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Autore: Cherasade    16/09/2009    3 recensioni
Dalia è una diciassettenne relativamente tranquilla,vive una vita serena,senza grandi sbalzi drammatici o gioiosi. Adora la sua Migliore amica,Sabrina,mentre non va per nulla d'accordo con il fratello maggiore,Manuel. Vive una storia d'amore che dura da tre lunghi anni. Ma un bel giorno si ritroverà sbalzata in una vita completamente diversa,molto più movimentanta della precedente. Così fra amori impossibili,fratelli pestiferi,una madre con la fissa per l'occulto,e amici anti convenzionali e improbabili,si ritroverà ad affrontare una situazione del tutto nuova per leì. E come si sentirà Dalia quando capirà che l'amore della sua vita non è quello che al fianco,ma la persona meno indicata fra tutte? Leggete e scoprirete xD
Genere: Romantico, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Quando Alvaro mi disse che "I sogni son desideri"

 

Tic Tac.Sono una stronza.Tic Tac.mi sento male.Tic Tac.Quest’orologio ha rotto.Tic Tac.Adesso lo spengo.Tic Tac.Ma perché deve andare sempre così?.Tic.

Do un pugno alla sveglietta ed è la seconda che rompo questo mese.Fanculo.

Ho mal di testa,è mattina presto,mio fratello è di sotto,e io sono una stronza.

-evviva Dalia è depressa-sbraito contro il comodino,dove ho battuto per l’ennesima volta l’alluce,vedo le stelline girarmi intorno alla testa a mo di corona,come nei cartoni animati giapponesi.

-ma quanto sono sfigata,ma tutte a me devono capitare-mugugno contro lo specchio,mentre cerco di dare un contegno a quello strano essere che ci vedo riflesso e che ha due borse sotto gli occhi degne della collezione autunno-inverno 2009 di Louis Vuitton.

Mi do una spazzolata,cerco di struccarmi con una salviettina struccante dai residui della sera prima.

Già la sera prima,bella serata,davvero bellissima,da perderci la testa.

Ma che razza di cretina che sono stata,sarei dovuta restarmene a casa a guardare “colazione da Tiffany” con una mega vaschetta di gelato al cioccolato sulle gambe,accucciata sul salotto di casa mia con Alvaro che mi faceva compagnia come al solito.

Avrei sicuramente evitato brutti incontri e strani pensieri.

Davvero strani.

Tutta colpa di quella maledetta di Sabrina e di quello stupido di mio fratello.

Mi voltai indietro,e guardai Sabry ancora addormentata come un sasso sul mio letto.

Accidenti a lei e alle idee malsane che mi mette in testa,deve essersi ammattita andando dietro a mio fratello,che poi quello si sa è già matto di suo,quando è nato deve aver sbattuto la testa forte forte…non ci sono altre spiegazioni plausibili altrimenti.

Sabry borbottò qualcosa nel sonno,ma feci finta di non sentire,aveva la brutta abitudine di parlare anche quando dormiva,come se non bastasse quello che diceva da sveglia.

Mi diressi come uno zombie appena resuscitato,in cucina.

Mia madre trotterellava allegramente fra i fornelli,preparando latte,caffè e altra roba strana che mangiava solo lei,sotto lo sguardo contrariato di mio padre,che come un santo,pucciava i suoi “abbracci” nella tazza di latte mattutina.

Mio fratello se ne stava seduto al tavolo,intento a leggere un giornale con la sua solita aria annoiata,Gaia invece se ne stava allegramente spaparanzata sul divano a fare zapping fra i programmi demenziali della Tv lasciando poi acceso sulla simpaticissima Mtv.

-buongiorno-borbottai ,cercando di attirare meno attenzione possibile.

Mio fratello alzò lo sguardo dal giornale,e mi regalò uno dei suoi soliti sorrisetti strafottenti

-dormito bene sorellina?...o i sensi di colpa ti attanagliavano lo stomaco? Ho sentito che ti lamentavi-mi chiese,facendo riferimento alla scorsa serata,che ancora vivida campeggiava nella mia testa già troppo provata.

