Anime & Manga > Haikyu!!
Ricorda la storia  |      
Autore: Vibesbygin    02/10/2023    0 recensioni
"Immaginate due ragazzi, uno steso sul letto a pancia in su senza maglietta e senza pantaloni mentre ridendo guardava l’altro accanto a lui che ricambiava lo sguardo sorridendo. Immaginate che quello sdraiato è ubriaco, l’altro sobrio. Immaginate che il primo è il talentuoso alzatore dei Black Jackals mentre l’altro, suo compagno, il potente schiacciatore. Come potrebbe mai finire questa serata?"
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Atsumu Miya, Kiyoomi Sakusa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 Immaginate due ragazzi, uno steso sul letto a pancia in su senza maglietta e senza pantaloni mentre ridendo guardava l’altro accanto a lui che ricambiava lo sguardo sorridendo. Immaginate che quello sdraiato è ubriaco, l’altro sobrio. Immaginate che il primo è il talentuoso alzatore dei Black Jackals mentre l’altro, suo compagno, il potente schiacciatore. Come potrebbe mai finire questa serata?

Tutto ebbe inizio dopo un allenamento…
 

<< Omi ti andrebbe di andare a bere qualcosa insieme? >>

Dietro a quelle parole che sembravano tanto sicure e determinate, si nascondeva l’ansia e la tensione. Atsumu sorrideva come se niente gli importasse, ma la sua paura di essere rifiutato era ben alta. Erano da poche settimane che lui e Sakusa teoricamente erano fidanzati, eppure le cose erano più complicate del previsto. Erano riusciti a scambiarsi solo qualche bacio dato al momento, non riuscivano ancora a tenersi mano per mano come fidanzati e parlare era diventato imbarazzante. Tutti aspetti negativi per una relazione che sarebbe dovuta essere seria. Per questo Atsumu decise di voler fare un passo avanti, voleva passare più tempo con l’altro e voleva instaurare un rapporto di fiducia. Non riusciva però a nascondere il nervosismo e l’ansia.

Quella richiesta non fu una sorpresa per Sakusa, ormai doveva aspettarsi certe cose dal biondo. Se erano effettivamente fidanzati era normale uscire spesso insieme, anche se loro non lo facevano, ed era normale avere una buona conversazione sincera, anche se non l’avevano. Avrebbe preferito ricevere la richiesta prima invece di un’improvvisata del genere, ma essendo il suo ragazzo non poteva dirgli di no. Perché era il suo ragazzo, vero?

<< Va bene. >> rispose con il solito tono neutrale.

Ad Atsumu non piaceva quel tono, perché non riusciva a capire le emozioni di Sakusa. Dietro ad una tale risposta poteva esserci tristezza poiché non aveva voglia di uscire, rabbia perché magari avrebbe voluto fare altro, felicità ma non avrebbe potuto percepirla perché era un mistero per lui. Perciò il biondo sarebbe rimasto nell’inconsapevolezza di quali fossero le vere emozioni dell’altro, ma ad ogni modo era felice. Passare tempo insieme a lui era ciò che amava di più, infondo erano fidanzati no?

Quella sera uscirono, decisero di andare ad un pub e di ordinare due boccali di birra ( Sakusa decise di ordinarlo solo perché lo fece Atsumu). Ed eccoci arrivati a quel momento, i due ragazzi seduti uno davanti all’altro, soli e consapevoli che avrebbero passato la serata lì. Per entrambi sembrò una forzatura a parlare e infatti lo era, perché dovevano parlare. Da quando avevano deciso di mettersi insieme il loro dialogo andò in frantumi, la loro fiducia non si sviluppò e l’interesse rimane invariato. Non era questo che caratterizzava due fidanzati, dovevano parlare, dovevano provare emozioni. Entrambi volevano provarle, volevano far ardere il petto per l’amore che provavano e se non ci fossero riusciti avrebbe avuto conferma che non sarebbero mai potuti essere fidanzati. Questo pensiero convinse entrambi a voler parlare, a voler provare anche rischiando di perdere l’altro e soprattutto decisero di darsi fiducia, fiducia nella loro relazione.

<< Allora >> cominciò Atsumu << Sei stanco dagli allenamenti? >> chiese sorridendo.

Anche se la domanda era piuttosto bizzarra, era la prima che gli era venuta in mente. Sakusa lo intuì subito.

<< No, ormai sono abituato. >> rispose piuttosto serio.

Quella risposta ghiacciante immobilizzò Atsumu mandandolo in panico. Che domanda idiota è?! Solo un idiota farebbe una domanda del genere! Adesso sicuramente non vorrà parlare più e si starà zitto-

<< Grazie per averlo chiesto. >> aggiunse poco dopo il moro << Tu invece? >>

Il cuore di Atsumu sembrò andare in fiamme e la sua espressione divenne leggermente perplessa. Non sapeva che anche Sakusa voleva mandare avanti quella conversazione e che soprattutto apprezzava lo sforzo dell’altro.

