Fumetti/Cartoni europei > Winx
Segui la storia  |       
Autore: tbhhczerwony    04/10/2023    1 recensioni
[1/3 Arcs | OC-centered | ship varie, shonen battles!]
dal diciassettesimo capitolo:
Il principe dai capelli rosa sembrava aver notato la leggera tensione tra il gruppo, ciò non sembrava interessare al padre a fianco a lui che continuava a mangiare, chiacchierando con Krystal. A quanto pare era lei il soggetto delle preoccupazioni di Saleh. Dopotutto era comunque amica di sua madre. La fata della natura sentì una vibrazione venire dal suo telefono. Pensava fosse Atan ma, in realtà c’era qualcosa di mai visto nell’app delle note.
Il pianeta Zeldris e il suo Tempio della Vita sono presi di mira da Xanard, un misterioso ragazzo con i poteri di ghiaccio che Jandor e i suoi amici del Winx GX Club dovranno affrontare. Che segreto si cela dietro il puzzle del tempio, e perché Xanard vuole prendere possesso della Fiamma del Drago?
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Altri, Icy, Nuovo personaggio, Winx
Note: AU | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Jigentō'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Penso che tutti sappiano quanto io ami Diaspro e che sia la mia regina, quindi non poteva mancare un capitolo dedicato ad Eraklyon e di conseguenza a Topaz, la figlia di Diaspro e Sky!
Questo capitolo diverge completamente dai piani originali che avevo con lei. Nonostante sia rimasta la classica hime-sama con tanto di twin drills e ojou-sama laugh, avrebbe dovuto avere uno sviluppo molto diverso. Teoricamente, una volta arrivati su Eraklyon (al tempo non per una spedizione ma per una semplice visita, visto che è amica di Jandor) Topaz si sarebbe sì innamorata di Aimon come qua, ma avrebbe dovuto rapirlo. Ovviamente non nel senso letterale del termine, l'avrebbe tenuto con sé perché questo poveraccio non sa dire di no, ma comunque non sarebbe uscito facilmente dal castello, e Jandor, Atan e Saleh avrebbero dovuto trovare un modo per farlo fuggire. Invece, tra role e sviluppi della storia per conto mio, ho deciso di mantenere le sue stesse caratteristiche ma rendendola dolce (per la maggior parte del tempo, però, solamente con Aimon), però essenzialmente non è neanche mai stata cattiva, è solo un pochino viziata. Spero che vi piaccia e buona lettura! <3

 





La principessa di Eraklyon
 


 

L’anno scolastico procedeva, e il gruppo del Winx GX ebbe l’opportunità di prendere parte alla sua prima spedizione; la loro destinazione del giorno era Eraklyon. Jandor conosceva già il regno, Bloom conosceva i suoi sovrani Sky e Diaspro—per ovvie ragioni—e la loro figlia era sua amica. Quest’ultima conosceva anche Atan, dato che anche lui visitava spesso il regno nella sua infanzia.

«Siamo quasi arrivati!» fece notare Jandor, indicando fuori dal finestrone della nave Hawk degli Specialisti.

«Quindi staremo nel loro castello per la notte, giusto?» domandò Saleh.

Atan si aggiustò gli occhiali sul naso, «Sì, ricordati solamente di portare il giusto rispetto ai sovrani e non far arrabbiare Topaz»

«È un tipo complicato, la principessa Topazio?» chiese Aimon.

«Prima di tutto non chiamarla con il nome intero, lo odia» lo corresse la fata del suono, «Secondo… sì, non è esattamente un tipo facile con cui avere a che fare, spero che sia cambiata da quando eravamo piccoli»

Il principe di Andros inarcò un sopracciglio, confuso, «Perché no?» sorrise, «Io penso che Topazio sia un bel nome»

«Non dirglielo, nemmeno il tuo fascino le farà cambiare idea. Ha preso tutto da sua madre» Atan sospirò.

