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Autore: Minerva1120    14/09/2023    0 recensioni
Questa storia parla di un principe di nome Silas, il suo regno è in guerra con il regno di Nefilim che un giorno attacca la capitale e distrugge il cristallo di luce, un magico cristallo donato dagli dei che porta la luce nel mondo facendo precipitare il mondo nell'oscurità, Silas, il suo scudo Ignis, il suo futuro marito Dylan e Cos, lo scudo del padre partono per cercare di recuperare i frammenti di cristalli dagli dei prima che sia troppo tardi
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Moments of peace
 
Il mattino successivo venni svegliato da Dylan che suonava la campanellina per fare arrivare la colazione -mmm.- -Ben svegliato Silas, la colazione sarà qui fra poco, io rapido indossai il reggiseno e la maglietta ed entrarono con la colazione, della carne per Dylan e una bella fetta di torta a sette strati con mousse alla nocciola e al cioccolato e glassa a specchio anche essa al cioccolato per me -mmm sembra deliziosa.- Pensai prendendo il cucchiaino e assaggiandolo -buonissima.- Io e Dylan mangiammo con gusto la nostra colazione, ci rivestimmo e andammo all’entrata del palazzo dove Cor e Ignis ci aspettavamo -buongiorno a tutti!- Li salutai io -buongiorno dormito bene sua maestà?- Mi chiese Cor -benissimo Cor, voi due invece?- -bene anche noi.- Uscimmo da palazzo e ci dirigemmo verso l’Armeria, entrammo nel negozio e udii il rumore di qualcuno che batteva il ferro -ahem...c’è qualcuno?- Chiese Cor -arrivo!- Il rumore cesso e vidi arrivare un nano dalla lunga barba e dai lunghi capelli rossi, Dylan lo guardo con disgusto ma l’espressione sparii presto dal suo viso, i licantropi non avevano molta simpatia per i nani, li tolleravano soltanto perchè loro erano gli unici a fare spade decenti -buongiorno, avete bisogno?- Ci chiese il nano -Si, noi avremo bisogno che ci controlli le nostre spade.- Disse Cor -ok, chi inizia?- -io.- Cor li porse la sua spada e il nano lo controllo -mmm questa spada ne ha viste tante, sembra abbia almeno una ventina d’anni.- -Si....questa spada l’ho ricevuta vent’anni fa da lei signor Dwalin -mmm aspetta mi ricordo di te...Sei Cor Custus, lo scudo del re Ursa.- -Lo ero.- -È una buona spada la tua, del resto è una spada nanica e non per vantarmi ma noi siamo i migliori a fare le armi.- -Lo siete solo perchè gli Alti elfi non vendono ne loro armi alle altre razze.- Commento Dylan -non girare il coltello nella piaga Dylan, ti ho raccontato di quanto piacerebbe a Cor avere una spada Altelfica.- -Oh è vero, scusami Cor.- -Non fa niente, ormai ho messo il cuore in pace.- -Ovviamente le loro spade sono le migliori principe Dylan, solo loro riescono a usare il metallo bianco puro le loro spade sono eterne come lo erano loro e ogni spada a un suo proprietario, le spade vengono forgiate appena un altoelfo compie quindici anni e inizia ad allenarsi e lo accompagna per tutta la vita.- -Cazzo!- Esclamai -Silas il linguaggio mi rimproverò Ignis -come?- -Sei il principe dovresti avere un linguaggio più appropriato.- -Uff da quanto volevi farmi questa predica?- -Dall’iniziò del viaggio ma ho deciso di aspettare il momento più appropriato. Dopo aver fatto controllare le armi Dwalin ci chiese se saremmo passati durante la nostra missione che a quanto pare era sulla bocca di tutti dalle parti del regno dei nani -si, ci passeremo.- -Bene, se passate da Berg c’è mio cugino Balin Eiche, diteli che mi conoscete e vi tratterà bene.- -Va bene.- Uscimmo dall’armeria -Ignis ho una domanda.- -Quale?- -Prima abbiamo parlato degli Altielfi...ma che differenza c’è fra un Altelfo e un elfo normale?- Chiesi io -che i primi sono estraneamente più potenti dei secondi e appena li vedi li distingui dagli elfi normali perchè brillano di luce propria.- -Perchè c’è questa differenza?- Chiese Dylan -perchè alcuni elfi secoli orsono hanno scelto di ignorare parzialmente gli Dei e questo ha spinto gli Dei a fare differenze fra gli elfi.- -Cavoli! Sentite che facciamo in queste due settimane?-  Chiesi agli altri -be fra due giorni c’è la festa cittadina dove potremmo mangiare un sacco di dolci.- -La festa cittadina è l’unica volta dove vi concedete dei dolci giusto?