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Autore: Danielle Petite    01/10/2023    0 recensioni
«Draco…»
Lui si alzò per educazione e le porse la mano «Piacere di conoscerti…sono Draco Malfoy»
Sia lei che Blaise lo guardarono accigliati «Che avete?»
«Draco, davvero non ti ricordi di lei?» disse Blaise. Era chiaro che aveva fatto una grossa figuraccia.
Draco la guardò di nuovo «Scusami…io non mi ricordo proprio di te…dove ti ho già conosciuta?»
«No. Sta scherzando…non è possibile…» fece Blaise a lei.
La ragazza fece cadere la penna ed il blocchetto di fogli che aveva in mano «Blaise…» fece una pausa e poi riprese «C’è altro che non ricorda?»
«Cosa? In che senso?» chiese lui confuso.
«Da quando me ne sono andata da Hogwarts, hai notato che ha dimenticato qualcos’altro oltre me?»
Blaise guardò lui poi tornò su di lei «No»
Hogwarts? Era stata ad Hogwarts e se n’era andata? Perché non la ricordava affatto?
«Che succede?» chiese lui.
Genere: Drammatico, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Famiglia Malfoy, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
Capitoli:
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Capitolo XI


A Jane, quella sensazione di essere seguita, non si era tolta. Aveva ripreso a indossare il coltello sotto gli abiti legato alla coscia con la solita fondina che aveva da anni. Non era nemmeno riuscita a parlare della cosa con Matthias perché ultimamente era sempre a lavoro e riuscivano a stento a parlarsi prima di andare a dormire quando lui non aveva il turno di notte. Inoltre quella storia dei nuovi mangiamorte di cui tutti parlavano non aiutava la situazione.
Quella mattina, dopo aver accompagnato Alex a scuola con la solita sensazione di essere seguita, decise di andare a parlare con Draco di questa storia dei mangiamorte. Andò al Ministero della Magia e sperò con tutto il cuore che riuscisse ad avere un appuntamento con lui quello stesso giorno, non aveva voglia di andare a casa sua e incontrarlo per caso per strada era altamente improbabile visti i precedenti.
«Salve, lei è?» chiese l’uomo alla reception.
«Jane Lewis. Chiedo un incontro urgente con il signor Malfoy Draco»
Lui aprì un taccuino che aveva davanti e spulciò i nomi «Malfoy Draco, ufficio obliviatori»
«Si, è lui!» esultò lei.
L’uomo la guardò dalla testa ai piedi «Devo compilare la richiesta di incontro….mi dia un documento e mi dica il motivo della richiesta»
«Posso vederlo oggi?»
«No…il primo giorno disponibile e' Martedì prossimo»
Non voleva aspettare oltre per parlargli «Lasci stare, andrò a casa sua e…» non finì la frase che lo vide sfrecciare oltre la reception verso le metropolveri seguito da una decina di persone tra cui riconobbe Blaise e Harry.
«Draco!» urlò per farsi sentire ma lui continuò a correre. Non lo aveva mai visto così spaventato, che stava succedendo? 
Urlò più forte «DRACO!»
Lui si fermò e si voltò verso di lei «JANE!» vide gli altri quasi andargli addosso.
Draco urlò di nuovo «VIENI! MUOVITI! ALEX E’ IN PERICOLO!»
A quelle parole il sangue le si gelò nelle vene. Le gambe si mossero da sole e raggiunsero Draco e il gruppo, afferrò la mano di Draco che le stava tendendo e fu inghiottita dalle fiamme verdi della metropolvere.
Apparvero in una sala circolare e Jane non ebbe nemmeno il tempo di capire bene dove fosse che il gruppo prese a correre all’esterno «Draco che sta succedendo?» gli chiese correndo continuando a tenergli la mano.
«Abbiamo ricevuto…una segnalazione…la scuola di Alex…è stata attaccata» aveva l’affanno ma non accennava a volersi fermare. 
Jane si guardò intorno e riconobbe il posto, erano nel suo quartiere! «Draco posso smaterializzarmi, conosco questo posto!»
Draco si fermò di botto «Fallo subito!» lo vide mettere una mano sulla spalla di Harry Potter e trascinarlo con se nella smaterializzazione congiunta che stava facendo. Jane si concentrò e si materializzò direttamente di fronte la porta di ingresso di Bernadette.
Ma la porta di ingresso non c’era più. C’era un uomo a terra fuori in giardino e Draco gli si avvicinò subito «Gary! Che diavolo è successo?»
Jane li ignorò «Benny!» esclamò subito Jane entrando nel buco dove prima c’era la porta «Benny dove sei?»
Dentro era tutto saltato in aria, i bambini erano tutti legati da corde invisibili sotto il tavolo e piangevano disperati.
Alex non c’era. E non vedeva nemmeno Benny o George.
«Dov’è Alex?» chiese Draco ai bambini raggiungendola «Era con voi stamattina, no?»
I bambini piansero ancora più forte spaventati da lui «Draco, sono bambini….calmati» gli disse Harry.
«Noi siamo auror, è tutto finito…» disse Harry con più calma tranquillizzando i bambini e liberandoli quando Jane si fiondò al piano di sopra, nella stanza di Bernadette «Oh mio dio Benny, stai bene?» l’aveva trovata legata e imbavagliata a letto e la liberò subito.
