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Autore: tbhhczerwony    17/09/2023    1 recensioni
[1/3 Arcs | OC-centered | ship varie, shonen battles!]
dal diciassettesimo capitolo:
Il principe dai capelli rosa sembrava aver notato la leggera tensione tra il gruppo, ciò non sembrava interessare al padre a fianco a lui che continuava a mangiare, chiacchierando con Krystal. A quanto pare era lei il soggetto delle preoccupazioni di Saleh. Dopotutto era comunque amica di sua madre. La fata della natura sentì una vibrazione venire dal suo telefono. Pensava fosse Atan ma, in realtà c’era qualcosa di mai visto nell’app delle note.
Il pianeta Zeldris e il suo Tempio della Vita sono presi di mira da Xanard, un misterioso ragazzo con i poteri di ghiaccio che Jandor e i suoi amici del Winx GX Club dovranno affrontare. Che segreto si cela dietro il puzzle del tempio, e perché Xanard vuole prendere possesso della Fiamma del Drago?
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Altri, Icy, Nuovo personaggio, Winx
Note: AU | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Jigentō'
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Hello, hello, hello! Tre volte perché sono finalmente riuscito ad aggiornare dopo tre mesi, scusatemi tanto!
Sono devastato dall'estate, lavoro, caldo, impegni, fa ancora caldo a settembre e non va bene, sono a metà tra un mood normale, decente, e un po' nervoso per via del caldo. Ci ho messo un po' a tradurre questo capitolo perché sono stato impegnato anche con un'altra longfic che ho voluto cominciare su un altro fandom su ao3, e di conseguenza anche lì sono un po' fermo con questa delle Winx nonostante sia comunque più avanti di quanto lo sia qua, ma comunque ci metterò un po' a rimettermi in carreggiata e ho trovato un metodo che odio e che funziona. Quindi spero di riuscire a scrivere di più grazie a questo, ma... sigh. Perché?
In ogni caso vi lascio al capitolo! Qui verrà introdotto un altro OC a cui piano piano mi sono affezionato :3 Ah, e vi lascio anche una art full body di Atan trasformato! Buona lettura <3




 



 
Di libri ed ali




 

 

 

«Non avete pensato alle conseguenze delle vostre azioni?»

Faragonda teneva le mani sulla scrivania, facendo scontrare l’unghia del dito indice sul legno, mentre Jandor e Saleh si diedero un’occhiata in cerca di una risposta adatta. La preside li fissava in attesa di una risposta, con Griselda di fianco a lei. I due rimasero in silenzio, non avevano null’altro da dire se non che si erano persi, non potevano di certo ripeterlo una seconda volta.

Faragonda tirò un leggero sospiro, ma prima che potesse parlare, Griselda prese parola.

«Si meritano una punizione esemplare, pe—»

«Direttrice Faragonda!»

Riconoscendo la voce di Atan da dietro, Jandor e Saleh si voltarono, notando Atan ed Aimon con due libri tra le loro mani. Griselda puntò successivamente il dito verso i due appena arrivati.

«Eravate con loro! Anche voi vi meritate la stessa punizione»

«Per favore, almeno ascoltateci!» Atan entrò nell’ufficio con Aimon, «Stavamo facendo delle ricerche importanti… Concorda ci ha aiutati, può dirvi che vi stiamo dicendo la verità»

Aimon annuì alle sue parole, «È vero. Avevamo bisogno di raccogliere informazioni su Zeldris»

Al sentir nominare quel pianeta, gli occhi di Faragonda si allargarono dalla curiosità, sotto l’indignazione di Griselda.

«Continuate, vi prego»

«Tre anni fa abbiamo incontrato un ragazzo di nome Xanard. Ci disse che voleva cercare il Tempio della Vita… non sappiamo ancora il motivo dietro la sua ricerca» cominciò a raccontare Atan, «Da quello che sappiamo è una strega che sa manipolare il ghiaccio, a questo punto ci siamo chiesti se avesse effettivamente deciso di frequentare Torrenuvola»

La direttrice ci pensò un po’ su, mugugnando tra sé e sé, «Avrete bisogno di dirmi di più sulla situazione quando ne avremo il tempo, ma per il momento posso chiedere alla preside Griffin se conosce questo Xanard di cui parlate»

Jandor e Saleh si voltarono confusi a guardare Faragonda.