Lo guardai disgustata,non sopportavo le sue allusioni,specie se erano solo le nove di mattina e io non ero riuscita a chiudere occhio,Tra i tripli salti mortali di Sabry,e i pensieri incombenti che non ne volevano proprio sapere di andare a farsi un giro lontani da me,

 -sensi di colpa? Quali sensi di colpa cara?-mi chiese la mamma preoccupata

-nessuno-risposi atona,cercando di troncare quella stupida discussione sul nascere,e non dare adito a mia madre,che aveva la fantasia fin troppo galoppante,di ricamarci su.

-Ah nessuno? Tu lo chiami nessuno il tipo con cui ieri ti strusciavi al centro della pista tutta contenta?-mi chiese mio fratello tornando a guardare il suo giornale

-non mi strusciavo,quello è il migliore amico di Cristian-precisai,sperando che capisse che non c’era nulla di anormale,più o meno…

-ah davvero? Ma il tuo ragazzo i migliori amici se li sceglie tutti così? Si vedeva da lontano un miglio che ti faceva il filo,sono sicuro che se non fossi arrivato io avrebbe allungato anche le manine quel perfido elfo domestico-

-ma che cavolo dici Manu,ma è possibile che incominci a sparare cavolate già di primo mattino,ma non vai mai in pausa?-gli chiesi esasperata,incominciando a bere la mia solita tazza di latte e pan di stelle

-santo Dio Dalia,a volte mi sembri una poppante,ma secondo te uno che ti mette le mani sul sedere e si struscia come un gatto in calore,non ci sta provando?-

-i gatti maschi non vanno in calore Manuel- ribattei piccata io

-si si,come vuoi…ma quello ci stava provando,sono un ragazzo e certe cose quando si tratta dei miei simili le capisco-

-tuoi simili? Guarda che non ci sono simili tuoi al mondo,tu sei unico-

-si si lo so lo so che sono unico nel mio genere e che altri esseri al mio confronto sono sporca plebaglia mia cara sorellina,ma sai da Dio quale sono capisco il comportamento di voi umili mortali,e ti ripeto che sono sicuro che quello se avesse potuto avrebbe allungato le manine-

-è vero è vero!-sbucò Sabry dalla mia camera,tutta pimpante pronta ad appoggiare la tesi traballante di mio fratello,mentre in una mano teneva ancora il tubetto di dentifricio straboccante e lo spazzolino,che agitava a più non posso per richiamare su di lei la nostra attenzione.

-oh sta zitta Sabry,mi hai già creato troppi impicci-

-ma guarda che è vero,tu te lo mangi con gli occhi,e lui sarebbe prontissimo a farsi mangiare come un bel budino al cioccolato-ammiccò lei con uno sguardo che tutto aveva,tranne sensualità

-buooono il budino al cioccolato!-urlò Gaia deficientemente da sopra il divano,mi misi una mano sulla fronte,perché le persone che conoscevo dovevano avere il quoziente intellettivo pari a quello di un babbuino con metà cervello di prima mattina?

-vedi Dal,ieri sembrava proprio che cercasse il contatto fisico con te…e mi sono chiesta,da brava genia che sono,se non fosse perché tu gli piaci,per quale motivo dovrebbe ricercare un contatto? Inoltre sapendo che sei la fidanzata del suo migliore amico? Non c’è altra spiegazione,senza contare che io da lontano vi osservavo,e lo vedevo come si avvicinava! Qui gatta ci cova-disse poggiando il mento sul dorso della mano,tipico segno di qualcuno che prova a ragionare…peccato che lei sragionasse palesemente!

-ma quale gatta cane e canarino!-sbraitai io,già avevo mille grilli per la testa,se poi mio fratello e Sabry si coalizzavano nell’ opera “rincoglioniamo Dalia” era la fine.

-Voi dite solo stupidate,a lui non piaccio,lui è il migliore amico di Cris capite? Non farebbe mai una cosa del genere,si conoscono dall’asilo,sarebbe una carognata assurda,quindi smettetela e mettete da parte queste idee kamikaze che vi vengono per la testa,se mai ne avete una,sto seriamente incominciando a pensare che siete fatti per stare assieme voi due- Sabrina come suo solito arrossì e abbassò lo sguardo,Manuel distolse il suo e tornò a guardare il giornale,

-io te l’ho detto come la penso,poi vedi un po’ tu,quando ti ci metti sei di coccio sorella-concluse non badando più a noi.

