5. Orizzonte
Anya è ferma da qualche secondo, sta cercando di riprendere fiato. “Non dirmi che sei stanca.” La mano di Damian è tesa verso il basso, le nocche sbattono contro la stoffa dei pantaloncini di lei. “Avremmo corso tre minuti.”
“Secondogenito, non…”
“Damian.” La corregge immediatamente: non ha intenzione di fare un passo indietro. Si piega sulle ginocchia, adesso è il meno alto tra i due e da lì nota con piacere che le guance di Anya si sono fatte scottate. “Vedo il traguardo, puoi farcela.” Che carina.
È disarmante per Anya, che però stringe le labbra e annuisce. Torna dritta, aspetta che lui faccia lo stesso e lancia lo sguardo all’orizzonte. “Ma da qui il traguardo è grosso come una nocciolina!”
Damian si mette a ridere, le strattona il braccio. “Ho detto che si vede, non che è vicino.” Che carina.
“Sei antipatico.” Le ha detto che è carina (due volte!), gli occhi di Anya si sono fatti grandi e lei è un concentrato di emozione.
Il ragazzo scuote il capo, fa ballare il neo che ha sotto l’occhio e poi le stringe due volte la mano. “Continuiamo? Se non mi sbaglio hai una medaglia da vincere.”
Waaaaaaaaaaaaaaa, in super ritardo mattutino (tipo di dieci minuti) ma eccolo qua.
Vi abbraccio tutti e vi ringrazio per il supporto: questo wrtiober è davvero molto traballante ihih
Sia ❤