La loro conversazione fu temporaneamente interrotta dalla comunicazione di Timmy, «Stiamo per atterrare!»

«Tenetevi forte, ragazzi!» aggiunse Fauna, preparandosi a far atterrare la nave di fronte al palazzo nella sua rispettiva pista. Non appena si aprirono le porte, il quartetto scese dal ponte e si guardarono intorno. Jandor stiracchiò le braccia in alto, guardando il sole che lo forzava a socchiudere gli occhi.

«Verrete anche voi insieme a noi?» domandò Saleh, girandosi per vedere che Timmy e Fauna li stavano seguendo.

«Ma certo! Sono anni che non vedo Sky, e dovrò anche controllare i vostri progressi per la spedizione» spiegò Timmy, sorridendo.

Fauna si fece scappare una risatina, posando le mani dietro la sua nuca e facendo intrecciare le dita, «Sarebbe noioso aspettarvi in nave! Anche gli adulti devono abbandonarsi ai loro piaceri, no?»

L’uomo dai capelli rossi scosse la testa, «No, no, signorina. Ne abbiamo già parlato, non hai ancora ventun’anni. Solo perché ora stai affrontando gli studi universitari non vuol dire che berrai con noi»

La ragazza sospirò, «Vedremo, professore… mancano ancora due anni»

Timmy rise, «Dai ragazzi, andiamo!»


 

***


 

«Non posso credere che tu abbia voluto lasciarla a casa quando dovrebbe stare a Fonterossa!»

«Calmati, Sky… l’hai già punita, è meglio che resti a studiare a casa nella sua stanza, almeno può avere ciò che vuole!»

«Non è così che funziona una punizione…»

Le voci di Sky e Diaspro erano l’unica cosa udibile in tutto il castello, anche se erano lontani dalla sala del trono. La loro discussione era forte abbastanza da attirare l’attenzione degli ospiti, Jandor li riconobbe immediatamente e non poteva fare a meno che ridacchiare.

«Sono proprio loro!»

«Oh, quindi è in punizione… ecco perché non è tornata a scuola» mormorò pensieroso Timmy.

Atan corrucciò appena le sopracciglia, per nulla sorpreso, «Sì, ma io sono d’accordo con Re Sky, la Regina Diaspro è troppo permissiva con sua figlia»

Prima che la discussione dei sovrani potesse farsi più accesa, uno dei loro maggiordomi entrò nella stanza in cui stavano al momento e il castello si fece immediatamente silenzioso, Sky e Diaspro scesero le scale, quest’ultima si fermò a metà solo per avvisare Topaz con “Ci sono i tuoi amici”, urlando.

Il re e la regina notarono che non c’erano solamente Timmy, Jandor, Atan e Fauna che conoscevano già, ma anche Aimon e Saleh che conoscevano solamente basandosi sui racconti degli altri. La somiglianza con Aisha parlò da sola per Sky, intuendo subito che Aimon fosse figlio suo.

«E tu devi essere…» si fermò a guardare Saleh, alternando lo sguardo tra lui e Fauna, «Oh! Sei figlio di Flora?»

«Heh, nostra madre è famosa» scherzò Saleh, «Sì! Sono Saleh, Vostra Maestà»

«È bello avervi tutti qui,» Diaspro rivolse loro un dolce sorriso, «Perché non andiamo ad accomodarci in salotto mentre aspettiamo Topaz?»

Sky e Diaspro scortarono il gruppo al piano di sopra, lasciando Saleh sorpreso. Era la prima volta che vedeva un palazzo reale dall’interno, conosceva già il castello di Linphea della Regina Krystal, visto che Flora era amica sua, ma non ci era mai entrato. Diaspro li fece sedere nei divani e le poltrone, chiedendo agli inservienti di portare un po’ di cibo e bevande.