Mi rinchiusi in bagno,cercando un po’ di quella privacy che a casa mia sembrava non esserci mai.

La mia abitazione era qualcosa a metà fra un accampamento per poveri disabilitati mentali,barboni e simil Darkettoni senza casa e un accampamento profughi della papuasia,

c’era da aspettarselo in ogni caso,i miei genitori adoravano avere gente intorno ad ogni ora,si divertivano tantissimo,specie se quelle persone erano amici strani miei o di mio fratello,con mia madre ci andavano a nozze,e sicuramente anche Alvaro apprezzava.

Mi rintanai sotto il getto caldo e rassicurante della doccia,sperando che in qualche modo l’acqua riuscisse a lavare via le sensazioni della serata prima,che se,da una parte mi avevano fatto contorcere le budella per la sensazione di vitalità,dall’altra mi avevano quasi fatto dare di stomaco al pensiero della mostruosità che ero arrivata a pensare.

Desiderare il migliore amico del mio ragazzo.

Che carognata assurda.

Improvvisamente,in quell’accordo magico di pensieri e acqua calda qualcosa venne a mancare…

-MANUELLLLLLL CHIUDI QUELLA SCHIFOSISSIMA ACQUA FREDDA PER L’AMOR DEL CIELO!!!-urlai esasperata,sempre la stessa storia,si divertiva troppo a farmi congelare sotto la doccia.

E anche quel giorno la mia pausa di tre minuti e nove secondi era andata a farsi benedire.

******

-amore che hai ? Sei strana-passeggiavo placidamente per le vie piene di negozi di Napoli,

Cristian mi guardava con aria interdetta,come se d’improvviso mi fossero spuntate due antennine luminose al posto delle orecchie e avessi cominciato a parlare il Marziano,ovviamente lui non poteva immaginare che il mio problema era cinque passi più avanti,aveva i capelli di un colore improbabile e si chiamava Aleksey.

-non ho nulla ‘mo…tutto ok-sorrisi io,cercando di dare una parvenza di serenità che non c’era,con l’effetto opposto,visto che Cris mi strinse di più la mano,già sudaticcia da fare schifo,e con aria trafelata mi tirava per raggiungere Alek

-dio sono stanchissimo,stanotte non ho chiuso occhio,ho fatto tardissimo-disse disse il biondo,come per voler rompere il silenzio che si era creato,così denso da poter essere tagliato con il coltello,

-ah ma poi sei andato alla festa di Frascati?-tirò in ballo il mio ragazzo,facendomi andare di traverso la coca cola,e guardare in tralice il suo amico,che mi sorrise rasserenante.

-si ci sono andato,ma comunque non è stata un gran che,dopo tutte le cazzate che sparano e solo una festa piena di fighettini da fare schifo che si tirano a lucido per la vetrina-decretò lui,stiracchiandosi appena,sedendosi su una panchina di fronte alla stazione,

-quindi niente conquiste all’orizzonte?-ovviamente Cristian fremeva dalla voglia di arrivare a quel particolare,quando ci si metteva era peggio di me e Sabry messe insieme a spettegolare di Gossip Girl.

-Nemmeno per idea,le ragazze lì dentro sembravano incellophanate dalla testa ai piedi,avevo il terrore che se ne avessi toccata una avrei dovuto pagare alla cassa la confezione rotta-ironizzò Alek,con l’aria disgustata al pensiero della sera prima.

Da una parte fui felice che non accennò nemmeno a me,ma dall’altra desiderai che facesse anche un piccolo riferimento al nostro ballo,anche solo per farmi capire che non mi considerava come quelle pseudo barbie glitterate da mettere nel cestone dei giocattoli,anche se all’epoca non capivo da dove nascesse quel desiderio.

-ah bhè mi dispiace,ultimamente vai sempre in bianco-rise sguaiatamente il mio ragazzo,facendo allusione a qualcosa che sicuramente non avrei voluto ascoltare,anche se presi com’erano dai loro discorsi da maschi sembravano completamente dimentichi della mia fantasmina presenza lì con loro.

-meglio così,non ci tengo ad andare con dei manichini vestiti chanel-sbadigliò incurante,e quasi scocciato,guardandosi la punta delle scarpe vacuamente,

-bha…non so te ma ogni tanto i bisogni “umani” li dovresti anche soddisfare,mica puoi andare avanti con i film porno-ed ebbi la conferma che,si erano sicuramente dimenticati di me,certi particolari avrei davvero fatto a meno di saperli,con tutta la felicità possibile ed immaginabile.

