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Autore: Hime Elsa    04/10/2023    1 recensioni
Meredith Rose è una ragazza irlandese di origini italiane di 24 anni che lavora in una focacceria gestita dai suoi genitori, occupandosi della preparazione delle focacce. Adora cucinarle ed ha chiamato il negozio "Rose e Focacce" proprio perché adora le focacce ed allo stesso tempo anche le rose, tant'è che la focacceria si distingue per essere abbellita di rose, scelta inusuale essendo un locale rustico.
Da sempre oggetto di bullismo da parte dei suoi coetanei a causa di un handicap di cui non le permette di parlare come gli altri, a causa di ciò non riesce ad instaurare un rapporto sociale con le persone, può solo contare l'appoggio e l'aiuto dei suoi genitori. Le cose iniziano a cambiare quando un certo Micheal viene assunto come fattorino del negozio e tramite questo ragazzo, conoscerà alcuni suoi amici e nuove persone, tra cui Anthony Pitton, un ragazzo dal carattere un po' tenebroso e dal passato tumultuoso. Come lei, anche Anthony si fida ben poco delle persone...
- IL RATING POTREBBE CAMBIARE DIVENTANDO UNA STORIA EROTICA!
- La storia verrà accompagnata da degli artwork disegnati dalla sottoscritta. (solo su wattpad)
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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«Fratello, quando inizi a dichiararti a Charlotte?»

Un Stephen ficcanaso nelle faccende amorose mi domandava questo mentre stavamo al bar a mangiarci un gustoso pancake alle fragole.

Era il mio giorno libero e finalmente potevo passare un po' di tempo con il mio migliore amico, mi mancava tanto ridere e giocare con lui... tranne quando mi tempestava di domande di questo tipo ed io non sapevo come svignarmela.

«Oh, suvvia... non mi pare il caso di parlarne adesso!»

«Ah sì? E quando?» incalzò lui.

«Sei innamorato di lei da quando siete bambini, non hai più smesso di pensarla. Quando ti decidi di farlo, maledizione! È una brava ragazza, è adatta a te, vi conoscete da tanto tempo... altrimenti quando perderà la testa per un altro, sarà troppo tardi e te ne rimpiangerai amaramente. Saranno cazzi amari eh»

«Beh, ecco, io non penso di essere il ragazzo giusto per lei...»

«E questo chi lo dice, te l'ha detto lei in persona?»

«No!»

«E allora?! Non sai neanche che cosa ne pensa lei di te da questo punto di vista»

«Stephen, suvvia, guardarmi; sono un sempliciotto. Non sono né bello, né alto, faccio il fattorino, addirittura mi scambiano ancora per un minorenne pur avendo ormai più di vent'anni, ma ti pare Charlotte sia interessata ad un ragazzo come me? Con il lavoro che fa, sarebbe il caso che si metta con qualcuno di più importante, se non potente... tipo un stilista o modello di successo. Io non ho tutte queste caratteristiche. Per lei sono un amico e nulla più»

«Ah sì, guarda, talmente amico che alla sua festa, quella ti stava mangiando con gli occhi... ma per piacere. Giuro che se non ti dichiari prima della nostra partenza in USA, ti do' un calcio in culo appena vi vedete insieme!»

«Non ci provare, non sono affari tuoi!»

«Invece sì che sono affari miei, visto che tu e Charlotte siete miei amici d'infanzia e proprio non vi sopporto quando non riuscite a tirare fuori i vostri veri sentimenti»

«Ahhhh, quando ti troverai nella mia stessa situazione, poi mi darai ragione!»

«Non direi, ci sono già dentro anch'io in realtà...»

«Tu... cosa?!»

Avevo capito bene? Anche lui era innamorato di una persona che probabilmente non lo ricambiava?!

«E scusami, chi sarebbe costei?»

Divenne rosso in faccia come la sua chioma di capelli. Non potei fare a meno di provocarlo dal momento che lui per primo tendeva a farlo.