«Avrete bisogno di energia prima della spedizione»

Aimon accennò un inchino, «È molto gentile da parte vostra, Vostra Maestà. Grazie mille»

«Oh, non devi ringraziarmi!» rispose Diaspro, lasciandosi scappare una risata con una mano di fronte alle labbra. Si fermò appena vide entrare Topaz, con il suo vestito elegante color lime che arrivava a metà coscia, decorato con un diaspro incastonato sul petto. Sotto questo, dei collant neri con disegni floreali e stivaletti verdi. I suoi capelli biondi erano legati in due code boccolate, la frangia separata in due lati esponeva i suoi occhi azzurri.

«Tesoro, eccoti qui!» esclamò sua madre.

«Salve, i—»

Topaz si bloccò appena Jandor le saltò addosso per abbracciarla forte, «Sono così felice di vederti! Sono passati tanti anni!»

«Jandor, mi stai strozzando! Scostati subito!»

«Oh, scusa» la fata della Fiamma del Drago sciolse l’abbraccio, togliendo le mani dalle sue spalle. Atan si avvicinò a loro con Saleh ed Aimon, la ragazza iniziò a salutarli nel rispettivo ordine. Sgranò gli occhi arrivando ad Aimon, guardandolo meglio, lui le offrì la mano mentre si presentava e lei scosse timidamente la testa.

«M… ma tu sei il principe di Andros…» balbettò.

«Esattamente, puoi chiamarmi Aimon»

Topaz ridacchiò imbarazzata, giocando con dei ciuffi di capelli, «Va bene… tu puoi chiamarmi Topaz, allora! Ah, è un sogno che diventa realtà…»

Atan sbatté le palpebre incredulo, per poi socchiuderle raggiungendo Jandor e Saleh, «Pensate quello che penso io?»

«Non la biasimo, Aimon è bellissimo» commentò Saleh.

«I—» la fata del suono si bloccò un secondo, «Sì, lo è. Ma quando Topaz ha una cotta per qualcuno diventa un uragano di follia»

«Oh, andiamo. Topaz ha una cotta per Aimon, e allora?» Jandor ridacchiò, «Mica si sposeranno domani»

«Pronto? Stiamo parlando della stessa Topaz?» Atan lo fulminò, «Quando aveva una cotta per me da bambini, aveva fatto i capricci perché non potevamo sposarci, avevamo cinque anni!»

«Eravamo piccoli, i bambini non sanno niente di queste cose»

Saleh si azzardò ad intervenire, «Certi bambini sono molto più svegli di altri»

Atan lo indicò con un dito, guardando Jandor, «Visto? Mi dà ragione»

«Allora… immagino che avrete bisogno di una guida per la spedizione» Sky interruppe la loro conversazione, «Posso aiutarvi io, se per Timmy e Fauna non è un disturbo»

Timmy scosse la testa con un sorriso, «No, affatto! Siamo tutti amici»

Topaz fissò suo padre e lo Specialista avviarsi fuori dal salotto, il resto delle Winx fece per seguirli, e lei posò una mano sulla spalla di Aimon.

«Padre!» esclamò, «Voglio venire anch’io!»

Sky si fermò un momento per voltarsi verso la figlia, «Non ricordi cosa ti ho detto?»

«Oh, su, Sky…» Diaspro si avvicinò alla ragazza e ad Aimon, che guardava la scena confuso, «È solo per oggi, e poi ci sono il suo professore e i suoi amici. Non sarebbe male se si unisse come Specialista che aiuta le fate di Alfea»

E quando sia la moglie che la figlia insistevano, era inutile controbattere. Sky sbuffò, agitando una mano come segnale per Topaz e Aimon di seguirlo. Topaz fece felicemente come richiesto, ringraziando Diaspro e trascinando Aimon con sé. Il principe di Andros dovette inizialmente adattarsi al suo passo dato che gli stava ancora stringendo la mano. Si sedettero l’uno di fianco all’altro appena arrivati alla nave di Timmy, e Jandor, Atan e Saleh notarono subito la loro vicinanza.