-io non guardo i film porno-Rispose Alek indignato,come se gli avessero appena detto qualcosa di orribile e raccapricciante,

-si si certo e io sono Ghandi e non mi sono mai fatto una sega-la delicatezza del mio ragazzo spaventava anche me,mi chiedevo come si comportasse quando io non c’ero,visto che quando c’era certamente non sembrava un gran stinco di santo.

-Cristian hai la finezza di un elefante che cammina su una gamba sola in una cristalleria-

-ma cavolo è vero! Da quant’è che non vai con una? Uno,due mesi?,io impazzirei…dovresti trovarti una ragazza,almeno avresti sempre una pronta ad “aiutarti”-a quel punto,lo guardai davvero contrariata,non potevo credere che quelle parole uscissero dalla sua bocca,e io cos’ero il tappetino per i piedi?

-sei un porco quando ti ci metti guarda-gli disse il biondo,sempre più apatico e indignato.

-ancora? Non sono un porco sono solo realista,vero amore?-Lo guardai con lo sguardo più incattivito che avevo nel mio vasto repertorio,quello avrebbe dovuto bastargli per tacere.

-certo…davvero realista-ironizzai,arrabbiata e leggermente delusa dalle sue parole.

-non mi dire che te la sei presa-sembrava veramente sorpreso,come si faceva ad essere così insensibili e menefreghisti ancora me lo stavo chiedendo.

-ma no guarda,perché avrei dovuto? Solo perché consideri una fidanzata al pari di una bambola gonfiabile? Mica sono matta è una cosa normalissima-mi guardò torvo,se c’era una cosa che non sopportava era il mio sarcasmo,ogni volta lo mandava in bestia,

-ma dai,non farla tragica,alla fine lo sai che ti amo-cercò di raccapezzare lui,cosa che serviva molto poco a quel punto.

-in effetti Dalia non ha torto,non sei stato per nulla delicato-si intromise Alek,lo guardai sorridendo appena,cosa che a entrambi passò inosservata…anche perché all’inizio nemmeno me ne ero resa conto da sola.

-come faccio ad essere delicato se è quello che penso?-continuò lui,convinto di avere più che ragione.

-Evidentemente pensi male-tagliai di nuovo corto io,cercando di mettere fine a quella patetica e inutile discussione a tre.

-Dalia evita di alterarti,stiamo solo scherzando-disse,anche se quello che si era alterato,era evidentemente lui.

-a me non sembra proprio sai,a volte mi chiedo come fai ad avere idee così poco …poco…NORMALI ecco!-Vidi la sua faccia tramutarsi letteralmente in una maschera di rabbia,mi morsi il labbro inferiore,forse un po’ avevo esagerato

-Dalia se devi sparare queste cazzate saresti pregata di andarti a fare un giro lontana da me-il sguardo si era notevolmente incattivito,e Alek passava in rassegna il suo sguardo da Cris a me,incerto sul da farsi

-su ragazzi smettetela non mi sembra il caso di litigare per una stronzata del genere-disse,cercando di quietare le acque fin troppo mosse accendendosi un’altra di quelle che sembravano sigarette…

Cristian lanciò a terra il mozzicone della sua sigaretta appena finita,

-ti accompagno a casa andiamo-disse infine ,avviandosi avanti e lasciando me ed Alek indietro a guardarci confusi.

 

Il portone di casa mia era sempre aperto,ogni volta che ci arrivavo davanti stavo per cinque secondi a chiedermi per quale motivo nessuno mai si prendesse la briga di chiuderlo oltre a me,

se un giorno fossero entrate persone poco raccomandabili l’unica colpa sarebbe stata dell’impudenza delle persone.

Era a questo che pensavo mentre Cristian mi baciava per salutarmi prima di entrare,sotto lo sguardo attento,anche fin troppo,di Alek appoggiato ad un auto rosso sporco poco più in là.

-tu vai a casa ora?-gli chiesi,più per abitudine che reale interesse,

-no,ho delle cose di cui parlare con Aleksey-la sua espressione si fece pensosa e mi rivolse uno sguardo preoccupato,che ricambiai con perplessità,non aveva mai chiamato Alek con il suo nome intero,non era un bel segno.