«Oh-oh-oh... il nostro don Giovanni di quartiere ha una cotta per una ragazza, e chi l'avrebbe mai detto! Ma tu non dicevi che le relazioni serie non facevano per te? Eh-eh-eh...»

«Ohhhhh! Smettila di fare il coglione, andiamo! A parte il fatto che ero adolescente quando ammettevo ciò, ora sono cambiato! Cioè nel senso, non proprio cambiato, perché...»

«...perché tanto buzzurro e rozzo sei sempre rimasto» lo interruppi io.

«Appunto, grazie. Dicevo, ho solo cambiato modo di pensare su quest'argomento anche se non ci avrei messo mai la mano sul fuoco»

«Beh, mai dare per scontato d'altronde. Chi è la (s)fortunata?»

Ci mise un po' per rispondere.

«Isabelle»

«Perbacco!»

«Io avrei esclamato porcaputtana ma va bene»

«E lei? Ti vede solo come un amico?»

«Eh, direi di sì»

«Perché te l'ha detto in faccia dopo la tua rivelazione?»

Non rispose.

«Pronto? Il gatto ti ha mangiato la lingua?»

«Boh, che ne so io» rispose lui stizzito.

Stizzito perché era consapevole che stava facendo la figura dell'incoerente.

«Apprezzo i tuoi consigli» incalzai calmamente «ma a questo punto mi chiedo perché non applichi anche tu gli stessi consigli che proponi a me dal momento che ci troviamo nella stessa situazione»

«La situazione è simile ma non uguale; Charlotte la conosco da tempo, ricordo a memoria tutte le volte che ti guardava e parlava con te, so bene che cosa prova, altrimenti ti tratterebbe appunto come un'amico, come fa con me appunto.

Ma Isabelle la conosco da un paio d'anni e si vede lontano ad un miglio che non le interesso; ci scambiamo qualche parola, una risata ma poi la cosa finisce lì. Poi lei è così elegante e raffinata, io sono così rozzo ed esuberante, non siamo per nulla simili.. tu e Charlotte vi assomigliate un sacco almeno!»

«Beh, ma c'è almeno il detto "gli opposti si attraggono

«Sì ma non questo è il caso»

«Secondo me fai male, dovresti provarci! Nel dubbio, te ne fai una ragione ma almeno ci hai provato e lei hai detto ciò che provavi per lei»

«Wow, detto da uno che ancora deve confessarsi al suo unico e vero amore da ANNI, è una garanzia proprio» rispose lui sarcastico.

«Senti, facciamo così: ci promettiamo che ci confesseremo alle ragazze una volte per tutte? Almeno prima che ritorniate di nuovo in USA per lavoro» domandai io risoluto.

«Banda? Io e miei amici eravamo una band musicale e non lo sapevamo ancora?»

«STEPHEN!»

«Ok, scusami. Va bene, affare fatto. Hey, è una promessa, eh»

«Sì, anche la mia lo è!»

«Bene, allora dovremmo muoverci il culo perché l'estate non dura molto, perciò muoviamoci il prima possibile»

Pagammo al cameriere dopo aver mangiato il pancake ed uscimmo per fare quattro passi.

«Sai» disse lui ad un tratto «dovremmo prendere esempio da Anthony»

Lo guardai torvo.

«Sei ironico, vero?» domandai io con fare preoccupato.

«No, perché dovrei?» rispose lui un po' perplesso.

«Beh, perché davvero non riesco a capire cosa ci sia di eclatante in Anthony tanto da prenderne come esempio... avessi quantomeno citato Robert, sarebbe stato diverso!»

«Oh beh, Robert è un grande, non gli si può dir nulla! Ma Anthony che ti ha fatto?»

«È insopportabile, va bene?» risposi io stizzito.

«È spaccone, presuntuoso, borioso, arrogante. Avesse un pregio perlomeno, e per favore non dire che "però è bello" che la bellezza, a casa mia, non è un pregio!!»