- Dylan annui -non vedo l’ora.-  Due giorni dopo io e Dylan uscimmo da palazzo e vidi che l’aria si era fatta già più festosa e la gente stava decorando la città con un sacco di luci e fiori di neve, dei fiori bianchi come la neve o rossi come il sangue resistenti al freddo -Ignis ci sta seguendo.- Commento Dylan -lo so, lo sai che è il suo compito starmi dietro.- -Lo so lo so ma non ti piacerebbe qualche volta andare in giro come una coppia normale? Una che non ha uno “stalker” che li sta dietro tutto il tempo?- -Certo che mi piacerebbe ma che ci posso fare?- -Un’ordine ristrettivo forse?- -Scemo.- Dissi io divertito dandogli una pacca sulla spalla, io e Dylan ci dirigemmo verso la piazza schivando la marea di bambini che c’era per la città, i licantropi si riproducevano come Aung1, praticamente il novanta percento delle donne che vedevo in città era gravida oh con un marmocchio appena nato in braccio, tutti avevano almeno una decina di figli in casa, raggiungemmo la piazza e vidi tutti radunati intorno a una radio -shh! State zitti! Voglio sentire.- -Buongiorno a tutti! Io sono re Verum, finalmente è arrivata la pace nel regno di Insomnia, di recente sono state settimane molto caotiche lo ammetto, ma ora è tornata la calma, la situazione sta diventando a norma per questo, per la sicurezza di tutta Lux, farò mettere delle basi Nefiliane per tutti i regni in modo di assicurare la sicurezza.- -Dannazione!- Pensai -le metteranno anche qui?- Si chiese Dylan preoccupato -la loro tecnologia deve ancora superare il freddo, ma prima oh poi forse lo faranno, dovremmo dire ai tuoi genitori di stare attenti, quelli altro che pace probabilmente vogliono sottomettere tutti i regni sotto al loro.- Dissi io -e senza dargli una parola di sicurezza per farli smettere.- Scherzò Dylan -Sei sempre in vena di fare battute tu? C’è gente che rischia la vita lo sai?- -Lo so, ma come dico sempre io un giorno senza un sorriso e un giorno perso e io non voglio darla a vinta a Nefilim, sorriderò fin dentro la mia tomba!- -Ma se sei immortale!- -Posso essere sempre ucciso Silas e se succede voglio esalare l’ultima risata fra le tue braccia.- Io scossi la testa divertito e gli presi la mano. Quella sera andammo tutti alla piazza e vidi una marea di bancherelle piene cibo da qui si levavano profumi deliziosi, io e Dylan ci prendemmo dei Yakitori, degli spiedini di carne e ci andammo a sedere su una panchina per mangiare -Dylan.- -Si?- -Sei pronto a lasciare questo posto? Appena queste due settimane di pace saranno finite dovremmo riprendere il viaggio e non rivedrai più la tua casa per un sacco di tempo.- -sono pronto da quando ho ricevuto la tua lettera, mi mancherà da morire la mia casa e i miei molteplici fratellini.- Io sorrisi divertito -principe Silas.- -Mh?- Io mi girai ma non vidi nessuno -chi?- -Ti sto aspettando principe Silas, nella caverna che separa i rinnegati dai prediletti.- Io scossi la testa -m-me la sono immaginata?- Mi chiesi nervoso -Silas tutto ok?- Mi chiese Dylan -Sto bene.- -Mi sembravi pallido.- -Ho avuto solo un calo di zuccheri.- Lo rassicurai io -oh allora dobbiamo rimediare, vuoi un Melonpan?- -Un cosa?- -Un Melopan, un pane dolce a forma di melone che se vuoi puoi essere ripieno.- -Ok, prendiamone uno con dentro il cioccolato.- -Ne prendo anche io uno.- Disse Dylan, comprammo due Melonpan e riprendemmo a passeggiare seguiti da Ignis che si compro anche lui un Melonpan -come l’hai preso?- Gli chiesi io -alla marmellata.- Disse lui -a proposito hai visto dov’è Cor?- Chiesi a Ignis -lo conosci, probabilmente sarà ad allenarsi da qualche parte.- Disse Ignis -peccato, si sta perdendo la festa così!- Commentai vedendo che stava arrivando una band -e quelli chi sono?- Chiesi a Dylan -sono i “Brother Wolf”, sono la band cittadina, ti piaceranno molto.- Disse Dylan prendendomi per la mano ed andammo in pista e appena la band incominciò a suonare io e Dylan ci mettemmo a ballare insieme felici, presto saremmo dovuti uscire di nuovo fuori a lottare contro il tempo ma per ora eravamo qui in pace e volevo godermi il momento fino alla fine.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
1.Una specie di coniglio
   
 
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