<< Certo che no! >> rispose con un tono piuttosto deciso.

Ciò fece sorridere leggermente Sakusa. Il fatto che Atsumu si mostrava forte e invulnerabile gli piaceva, era un lato del biondo che apprezzava perché in parte li accomunava. Per Atsumu strappare un piccolo sorriso al moro era come un grande trofeo. Era raro vederlo solo sorridere, perciò avrebbe fatto di tutto per continuare a farlo sorridere.

<< Che c’è? >> chiese sorridendo Atsumu << Sei d’accordo con me no? >>

Con il piccolo sorriso sul volto Sakusa era pronto a rispondere, ma venne interrotto dal cameriere che portò loro i bicchieri con la birra. Invece di essere triste, il biondo sembrò felice dell’arrivo dell’alcool.

<< Facciamo un brindisi, alla nostra relazione! >> sorrise ancora di più Atsumu.

Non sentiva più il peso dell’ansia e della preoccupazione, quel piccolo sorriso gli diede la carica per voler continuare quella serata con il solo intento di far sorridere ancora di più Sakusa. Quest’ultimo sentendo le parole di Atsumu sembrò perdere un battito. Ebbe la conferma che il biondo li definiva una vera e propria coppia, perciò due fidanzati. Eppure il moro non si sentiva così, non si sentiva parte di una relazione, ma avrebbe voluto. Ed era sicuro che anche Atsumu lo voleva.

L’alzatore alzò il boccale in aria e aspettò finché non lo fece anche l’altro. Fecero scontrare di poco i bicchieri per poi portarli davanti alle loro bocche. Atsumu non ebbe problemi a bere, mentre Sakusa non appena fece scontrare la birra con le sue labbra allontanò immediatamente il bicchiere, posandolo sul tavolo. La sua espressione era schifata, quel sapore non gli piaceva per niente. Davanti a quella reazione Atsumu si lasciò scappare una piccola risata, spontanea e genuina. Invece di sentirsi deriso e preso in giro, Sakusa fu felice per averlo fatto ridere.

<< Se ti piace così tanto puoi prendere la mia. >> disse Sakusa spingendo leggermente il boccale verso la parte del tavolo di Atsumu.

Il biondo rimase leggermente perplesso davanti a quella richiesta e sopratutto si sentì in colpa per averlo influenzato a prendere qualcosa che non gli piaceva.

<< E tu cosa bevi? Vuoi riordinare? >>

<< Va bene così, non preoccuparti. >> rispose Sakusa mostrando il primo e sincero sorriso.

Atsumu ne rimase incantato. Fu la visione più bella che ebbe mai visto, pensò di essere fortunato ad avere davanti a sé tale bellezza e avrebbe voluto vederla ogni giorno della sua vita.

La serata andò avanti nel migliore dei modi. Mentre Atsumu beveva pian piano la sua birra, si divertiva a raccontare aneddoti divertenti dei suoi tempi al liceo. Raccontò di tutte le volte che era finito dal preside per i guai che combinava, raccontò di quando lui e suo fratello davano spettacolo mentre si menavano davanti a tutta la scuola, raccontò di come era nata la sua passione per la pallavolo e soprattutto per il ruolo da alzatore. Sakusa era davvero interessato, ascoltava ogni singola parola con la massima attenzione e quando voleva poneva delle domande riguardo all’argomento. Amava ascoltare del passato di Atsumu, voleva conoscerlo meglio e soprattutto voleva sentirlo parlare.

Dopo tanti racconti e aneddoti però Atsumu volle chiedere lui la fatidica domanda, “Come ti sei innamorato della pallavolo?”. Da lì fu il momento di Sakusa di raccontare la sua storia, da dove era cominciata quella passione e come l’aveva portata avanti. Per l’alzatore ascoltare quel ragazzo parlare era come ascoltare una melodia, si vedeva che Sakusa fosse contento di raccontare e soprattutto fosse a suo agio. Ciò rese ancora più felice il biondo che non smetteva di sorridere nemmeno un secondo. Scoprì molte cose sul moro che non sapeva, per esempio che gli piacevano i cani oppure che il suo cibo preferito erano gli Umeboshi ( Atsumu manifestò tutto il suo disgusto per questo. )

<< Giuro che un giorno ti porterò a mangiare da mio fratello e vedrai che cambierai idea. >> promise Atsumu dopo aver appreso quella curiosità.

Sakusa sperò con tutto sé stesso che quella promessa sarebbe stata mantenuta.