Atan si schiarì la voce, attirando l’attenzione dei due, «Che vi avevo detto io?»

«Beh, non possiamo costringere Aimon a venire qua se è con lei» gli disse Jandor.

La fata del suono indicò la coppia agitando le braccia, «Ma si sente a disagio!» controbatté, sperando che sussurrando loro non lo sentissero, «Non dice nulla perché è troppo buono! Lo vedi dalla sua faccia!»

«Tutti sono timidi al primo appuntamento» scherzò Saleh.

«Non è un appuntamento» Atan detrignò i denti nervosamente, «Lo sta praticamente trascinando in giro come fa sua madre con suo padre»

Jandor e Saleh si voltarono a guardarli, sembrava che Topaz e Aimon avessero cominciato a conversare normalmente, lei non gli teneva più la mano e continuava a giochicchiare con i suoi capelli.

«Non so, a me sembra che stiano parlando» commentò la fata della Fiamma del Drago, «E sai una cosa? Sono carini insieme!»

«Con Topaz?» Atan fece un ironico “ha”, «Preferisco vederlo con Ryoma»

Saleh alzò le sopracciglia, coprendosi le labbra con una mano appena realizzò e cominciò a ridacchiare, «Sai cosa sembra a me? Che qualcuno qui sia geloso!» colpì appena il gomito a Jandor facendolo scontrare con il suo, «Vero?»

«Cosa?» il ragazzo dai capelli rossi poi capì, «Oooh! Geloso!»

La fata del suono sussultò, «Non sono geloso!»

«Invece sì! Non sopporti di vedere Aimon con qualcun altro,» la fata della natura si accoccolò contro la fata della Fiamma del Drago, «Se Topaz si avvicinasse così a lui! Oh, che cosa faremo?!» sentendo quest’ultimo ridacchiare, alzò lo sguardo, «Un bacino però lo voglio»

Jandor fece come richiesto, baciandogli la fronte.

«Da quando vi baciate non ironicamente…?» chiese Atan.

«Ci diamo sempre il bacio della buonanotte, ma qualche volta Saleh vuole anche le coccole di giorno!»

Atan li fissò per un po’, alzò un dito per parlare ma Saleh lo interruppe.

«Per tua informazione no, non siamo fidanzati e le persone vogliono affetto anche da single»

La fata del suono si guardò silenziosamente in giro, prima di dare loro un’ultima occhiata e sospirare, incrociando le braccia al petto, per abbassare lo sguardo dopo poco. Forse Saleh aveva ragione, continuava a pensare a Cedric in un modo che con nessun altro faceva. Ma Atan l’avrebbe mai ammesso? Ovviamente no.


 

***


 

Il gruppo arrivò a destinazione dopo un paio d’ore, la nave atterrò vicino alla foresta dove le quattro fate di Alfea avrebbero dovuto compiere la loro missione. Uscirono dalla nave e Sky cominciò a guidarli per farli abituare al posto.

«Come mai vi hanno mandato qui?» domandò Sky.

«La direttrice Faragonda ci ha solo detto che aveva bisogno di un ingrediente importante per un “tè speciale” che di solito fa con la preside Griffin» rispose Atan, «Credo che si chiamasse… mandorla blu?»

«Mandorla blu?» il re fece apparire il suo telefono, scrivendo qualcosa, «Mai sentita… siete sicuri che sia qui?»

«Oh, sì. Ne era abbastanza convinta» Atan sbirciò il telefono di Sky, «Eccola qua!» indicò la prima foto sullo schermo, «Quindi è questo il suo aspetto»

Saleh si avvicinò silenziosamente all’albero più vicino, posando il palmo della mano destra sul tronco e chiudendo gli occhi per qualche secondo. Aprì gli occhi di scatto appena ricevette un contatto, e tolse la mano dall’albero.

«Cosa? Davvero?»

«Che cosa c’è, Saleh?» Jandor si voltò velocemente verso di lui.