«E… cosa ne sarà di noi, direttrice?» chiese la fata della Fiamma del Drago.

«Come stavamo dicendo, verrete puniti!» esclamò Griselda.

«Calma, Griselda,» la bloccò Faragonda con un tono rassicurante, «Si sono solamente persi, e ne hanno approfittato per continuare le loro ricerche, non vedo nulla di sbagliato in questo affinché si attengano al regolamento» inarcò successivamente un sopracciglio, «In ogni caso l’Archivio Magico è segreto e come tale non potrete più entrarci senza il permesso. Potete tenere i libri, ma siate prudenti la prossima volta» guardò specialmente Jandor e Saleh, «Questo è solo un avvertimento, ma se decidete di farlo di proposito, andrete incontro a conseguenze irrevocabili. Siamo intesi?»

I due annuirono e si alzarono dalle sedie, porgendo un inchino finale a Faragonda prima di andarsene dal suo ufficio con Atan e Aimon, che la ringraziarono. Il quartetto si diresse insieme per il corridoio e al piano di sotto, nei dormitori maschili, per avviarsi al loro appartamento. Atan e Aimon spiegarono loro la situazione, dal momento che erano assenti durante la loro discussione con Concorda nell’Archivio Magico. Una volta arrivati al loro appartamento si accomodarono sul divano e le poltrone in salotto. Tutto era finalmente più chiaro.

«Mi ero quasi dimenticato di quel tipo…» mormorò Jandor, «Pensate che stia ancora cercando quel tempio?»

«A me non sembra uno che si arrende facilmente» Atan aprì il libro tra le sue mani, «Zeldris… questo pianeta è stato abbandonato da secoli, dopo la guerra civile scoppiata tra gli dèi. Ora rimangono solamente tre esseri divini che vivono lì. Tutti pensano sia abbandonato, ma in realtà è monitorato»

Saleh scrollò le spalle, «Io non credo in nessun dio. Non li vediamo neanche»

«Dimentichiamoci un attimo delle nostre credenze, okay?» gli disse Atan, «Se dobbiamo fermare Xanard significa anche che dovremmo provare a contattare questi dèi del tempio. E non solo questo, dopo che il puzzle sarà finalmente completo, si potrà entrare e prendere l’“Arma Sacra”,» fece vedere la foto sul libro agli amici, una spada con una lama di mille colori e l’elsa dorata con due ali angeliche, «Si dice che possa esaudire il desiderio del possessore se lo ritiene abbastanza meritevole, ed essere più leggera del normale—questo significa che di solito è molto pesante da prendere in mano»

Aimon si mise una mano sotto il mento, pensieroso, «Quella spada apparteneva ad un Arcangelo, da quello che ho letto»

«Sì, l’Arcangelo Amnayel. È stato bandito dal suo regno perché ha provato ad affrontare in una battaglia il re dei demoni tutto da solo, disobbedendo agli ordini degli dèi» rispose Atan, «Comunque questo puzzle può essere completato in poco tempo solamente se possediamo la Fiamma del Drago. Questa potrebbe essere la ragione per cui Xanard ha tentato di rubarla a Jandor»

Jandor rimase in silenzio, ricordandosi della sua ultima lotta contro Xanard, tre anni fa, prima che potessero frequentare Alfea.


 

Xanard rise, «Ti arrendi? Non hai alcuna possibilità!»

Jandor provò a concentrare la sua energia chiudendo gli occhi. Saleh poté notare che, lentamente, il fuoco stava raggiungendo il ghiaccio per scioglierlo. Anche se era consapevole di non saper controllare bene i suoi poteri, voleva almeno finire il combattimento.

E quando Atan, Aimon e Brandon li raggiunsero, la battaglia finì con un pareggio.

