Cristiano si fermò e Andrea dietro di lui.
Erano a pochi passi dalla piazza, ancora piena di persone che spinte dalla musica ballavano da soli oppure a coppia tenendosi per mano.
Cristiano cominciò a sbattere il piede sinistro per terra, seguendo il ritmo della fisarmonica.
“Che stai facendo?” Andrea tentò di restare serio ma infondo, gli veniva da sorridere.
“Questa musica mi piace un sacco, come fai a non ballare?” si voltò Cristiano verso il ragazzo “Andiamo, divertiamoci anche noi.”
Fece per avvicinarsi ma Andrea si tirò indietro.
“Non so ballare” cercò di giustificarsi per sfuggire.
“Non fare storie” Cristiano gli prese la mano destra e posò l’altra sul fianco di Andrea che arrossì al gesto dell’amico.
“Dobbiamo tornare indietro dai tuoi zii” gli ricordò Andrea ma Cristiano scosse la testa.
“Possono aspettare ancora un po'.”
“E se si arrabbiano?”
“Non m’importa” Cristiano si spostò con Andrea, tenendo il braccio testo e gli fece fare una giravolta nello stesso punto.
“Rischio d’incontrare persone che conosco” sussurrò Andrea a Cristiano che continuava a sorridergli. Per accontentarlo, il ragazzo si spostò a passo di danza verso il vicolo, nascosti agli occhi di tutti. La musica si sentiva lo stesso.
“Adesso non hai più scuse” disse danzando insieme a lui.
Andrea seguiva Cristiano. Se lui andava indietro, lo seguiva con un passo in avanti. E se Cristiano lo tirava indietro, il ragazzo indietreggiava.
Cristiano guardava Andrea che al contrario, era concentrato sui suoi piedi per evitare di calpestarli.
Alla fine Andrea alzò lo sguardo e incrociò gli occhi di Cristiano.
Andrea lentamente, prese confidenza con la danza, sotto la guida del ragazzo.
Aveva ragione lui. Era meglio restare soli, anziché tornare in quella piazza piena di confusione. Danzare con lui lo faceva sentire una nuova persona. Il cuore gli prese a battere forte e strinse le mani di Cristiano.
Al termine della danza, Cristiano buttò all’indietro Andrea che gettò automaticamente la testa.
“Sei stato fantastico” sussurrò e Andrea si rese conto che le labbra di Cristiano erano troppo vicine al suo collo.
Cristiano gli sfiorò la pelle del collo con la bocca.
“Questo non vale” arrossì Andrea.
Sorrisero entrambi.


Questa fanfiction è tratta dal romanzo "Il Mare e la Pioggia"

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