«Mi ha detto che ci sono dei mostri che stanno attaccando i mandorli!» Saleh indicò la strada davanti a loro, «È un po’ lontano, ma volando dovremmo raggiungerli in tempo!»

Sky controllò la mappa sul telefono, «È un campo privato, dobbiamo andarci immediatamente!»

Fauna si sfregò le mani soddisfatta, «Oh, sì! Finalmente un po’ d’azione!» si affrettò nuovamente dentro l’Hawk, uscendo poco dopo con il suo Wind Rider.

Timmy sospirò, «Non entusiasmarti troppo però!» le disse, tornando nella nave per prendere anche lui la sua moto volante.

Sky guardò Topaz, che era ancora a fianco ad Aimon, «Tu hai portato il tuo Wind Rider, vero?»

«Oh, no… non credevo fosse necessario, Padre! E poi mi si rovinano i capelli quando lo guido» rispose lei.

«Ma se devi indossare il casc—» Sky scosse la testa, esasperato, «Va bene, allora andrò con Timmy… tu potresti andare con Fauna»

«Non cambia il fatto che mi si rovinano i capelli!» Topaz incrociò le braccia mettendo su un broncio.

Fauna inarcò un sopracciglio, «Wow, grazie per la fiducia, principessina»

«Non considerarla» disse il re alla ragazza più grande, prima di tornare a guardare sua figlia, «E allora come pensi di seguirci?»

«Posso trasformarmi!» la ragazza rise fieramente con una mano di fronte alle labbra.

«Come se volare con le tue ali non ti rovinasse comunque i capelli, sei incoerente» commentò Atan.

Topaz gli rivolse un’occhiataccia, tornò con un’espressione dolce solo quando sentì Aimon parlarle. «Quindi anche tu sei una fata»

«Sì, esatto! Non preoccuparti, non sarò una studentessa di Alfea ma so stare al vostro passo!»

Jandor alzò le mani in alto, «Allora andiamo! Magic Winx

A quel punto, si trasformarono tutti nella loro forma fatata. Topaz fece lo stesso, le apparirono delle ali marron rossastro con sfumature scarlatte, un vestito a due pezzi giallo sgargiante che le lasciava le spalle scoperte, la minigonna era incorniciata da un velo trasparente che le arrivava all’altezza delle ginocchia, lunghi guanti gialli senza dita e stivali col tacco dello stesso colore, mantenendo i nastri marroni che legavano i suoi boccoli biondi. Le fate si alzarono in volo nel cielo, mentre gli altri tre li seguirono con i Wind Riders.

«Dimmi, Aimon,» cominciò Topaz mentre volavano, «Anche tu sai nuotare in modo egregio come le persone del tuo pianeta? I tuoi muscoli risponderebbero per me, ma sono curiosa!»

Aimon ridacchiò dolcemente, «So nuotare, ma non sono nulla in confronto ai miei parenti che sono sirene e tritoni»

«E il tuo modo di parlare è così elegante! Sei il principe perfetto!»

La fata dei fluidi si grattò timidamente la nuca, «Penso di essere ben lontano dall’essere perfetto… ma io non la cerco nemmeno, questa perfezione» ammise, «Mi piacerebbe essere spensierato come i miei amici» diede un’occhiata a Jandor, Atan e Saleh davanti a loro, «Sono abituati agli usi e i costumi di Magix, conoscono la città e sono… ragazzi normali. Prendi Jandor, per esempio, lui è il principe di Domino,» continuò Aimon, dando un’occhiata a Jandor per poi tornare a guardare Topaz, «Ma è completamente diverso da me. Mentre penso che la tradizionalità sia la scelta migliore per un regno, questo deve anche evolversi come il suo popolo» abbassò lo sguardo, «E io non credo di esserne capace» rialzò nuovamente lo sguardo forzando una risatina, «Chiedo venia, devo averti annoiato con le mie chiacchiere»

L’espressione di Topaz si fece più avvilita, le si illuminarono gli occhi mentre lo ascoltava. «Ma non è vero! Tutti prima o poi capiamo chi siamo e che posto abbiamo nel mondo, devi solo avere tempo!» lo rassicurò, «Non devi metterti queste pressioni, essere te stesso è la cosa migliore che tu possa fare!»