«Jane! Mi dispiace, mi dispiace! Ho fatto quello che ho potuto…» disse piangendo disperata «L’hanno portato via! Hanno portato via Alex!»
Se quello era un incubo voleva essere svegliata subito 
«C-chi è stato?» chiese una voce spezzata dietro di lei.
 Jane non si voltò ma dall’espressione di Bernadette capì «M-m-mi dispiace D-draco…i-io non sono riuscita a p-proteggerlo…volevano lui e nessun altro!»
«Legiliments!» la voce di Draco tuonò e quando Harry Potter entrò nella stanza sembrava essersi ammutolito anche lui.
Bernadette tra le sue braccia tremava «Draco! Ci stai andando troppo pesante! L’ammazzi così!» capiva benissimo il suo stato d’animo ma non voleva che se la prendeva con Bernadette. Sembrò andarci più cauto e finalmente l’incantesimo si sciolse.
Draco aprì gli occhi e disse «Sono loro»


La squadra degli auror si completò e ognuno si diede da fare. Ron Weasley si occupò dei genitori dei bambini, Blaise accompagnó Bernadette al San Mungo chiamando anche George che era a lavoro quella mattina in modo anche da mettere in verbale la sua dichiarazione e altri ripararono la casa di Benny. Harry e Draco invece discutevano sulle prossime mosse davanti a Jane.
«Gary è un mio uomo, ed è uno dei migliori! L’ho messo a protezione di Alex ed è stato sconfitto, cosa pensi di fare adesso?» disse Draco.
«Se la donna riesce a fare un identikit di almeno uno di loro…»
Jane aveva capito perché si era sentita seguita per tutto quel tempo, Draco aveva messo una guardia del corpo.
«Dobbiamo catturarli tutti!» insisteva Draco «Ci faremo dire da loro dove si trova il loro capo…»
«Perchè non mi hai detto nulla? Dovevi informarmi!» si intromise Jane «Dovevi dirmi che era in pericolo!»
Rispose Harry per lui «Non eravamo sicuri che potesse essere preso di mira il bambino, la guardia del corpo era solo una precauzione» rispose Harry calmo, era tutto l’opposto di Draco in quel momento.
«Mi muoverò da solo allora! Non mi interessa essere licenziato…» rispose 
«Non fare sciocchezze, non puoi combattere da solo contro tutti loro…»
«Loro chi?» si intromise finalmente Jane in lacrime «Chi ha preso mio figlio?»
«Dille tutto» disse Draco «Me ne assumo l’intera responsabilità»
Harry si passò le mani tra i capelli «Non posso! Già abbiamo detto troppo davanti a lei! Capisco che a te non importa un fico secco del lavoro ma a me si!»
«DITEMI SOLO CHI HA PRESO MIO FIGLIO!» disse disperata.
Harry fece un lungo sospiro «Ce ne occuperemo noi, ti prometto che lavoreremo giorno e notte fin quando non avremo recuperato vostro figlio»
Jane fece un passo indietro «Sono stati i mangiamorte, VERO?»
«Jane…» Draco l’afferrò per le spalle «Lo riporterò a casa, fidati di me!»
Jane non rispose. Lui non ricordava niente di lei, non sapeva che era stata addestrata da Bellatrix Lestrange, non sapeva che era in grado di duellare ed era in grado di uccidere con un pugnale. Era sicura che lui avrebbe fatto tutto il possibile ma lei non sarebbe rimasta a casa ad aspettarlo. Si scrollò le braccia di Draco dalle spalle e si smaterializzò.

«Dov’è andata?» chiese Harry a Draco.
«Qualcosa mi dice che non è andata a casa» rispose sospirando.
«Di lei ce ne occuperemo dopo, diamoci da fare adesso» Harry estrasse la bacchetta e Draco lo imitò. Dovevano trovare tracce dei rapitori «Intanto raccontami cosa hai visto nella mente della maestra»
«Ha sentito dei rumori all’esterno, si è affacciata ed ha visto due uomini duellare. Quindi Gary l’ha intercettato prima che lui attaccasse la scuola» rispose cercando con la magia tracce di altri incantesimi.
«Hai capito chi era l’uomo? Qualcuno del dossier?» chiese Harry ascoltando ogni parola.
«Aveva il viso coperto da una maschera»
«Dannazione! Siamo a un passo da loro ma non riusciamo a identificarli!» 
«Ehi Malfoy!!» lo chiamò Ron «C’è una cosa che dovresti vedere…»
Uscirono entrambi all’esterno dal giardino sul retro quasi di corsa e si girarono verso il punto indicato da Ron. Sul retro della casa, scritto con dell’inchiostro rosso c’erano le seguenti parole.
“Ciao Malfoy, la prossima sarà Meggie”
A Draco quasi uscirono gli occhi dalle orbite.
«Chi è Meggie?» chiese Ron.
«La mia compagna» disse tra i denti fuorioso come non mai.
«Ormai è chiaro che il loro bersaglio sei tu» disse Ron come se la cosa non fosse già chiara a tutti.
«Dove si trova adesso?» chiese Harry «Deve essere sorvegliata anche lei»
Draco si sentiva uno straccio. Diede l’indirizzo e i recapiti ad Harry e si sedette su una panchina nel parchetto di fronte la casa, dove aveva passato del tempo insieme ad Alex.
Avevano preso suo figlio.
