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Autore: Iliveonlyforthemanga    13/09/2023    1 recensioni
Castiel vuole imparare a combattere per aiutare Sam e Dean.
Anche Dean sta combattendo una guerra, molto più intima e paurosa: il dover affrontare i suoi sentimenti per l'angelo
Oppure: Sam che cerca di spingere Dean e Castiel l'uno nelle braccia dell'altro
Genere: Romantico, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ed eccoci ufficialmente giunti alla terza ed ultima One-shot. 
Vi lascio alla lettura.
Un bacio
 
 
 
Dean sente le ginocchia cedergli. Non è ancora pronto ad affrontare lo sguardo sinceramente preoccupato ma al contempo indagatore del suo migliore amico. Non prima di aver preso piena consapevolezza del fatto di essersi appena aperto con il suo adorabile fratellino circa ciò che prova da molti anni a questa parte.
Ha fatto una fatica immane nel cercare, trovare ed usare le parole giuste per spiegargli qualcosa di così palese agli occhi di tutti tranne che i suoi ma di così profondo ed ingarbugliato che quasi lo spaventa.
Non ha mai provato qualcosa di tale portata. Le uniche persone per le quali ha provato un amore viscerale sono sua madre e Sammy, eppure una gliel'hanno portata via comunque e ha rischiato di perdere molteplici volte anche l'altra. 
Grazie tante se adesso ci vuole andare coi piedi di piombo, per usare un eufemismo.
 
Prudenza o codardia? 
Cazzo coscienza, stai zitta. Non complicare anche tu le cose.
Non sono complicate, non sarebbero complicate. Non lo sono mai state, eppure.
Eppure Dean rischia di perdere tutto, ancora una volta. Rischia di farsi scivolare dalle dita un lembo di felicità con la persona migliore che gli sarebbe mai potuta capitare.
Cristo, ho combattuto cose peggiori e non mi sono mai tirato indietro. Questa però è molto peggio, perché è una battaglia che durerà per sempre e con cui dovrò convivere fino alla fine dei miei giorni.
 