Aimon incurvò le labbra formando un sorriso, «Grazie mille, Topaz. Significa molto per me»

Uno strano verso interruppe il loro percorso. Era un drago con due zampe e la testa di un gallo, Topaz si raggelò per qualche secondo, poi si mise dietro Aimon per la paura. Lui concentrò la sua energia per creare una barriera con il Morphix, «Heat Waves!» e provò a respingere il mostro allo stesso momento con l’attacco esclamato, ma la creatura si approfittò della barriera per prenderli e portarli via con sé, come un tipico uccello con la sua preda.

«Oh, no…!» Topaz alzò lo sguardo, premendo le mani sulle sue guance, «Mio padre mi ucciderà…!»

«Non preoccuparti, Topaz… troveremo un modo per uscirne»


 

***


 

«Eccoli!»

Atan indicò i ghoul cercando freneticamente il loro cibo, alcuni alberi erano già per terra, ma fortunatamente la maggior parte erano ancora intatti, il gruppo era arrivato giusto in tempo.

«Ugh, non lo sopporto! Gli alberi stanno soffrendo…!» Saleh si mise le mani tra i capelli, sentendo il loro stesso dolore. Volò a qualche metro lontano da loro per evocare una rosa gigante dal terreno, facendo attenzione a non farla entrare in contatto con le radici degli alberi, e le spine del gambo di essa cominciarono a lanciarsi contro i ghoul, «Guns N’ Roses

«Echoes!» In un secondo, Atan lanciò una potente onda sonora verso il gruppo di ghoul, «Fauna, ora sono confusi, tocca a te!»

«Con piacere!» Fauna corse verso le creature, lanciando le stringhe dei suoi guanti per tenerli fermi e subito dopo tagliare la testa a due di loro con la spada.

Jandor stava per lanciare il suo incantesimo, concentrando la sua energia, ma si rese conto che mancava qualcuno all’appello. Abbassò lo sguardo, contando Timmy, Sky e Fauna che stavano lottando da terra, mentre Atan e Saleh erano con lui in volo.

«Ragazzi… dove sono Aimon e Topaz?!»

Sentendolo dall’alto, Sky sgranò gli occhi e sospirò, mettendosi una mano sulla fronte, «Sapevo che non sarebbe stata una buona idea…» commentò, «Jandor! Dobbiamo cercarli, Topaz è una mia responsabilità, ma da quando avete messo piede nel mio regno lo siete anche voi, e così lo è Aimon!»

«Ma cosa faremo con i ghoul e la mandorla blu?» domandò Jandor, volando basso per raggiungerlo.

«Ce ne occuperemo noi!» rispose Atan prima che Sky potesse parlare.

«Sì, non preoccupatevi!» continuò Timmy, «Sky, prendi il mio Wind Rider se ti serve!»

Sky annuì pensierosamente, mettendo una mano sulla sua spalla, «Grazie, Timmy» gli disse, affrettandosi a sedersi nel sedile del Wind Rider, «Andiamo, Jandor!»

Il re mise in moto il veicolo, mentre la fata della Fiamma del Drago lo seguì volando. In un breve momento di nostalgia, questo momento riportò alla mente di Sky quando c’era Bloom al posto di Jandor, questo pensiero gli venne spontaneo specialmente per la loro somiglianza, persino nella trasformazione.

«Vado più in alto, forse sono stati attaccati!» avvisò Jandor.

«Va bene, fai attenzione!»


 

***


 

Alla fine del volo, Aimon e Topaz si fermarono nella tana della creatura, che sembrava più un nido considerando che c’erano quattro uova. Aimon persisteva nel tenere attivo lo scudo Morphix, nell’eventualità in cui il mostro alato dovesse tornare per mangiarli, avrebbero dovuto combatterlo. Tuttavia, Topaz notò quanto Aimon dovette sforzarsi.