Jane probabilmente era andata da sola a caccia di quegli individui.
Meggie era in pericolo.
Che doveva fare? Gli auror erano legati alla legge magica e nonostante la buona volontà di Potter erano ancora lontani da loro.
Agire da solo era da stupidi, secondo il loro dossier L’ordine di Salazar era composto almeno da una ventina di persone ed era un suicidio.
Non si rese conto di stare piangendo fin quando qualcuno toccò la sua spalla. Si asciugò le lacrime prima di voltarsi, era Matthias.
«Ho appena saputo» disse lui «Jane è tornata a casa e ha dato di matto»
«Che ci fai qui?» disse alzandosi. Vedere quel tipo non lo faceva stare meglio «Voglio dire…questa zona è sotto sequestro, non puoi stare qui»
«Ho detto loro che ti conoscevo» rispose Matthias indicando gli auror alle loro spalle.
Non aveva voglia di discutere con lui anche perché era perfettamente a conoscenza dello stato d’animo di Jane e sapeva che non poteva fare nulla per lei se non trovare Alex «Mi occuperò di Jane appena posso, sono un attimo indaffarato adesso» 
«Capisco» disse lui serioso «Pensavo volessi sapere che è andata a casa tua» 
Draco si accigliò «A casa mia? A fare cosa?»
Matthias scrollò le spalle «Forse pensa che siete stati voi a prendere suo figlio? Non saprei, te l’ho detto che è impazzita»
Forse pensava c’entrassero i suoi genitori? Ce l’aveva con loro? Lo mollò lì e si smaterializzò.
Quando arrivò al Manor trovò la porta di ingresso spalancata e corse all’interno «Jane!» chiamò «Jane sei qui?»
Il maggiordomo gli corse incontro tutto spaventato «Signor Malfoy, la signorina Lewis e i suoi genitori sono al piano di sopra in camera sua!»
Draco corse al piano di sopra ed entrò in camera sua pensando di tutto ma invece trovò sua madre seduta sul letto con le mani a coprire le lacrime mentre Jane e suo padre erano nel suo ufficio segreto. Aveva creato quel posto nella parete per tenere nascosti tutti i dossier e le cose riguardo al suo lavoro di consulente per gli auror e si chiese come avessero fatto a scoprirlo.
«Jane! Papà!» li chiamò appena entrò. La stanza era molto piccola, c’era solo una scrivania al centro e tutto intorno armadi e cassetti in ferro contenenti le documentazioni.
«Draco! Che significa tutto questo?» disse Lucius appena lo vide.
«Voi come avete fatto a scoprire questa stanza?» chiese Draco sconvolto.
«Jane ha…» fece suo padre ma Jane lo interruppe «Alex ti ha visto entrare qui dentro, mi ha detto lui come aprire la porta» rispose mentre sfogliava le foto dell’Ordine di Salazar «Quindi sono loro? L’Ordine di Salazar?» chiese lei.
«Questa roba è Top Secret non posso…»
«Lo so che non puoi, per questo sono venuta qui per scoprirlo da sola»
Aveva sempre saputo che lei era una persona in gamba, era riuscita immediatamente a risolvere il problema dell’incantesimo di segretezza ed a scoprire quello che voleva.
«Ora che sai tutto cosa vuoi fare?» chiese conoscendo già la risposta.
Lei fece evanescere il dossier «Mi riprendo mio figlio»
Uscì a passo svelto sfiorandogli una spalla e prima di cominciare a seguirla disse a suo padre «Papà, tu e la mamma dovete nascondervi da qualche parte. Hanno già preso Alex ed hanno dichiarato che la prossima sarà Meggie.»
«Cosa?» disse lui scioccato.
«Ci sono gli auror a proteggerla ma io ora devo andare con Jane»
Suo padre annuì soltanto e lui raggiunse Jane ignorando sua madre che continuava a piangere.
«Cosa vuoi fare? Verrò con te» le chiese appena la raggiunse, stava andando verso l’uscita.
«Nei sotterranei c’è ancora l’ufficio di Bellatrix?» chiese lei ignorandolo.
«Mmm…sì credo…» rispose confuso.
La seguì nei sotterranei e in un primo momento fu sorpreso di vedere come conoscesse quel luogo però poi si ricordò che era lui che non ricordava che lei aveva vissuto lì.
«Alohomora» aprì il lucchetto che teneva chiusa la porta ed una volta all’interno prese la maschera di ferro che aveva indossato sua zia quando era mangiamorte.
«Cosa vuoi fare con quella?»
«Vogliono imitare i vecchi mangiamorte? Gliene faccio vedere uno originale»
Draco la guardò negli occhi «Anche io ho ancora una di quelle» disse indicando la maschera.
Jane sostenne il suo sguardo «Tu lavori al Ministero, se ti scoprono…»
«Come ho già detto non mi interessa del lavoro» estrasse la bacchetta e fece apparire la sua vecchia maschera da mangiamorte. Rivederla gli fece venire un colpo al cuore ma per Alex lo fece: Indossò la maschera e fece apparire il mantello nero che lo ricoprì interamente.
Jane lo imitò e decisi uscirono allo scoperto.


Qualche giorno dopo, al quartier generale degli auror…


«Questo è già il terzo che si costituisce…» disse Blaise portando un componente dell’Ordine di Salazar nella stanza degli interrogatori.