Insomma, la nottata andò avanti per molto e per tutto il tempo i due ragazzi conversarono più di quanto non l’avessero mai fatto in vita loro. Fu una conversazione a tratti divertente, ad altri interessanti e ad altri triste. Per esempio Sakusa raccontò ad Atsumu il periodo della sua infanzia dove rimase da solo per molto e ciò fece provare tanta tristezza al biondo. Per farlo sentire meno solo Atsumu raccontò del fatto che al liceo tutti lo odiavano per il suo carattere arrogante, Sakusa ne rimase sorpreso. Pensava che un ragazzo deciso e forte come lui fosse popolare nella sua scuola. Il fatto che entrambi scoprivano di più sull’altro li catturò molto.

Verso fine serata Atsumu aveva quasi finito il suo secondo boccale e stava iniziando ad accusare i sintomi della sbornia. Le sue guance erano leggermente più rosse ed iniziò a dire cose senza senso ridendo come uno scemo. Davanti a quel comportamento Sakusa non faceva altro che sorridere e qualche volta si faceva scappare anche una risatina, ciò spronava Atsumu a continuare pur di vederlo in quel modo.

Quando cominciò a farsi tardi i due ragazzi lasciarono il pub, Sakusa non volle lasciare da solo Atsumu perciò decise di accompagnarlo fino a casa. Durante il tragitto il moro teneva stresso a sé l’altro dal fianco per non farlo cadere, mentre il biondo sorridendo si teneva stresso a lui. Sotto i lampioni delle stradine i due camminavano vicini, facendo sentire le loro voci rompendo il silenzio della notte.

Finalmente a casa Atsumu spronò Sakusa ad entrare e riuscì a convincerlo spingendolo praticamente dentro. Con l’alcool nelle vene il biondo non smetteva di sorridere, camminò per tutta casa trascinando Sakusa con sé fino ad arrivare in camera.

<< Per concludere la serata bisognerebbe darsi da fare non credi Omi?! >> disse ridendo ed iniziando a sfilarsi la maglietta.

Sakusa rimase seduto sul letto a guardare la scena e soprattutto a ridere, perché amava troppo quel ragazzo. Atsumu continuò con il suo spettacolo togliendosi prima le scarpe poi i pantaloni. Rimase praticamente mezzo nudo per poi decidere di sdraiarsi sul letto continuando a ridere. A quella visione il sorriso non lasciava il volto di Sakusa, il quale decise di sdraiarsi accanto al ragazzo. Posò l’avambraccio destro sul letto avendo così la giusta distanza per guardare l’altro.

<< Atsumu perché sei così adorabile ubriaco? >> chiese Sakusa con un sorriso amorevole.

Quella domanda fece arrossire ancora di più il biondo e lo zittì da quelle continue risate, lasciando sul suo volto un grande sorriso. Si sentì in imbarazzo come se fosse un ragazzo di quindici anni con la sua prima cotta.

<< Stai zitto. >> rispose dopo qualche minuto, ciò fece scappare una piccola risata a Sakusa.

Quella visione, quella dannata visione che Atsumu aveva avuto per tutta la serata non era mai abbastanza. Era come se tutta la sua felicità appartenesse a quel sorriso.

L’alzatore prese tra le sue mani le guance del moro e lo guardò negli occhi con un leggero sorriso.

<< Voglio vederti sorridere ogni giorno della mia vita. >> disse per poi avvicinare a sé quel viso.

Quando furono a pochi centimetri l’uno dall’altro, entrambi si avvicinarono per mettere fine a quella distanza. Le loro labbra si scontrarono, ancora sorridenti, fino ad unirsi in un soffice bacio. Sakusa rincontrò il sapore della birra che mischiato con quello di Atsumu rendeva il tutto più piacevole, mentre il biondo poté assaporare a pieno quelle sensazioni. Andò avanti per un minuto finché il moro non si allontanò lentamente tornando a guardare il ragazzo sotto di lui. Atsumu sorrideva ancora mentre teneva le mani sulle sue guance.

<< Ti amo Kiyoomi. >>

Il moro con una mano prese ad accarezzare la guancia dell’altro e senza levare lo sguardo da lui rispose sorridendo.

<< Anche io Atsumu. >>

La serata non andò avanti per molto. I due rimasero a scambiarsi qualche piccolo bacio finché Atsumu non crollò in un sonno dato dalla sbornia. Sakusa rimase accanto a lui tutta la notte, lo tenne tra le sue braccia e con la mano libera gli accarezzò dolcemente i capelli. Si assicurò che fosse al caldo, che stesse bene e che non si svegliasse, regalandogli così un sonno sicuro e profondo. Non c’era nient’altro di più bello che vedere quel ragazzo tra le sue braccia, in quel momento Sakusa poteva assicurare di provare quel forte sentimento che cercava. Il suo petto bruciava.

E fu così che quella serata finì con i due ragazzi abbracciati sul letto, stretti tra loro con il sorriso stampato il volto. Proprio come due fidanzati.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Haikyu!! / Vai alla pagina dell'autore: Vibesbygin