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Autore: MusicAddicted    28/09/2023    0 recensioni
AKA Le Avventure di JJ&KK!
Killgrave si incammina sul lungo e tortuoso sentiero della redenzione, tra uno scivolone e l’altro.
Jessica cerca di mantenerlo sulla retta via, tra un battibecco e l’altro.
Se volete farvi strada fra quintalate di fluff, situazioni tragicomiche e una spruzzata di romanticismo, siete i benvenuti ;)
Teoricamente sarebbe il sequel della miniserie ‘Stupid Christmas Time!’ … ma se volete la reader’s digest version: Kevin sta cercando di rigare dritto. Per lei. Sempre per lei.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jessica Jones, Kilgrave, Malcolm Ducasse, Trish Walker
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Questa one shot partecipa alla challenge ‘Kiss the frog’ del gruppo @Non solo Sherlock - gruppo eventi multifandom FB

In quanto rospo, la sfida è che dev’essere qualcosa scritto di getto, senza pensarci troppo, senza editarlo, badare troppo ai dettagli ecc, lasciarlo quasi in stato embrionale.
E siccome quello che è uscito devo dire che non mi dispiace … eccolo qui

Setting: settembre 2016. Nel mio headcanon, non finirò mai di dirlo, il compleanno di Killy cade il 10 09, perchè ho scoperto che è la giornale mondiale di prevenzione al Suicidio… esiste qualcosa di più indicato per lui?

Buona (anzi, cattiva, è un rospo dopotutto ahah) lettura!


biww-cover



AKA Detox


“Domani è il tuo compleanno.” esordisce Jessica.

“Devo tipo sentirmi in colpa? Lo hai detto con un tono…” la scruta Killgrave, temendo per la propria incolumità.

“No è che, uff.. ora mi tocca fare qualcosa, anche le rovine della vita meritano di essere festeggiate nel loro giorno!”

“E il regalo posso sceglierlo io?” si esalta il persuasore, il suo sguardo colmo di aspettative, la sua mente che già gli proietta prospettive degne del miglior cinema d’autore erotico.

“Certo che no… dipendesse da te diventerei il tuo Body Sushi!"

“Naaaah, non credo,” la stupisce lui con la sua risposta, forse minando anche un po’ l’ego della bella detective. “Non mi piace il sushi, lo sai!”

L’ego è salvo, ma questo la porta a un’altra conclusione.

“Eeeew, fissato psicopatico che non sei altro, il Body Amatriciana non esiste, levatelo dalla testa! A me fa schifo anche solo pensarci!” fa un’espressione schifata lei.

“Ah, mi stai quindi dicendo che il Body Sushi invece ti sarebbe piaciuto?” la mette in difficoltà lui.

“Se non la pianti di dire cazzate domani ti ritrovi con una torta al Sufentanil!” sbotta lei. “Però ho trovato, ora so cosa regalarti!”

“C’entra il Sufentanil?” la guarda terrorizzato lui.

“No, tranquillo!” alza gli occhi lei, alzandosi dal divano, dal quale nessuno sta davvero seguendo il film che sta passando in TV. “Però, Kevin,  ti consiglio di andare a coricarti presto.”

“Jessy, ora comincio ad aver paura…”

“E fai bene!” sogghigna lei, lasciandolo solo e irrequieto.

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“Per l'inferno maledetto! Questo non è affatto un regalo!” sbotta Kevin, seguendo Jessica che gli fa strada mentre guarda una mappa.

“E invece sì, brontolone, ti ho regalato un bel detox da tutte le comodità della vita quotidiana, damerino che non sei altro!” replica lei, mentre si inerpicano per una salita un po’ impervia.

“Mi hai svegliato all’alba, mi hai fatto vestire sportivo, con una felpa, mi hai fatto trovare delle scarpe da trekking, porto sulle spalle uno zaino… mi hai fatto prendere un treno, un altro. In seconda classe!” fa un escalation di tutte le cose che lo hanno schifato profondamente.

“Prima cosa, è una stra dannata felpa viola, almeno apprezza quello. E seconda… risparmiati il fiato per la salita!”

“Almeno sai per certo dove stiamo andando?” le domanda, guardando il fitto bosco che si fa sempre più vicino.

“Certo che sì, ho un orientamente migliore di una Giovane Marmotta! Vedrai che il Camping non dista molto.”

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“Giovane Marmotta, me lo spieghi dove accidenti siamo? Sono quaranta minuti che camminiamo e non si vede l’ombra di un campeggio!”

Silenzio dall’altra parte.

“Jessica?”

“Oops.” è l’unica risposta che gli giunge.

“Che significa ‘Oops’?”

“Significa che forse, e dico forse potrei aver girato la mappa al contrario e siamo esattamente dalla parte opposta di dove dovremmo essere!”

“Tipo che ci siamo persi?”

“Eh sì, un po’...” replica lei a denti stretti.

Silenzio.

Kevin prende un gran respiro.

“JEEEEEEEESSSSSICAAAAAAAAAAAAHHHH!”

Questo fa migrare via, con largo anticipo, terrorizzati, tutte le specie di uccelli appollaiati sui rami della fittissima radura in cui si trovano.

“Quante storie, ci sono solo un po’ di alberi in più, ma è pur sempre un campeggio. Ora monto la tenda e vedrai che andrà tutto meglio.”

Killgrave la lascia fare e nel giro di qualche minuto hanno una tenda, nella quale lei lo invita ad entrare.