«Qualcuno ha trovato Malfoy?» chiese Harry leggendo il giornale di quella mattina su cui c’era un enorme foto che ritraeva il marchio nero nel cielo sopra Londra.
«No, neanche Lucius Malfoy sa che fine ha fatto» rispose Ron «Stessa cosa per Jane Lewis, il suo compagno non la vede da due giorni»
«Guarda caso tornano i mangiamorte quando quei due spariscono e questi si fanno arrestare» disse Harry.
«Credi che siano loro i “veri” mangiamorte?» chiese Ron.
«E’ palese che lo siano…» rispose Harry «Avrei voluto che invece di fare di testa loro avessero collaborato con noi per via legale»
Blaise lo interruppe «Harry, permettimi dire una cosa» si avvicinò al suo orecchio «Se non in questo modo…come avremmo mai potuto arrestarli per interrogarli?»
Anche Harry abbassò la voce «Lo capisco ma…evocare il marchio nero? Sai che è illegale? Se dovessero farsi scoprire andrebbero direttamente ad Azkaban senza nemmeno un processo!» 
«Direi…che sta a noi scoprirli…o meno» Blaise gli fece l’occhiolino.
«Non so Blaise…» Harry sospirò «Per ora interroghiamo questo signore, poi capiremo che fare con loro.»
Harry entrò nella stanza seguito da Blaise che aveva precedentemente ammanettato l’uomo alla sedia.
«Dunque, lei è il signor Edmund Smith» Harry guardò l’uomo palesemente spaventato «Dica si o no»
«Si!» disse subito l’uomo.
«Lei ha confessato stamattina di far parte dell’Ordine di Salazar, conferma?»
«Si!» confermò l’uomo.
«Bene, ci racconti. Come mai questa confessione improvvisa?» prese appunti mentre l’uomo parlava.
«Stanotte sono stato attaccato dai  Mangiamorte, uno di loro era sicuramente un fantasma!»
«Un fantasma? I fantasmi non possono attaccare gli esseri umani» affermò Blaise.
«Doveva esserlo per forza! So per certo che doveva essere morta…»
«Chi? si spieghi meglio» incalzò Harry.
«Bellatrix Lestrange!»
Ad Harry venne un colpo «Sta dicendo che uno dei mangiamorte è Bellatrix Lestrange?»
«Si! Ne sono sicuro! Duellava proprio come faceva lei, inoltre potrei riconoscere la sua maschera a distanza di anni!»
Harry fece due più due. Draco e/o Jane stavano imitando Bellatrix per mettere paura ai vecchi mangiamorte e farli uscire allo scoperto. Ammise che c’era del genio.
«E quindi…questa Bellatrix…le ha detto di costituirsi?»
«Ha detto che L’Ordine non deve permettersi di mischiarsi a loro e che…se non fossi venuto qui a costituirmi mi avrebbero fatto fuori» lo disse ingoiando a vuoto.
«Ok…ci parli ora dell’Ordine di Salazar, ci dica tutto quello che sa»
«Cosa mi garantite se parlo?» disse l’uomo tremando.
Stavolta parlò Blaise «La proteggeremo da Bellatrix Lestrange»
L’uomo parlò e disse per filo e per segno i loro progetti. Alla base di tutto c’era Draco da dover eliminare. Avevano cominciato dal piccolo Malfoy per poter poi arrivare a Draco e suo padre. Lui sapeva che il bambino era ancora vivo ma non sapeva dove si trovava, era in mano al loro capo che confermò essere il tipo con il cappotto blu. 
«Quindi il fine ultimo dell’Ordine di Salazar quale sarebbe?» chiese Harry alla fine.
«La razza pura no?» disse l’uomo improvvisamente scocciato.
«I Malfoy sono purosangue, capisci che c’è qualcosa che non va nei vostri principi?»
Lui sembrò pensarci su «In effetti…però sai, il capo sembra tenerci molto a far fuori i Malfoy…»
Harry e Blaise uscirono dalla stanza dell’interrogatorio.
«Questo tipo ha fatto loro il lavaggio del cervello» disse Blaise indicando “cappotto blu” in foto.
«Si, deve essere un bravo manipolatore. Ha messo loro in testa che prima di concentrarsi sul loro obiettivo, cioè far fuori i mezzosangue, devono prima togliere da mezzo Draco»
Harry ci pensò su «A questo punto potrebbe esserci sotto solo un movente personale»
«Cioè credi che Cappotto Blu stia usando queste persone solo per il suo scopo personale di far fuori Draco?»
«Gli altri due arrestati ieri hanno detto circa le stesse cose, però secondo me la questione è solo su Draco e non tutti i Malfoy»
«Ma hanno preso il piccolo…non aveva senso prendersela con lui direttamente?»
«Ci hanno provato ma non ci sono riusciti» disse Harry ragionandoci «Non sono nemmeno così forti come abbiamo immaginato noi» Harry si fermò «Gli abbiamo affibbiato troppo potere, Cappotto Blu deve essere un imbecille che si crede forte»
«Beh non direi visto che ha fatto quasi saltare in aria l’asilo del bambino»
Harry rise «Non è stato lui. Si è circondato da vecchi mangiamorte per usare il loro potere. Lui è solo il cervello in tutto ciò»
«Dobbiamo avvisare Draco» affermò Blaise.