«Fratello, che ti prende?! Ti vedo un po' agitato. Sei diventato tutto rosso, mi fai scassare ahahah»

«C'è poco da ridere»

«Ed invece sì, non ti ho mai visto così arrabbiato! In due secondi, sei diventato un vulcano, per poco poi eruttavi! AHAHAHAH»

E rise a crepapelle come non mai.

Dopo un po' si diede un contegno.

«Comunque, a parte gli scherzi, Anthony è fatto così. Devi sapere che quando lo conobbi per la prima volta, era addirittura peggio!»

«Come se adesso fosse cambiato in meglio» sbuffai io.

«Vedi, Anthony è molto taciturno e solitamente non parla molto, sta per fatti suoi... un po' come la tua amica Meredith»

«Oh, per piacere! Non potevi fare un paragone più stupido di questo. Meredith è taciturna ma è una persona gentile e rispettosa, Anthony non lo è per niente! Ti ricordo che all'inizio ha trattato malissimo quella poverina e adesso sono tutto "amore e puccipucci"... bah, che roba strana!»

Parlai molto veloce e cercai di prendere fiato in modo da continuare con la conversazione.

«Comunque mi devi ancora spiegare perché dovremmo prendere esempio da lui, di grazia»

«Beh» fece lui serio «mi viene da dire solo una cosa: carpe diem. Cogli l'attimo. Appena si era reso conto che Meredith era la ragazza giusta, non se l'ha fatta sfuggire. Al contrario di noi che rimaniamo bloccati come due stoccafisso»

«E solo perché si è messo in poco tempo con Meredith, è il caso di tutti questi elogi da parte tua?»

«Capisco che ti stia sul cazzo ma come mai adesso te la stai prendendo sul personale?»

«Perché? Perché quel tipo non solo mi sta antipatico ma non mi ispira per nulla fiducia. E come tu mi consigli tante cose, io invece ti consiglio di fare molto attenzione quando stai con lui»

Lui sgranò gli occhi.

«Ma... come lo sai questo

«Eh? Questo cosa, scusa?»

Ma non disse più nulla, rispose con una risata.

«No niente, tranquillo»

Guardò poi l'orario sul cellulare.

«Ok, è ora di andare! Ci sentiamo in questi giorni, ciaoooo!»

Rimasi un po' perplesso perché non capii a cosa si stesse riferendo prima.

Poi mi si accese la lampadina; settimane fa, Charlotte mi aveva confidato per telefono che sia Stephen che Robert non sapevano assolutamente nulla su Anthony, nonostante fossero amici e questo rendeva la loro amicizia molto anomala.

Ironico che me lo avesse detto Charlotte ma non Stephen.

Mi chiedevo perché lo difendesse così tanto e perché si fidasse di lui nonostante quell'atteggiamento chiuso e misterioso.

Neanche il tempo di girarmi che un ragazzo altissimo mi si piazzò davanti e per poco non urlavo dallo spavento.

Lui notò la mia reazione spaventata e incominciò a chiedermi scusa.

Avevi i capelli ed occhi neri, con un pizzo sul mento, sembrava di parte asiatico visto i lineamenti.

«Non volevo spaventarti in quel modo, perdonami! È che... beh, ecco, volevo chiederti una cosa, anzi, un aiuto!»

«Un aiuto? E di cosa si tratta?» risposi io molto perplesso. Non sembrava che stesse male o cosa, quindi non capivo cosa volesse da me dal momento che non lo conoscevo per nulla.

«Si tratta di Meredith, tu la conosci, no? D'altronde lavori in quel take-away come fattorino»

«Ma si può sapere chi caspita sei?!»
 


I'M BAAAAACK! E quando dico che sono tornata, non mi riferisco solo ai capitoli da pubblicare ma anche alle tavole di disegno del manga che ricordate, li potete trovare su DeviantArt come HimeElsa o su Twitter come HimeGabry! 

 

   
 
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