-ok…ci vediamo domani allora-salutai io prima di lasciarli e rivolgere un ultimo sguardo fugace al biondo che continuava a fissarmi.

Entrai in casa trafelata,come una che è appena scampata all’esecuzione della pena di morte,e stanca mi lasciai andare sul divano accanto a mia sorella,che da quando me ne ero andata qualche ora prima,sembrava non essersi mossa di un centimetro da lì.

Cantava un motivetto che avevo già sentito da qualche parte,ma che la mia testa si rifiutava probabilmente di ricollegare a qualcosa,anche perché se tutto fosse andato secondo i piani,sarei arrivata ad uno di quei gruppetti novelli che non sapevano nemmeno dove stava di casa la musica vera.

-ma sei qui da quando me ne sono andata?- le chiesi sconcertata,lei mi guardò da dietro i suoi occhiali da vista Dolce&Gabbana con il suo solito sguardo acquoso e vacuo,

-si…la mamma mi ha detto di stare ferma perché appena faccio qualcosa combino guai…e che lei non poteva starmi dietro perché doveva parlare con Alvaro oggi a proposito di non so che cosa…sta diventando sempre più matta,a volte mi chiedo se la storia di Alvaro sia una cosa normale,va bhè che lei è sempre stata stramba…ma insomma un po’ di chiarezza non sarebbe male non trovi Daliuccia?- Se c’era un soprannome che io odiavo e che lei usava sempre era “Daliuccia”,la guardai di traverso

-Gaia se mamma ha deciso di intraprendere un’amicizia trascendentale con  un fantasma invisibile di nome Alvaro,saranno anche fatti suoi,insomma finche non nuoce nessuno non vedo dove sia il problema se poi Alvaro esiste o non esiste…è un po’ come avere un amico immaginario con cui sfogarsi,non cambia molto non trovi?-feci spallucce,seriamente poco propensa ad andare a dire a mia madre che la storia di Alvaro era davvero pazzoide.

-bha…non so te ma io gli amici preferisco averli veri-disse lei risoluta

-ma va…a te piace averli punto e basta.-biascicai e le strappai il telecomando dalle mani,togliendo finalmente Mtv dalla mia vista.

********

“sentivo una voce pronunciare dolcemente il mio nome all’ orecchio,era sensuale e mi sfiorava dolcemente la pelle con quel solletico leggero. Due occhi cristallini fecero capolino e mi incantarono,non riuscivo più a muovere nemmeno un muscolo,e sembrava che l’aria non filtrasse più dai polmoni,che non entrasse più nel mio corpo,tanto immobile da non sembrar vero.Delle dita affusolate si intrecciarono con quelle della mia mano,rendendola calda e piacevole,una sensazione di benessere mi invase completamente.

Tutto era ovattato,immerso in qualcosa di surreale e silenzioso,una nebbiolina opaca in quel posto inesistente mi impediva di vedere chi avessi di fronte,ma nonostante questo quegli occhi erano così vividi e lucenti...

Un dito mi accarezzò delicatamente il contorno del volto,e poi improvvisamente come un fulmine nel più sereno dei cieli,qualcosa di morbido e terribilmente bello si poggiò sulle mie labbra donandomi un bacio che potei quasi sentire sul serio bruciarmi la bocca.

-Solo tu Dalia…solo tu-“

 

Sobbalzai nel letto,svegliandomi all’improvviso,avevo il lenzuola attorcigliato intorno al corpo,sintomo che nel sonno dovevo essermi agitata parecchio,ancora ansimavo,avevo la fronte imperlata di sudore e la bocca arida come il deserto.

Nonostante tutto ancora ricordavo perfettamente quegli occhi nel mio sogno,

maledivo il fatto di essermi svegliata,avrei voluto continuare a vagare in quel posto e scoprire chi era che mi aveva donato quelle sensazioni tanto vivide e reali,anche se in fondo al petto qualcosa mi sussurrava un nome indesiderato.

Mi asciugai la fronte con una mano stancamente ,e guardai la nuova sveglia rosso fiammante,saldamente incollata al comodino,segnare le 03.24,c’era ancora tutta la notte davanti.

