Genere: romantico

Tipo: one shot

Personaggi: Keiji Akaashi, Kotaro Bokuto

Coppia: yaoi

Rating: PG, verde

Avvertimenti: fluff, slice of life

PoV: terza persona

Spoiler: sì, post time skip

Disclaimers: i personaggi non sono miei, ma di Haruichi Furudate. I personaggi e gli eventi in questo racconto sono utilizzati senza scopo di lucro.

 

Non servono regali, bastiamo noi!

 

“Oggi è il compleanno di Kotaro” mormorò Akaashi con voce abbastanza alta da fare girare le due colleghe verso di sé, mentre posava la fronte sulla scrivania.

“Fagli gli auguri anche da parte nostra” gli disse una con un ampio sorriso Ayako, mentre l’altra osservava l’espressione sconsolata del collega.

“Che c’è Akaashi?” gli chiese gentile avvicinandosi con la sedia.

“Non ho comprato nulla e non ho organizzato niente, mi è passato il tempo a causa del lavoro e delle consegne”

Le due donne si scambiarono una occhiata “Non credo che a Bokuto, da quel poco che lo conosco, interessi il regalo in sé, sono sicura che gli basterà passare una serata con te, anche solo accoccolati sul divano”

Keiji si sollevò togliendosi gli occhiali e massaggiandosi il ponte del naso “No, Bokuto adora i regali, i pacchetti da scartare, anche se è una sciocchezza, il bambino che c’è in lui emerge ancora di più in queste occasioni”

“Mettiti sdraiato nudo nel letto, con un fiocco in testa e un cartello: scartami!”

Akaashi arrossì “Già fatto anni fa” sussurrò rimettendosi gli occhiali.

“Oppure un bel giocattolo, per adulti intendo…” andò avanti implacabile.

“Haruka sei impossibile…”

“Fatto anche quello…” ammise stringendosi nelle spalle.

“Due biglietti alle terme? Massaggio di coppia? Evento sportivo (che non sia pallavolo)? Teatro? Concerto?”

“Fatto, fatto… fatto, fatto e fatto”

“Ricordami da quanto è che state insieme?” chiese Ayako pensierosa.

“Dal liceo…”

“Tanto tempo, e tanti regali se si considerando compleanno, Natale, anniversario e San Valentino”

“Già” rispose mestamente tirando un enorme sospiro.

“Sono certa che ti verrà in mente qualcosa”

***

Era uscito tardissimo dall’ufficio ed era stanco morto, passò da un kombini e acquistò una piccola torna, almeno quella glielo doveva.

Arrivò a casa, poggiò la torta sul ripiano con tutta l’intenzione di metterla via in frigo in un secondo momento.

Si lasciò cadere sul letto e chiuse gli occhi, solo un minuto, si disse.

Fu il materasso che cedeva sotto il peso di qualcun altro che ridestò Akaashi di colpo, socchiuse gli occhi e incontrò quelli color ambra del compagno che gli sorrise e lui sorrise di rimando.

Impiegò un momento per rendersi conto che, se Bokuto era a casa, erano le nove passate e lui non aveva imbastito niente per la cena e… la torta!

Scese dal letto correndo in cucina “No, no, no…” gemette aprendo la confezione osservano la torta squagliata.

Bokuto lo raggiunse e gli circondò la vita con le braccia e gli posò il mento sulla spalla.

“Era per me?” chiese baciandogli il collo, protendendosi poi verso il dolce, raccogliendo con due dita una bella porzione, portandosela alle labbra, leccandosi le dita.

“L’aspetto non è dei migliori, però è buonissima…” lo rassicurò e l’intenzione era di sdrammatizzare il danno, ma fallì miseramente.

“Mi dispiace così tanto, non sono riuscito a organizzare niente, troppo occupato con il lavoro, mi sono addormentato e non ho nemmeno preparato niente da mangiare. Volevo fare qualcosa di speciale per il tuo compleanno…”

Bokuto lo fece voltare prendendogli il viso tra le mani “Ogni giorno è speciale accanto a te”

“Ma… ma…non ti ho preso nemmeno un regalo”

“Keiji, non servono regali, bastiamo noi. Trovarti a casa quando torno dall’allenamento, svegliarmi accanto a te ogni mattina, vedere il tuo sorriso, i tuoi occhi nei miei. Tu mi regali te stesso ogni singolo giorno e ogni singolo istante” gli disse baciandogli le labbra dolcemente.

Keiji si perse in quel bacio pieno d’amore e dopotutto Kotaro aveva ragione, non servivano regali, bastavano loro.

Quando le labbra dell’atleta si allontanarono dalle sue sussurrò semplicemente: “Buon compleanno, Kou”

 

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Note dell’autrice

Ecco ho scritto in mezz’ora questa cosina per il nostro gufo preferito, non potevo non farlo.

Grazie a chi è giunto fino a qui.

Alla prossima

Un Kiss

Bombay