“Ecco, ora ti puoi disperare meglio: ci siamo persi, è vero.”

“E me lo dici così?” si allarma lui, portandosi le mani sulle guance.

“Te lo potrei anche cantare come se fossimo in un musical, ma non credo che cambierebbe le cose!”

“Jessica, ma ti rendo conto? Ci hai portato nel mezzo di nulla, i cellulari non prendono e io non posso ordinare niente a un accidenti di nessuno perché l’unica persona nel raggio di chilometri sei tu… cara la mia Giovane Marmotta col peggior senso dell’orientamento che si sia mai visto!”

“Appunto, che ti dicevo io? Detox. Niente comandi per oggi. E poi, come la fai tragica…” sbuffa lei, che non ama in generale esser messa sotto pressione, men che meno da lui.
“Oh, tu dici? Moriremo qui, dimenticati da tutti, abbandonati nel nulla, senza nulla da mangiare…”

“Hai finito?”

“Forse.”

“Allora, tanto per cominciare, Trish sa cos’avevo in mente, sa dove volevo portarti e, se non ci vede tornare domani, di sicuro mobiliterà una squadra intera che setaccerà ogni centimetro quadrato di zona per trovarci. Va meglio, ora?”

“Un po’...” borbotta lui.

“Bene… quanto al morire di fame… cosa credi abbia messo nel tuo zaino?” solleva un sopracciglio la bella detective, con l’aria di chi sa.

Kevin apre impaziente il suo zaino ma poi la guarda un po’ deluso.

“Panini?”

“Dì la verità, ora lo rimpiangi il Body Sushi, eh?”

“Jessica…” usa il suo tono di avvertimento lui.

“Beh, fino a un minuto fa l’alternativa per te era rosicchiare un ramo o mangiare bacche sconosciute… potresti dimostrare un po’ di gratitudine!” replica lei, distribuendone uno a entrambi.

“Hai ragione,” annuisce lui, prendendone un morso. “Hey, non è pure male!” sorride, soddisfatto.

“Il tuo chef non si smentisce mai!” approva lei, mentre mangiano.


“E comunque c’è un’altra sorpresa…” sorride lei sorniona a fine pasto.

“Davvero?” si accende d’entusiasmo lui.

“Tu avevi il tuo zaino, io il mio..” spiega Jessica, estraendo una borsa termica nella quale si è conservata benissimo qualcosa che fa esultare di gioia Kevin.

Ogni tanto riemerge il bambino di dieci anni che è in lui.

“La torta al cioccolato!”

“Già, ho chiesto a Daniel di farne una piccola, per noi due. Perché senza torta che compleanno è?” sorride lei, prendendo anche una bottiglia di spumante. “E non mi rompere i coglioni con la regola dell’alcol oggi perché un brindisi ci vuole!” continua, stappandolo.

“Buon compleanno, Kevin!” scontra i loro bicchieri, dandogli un piccolo, ma intenso bacio.

“Abbiamo panini e torta anche per stasera, direi che in fondo non è così male.” sorride lui, pulendole con il pollice la bocca di lei, sporca di cioccolato, questo prima di baciarla un’altra volta, più lunga e intensa.

Il bel persuasore sfida la sua fortuna e l’abbraccia da dietro, mettendosi a sedere con lei, che si appoggia comoda contro il suo petto.

“Sai credo che che stasera, al tramonto dal bosco vedremo un panorama che a new York ci scordiamo.” mormora lui, stringendola a sé.

“Un tramonto che ci saremmo sognati anche dal campeggio, no?” lo guarda con aria furbetta lei.

Kevin si lascia sfuggire una piccola risatina baciandola di nuovo.

“Alla fine hai sempre ragione te.”

Passano qualche minuto in silenzio, ma quei silenzi belli, dove non serve fare niente perché ci si sente già a proprio agio.

“Jessica?”

“Mm?” mormora lei, che quasi si sta addormentando, da quanto è rilassata fra le sue braccia.

“Se stanotte viene a farci visita un orso, tu mi difenderai, vero?”

“Okay che sono super forte… ma un orso?” si volta a guardarlo lei, scontrandosi con due occhioni da cucciolo bastonato.

“E va bene… ri difenderò da un orso… anche se spero non venga a farci visita!”

“Grazie, mia cara.”

“Kevin?”

“Sì?”

“Se stanotte farà freddo… mi scalderai tu?”

“È un regalo nel regalo?” sogghigna lui.

“Non farti illusioni, porco! Non intendevo quello! Basterà il calore pelle contro pelle.. Ma senza fare nient’altro…”

“Proprio nient’altro?” si imbroncia lui.

“Uhmm, diciamo che se farai il bravo, sarò io a scaldare un po’ te.” lo provoca lei, davvero molto esplicita.

“Quindi, se sono fortunato… strapperai un’altra bottiglia di champagne.. usando qualcos’altro oltre che le mani?” la punzecchia lui, sfoggiando il più sexy dei suoi sorrisi.

“Se non la smetti credo che preferirò trascorrere la serata insieme all’orso!”

“No, ti prego, resta qui. Farò il bravo, prometto, lasciamo che le cose proseguano al ritmo che preferisci tu.”

Il sorriso che gli regala lei non necessita di altre parole.

“Jessica?”
“Sì?”

“Perdiamoci più spesso, io e te.”

--

FINE
   
 
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