai più.”

Nancy rinsalda la stretta e solleva le loro mani unite. “Proprio così,” dichiara con semplicità.

“Non vado da nessuna parte,” aggiunge Ace, trovando lo sguardo di Nancy. Questa può essere la loro ultima vita, ma non ha importanza se la passeranno uniti. Forse è vero che l’amore compromette il giudizio, come le ha detto cinque anni prima, ma Ace non ha mai rimpianto la sua scelta di non abbandonarla. Se avesse agito diversamente, pensa – no, sa – che la sua anima avrebbe portato con sé il rimpianto in ogni reincarnazione. Va bene così.

“È una promessa?” s’inserisce Bess, cercando forse di suonare casuale e fallendo alla grande.

Ace ride. “Parola di platanchor.”

Nancy annuisce. “So che ogni indizio, alla fine, mi riporterà qui – a casa. Con voi.”

George scuote rapidamente la testa, ma è tardi.

Ace lascia la mano di Nancy e raggiunge Bess per offrirle un fazzoletto. Lei lo sorprende buttandogli le braccia al collo. “Mi sei mancata anche tu.”

👻

Ci sono solo lei e Ace, ora (non per molto; Nancy è uscita per chiamare Carson, tornerà presto). Osservano George salire in macchina con Nick, che si è offerto di darle un passaggio a casa.

“Non posso credere che nessuno di voi mi abbia detto niente.”

“Eri in Africa, Bess.”

“Scuse, scuse.”

Ace scuote la testa. “Da quanto si sono rimessi insieme loro due?”

Bess alza le spalle. “Quando sono tornata gliel’ho letto in faccia, ma non mi hanno detto niente.”

“Tre settimane?”

“Punterei su un mese,” dichiara Nancy rientrando. L’auto di Nick è ormai sparita dalla vista. “Intuizione professionale.”

Bess annuisce, poi poggia le mani sui fianchi e si volta verso Nancy. “Voi due, invece?”

“Tre mesi?” offre lei, sovrapponendosi ad Ace: “Cinque anni, mese più mese meno?”

“Ace!” inizia Nancy, voltandosi verso di lui. È avvampata e sembra faticare a trovare le parole. “Non… Non stiamo insieme da cinque anni.”

Ace alza le mani in segno di resa, ma sorride furbo. “Beh, io non ho visto nessun’altra nel frattempo. Tu?”

Nancy si blocca un momento. “Sai che mi muovevo continuamente da un villaggio all’altro.”

“Già.”

“E pensavo volessi concentrarti sugli studi, non abbiamo discusso di una relazione a distanza…”

“Mi hai promesso di risolvere il mistero della nostra identità insieme, ricordi?”

“Certo, ma…”

“Sì, per sempre,” cita Ace.

Prima che Nancy possa ribattere, Bess scoppia a ridere. “State insieme da cinque anni e uno di voi non lo sapeva.”

“Non è che non lo sapevo,” replica Nancy. “Da quando abbiamo spezzato la maledizione non ho mai considerato di mettermi con qualcun altro. Solo che…”

Ace la raggiunge in due passi. “Ti amo da più di cinque anni, Nance.” Bess sente il per sempre sottinteso. L’espressione di Nancy si addolcisce, e due secondi dopo i due si stanno baciando.

Bess alza gli occhi al soffitto, ma non combatte il sorriso che le incurva le labbra. È felice per loro, davvero: si meritano di stare insieme ed essere felici, un lieto fine che non troppo tempo fa pareva impossibile da raggiungere. Spero che tu stia guardando, Temperance, si trova a pensare. Temperance Hudson… Le capita di ricordarla. Non spesso, ma ogni tanto, quando si imbatte in una situazione particolarmente complicata o quando deve applicare qualcosa che ha imparato da lei. Con tutti i suoi inganni e piani malvagi, Temperance ha contribuito a rendere Bess la custode che è oggi. Non che possa perdonarla per tutta la sofferenza che ha provocato ai suoi amici, comunque.

Nancy e Ace si separano. “Uh, scusa, Bess.”

Lei scuote la testa. “No, va bene. Sono felice per voi.” Lo è. E il fatto che Addy la attenda a casa non guasta. “E sono felice per George e Nick, anche se sono dei pessimi bugiardi.”

“Ce lo diranno quando saranno pronti,” sottolinea Nancy.

“E noi ci mostreremo sorpresi.”

“In quanto tua platanchor, sono contrattualmente obbligata a farti notare che sei un pessimo attore, Ace.”

Ehi!

“No, Bess ha ragione.”

Ace incrocia le braccia. “Siete ingiuste. E almeno una di voi dovrebbe stare dalla mia parte.”

Scoppiano a ridere tutti e tre.

Bess inspira. È tempo di concludere la serata; ora che sono di nuovo tutti qui, avranno molte altre occasioni per passare tempo insieme e tornare a conoscersi. Una serata solo per lei, Ace, un film e pop-corn in quantità, per iniziare. Poi delle uscite con Addy, magari. Le piacerebbe – la sua famiglia riunita in un solo posto.

Sorride. Se pensa a quando è arrivata a Horseshoe Bay, senza amici e con il sogno di essere accolta tra i Marvin… Ne ha percorsa, di strada. Da sola non ce l’avrebbe mai fatta. È fortunata, però, perché sola non lo sarà mai più.

Lascia che Nancy e Ace la precedano fuori dal Claw, spegne la luce e chiude la porta.

È stata una serata perfetta. In futuro dovrà affrontare altre sfide, ne è certa, soprannaturali e no – ma non dovrà farlo sola, lo sa con una certezza che forse dovrebbe stupirla. Non è così. Sono cinque anni – e più – che non ha bisogno di rubare oggetti scintillanti per calmarsi.

Adesso, quando è ansiosa stringe il ciondolo che porta sempre al collo. Non brilla, ma contiene una foto.

L’aiuta a ricordare le persone più preziose del suo mondo.

 

I don’t wanna be who I am

Without you

 

 

 

 

 

 

 

NdA

AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA.

Questa storia è stata una bella sfida. L’idea mi è partita da una citazione della challenge “Ferisce la penna rosa”: I just don’t know who I am without you. (È tratta dal film di Barbie.) Mi ha fatta subito pensare a George e ai motivi per cui lascia Nick, e ho deciso di sfruttarla ‘al passato’ per scrivere la future fic che ci meritiamo con loro due di nuovo insieme (non ho niente contro Jade, ma la rottura tra George e Nick non mi ha mai davvero convinta e se volevano farci piacere le altre coppie magari avrebbero dovuto mostrarci Jade e il collega di George più di due volte). Ovviamente la storia in questione non poteva non essere anche Nace.

Per settembre ho scelto il tema ‘secret dating’ della TBW, e in prima battuta avevo immaginato una storia in cui tutte e due le coppie si frequentavano in segreto per concludere con il pov di Bess che non si è lasciata ingannare un secondo, ma poi quando ho effettivamente iniziato a scrivere mi sono resa conto che non c’è un motivo per cui Nancy e Ace dovrebbero nascondersi, poveri. Ed eccoci qui!

I versi che aprono e chiudono la storia sono presi da Without you di Anna Pancaldi, ovvero la colonna sonora della scena finale dell’ultima stagione; viene da lì anche il titolo.

Spero che la shot vi sia piaciuta!

Mari

  
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