Un sospiro tremolante viene rilasciato nell'aria, spezzando il silenzio greve che ha attorniato le tre figure presenti nella stanza.
"Dean... stai bene?".
È Castiel a parlare per primo, preoccupandosi ancora incondizionatamente dopo così tanto tempo per lui.
Gli si avvicina piano, incerto sul da farsi: le regole sullo spazio personale sono state abolite già da molto tempo, tuttavia il ragazzo è imprevedibile. Sfuggente come un gatto randagio e contemporaneamente impacciato come un adolescente con la sua prima cotta quando deve chiedere qualcosa e non sa come farlo, riesce ancora a mandare in confusione l'angelo, che tenta disperatamente di leggerlo. Pur conoscendolo a memoria, c'è ancora qualche piccolo particolare che riesce a sfuggirgli.
Lo vede saltare, colto di sorpresa dalla sua domanda. 
"Non sei ferito, come Sam mi aveva comunicato con tale urgenza. Si può sapere cosa diavolo state combinando? Se non avete questioni urgenti, io dovrei andare, in Paradiso i miei fratelli hanno bisogno di me".
Diametralmente opposte sono le reazioni a tale affermazione: Sam sgrana gli occhi, facendo cenni convulsi al fratello, dimenando la testa a destra e sinistra, tentando disperatamente di farsi capire. Suddetto fratello converge improvvisamente tutta la sua attenzione al tappeto liso e sporco che giace ai loro piedi, non alzando lo sguardo neppure quando l'altro, schiarendosi la gola, accampa una scusa improvvisata nel vano tentativo di non farsi scomparire l'angelo da sotto il naso.
"Ehi amico, ehm. In-in realtà Dean è davvero ferito e sta molto, molto male... dovresti guardarlo con maggiore attenzione, non vedi come è emaciato e con il fiato corto?" balbetta il minore, agitando le mani mentre parla.
Dean gli schiocca uno sguardo assassino, ben attento a non farsi notare da nessun altro. 
Oh sì Sammy, caro dolce Sammy, me la pagherai. Butterò nel cesso le tue insalate e ti taglierò i capelli. 
L'intero corpo di Castiel si tende a quelle informazioni. Afferra il ragazzo accanto a lui con una mano, mentre l'altra va a prendere con decisione il mento, facendogli finalmente alzare gli occhi.
Lo osserva con fermezza e rigore, proprio come le prime volte, in cui gli imponeva di portargli rispetto in quanto angelo del Signore e soldato divino.
"Non per spezzare questa sessione di sguardi, ma con l'ultima persona che mi ha guardato così ci ho scopato..." gracchia Dean, tentando di guardare ovunque tranne che negli occhi di Castiel. Gli mettono soggezione e si sente denudato.
Quest'ultimo pensiero non ci sarebbe voluto, diamine. Le guance gli vanno a fuoco e sente che da lì a poco incomincerà a balbettare e tremare. 
Vai a fanculo Castiel, proprio di te dovevo innamorarmi?
"Dean, hai fatto questa battuta anni fa ed ora è passata di moda, dovresti aggiornarti, se vuoi continuare a rimorchiare. Non tutti cadono con tali complimenti beceri ai tuoi piedi..."
Continua Sammy, e vedrai che oltre all'insalata butterò anche i tuoi hamburger di soia. 
"Puttana"
"Stupido"
"Silenzio!" intima Castiel, scocciato dai loro continui battibecchi e dal fatto che Dean stia cercando di scivolare in modo furtivo dalla sua presa ferrea. 
"Avanti, dimmi cosa hai e ti posso aiutare. Non so perché, ma ho la sensazione che ciò che starai per dirmi non mi piacerà affatto..." continua l'angelo avvicinandosi ancora di più al cacciatore, quasi schiacciandolo col proprio peso contro la parete.
Dean guarda fugacemente la parete alle proprie spalle, quasi sperando che essa si apra e ne esca fuori un mostro pronto per divorarlo. Tutto, fuorché avere quella conversazione.
Alle loro spalle Sam è indeciso sul da farsi: vorrebbe assistere alla scenetta, pronto a perculare suo fratello da qui al resto dei loro giorni per non avere avuto il coraggio di affrontare la situazione, dall'altro sa che è giusto concedere loro un poco di intimità, dato che poi, in un modo o nell'altro, sarebbe riuscito a far dire a quei due tutti i particolari piccanti che lo interessano. 
Saggiamente, propende per la seconda ipotesi. Si fa scivolare le chiavi della camera in tasca ed esce fischiettando, curandosi di chiudere piano la porta alle sue spalle.
Dean ingoia un groppo di saliva un paio di volte, prima di poggiare le mani sulle spalle di Castiel, facendogli capire di allontanarsi. Riconquistato il proprio spazio personale, il cacciatore inspira ed espira forte, torturandosi le pellicine delle dita con le mani. Non proferisce alcuna parola e non ha più lo sguardo allacciato a quello dell'uomo davanti a lui, che resta fermo, le mani abbandonate lungo i fianchi, senza sapere cosa fare.
"Cass, io... C'è qualcosa che voglio dirti, ed è molto importante. Ho bisogno che tu mi ascolti attentamente e che non mi interrompi, ok?"
Un cenno con la testa gli dà il coraggio di continuare.
"Non so come dirlo, non so se dirlo e come la prenderai, ma non posso più avere questo peso sul petto che mi tormenta. Sei stato il compagno e il migliore amico che un uomo -che io- potessi desiderare, ma ora le cose sono cambiate"
Castiel apre la bocca, incredulo per ciò che sta sentendo. L'emozione che gli umani classificano come "paura" si fa strada nel suo petto.
"Dean, so che non sempre ho fatto cose buone. Mi sono alleato con persone sbagliate e ho compiuto gesti orribili, ma l'ho fatto per te"
Il diretto interessanto gli intima di non continuare con il discorso, altrimenti riscia di perdere quel poco di coraggio che ha racimolato.
"Ne abbiamo già parlato, lo so. Quello che intendo dire è" - ha il fiato corto e il respiro tremolante- "chemisonoinnamoratoditeenonsocomefare" butta fuori. 
Il panico gli serpeggia dentro. Smette di torturarsi le mani ed alza gli occhi per osservare l'Angelo. Non fa trasparire nulla, nessuna traccia di emozione. Gli occhi scuri che lo attaversano come lame è tutto ciò che ottiene da lui.
Ho rovinato tutto. Ho rovinato tutto e ora sono nella merda totale. Cosa mi è saltato in mente? Era ovvio che fosse unidirezionale 
Stacca le spalle da quel muro e si maledice interiormente. Perché adesso ha la vista appannata e le guanche bagnate? O andiamo, non starà mica frignando come una ragazzina... 
"lascia stare, Cass. Dimentica tutto, non era importante. Non preoccuparti, da ora in poi ti relazionerai solo con Sam per le questioni urgenti, io non ti chiamerò più, non sarò un peso" dice con tono amaro, trafficando con i suoi oggetti personali sparsi sul letto per evitare quanto più possibile la figura dietro di lui.
"Dean..."
Rumori di cose che vengono sbattute dentro la sacca verde da viaggio.
"Dean, ti prego..."
Respiri affannati e sempre più corti.
"Dean, ti ordino di guardarmi!" tuona Castiel, ormai ad un passo dalla schiena dell'altro.
La testa si muove in segno di dinego "Non mi farò umiliare ancora di più. Vattene, prima che ti tiri un pugno".
L'Angelo freme di rabbia. Lo afferra per le spalle e lo fa voltare di scatto verso di lui. Più Dean tenta di lottare per liberarsi, più lui lo stringe, come un serpente con la sua preda.
Non pensa razionalmente, agisce e basta. Avvicina la testa a quella del cacciatore e fa scontrare le labbra con veemenza. 
Dean rimane immobile, sconvolto da quello che sta succendendo. Si lascia manovrare come una bambola di pezza, sente che il corpo non risponde ai comandi.
Castiel lascia andare la morsa sulle spalle e gli circonda il viso, accarezzandolo come se fosse la cosa più preziosa al mondo.
Gli sorride felice e gli lascia un altro bacio. E poi un altro. E un altro ancora. 
Dean gli allaccia timidamente le braccia al collo, tirando piano le ciocche castane alla base della nuca prima di rispondere attivamente ai baci soffici che sta ricevendo.
Non c'è urgenza in quello che stanno facendo, non c'è la brama di saltarsi addosso. Si baciano come se lo facessero da sempre, come se già conoscessero le rispettive labbra e il mix dei loro sapori.
Si baciano e si cullano, godendo della sensazione di calore che provano.
Il cacciatore è il primo a parlare, restando seppellito nelle braccia dell'amante.
"Cass, questa cosa cambierà il nostro rapporto?" una nota di ansia a sporcare la voce.
"Sì, cambierà tutto"
Due occhi verdi spalancati lo frenano dal continuare la frase.
"Cambierà tutto perché cambierà la percezione di noi stessi e del mondo. Cambierà perché non sarai più solo a condividere i pesi che la vita ti ha messo sulle spalle. Cambierà perché sento che ti amo, dal primo giorno in cui ti ho visto"
Dean arrossisce deliziosamente e furiosamente: non è mai stato avvezzo a discorsi del genere, con nessuno. Quello che fino a poche ore prima era il suo dannatissimo migliore amico piumato, ora è il suo dannatissimo... che cosa? che cosa vuole che sia? 
Dean sa la risposta, la sa. Solo che non è ancora pronto ad ammetterlo. E che diamine, dategli un po' di tregua! 
Sospira contento prima di appoggiare la testa sulla spalla di Castiel, che lo stringe ancor più tra le braccia.
 
