10/09/2023
2 recensioniTHE SOUND OF SILENCE
Per Memel ♥
Non l’ha mai visto così.
Dove sono i suoi occhi spensierati, la risata scanzonata, quell’atteggiamento un po’ disaccorto? Dov’era quel sorriso amichevole e fiducioso che tante volte le aveva fatto venire le farfalle nello stomaco?
Kaminari sapeva essere un pagliaccio, si divertiva nella sua sbadataggine.
In quel momento, invece, raggomitolato sul letto, sembra preda di un brutto incubo.
Jirou si avvicina. Ma lui scatta, si mette seduto e la allontana bruscamente. Nel silenzio attonito rotto solo dal rumore della pioggia, un tuono esplode così violentemente da far tremare le finestre della camera.
Kaminari si tappa le orecchie, serra gli occhi… prova con tutte le forze a trattenersi ma una scarica elettrica scaturisce da lui e fulmina la lampada sul comodino.
Jirou non pensa, sa cosa fare, ed esce dalla camera.
Quando torna trova le guance di Kaminari rigate di lacrime e i suoi occhi sono sorpresi di rivederla: aveva temuto che, dopo averlo visto così, non sarebbe più tornata; aveva creduto di averla spaventata… persa.
Eppure, per quanto abbia bisogno di lei, Denki indietreggia incapace di dirle di andarsene perché non vuole farle male.
Davanti a quello sguardo supplicante, Kyoka sente gli occhi pizzicare.
Spiega la coperta che è appena andata a prendere e si muove velocemente: gli copre le spalle e il capo. Lo vede arrancare goffamente come per liberarsi ma glielo impedisce. Sente un’improvvisa scossa irradiarsi lungo il braccio – deve averlo inavvertitamente sfiorato – ma stringe i denti e sopporta.
Un altro tuono.
Lo sente contorcersi, scosso da brividi così violenti da sembrare convulsioni: la camera si illumina a intermittenza per qualche secondo, la lampadina si spacca e, infine, da sotto la coperta affiora un gemito alla ricerca d’aria.
Ancora e ancora, un lamento continuo e straziante mentre anche il condizionatore e persino il suo portatile si fulminano.
Kyoka non si fa spaventare. Lo avvolge in quei 100 millimetri di telo isolante creato mesi prima da Momo e, finalmente, riesce ad abbracciarlo. La schiena di Denki tremante contro il suo petto, non riesce a proferire parola: vedere quel ragazzo fatto di parole a sproposito, punti esclamativi e rumore di vita ridotto al silenzio la stordisce.
Ancora di più la preoccupa quel quieto rumore che, ormai, vizia l’aria. Le ricorda un ronzio, lo stesso che sente quando passa vicino ai fili dell’alta tensione.
Denki non lo dà mai a vedere ma il suo quirk è tanto potente quanto difficile da controllare: la tempesta gli sta giocando un brutto scherzo sovrastimolandolo dolorosamente ma non abbastanza da mandarlo in corto circuito.
Kyoka dondola leggermente, un lento cullare fatto di flebili promesse, finché il rumore della pioggia si acquieta e così anche quel ronzio sofferente.
Con una carezza gli scopre il capo: Denki ha gli occhi chiusi, il respiro affaticato.
Pettinandogli i capelli lontano dalla fronte imperlata di sudore, lo spoglia della coperta e si lascia scivolare all’indietro. Portando Denki con sé, in quell’abbraccio pelle contro pelle, sembra che il peggio sia passato.
“Non avrò mai paura di starti così vicino”.
Angolino autrice:
Buongiorno e buona domenica a tutti! ♥
Questa storia – la mia prima nel fandom, non linciatemi se non è un granché XD – nasce da una commissione di Memel: “Ship: Kaminari e Jirou – genere: angst – prompt: silenzio”… e insomma, è stata davvero impresa!
Perché:
- in primis, l’angst proprio non è il mio genere! Soprattutto avendo a disposizione così poche parole ‘^^ speriamo in bene di non aver fatto troppo schifo ‘^^
- e poi, Kaminari e Jirou! Sono due dolcini che meritano solo tanto fluff!
Ma spero comunque di essere riuscita a soddisfare almeno un pochino le tue richieste! Con questa piccola flashina ti auguro un buon rientro al lavoro!
Ringrazio di cuore Spirit734 per il parere in anteprima e il sostegno, davvero indispensabile!
E, come sempre, un grazie a chiunque sia arrivato fino a qui e mi abbia dedicato qualche minuto del suo tempo!
Mando a tutti un grosso abbraccio! ♥
A presto!
Carmaux