«Se riesci a trovarlo fai pure» se Harry conosceva un minimo Draco sapeva che non era così stupido da farsi trovare facilmente da loro «Intanto continueremo ad arrestare i membri dell’ordine che ci procureranno i “veri mangiamorte”» disse virgolettando con le dita «Fino a quando Cappotto Blu non resterà da solo e costretto ad uscire allo scoperto»

 
_________


«Jane ho preso del cibo, tieni» Draco le passò un panino preso poco lontano da quella caverna dove si stavano nascondendo.
«Grazie» lo afferrò e lo mangiò velocemente mentre leggeva i suoi appunti seduta a terra. Stavano localizzando tutti i membri presenti sul dossier e li stavano pedinando per conoscere la loro routine, come era stato insegnato loro in passato.
«Questo qui è facile comunque» disse Jane passandogli il foglio «Vive da solo e non usa nessuna protezione per la casa»
«Si, infatti. Ci andrò da solo qui…tu vai da quella così facciamo prima» disse indicando il foglio successivo.
«Ok» rispose lei sbadigliando.
Entrambi non riposavano bene da due giorni e Jane si stava consumando davanti ai suoi occhi «Senti, perché non torni a casa per un pò? Questi due posso farmeli da solo, hai bisogno di riposare» 
«Tranquillo, sto bene» rispose guardandolo negli occhi «Tu non dovresti andare da Meggie per proteggerla?»
«Ci pensa Potter a lei» rispose lui voltandosi per darle le spalle «Ti vorrei ricordare che anche tu hai un compagno»
La sentì sospirare alle sue spalle «Immagino che sarà preoccupato»
«Torna da lui per un pò, posso occuparmi io di questi due» ripetè lui.
«Tu non sai imitare tua zia come faccio io però…» si voltò perché immaginò che l’avesse detto sorridendo per schernirlo ma non era così, il suo volto era triste come sempre in quegli ultimi giorni.
«Mi inventerò qualcosa, tu vai» poi aggiunse «Ci rivedremo qui tra due giorni, ti aggiornerò se dovessi scoprire qualcosa»
«Ci rivedremo domani sera…» rispose lei alzandosi «Due giorni sono troppi, dobbiamo trovare Alex al più presto possibile»
«Ok, allora a domani»
«A domani» lo salutò alzando la mano prima di smaterializzarsi.


Jane tornò a casa di mala voglia ma aveva veramente bisogno di una doccia e di riprendersi un minimo, entrò in casa trascinandosi e urlò «Matthias ci sei?»
 «Santo cielo! Finalmente sei tornata!» lui gli corse incontro e l’abbracciò stretta. Stare tra le sue braccia la fece rilassare a tal punto da cominciare a piangere e realizzare cosa stesse succedendo.
«Hanno rapito Alex! Non so dove sia, non sono riuscita a trovarlo!» Matthias la strinse ancora di più.
«Lo so amore, ho parlato con gli auror, lo stanno cercando giorno e notte. Dove sei stata tutto il tempo?»
Jane non voleva ancora dirgli quello che stava combinando con Draco e i mangiamorte quindi rispose solo «L’ho cercato in tutti i posti che mi sono venuti in mente»
«Capisco» si allontanò da lei giusto per poterla guardare in faccia «Mi hanno detto che anche Draco è sparito, non era con te?»
Ovviamente gli auror avevano già collegato la loro sparizione «Non so nulla, immagino che anche lui sta facendo le sue ricerche» rispose asciugandosi le lacrime.
«E quando sei andata dai Malfoy hai scoperto qualcosa?» 
Jane alzò lo sguardo verso di lui. Aveva l’espressione della curiosità, non sembrava ne dispiaciuto e nemmeno preoccupato per quello che stava succedendo. Jane sentiva che c’era qualcosa di strano. 
«Niente» rispose.
«Sei davvero a pezzi» disse lui guardandola bene «Hai bisogno di dormire come si deve»
Jane annuì soltanto e accompagnata da lui andò in bagno a farsi una doccia e poi a letto.
Matthias l’aveva coccolata tutto il tempo ma dormì a tratti, non riusciva a pensare altro che a suo figlio in mano a chi sa chi.
Si era pentita di essere tornata a casa, almeno con Draco poteva discutere del da farsi. Lo immaginò sdraiato a terra in quella fredda grotta che non aspettava altro che l’alba per poter agire.
«Non riesci proprio a dormire, vero?» le sussurrò Mattihas al suo fianco che a quanto pare si era accorto di tutto.
«N-no» rispose lei.
«Che stai pensando?» le chiese spostandole i capelli dietro un orecchio dolcemente.
«A tutti quelli che potrebbero avercela con i Malfoy»
Mattihas sospirò «Faresti prima a dire chi non ce l’ha con loro»
«Perchè dici così? Tutti sanno che non hanno partecipato alla Guerra Magica e…»
«…E comunque nessuno di loro è simpatico, soprattutto Draco» disse lui calmo.
«Che a te non piaccia Draco è un’altro discorso» Jane si mise a sedere.
«Si e non l’ho mai nascosto.» si mise a sedere anche lui «Scusa se te lo dico ma…non è che è stato lui a rapire Alex?»
Jane sbottò «Ti pare che possa rapire suo figlio?».