Poggiai i piedi a terra,e un senso di nausea e instabilità mi colse d’improvviso,aspettai qualche secondo e accendendo la lucina sul comodino mi avvicinai alla scrivania per prendere l’acqua e fare un sorso.

Fu lì che notai qualcosa fuori posto,un piccolo fogliettino ripiegato su se stesso,faceva bella mostra di sé lì sulla mia scrivania,dove la sera prima non c’era nulla.

Incuriosita lo sollevai e lo esaminai come se potessi trovarvi chissà quale strana traccia,o chissà cos’altro.

Lo aprì,e una piccola frase scritta in calligrafia piccola e aggraziata campeggiava al centro del foglio,era tanto ben delineata e tanto ricercata come scrittura da sembrare arrivata direttamente dall’ottocento.

“I sogni son desideri.

Alv.”

Lo rilessi più e più volte,cercando di dare una conclusione logica a quello che accadeva,

Ma quella frase e quella firma proprio non sparivano,e sembravano leggermi dentro come un indovino,poi sorrisi,e ripiegai il piccolo biglietto poggiandolo da dove l’avevo preso quasi con riverenza.

-Hai proprio ragione Alv-sussurrai alla stanza vuota continuando a sorridere mesta e tranquilla.

In fondo in fondo mia madre,non era poi tanto matta,pensai prima di riaddormentarmi serena.

 

Angolo Poco Serio dell'autrice

Che bello poter postare di nuovo! Da quando è ricominciata la scuola non ho avuto un attimo di tempo,nonostante avessi il capitolo già bello e pronto.

Come vedere le cose si complicano,Dalia è confusa e Sabry e suo fratello non l'aiutano di certo.

Cristian si insospettisce e soprattutto di che mai dovrà parlare con Alek di così importante?

Spero che vi interessi abbastanza da continuare a leggere!

E poi le sei recensioni e gli 8 preferiti mi hanno resa davvero contenta! Vi ringrazio tanto e spero che continuerete

a leggere e commentare,perchè mi aiuta molto...se voleve potete anche esprimere qualche consiglio o opinione ^______^

 

Recensioni:

Alina 95-Ti straringrazio per i complimenti mi hanno fatto sciogliere davanti al pc...me non merita tanto x'D...comunque tranquilla la continuerò...sarebbe un peccato non farlo del resto,come hanno detto le altre!...Spero continuerai a seguirmi e recensire...e ti ringrazio tantissimo per avermi aggiunta fra i preferiti è davvero un onore!

Vannagio-Ringrazio tantissimo anche te! Implori umilmente? Oddio non mi dire queste cose che poi mi monto x'D scherzo scherzo,comunque tranqui continuerò,tu continua a seguirmi mi fa tanto piacere,un bacio!

Mab-Come al solito ci prendi xD in effetti il bello ancora non è PER NULLA arrivato,e il carattere di Cristian l'hai inquadrato alla perfezione! è davvero proprio così...anche se un po' per lui...meglio che mi sto zitta xD che poi dico troppo....XDEbbene ebbene...che belli gli amori galeotti...quand'è che avrò il piacere di leggere qualcosa di tuo? Sei bravissimissima anche tu! Un bacio e Onore al DYLIBOY!

Ukyu93-Grazie per la recensione mi ha fatto tanto piacere sapere che hai voglia di sapere come continua! Ho proprio deciso di continuarla quindi tranquilla...spero solo che continuerai a seguirmi e recensire mi farebbe immensamente felice oltre ad essere un grande onore ! Un bacio e alla prossima !

Cupidina 4ever-Ciao! che bello risentirti,è stato un piacere nominarti nel chap! le tue recensioni mi fanno sempre piacere e sapere che il capitolo ti è piaciuto è davvero una cosa che mi da tanta voglia di continuare a scrivere questa storia. Tuo fratello si chiama Manuel? ahahaha che coincidenza! è un nome che adoro particolarmente,anche se il mio Manuel è un po' bastardello xD ma vedrai che ci saranno sviluppi interessanti per entrambe le coppie scoppiate xD Mi fa piacere sapere che per te la mia storia merita di essere letta...è un gran onore! Spero di risentirti alla prossima recensione ^_________^ un bacio e scusa se mi sono tanto dilungata!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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