 
 
Epilogo
 
"SAAAM CRISTOOOOOO!!! Il mostro sotto il letto ti ha mangiato le mani? Non sai più suonare il campanello?" urla un Dean assai stizzito nei confronti di un ignaro Sam il cui unico crimine è quello di essere appena rientrato.
Il fratello lo guarda con sguardo interrogativo, lasciando vagare lo sguardo nella stanza. Un sorriso lascivo gli si allarga sulle labbra e "Com'è andata con Cass? Risolto tutto?" chiede.
Lui allarga le braccia con noncuranza. "Mah, direi abbastanza... Abbiamo parlato a lungo"
"Mi pare che il termine appropriato che hai usato sia stato limonare, Dean. Non mi piacciono le bugie lo sai", lo interrompe la voce sommessa di Castiel, che ha fatto capolino dalla porta del bagno.
Come Dean non si sia spezzato l'osso del collo girandosi troppo velocemente verso l'Angelo sbracciando come un ossesso per farlo stare zitto Sam non lo saprà mai, ma di una cosa è abbastanza certo: non lo ha mai visto così felice e rilassato.
È in buone mani, dopotutto. 
E al pensiero si lascia andare ad una risata cristallina che riempe la loro camera.
 
 
Eccoci qua, finalmente terminata. Con un po' di ritardo rispetto a quanto vi avevo promesso ma ce l'ho fatta! Sono molto contenta di me stessa. 
Spero che si siano piaciute e che mi farete sapere cosa ne pensate.
Non escludo in un futuro di scrivere ancora sui personaggi di Supernatural... ;)
 
Marta xx

 
   
 
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