«Stai sudando… sei sicuro di stare bene? Non ti sta risucchiando troppa energia?»

«Non preoccuparti,» tentò di rassicurarla, «Finché lo tengo possiamo ancora combattere il mostro»

Topaz si posò le mani sulle labbra, le si illuminarono nuovamente gli occhi poiché non sapeva che fare. Non conosceva incantesimi curativi, lei era più una combattente attiva. Pensò a come Aimon fosse razionale da una parte, ma dall’altra era testardo e impulsivo, non volendo dissolvere lo scudo anche se gli stava richiedendo un grande dispendio di energia. Nello stesso momento, lui notò una ferita sulla gamba della ragazza, probabilmente causata da un artiglio della creatura alata quando erano stati presi.

«La tua gamba…» mormorò.

«Oh, no, non farci caso—» cercò di distogliere la sua attenzione da esso, «È solo un graffio»

«Ma può farti infezione… io posso curarti»

Topaz lo fissò preoccupata, pensando ad una soluzione, «Mh… allora proviamo così, tu mi curi la ferita e io metterò uno scudo per noi»

Aimon abbassò lentamente le braccia, Topaz alzò velocemente le sue per circondarli con uno scudo, «Pearl Jam!» abbassò lo sguardo, vedendo i palmi delle mani di Aimon avvicinarsi alla sua coscia insanguinata, si sentì le gote riscaldarsi al pensiero di lui così vicino a lei.

«Jugband Blues…» mormorò la formula, una striscia di Morphix fece contatto con la sua pelle, che chiuse lentamente la lacerazione senza causarle dolore.

«Grazie, Aimon…!» disse Topaz, sorridendogli.

Aimon le sorrise di rimando, finché la loro attenzione non andò verso le uova che li circondavano, sentendo dei suoni provenire da esse. Topaz aumentò la potenza dello scudo, sperando che le creature non li attaccassero.


 

***


 

«Trovato niente?!»

«No!» Jandor continuò a guardarsi intorno, prendendo la domanda di Sky come un avviso che neanche lui aveva trovato nulla. Solo poco dopo sentì un particolare verso precipitarsi verso di lui, il drago con la testa da gallo tentò di agguantarlo ma Jandor lo schivò subito. Sky si fermò notando la collutazione, facendo volare il Wind Rider per raggiungerli e tirare fuori la sua spada.

«Helloween!» esclamò Jandor, facendo apparire un tornado di fuoco per intrappolarci dentro la creatura.

«Non guardarla, Jandor!» avvisò Sky, «Questa è una coccatrice—ti uccide con il solo sguardo!»

«Va bene!» la fata della Fiamma del Drago guardò gli artigli del mostro, «Vostra Maestà Sky, guardate! È sangue!»

Sky si affrettò a guardare la macchia, corrugando la fronte, «Non mi convince… è probabile che abbia attaccato Aimon e Topaz mentre volavano. Non possiamo essere sicuri che siano ancora qui in giro… a meno che non li abbia portati nel suo nido»

«Ma come la seguiamo se ci sta attaccando?»

«È venuta da lì,» Sky indicò la direzione da cui la coccatrice era venuta, schivando il suo attacco scattando in avanti con il Wind Rider, «Deve essere vicino! Siediti dietro di me, attiverò uno scudo!»

Il ragazzo si sedette subito dietro l’ex Specialista a bordo della moto volante, quest’ultimo attivò lo scudo dai suoi comandi e la coccatrice prese senza sforzo la barriera trasparente.

«Che forza!» commentò Jandor, facendo sorridere Sky.


 

***


 

Aimon e Topaz si trovarono circondati dai quattro piccoli della stessa creatura che li teneva in ostaggio, ma non sembravano voler attaccarli. Invece si strusciarono sullo scudo teneramente, scioccando i due.