Xanard sbuffò, «Non ha alcuna importanza ora… ma non sarà l’ultima volta che mi vedrete, potete contarci!» e scomparve dalla loro vista, utilizzando il teletrasporto.

Jandor sospirò, «…Andiamo»


 

«È strano… quando avevo lottato con lui, avevo sentito un’energia familiare oltre la mia…» Jandor attirò l’attenzione del resto del gruppo, «Anche quando si era teletrasportato. Lo sentivo comunque vicino»

«Se lo descrivi in maniera diversa dal normale, vuol dire che la sua non è la solita energia» commentò Atan, «E se voi due aveste la stessa quantità di energia? O qualcosa di simile»

«Non lo so…» il ragazzo dai capelli rossi sospirò, «È così difficile da capire»

«E ora iniziamo l’allenamento!»

Sentendo la voce di Avalon da fuori, il quartetto si alzò per sporgersi al balcone pochi passi distante dal salottino. Avalon stava allenando una classe dell’ultimo anno, la maggior parte di loro avevano già guadagnato la forma Enchantix e alcuni di loro avevano ancora il loro Charmix. C’era specialmente un ragazzo che aveva catturato l’attenzione di Jandor—uno di quelli che aveva già ottenuto l’Enchantix, alto, capelli castani e occhi blu—con grandi ali arcobaleno. I suoi occhi si illuminarono dall’entusiasmo.

«Oddio!» esclamò, «Quelle ali sono ganzissime! Le voglio anche io!»

«Quelle sono ali Enchantix, Jandor,» commentò Aimon con una risatina, «Abbiamo ancora molta strada da fare»

«Mi piacciono le ali di quella tipa lì!» Saleh la indicò, «Sembrano rami di un albero! Scommetto che anche lei viene da Linphea»

«Va bene, va bene!» Atan li interruppe mentre tornava dentro, «Non dovremmo stare qui a fissare i ragazzi dell’ultimo anno, pensiamo prima a noi»

«Hai ragione,» Aimon annuì, «È quasi ora di cena… andiamo al piano di sotto»


 

***


 

In un attimo, la mensa si riempì di persone. Il tavolo dei docenti si poteva definire completo solo una volta che Faragonda poté unirsi a loro al centro, vedendo tutti gli studenti che prendevano posto. Saleh arrivò ai posti che gli altri tre avevano già preso, e posò il vassoio ricolmo di carne e dolci sul tavolo, sedendosi a fianco a Jandor.

«Finalmente! Mi sentivo particolarmente affamato oggi» disse, prendendo una ciambella in mano.

«Io non comprendo ancora la tua dieta… mangi solo carne e dolci a caso? Non è per nulla salutare» giudicò Atan.

«Devo ammettere che anche io ho un debole per i dolci…» continuò Aimon, «Ma forse sarebbe meglio non mangiarli tutti i giorni»

Saleh mugugnò tra sé e sé, fissandoli per un po’ prima di sorridere, «A me non interessa! Finché non mi viene mal di stomaco mangio quello che voglio»

Jandor si mise a ridere, «Anche io la penso così!»

«Tu mangi già di tutto, Jandor» Atan inarcò un sopracciglio.

«Sì, a parte le cose a cui sono allergico, purtroppo» l’erede della Fiamma del Drago scrollò le spalle, cominciando a divorare il cibo dal suo piatto, «E tu porti i libri a cena? Non hai paura che si sporchino?»

«Io faccio attenzione» puntualizzò la fata del suono, guardando il libro tra le sue mani, «Non lascerò alcuna macchia. Ho bisogno di sapere tutto prima di ritrovarci ad affrontare Xanard di nuovo, probabilmente avremo anche bisogno di andare alla biblioteca di Torrenuvola»

«Abbiamo appena iniziato e so già che non ci prenderemo una pausa tanto facilmente…» mormorò Saleh.

«Ma a che pensavi? Che avremmo avuto una vacanza gratis su Zeldris con la piscina e i drink?» domandò ironicamente Atan.

«Non sarebbe male!»

«Saleh, per favore, sii serio!»