«Ho pensato che forse l’ha fatto rapire per tenerselo tutto per se»
Se solo lui sapesse dov’era ora e cosa stava facendo Draco…
«Pensi male!»
Lui alzò le mani «Scusa non volevo farti arrabbiare…erano solo supposizioni»
«Non mi sembra proprio il caso di fare supposizioni in questo momento» disse tirandosi indietro i capelli esaurita.
«A me sembra che ogni volta che parlo male di Draco tu inizi a dare di matto» fece lui cominciando a scaldarsi.
Jane si voltò di scatto verso di lui «In questo momento ti sembra che sono in vena di parlare della tua gelosia nei confronti di Draco? Mi interessa solo mio figlio adesso!»
«Non sono geloso!»
Jane si alzò dal letto «Credi che non l’abbia mai notato? Che cerchi sempre di imitarlo?» Non glielo aveva mai detto prima che pensava questo di lui, forse il nervosismo che provava in quel momento glielo fece dire ad alta voce. Aveva notato che ogni tanto, fintamente, provava a ricreare il mezzo sorriso (o ghigno)  tipico di Draco. 
«Stai divagando adesso, sei stanca, dormi!» fece lui burbero.
«Nessuno mi deve dire quello che devo fare!» sbottò lei.
Mattihas si alzò e si mise di fronte a lei «Bene! Allora cosa vuoi fare? Litigare?»
«Tu hai voglia di litigare! Hai messo in mezzo Draco…»
«Sei tu che ti scaldi se qualcuno te lo tocca…ammettilo che sei ancora innamorata di lui e falla finita»
Non aveva mai sentito Mattihas parlare in quel modo «Ma che problemi hai adesso con lui?»
«Adesso?» si mise a ridere in un modo che non aveva mai visto «Ce l’ho con lui da una vita!»
Jane si accigliò «Di che stai parlando?»
Fece un grosso sospiro «Lascia perdere, ti basti sapere che non lo sopporto. Punto» si voltò e andò verso l’armadio «Ora vai a riposare, io esco, vado a lavoro»
«Alle 4 del mattino?» chiese al nulla. Lo vide aprire l’armadio e prendere un cappotto blu da cui cadde qualcosa ma lui non se ne accorse.
Da quando aveva quel cappotto blu? Non l’aveva mai visto prima, somigliava molto a quello di…
«Buonanotte» disse seccamente e poi uscì di casa. 
Jane non si mosse fin quando non sentì il suono della smaterializzazione, rimase com’era, ferma, senza muovere nessun muscolo. Poi raccolse da terra la cosa che aveva visto cadere e quasi urlò. Era una spilla con il simbolo dell’Ordine di Salazar.
Matthias era “cappotto blu”.
Tremante si sedette sul letto e ragionò, poteva veramente essere lui?
Che odiasse Draco non era mai stato un mistero ma Jane aveva sospettato che fosse solo per il fatto di essere un suo ex, ma ora aveva buttato fuori dell’altro. Perché l’odiava?
Inoltre lei non gli aveva mai nascosto che Alex fosse suo figlio, se davvero l’odiava perché aveva scelto lei come compagna sapendo che per suo figlio avrebbe dovuto averci a che fare?
E se l’avesse scelta di proposito per arrivare a lui?
Conosceva Matthias da circa un anno e non aveva mai sospettato nulla.
Si alzò di scatto e si vestì alla svelta, si rese conto che l’alba era vicina e doveva parlare con Draco prima che partisse.
Uscì di casa e si smaterializzò per tornare alla caverna. Era buio ma lei sapeva benissimo dove si trovava anche se era nascosto con la magia. Si sentiva malissimo, aveva le vertigini e la nausea.
Draco era disteso a terra che dormiva e, felice di averlo trovato, lo svegliò subito «Draco! Draco!»
Lui sussultò e lei vomitò mancandolo per un pelo «Jane stai male? Che è successo?» 
Lui dovette aspettare che lei terminasse quel poco che aveva nello stomaco per scoprire che «Credo che Cappotto blu è Matthias» e gli mise tra le mani la spilla.
Draco la guardava con gli occhi sgranati «Che cazzo stai dicendo?»
Jane si sedette a terra esausta: «Poco fa l’ho visto andare via con un cappotto blu, quello della fotografia!» riprese fiato «Inoltre gli è caduta quella spilla»
Draco fece no con la testa «Non ha senso…perché dovrebbe…»
«Sono stordita e confusa, aiutami a ragionare ti prego» fece lei come a supplicarlo.
 Draco si sedette di fronte a lei «Il mio istinto mi dice di andare subito da lui e ammazzarlo, solo perché ci sei tu qui adesso mi sto contenendo»
Jane notò che aveva i pugni serrati a tal punto da avere le nocche bianche. Poggiò la sua mano sulla sua.
«Pensaci, gli hai fatto qualcosa in passato? Qualcosa per cui potrebbe odiarti?» fece lei cercando di essere lucida «Sospetto che mi abbia usata per arrivare a te» disse con le lacrime agli occhi.
«Che stai dicendo? Ci avrò parlato si e no 3 volte da quando me l’hai presentato» fece lui sconvolto.
Jane fece no con la testa «Ha detto che ti odia da una vita. Forse non lo ricordi? Fa parte dei ricordi che ti sei obliviato?»
Draco sgranò gli occhi e sembrò paralizzato «Se mi dici così potrebbe essere»
Jane sospirò, non riusciva ad uscirne.