«È chiaro… è molto probabile che pensino che siamo i loro genitori—l’imprinting» suppose Aimon.

«Cosa… genitori?» le guance di Topaz presero un colore rosato.

«Siamo la prima cosa che hanno visto… a meno che non credano che sia lo scudo, la supposizione corretta è che pensino che lo siamo noi» mormorò pensierosamente la fata dei fluidi, «Ma certo, è perfetto! Possiamo combattere la coccatrice vedendo se questi piccoli fanno qualcosa per difenderci!»

La ragazza sorrise al suo piano, «Sì, possiamo provare!» si voltò dalla parte opposta, sentendo nuovamente il suo verso, «Sta tornando! C’è qualcun altro… eh?! Ma è mio padre!»

«E Jandor!» aggiunse Aimon.

Sky tagliò lo scudo con la sua spada, lasciando cadere il Wind Rider sul nido mentre saltava per attaccare la coccatrice. Il mezzo drago mezzo gallo ruggì, atterrando sul nido mentre Jandor tirò uno dei suoi incantesimi di fuoco verso di esso. Tuttavia questo bruciò il nido, facendolo precipitare.

«Oh, no! Scusatemi, ragazzi!» Jandor planò in basso per aiutare Sky, mentre Aimon e Topaz cercarono di volare e prendere due piccoli a ciascuno prima che cadessero. Sorprendentemente, questi cominciarono ad agitare le loro alette. Quando la coccatrice si avventò nuovamente verso Aimon e Topaz, i piccoli fulminarono con lo sguardo il genitore, il malosguardo causò la creatura immenso dolore, precipitando sul terreno e dissolvendosi in polvere.

Aimon e Topaz atterrarono con i piccoli, Sky e Jandor li raggiunsero poco dopo.

«State bene, ragazzi?!»

«Sì… è una fortuna che questi si siano affezionati a noi» commentò Aimon, ridacchiando.

Sky si avvicinò minacciosamente a Topaz, mettendosi le mani sui fianchi, «Che ti avevo detto? Sapevo che non sarebbe stata una buona idea portarti con noi»

Lei abbassò lo sguardo, stringendo nervosamente i pugni.

«Non la incolpate, Vostra Maestà» gli disse Aimon, «È stata colpa mia. Non abbiamo prestato attenzione a dove andavamo e la coccatrice ci ha attaccati perché eravamo vicino al suo territorio»

«Ma non è neanche colpa tua se ci ha attaccati…» rispose Topaz, alzando lo sguardo verso di lui.

Jandor si grattò la nuca, osservando la scena, e sentì il telefono squillare. Rispose alla chiamata, vedendo che era Atan.

«Ehi! Li avete trovati?»

«Sì, stiamo per tornare da voi!» rispose Jandor.

«Allora muovetevi! Faragonda ci darà crediti per questo, ricordi?»

«Oh, no!» esclamò la fata della Fiamma del Drago, «Non lo sapevo! Pensavo volesse fare solamente del tè!»

Aimon ridacchiò, «Allora avviamoci, prima che i mostri mangino tutte le mandorle»


 

***


 

Alla fine della giornata, tornarono al castello. Il gruppo restò per la notte, per poi organizzarsi per la partenza mattutina. Topaz osservò il gruppo avviarsi dentro l’Hawk, la brezza leggera le accarezzava i capelli. Fissò particolarmente Aimon e, prima che potesse entrare, si affrettò da lui.

«Aimon!» urlò, richiamando la sua attenzione, «Spero che ci incontreremo di nuovo presto!»

Aimon le sorrise, «Certo che lo faremo!»

Non appena entrarono tutti a bordo, l’Hawk cominciò a volare nel cielo. Topaz lo guardò andare via finché non scomparve dalla sua vista, con un sorriso speranzoso.

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Winx / Vai alla pagina dell'autore: tbhhczerwony