«Abbiamo ancora tempo per pensarci… non sembra che Xanard riuscirà a completare il puzzle tanto presto» aggiunse Aimon.

Atan annuì, «Sì, è vero… altrimenti tutta la Dimensione Magica l’avrebbe saputo già da tempo» Concluse chiudendo il libro, per posarlo a fianco al suo vassoio con l’altro, ed iniziare a mangiare il suo pasto. Non era molto, difatti la fata del suono mangiò piuttosto velocemente prima di alzarsi, prendendo con sé i libri, «Scusate, ci vediamo più tardi. Ho bisogno di leggerli un po’ da solo»

«Non preoccuparti, Atan. Ci vediamo più tardi» lo salutò Aimon.

«Non scoprire qualcosa senza di noi!» esclamò Jandor.

«Scriverò qualcosa a riguardo, alla fine i libri servono a quello»


 

Avviandosi per i dormitori, Atan fece involontariamente la strada più lunga mentre stava leggendo. Solo qualche minuto dopo si accorse che del vapore stava offuscando la sua vista, appannando le lenti dei suoi occhiali. Distolse lo sguardo dal libro e si tolse gli occhiali, sussultando appena sentì una voce sconosciuta.

«Buonasera»

«Eh?» Atan si pulì gli occhiali, facendo inavvertitamente cadere i libri dalle sue mani. Si inginocchiò per raccoglierli nuovamente, alzando lo sguardo verso la provenienza della voce. Era lo stesso ragazzo dell’ultimo anno con le ali Enchantix arcobaleno, che Atan aveva visto con i suoi amici dal balcone, dentro la piscina della sorgente termale. Non sapeva nemmeno come ci era arrivato fin lì. «Uhm… ciao, scusa, non sapevo nemmeno di essere qui… uh…»

Il ragazzo più grande ridacchiò, «Non preoccuparti. Sono sorgenti termali pubbliche, non c’è niente di strano» guardò la fata del suono alzarsi una volta raccolti i libri, «Ti ho visto in giro in questi giorni, sei del primo anno?»

«Già…» Atan abbassò leggermente lo sguardo. Non si aspettava di certo di fermarsi davanti a un bel ragazzo—e soprattutto nudo—mentre studiava. Aveva davvero pensato che fosse bello? La fata del suono non investigò oltre ciò che frullava nella sua testa.

«Puoi unirti a me, e chiacchierare un po’. Io sono Cedric, comunque. Fata dei sogni, da Morpheus»

Oh, ed era proprio la fata dei sogni. Atan scosse appena la testa e gli sorrise, «Uhm, piacere! Io sono Atan, fata del suono, vengo da Melody» ridacchiò timidamente, «Non… non penso di potermi unire a te ora, scusa…»

«Sei sicuro?» Cedric ricambiò il sorriso, giocando un po’ con l’acqua con una mano, «Ti assicuro che non sono uno losco. Voglio solo chiacchierare un po’, e poi l’acqua è splendida oggi»

Atan rimase in silenzio per qualche secondo, osservando la piscina e Cedric, che lo stava ancora invitando con lo sguardo. Ridacchiò nuovamente, lasciando i libri su un tavolino vicino.

«Dieci minuti non faranno male…»

Cedric non smise di sorridere, mentre lo osservava avvicinarsi e togliersi i vestiti, sciogliersi i capelli che caddero sulle spalle e rimuoversi gli occhiali con un tocco di magia. Nuotò brevemente per raggiungere il ragazzo più grande, fermandosi a fianco a lui.

«Non immaginavo fossi ancora più carino così da vicino»

Atan incurvò le labbra all’insù timidamente, «Grazie» rispose, «Uno dei miei amici stava ammirando le tue ali oggi»

«Oh!» la fata dei sogni ridacchiò, «Penso di avervi visti dal vostro balcone, ma tu eri rientrato»

«Sì, scusa se ti abbiamo fissato troppo…»

«Non importa»

Atan rimase a fissarlo in silenzio, ma continuava a pensare ai suoi esperimenti scientifici—e forse, unendoli all’Enchantix—

«Dimmi, Cedric…» iniziò, «Pensi di poter farmi vedere un attimo le tue ali? Vorrei analizzarle da vicino»

Cedric annuì, «Certo»

In un secondo, le ali della fata dei sogni comparvero sulla sua schiena. Tonde, con disegni circolari e peculiari, in tantissimi colori.