«Qual'é il suo cognome? Credo che non me l'hai mai detto»
Forse era vero, l'aveva sempre chiamato per nome «Rosier, Matthias Rosier»
Vide Draco pensarci qualche secondo fino a quando disse «È il figlio di Evan?»
«Non conosco i nomi dei suoi genitori, mi ha detto che e' orfano fin da bambino…» rispose lei.
Draco si alzò di scatto «Se è lui ha senso.» prese a camminare avanti e indietro «Come ho fatto a non riconoscerlo!» si buttò indietro i capelli.
Si alzò anche Jane, era chiaro che non riuscivano a stare fermi nessuno dei due «Dai spara! Cosa ti sei ricordato?»
«Da piccoli capitava che le nostre famiglie ci portassero in gita e volevano che diventassimo amici. All’inizio tutto normale ma dopo un pò prese a imitarmi sia nell’apparenza che nel modo di parlare. Comunque cominciai a trattarlo male perché mi infastidiva.»
«Capisco ma…arrivare a questo per una cosa da bambini mi sembra un pò…» fece Jane ma Draco la interruppe.
«Anche la sua famiglia era nei mangiamorte. Quando mi marchiarono a 16 anni era presente anche lui e capiì dallo sguardo che avrebbe voluto essere al mio posto. Inoltre…» fece una pausa «Suo padre è ad Azkaban perché ce l’ho mandato io»
«Quindi non è orfano come mi ha raccontato…»
Draco fece no con la testa e poi aggiunse «Ma come è arrivato a te? Nessuno sapeva di noi…o sbaglio?»
Jane ci pensò e ricollegò tutto «Lui si avvicinò a me poco dopo il nostro incontro» 
«Ci ha visti…avrà visto Alex e collegato tutto» finì lui per lei.
«Esatto…avrà pensato che mettersi con me lo avrebbe avvicinato a te per forza di cose» poi le balenò in mente un’altra cosa «Ti ricordi quando ci incontrammo fuori casa tua con Potter?»
«Si, dopo il duello con lui…»
«Lo feristi anche tu ad una gamba?»
«Forse Potter…non ricordo bene…»
Jane si diede un pugno sul palmo «Mattihas quella notte entrò a casa zoppicando e mi ha nascosto la ferita»
Draco sospirò «Ok è lui, non ci sono dubbi»
«Cosa facciamo? Ora ha detto che andava a lavoro…» si tirò di nuovo i capelli indietro «Ammesso che è vero che abbia un lavoro a questo punto»
«Pensi che possa fare del male ad Alex?» chiese Draco preoccupato.
«Non è mai stato violento in alcun modo, anzi…era sempre molto dolce con noi» riprese a piangere «Sono una cretina»
Draco l’abbracciò e lei ricambiò stringendolo a se «E’ solo colpa mia. Dopo tutto quello che è successo alla fine non sono riuscito a proteggervi» disse sopra la sua testa.
«No, è colpa mia.» si allontanò da lui «Ti amo e tu lo sai. Non ho mai provato a farti innamorare di me. Non appena ti ho ritrovato ti ho lasciato andare e per di più ho cercato di sostituirti con qualcun altro. E questo è stato il risultato»
«Lo so che mi ami e proprio per questo è colpa mia! Non ho mai provato a ricominciare, mi sono sempre fossilizzato sul recupero dei miei ricordi, senza pensare che avrei potuto crearmene di nuovi con te e con Alex!»
«Stai cercando ancora un modo per riottenerli?» chiese stupita. Erano passati circa due anni da quando ci fu la rivelazione.
«Il modo l’ho trovato, mi manca solo una cosa» poi guardò l’orologio «Ne riparleremo, ora devo pensare un modo per vedermi con Potter per aggiornarlo su quello che abbiamo scoperto»
Jane recuperò la concentrazione e mise da parte tutta quella valanga di sentimenti che stava provando simultaneamente «Certo, mi occupo io di quei due da stanare»
«Stai attenta» disse accarezzandole una guancia con un pollice.
«Vado» uscì dalla spaccatura nella pietra e appena fuori gli incantesimi di protezione si smaterializzò. Draco fece la stessa cosa poco dopo.


Intanto al Ministero della Magia…

«Dovete dirmi dove si trova Draco! Immediatamente!» continuava a ripetere Maggie agli auror.
«Signorina, lei non potrebbe stare qui in realtà…» disse l’omino che cercava di riprendere il proprio posto dietro la scrivania che Meggie stava occupando dal lato sbagliato.
«E’ ancora qui?» fece Ron sussurrando a Harry in fondo alla stanza.
«Già…anche se fastidiosa è meglio tenerla qui comunque» rispose Harry.
«Cosa le è stato raccontato?» chiese il rosso «E’ molto bella comunque…»
Harry ignorò l’apprezzamento «Le hanno detto che è fuori per lavoro…per ora che sia sparito non è stato ancora reso pubblico»
«Capisco…quindi che si fa con lei?»
«Tratteniamola qui il più possibile» disse mentre la sua assistente le porgeva la posta di oggi «Occupati tu di lei, non so, portala a pranzo fuori, fai tu» 
«Uscire con la ragazza di Malfoy? Scherzi?» fece lui.
«Non devi uscirci per davvero!» notò una lettera anonima che aprì subito «Vai adesso!»
Ron fece spallucce e si allontanò. Nella lettera diceva: Dobbiamo parlare da vicino. Entrata babbana. D.M. 
Dopo aver finito di leggere la carta si bruciò tra le sue mani senza fargli male.
Draco per rischiare in quel modo doveva aver scoperto qualcosa. Capì di dover andare all’entrata babbana del ministero e ci andò a passo svelto cercando di evitare di parlare con le persone che lo fermavano durante il tragitto «Scusami, sono di fretta, ci sentiamo dopo ok?» continuava a ripetere a chicchessia.
 Uscì dall’uscita principale e poi fece a ritroso la strada passando nella strada babbana, all’ingresso nelle toilette. A quell’ora non c’era quasi nessuno visto che era orario di lavoro e quando entrò fu immediatamente trascinato dentro un bagno dalla magia.
Draco era di fronte a lui ed essendo in una toilette quasi si toccavano. Notò che era di poco più alto di lui e il suo aspetto non era quello solito, era smagrito.
«Sei venuto da solo? Mi aspettavo che ti portassi tutta la squadra dietro» fece lui quasi in un sussurro.
«Sai che ti stiamo cercando allora» rispose lui.
«Perchè mi state cercando?» 
«Ufficialmente solo perché sei sparito…ma io sospetto che ci sei tu dietro i due mangiamorte che stanno facendo uscire allo scoperto quelli dell’Ordine»
«Ti facevo più stupido»
«Anche io» rispose lui «Usare il fantasma di Bellatrix, bella mossa. Jane, giusto?»
«Lasciala stare, quando sarà finito tutto mi prenderò io tutte le responsabilità» disse lui serio.
«Non occorre, non ho messo questa cosa a verbale. In fin dei conti non ho prove di ciò» disse facendogli l’occhiolino.
Lui fece uno dei suoi soliti mezzi sorrisi e poi sparò «So chi è cappotto blu»
Harry lo guardò stupefatto: «Cosa? Come?»
Draco gli passò una spilla con il simbolo dell’Ordine «E’ Matthias Rosier, l’attuale compagno di Jane. Ho scoperto che è un mio nemico ed ha architettato tutto ciò solo per me»
Ciò confutava tutte le sue teorie e chiudeva il cerchio «Quindi l’Ordine non ha niente a che fare con la storia di Voldemort o la razza pura…»
«Credo di no, ma la sicurezza non posso dartela fin quando non ci parlo»
«Cosa? Non ci hai ancora parlato? E come hai fatto a scoprirlo….ah giusto…Jane» fece lui collegando le cose.
Draco fece sì con la testa «Stamattina dovrebbero costituirsi altri due…»
«Ottimo, quale sarà la prossima mossa ora che sappiamo chi è?» disse lui cercando di pensare ad un possibile piano.
«Non lo so ancora» si vedeva che Draco ci aveva pensato tantissimo «Devo capire dove si trova Alex»
Harry subito gli diede un’informazione che poteva essergli utile «Quello che ho interrogato ieri ha detto che il bambino lo tiene lui, cappotto blu» poi aggiunse «Dalle mie indagini lui è solo la mente, poi fa fare tutto ai vecchi mangiamorte che ha reclutato manipolandoli. Quanti ne sono rimasti della lista?»
«Escludendo i due di oggi ne mancano una decina» rispose lui sospirando.
Non potevano fare tutto da soli «Facciamo così. Lascia perdere quelli della lista, di loro mi occupo io. Tu pensa solo a Rosier e…cerca di evitare i marchi neri nel cielo, è stato un caos quando l’hai fatto»
«Bellatrix era solita farlo spesso…dovevo essere realistico» rispose lui quasi abbozzando un sorriso.
«Capisco però…evita eh?» ripeté pensando alla marea di scartoffie che aveva dovuto correggere e firmare per far passare la cosa come una bravata di qualche ragazzino.
«D’accordo» poi fece una pausa «Grazie» disse allungando la mano, di poco visto che erano vicinissimi.
Mai avrebbe pensato di arrivare a sentirsi dire un grazie da Draco Malfoy.
Harry l’afferrò «State attenti e tieni d’occhio Jane»
«Jane non ha bisogno di essere tenuta d’occhio, dovresti vedere come duella, è più forte di me e di te messi insieme » rispose tirandosi la mano, per entrambi il loro tocco era durato abbastanza.
«Mi è stato raccontato come duella…» fece una pausa e poi aggiunse «Ah! In ufficio c’è la tua compagna che continua a sbraitare da stamattina che vuole sapere dove sei»
«E’ venuta qui?» chiese lui stupito «Sta bene quindi»
Qualcosa gli diceva che quei due non erano una vera coppia «Si.»
«Ora vado, mi sono trattenuto qui fin troppo» fece lui.
«Sai dove cercarmi, ciao» rispose Harry prima che lui si smaterializzasse.
Ora doveva tornare in ufficio ed organizzare un gruppo di sorveglianza per tutti i membri dell’Ordine rimasti in giro per permettere a Draco e Jane di duellare soli contro Matthias.
 
 
SPAZIO AUTRICE
Il prossimo sarà l'ultimo capitolo! Spero vi stia piacendo, vi invito nuovamente a lasciarmi una recensione per farmi capire cosa ne pensate!
  
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