«Affascinante…» Atan alzò una mano e quando lo vide annuire una seconda volta, lo prese come un permesso concesso per toccare una delle sue ali.

«Perché non mi fai vedere anche le tue?»

«Uh… va bene, anche se non sono nulla di speciale…» e la fata del suono fece apparire anche le sue ali.

«A me piacciono lo stesso»

Atan e Cedric si fissarono intensamente senza dire nemmeno una parola, la fata del suono notò che gli occhi della fata dei sogni erano di un blu più chiaro dell’oceano, riflettando l’acqua della piscina. Ma le ali arcobaleno gli fecero pensare e sentire qualcosa a cui non aveva mai pensato prima. Non era mai andato l’oltre fare esperimenti su oggetti inanimati, creando device per sé stesso e quant’altro—ma sulle persone? Beh, solo se la persona di fronte a lui era degna abbastanza dei suoi studi.

«Cedric…» lo chiamò, con la mano ancora sulla sua ala, «Ti piacciono gli esperimenti?»

«Beh… sì» Cedric ridacchiò, «Perché?»

«Ti piacerebbe diventare protagonista di uno dei miei esperimenti?» gli chiese soavemente, la fata dei sogni fece un sorrisetto curioso.

«Va bene…»


 

***


 

I tre rimasti del Winx GX erano già tornati al loro appartamento prima di Atan. Jandor era convinto che fosse già lì, col naso sui libri che stava già leggendo. Anche Aimon voleva saperne di più e leggere qualcosa da sé, ma scoprire che Atan non era ancora tornato lo sorprese. Saleh, invece, sbadigliò dalla stanchezza.

«Io penso che controllerò le mie pozioni e andrò a letto presto…»

La fata della Fiamma del Drago si voltò verso di lui, «Sicuro? Non vuoi aspettare Atan?»

«Non lo so… dipende. Buonanotte!»

«Buonanotte, Saleh» lo salutò Aimon, «Ora che ci penso devo continuare il mio allenamento»

«Ohw, mi lasci solo?» Jandor portò il labbro inferiore in avanti con gli occhi dolci.

La fata dei fluidi rise, «Tornerò il più presto possibile. Fai bei sogni in caso stia andando a riposarti»

«Sì! A dopo!»

Saleh andò nella stanza che condivideva con Jandor, e Aimon uscì dall’appartamento. A questo punto l’erede della Fiamma del Drago rimase in salotto da solo, ma non poteva di certo aspettare l’amico senza uno spuntino, perciò si diresse in cucina ad aprire gli armadietti, cercando un pacco di biscotti. Solo un paio non avrebbero fatto male.


 

Jandor si era addormentato sul divano dopo poco tempo, e mentre la luna era già alta in cielo, Atan si fece finalmente vivo nell’appartamento. Chiuse la porta con cautela, aveva ancora i capelli sciolti. Si aggiustò un po’ i vestiti, sospirando di sollievo, vedendo che nessuno sembrava essere lì.

«Buonasera, Atan»

La voce di Aimon lo fece sobbalzare dalla sorpresa. Quando si girò, vide il principe di Andros asciugarsi le sue spalle umide con un asciugamano. I dreads erano sciolti, probabilmente sfatti dall’allenamento Morphix.

«Ciao, Aimon… non mi aspettavo di trovarti qui a—mezzanotte…?»

«Anche tu sei rincasato tardi… chiedo venia per averti spaventato»

«No, non preoccuparti» Atan ridacchiò nervosamente, «Vado a letto ora—buonanotte!»

«Buonanotte…» Aimon lo guardò con evidente confusione negli occhi, la fata del suono corse velocemente nella stanza che condividevano. Il principe scrollò le spalle e si asciugò il volto, guardando fuori, prima di dirigersi in bagno.

 

 
   
 
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